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Autore: crazygurl91    23/01/2015    2 recensioni
-FANFICTION INTERATTIVA- Ultimamente ho visto moltissime Fanfiction interattive e mi sono piaciute un sacco, ed ecco che mi sono decisa di crearla anch'io una. Segalatemi la vostra presenza nelle recensioni e la scheda del personaggio con un messaggio privato...acetto un max di 20 persone, quindi accorete!
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, Alice Paciock Jr, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Sorprese sulla Neve

 

 

 

 

 

Rose guardava nervosamente i suoi bagagli, mentre il cuore le batteva ancora violentamente a causa dell'ultima discussione con suo padre: alla notizia che la sua amata figlioletta sarebbe andata in Finlandia assieme al erede del furetto, era risuonata nelle sue orecchie come se Voldemort fosse risorto più malvaggio e più pelato di prima. Aveva passato due interi giorni fatti di urla e litigi, fu inutile anche confermargli la presenza di James, Fred, Dominique, Roxanne e Albus che, a differenza sua, avevano subbito ottenuto il permesso alla fine Rose aveva dovuto usare la sua amrma segreta: Mamma e Nonna!

L'unica cosa al mondo che poteva far ragionare quello zuccone di Ronald Weasley erano la moglie e la madre; due donne che all'aparenza potevano sembrare dolci e gentili, ma se provocate potevano diventare davvero spaventose, quindi, dopo due ore fatte di urla e rimproveri da parte di Hermione e di nonna Molly con il povero Ron seduto sulla poltrona, completamente bianco e inerme, Rose aveva ottenuto il suo tanto agogniato permesso, ma senza che suo padre le lanciasse qualche frecciatina per farla sentire in colpa.

Miseiaccia!

Quel uomo la conosceva dannatamente bene.

Ma nonostante i sensi di colpa era determinata a non lasciarsi condizionare: quando mai le sarebbe potuto capitare un occasione del genere? Andare in Finlandia, in una mega villa, senza spendere un soldo?

Porco Merlino, mai!

<< Rose muovi il culo siamo tutti qua sotto! Manchi solo tu >>

Quando Albus cominciava a diventare volgare significava solo una cosa: stava seriamente perdendo la pazienza! Scuotendo la testa la Rossa mise in spalla il suo enorme borsone e si avio giù per le scale, non era una cosa saggia far innervosire Severus, a meno che non si voleva diventare vittima di uno dei suoi scherzi che a confronto quelli di Fred e James erano nulla.

Tutti quanti si erano dati appuntamento nel salotto della Tana che, in quanto dimensioni, era l'unica casa ad avere un soggiorno grande abbastanza per ospitare tutti quanti. Differentemente da come Rose pensava erano più Grifondori che Serpi: c'erano Akira e Alexis che, come loro solito, non facevano altro che stuzzicarsi con tremende frecciatine, poi c'era Nico che stava ridendo e scherzando con Al e Scorpius, i gemelli Suarez che si erano pienamente ristabiliti dal orribile esperienza e, adesso, avevano solo voglia di divertirsi e lasciarsi tutto alle spalle...tanto che Fra si era subito messo a fare il cretino con Roxanne. C'erano anche Zoey, che era stretta tra le braccia del suo amato Potter, e suo fratello gemello Zack che stava progettando qualcosa assieme a Fred, mentre Giuly e Fran li guardavano dubbiose, infine c'erano Jonathan, in un angolo da solo con la sua solita espressione da bel tenebroso maledetto, e Fraser che stava, invece parlando con Dominique.

Appena il giovane Stark la vide, corse verso di lei offrendole di portare il suo bagaglio e, nonostante i tentativi di Rose di impedirglielo, il ragazzo le prese il borsone posizionandolo assieme agli altri, non sapendo che quel gesto gli aveva fatto guadagnare la rabbia di Scorpius che, se solo uno sguardo potesse uccidere, lo stava letteralmente massacrando.

Nico che, adorava far incavolare i suoi amici, nel notare cosa stava succedendo a Malfoy prese la palla al balzo e, dirigendosi verso la Weasley dai capelli rossi, le mise un braccio intorno alla spalla portandosela il più vicino possibile al lui, facendo imbarazzare lei e facendo incazzare ancora di più lui.

<< Ora che anche quest'ultima meraviglia ci ha onorato con la sua bellezza, possiamo anche andare. Giusto Scorp? >>

<< Si, ma adesso staccati dalla Rossa. Non vorrei che svenisse >>

<< Andiamo Scorp, non dirmi che sei geloso >>

Rose sgrano gli occhi, anche lei aveva notato lo strano atteggiamento di Malfoy quando Manos le se era avvicinato, mostrando una familiarità che, in realtà, non avevano, ma mai avrebbe pensato che fosse per gelosia! Più tosto a causa del suo ritardo mostruoso.

<< Figurarti se sono geloso di questa racchia rossa, semplicemente odio aspettare >>

Come voleva dimostrarsi, lei per lui era solo un giocattolo.

<< Non darti tante arie Biondino slavato, e pure tinto! Nemmeno tu sei tutta questa bellezza >>

<< Strano, perché la maggior parte delle ragazze non la pensa come te Rossa >>

<< Te lo ripeto per l'ultima volta, figlio di un furetto, ma che diavolo di ragazze frequenti tu? Oche? >>

<< Ora piantatela voi due >>

Albus si era messo in mezzo ai due litiganti, mentre con lo sguardo fulminava il greco: possibile che amasse cosi tanto nel mettere zizzania tra la gente?

<< No Albus, abbiamo aperto le scommesse chi scanna prima chi. Non puoi rovinarci cosi il gioco >>

Rose guardò scandalizzata Fred e James: come osavano quelle due teste bacate di scommettere su di lei?

<< Mi dispiace fratellone, ma dobbiamo partire, ma potete continuare per il resto dei cinque giorni che ci aspettano. Io scommetto due galeoni che vince Rose >>

Detto questo Albus libero la cugina dalle braccia di Nico, portandola lontana dal suo migliore amico; se quei due idioti volevano uccidersi a vicenda lo avrebbero fatto nella mega villa del biondino. Intanto Fred, James e Jonathan, essendo gli unici a potersi materializzate, essendo per il momento gli unici maggiorenni, si misero vicini ai bagagli mentre i loro compagni si misero aggrapparono a loro.

Prima che Rose potesse rendersene conto, una violenta folata di vento la prese completamente contro petto, impedendole di respirare, e un fortissimo senso di nausea la travolse. In meno di un secondo si trovò sdraiata su una superficie morbida, quasi soffice, ma fredda mentre dei canditi fiocchi di neve le umidivano la faccia.

Fran e Alexis le diedero una mano a rialzarsi e, dopo che si fu abituata al cambio d'aria, cominciò a guardarsi i torno, anche se non c'era molto da vedere: ovunque posasse lo sguardo vedeva solo neve, se non fosse stato per i vestiti e gli occhi sicuramente Fraser si sarebbe mimetizzato alla perfezione in quel ambiente.

<< Ehy Malfoy! Si può sapere dove cavolo è la tua mega villa? Non dovevamo materializzarci li? >>

La voce di Akira era forte e ben distinta, ma nonostante ciò si perdeva nel vento.

Solo al suono delle sue domande Rose si rese conto che aveva ragione: qualcosa era andato storto e ora loro si ritrovavano chi sa dove, in mezzo alla neve e a un freddo polare.

<< Non so cosa diavolo sia successo. Però li vedo del fumo, ci deve essere una casa abitata da quelle parti, andiamo la e chiediamo informazioni >>

detto questo Malfoy si mise in testa al gruppo guidandoli verso il luogo che, secondo lui, c'era una casa; peccato che tutti quanti vedevano bianco su bianco e niente di più.

Mentre i ragazzi camminavano seguendo le orme del biondino, Fran e Fra notarono che la loro ciocca bianca stava cominciando ad illuminarsi: i due gemelli si guardarono in torno cercando di capire cosa stesse succedendo, poteva benissimo essere un falso allarme visto la situazione dove si trovavano, ma anche no.

Con un cenno del capo estrassero le loro bacchette, non sapevano ancora quale tipo di pericolo si stava avvicinando, ma non si sarebbero fatti trovare impreparati un'altra volta.

All'improvviso Jonathan senti uno strano rumore, come se qualcuno avesse appena spezzato un legnetto, ma la cosa strana era che non proveniva dal loro gruppo, era un suono un po' più lontano. Cominciò a guardarsi, con molta attenzione intorno, tutto quel bianco non era di certo d'aiuto, ma ci doveva provare mentre, con molta cautela, estrasse la bacchetta.

Poi li vide.

Due occhi gialli, enormi, e terribilmente inquietanti, posizionati su un muso stretto e affilato con un corpo enorme, grosso quanto una quercia secolare e alto altrettanto. Ci mise un po a capirlo, ma alla fine non ebbe dubbi: quelli erano lupi!

Lupi enormi.

E non c'era solo uno, pian piano il giovane Serpeverde cominci a notarli sempre di più; erano circondati da un intero branco.

<< Lì hai visti anche tu? >>

La voce di Fraser gli arrivò al orecchio come un sibilo. Foster annui con il capo, cercando di non fare nessun movimento brusco.

<< Anche i gemelli Suarez li hanno visti. Al mio segnale, comincia a mandare schiantesimi, dobbiamo tenerli occupati mentre gli altri si mettono al riparo >>

<< E dopo? >>

<< E dopo, noi quattro ce la diamo a gambe levate >>

Jonathan fece sì con la teste tenendosi pronto per la difesa, proprio come fecero Fraser e i gemelli argentini che sospiravano dallo sconforto, si erano appena ripresi da un attacco e ora dovevano riceverlo un'altro: ma quando sarebbe cominciata la loro vacanza?

<< Adesso! Malfoy, porta gli altri al sicuro >>

Sentendo le grida del ragazzo dai capelli candidi, Scorpius si voltò notando solo in quel momento i lupi giganteschi che erano intorno a loro e i quattro ragazzi che mandavano schiantesimi ovunque. Non se lo fece ripetere due volte, estrasse la bacchetta e comincio a correre verso il luogo doveva aveva visto il fumo, facendosi strada anche lui schiantando quelle enormi bestie.

Un urlo, però, l'obbligo a voltarsi e quello che vide gli gelo il sangue: Rose e Dominique erano cadute a terra, mentre un enorme lupo nero si avvicinava minaccioso; Scorp e Nico si rivolsero uno sguardo e, dopo che il giovane Malfoy affido il comando ad Albus, si lanciarono a capofitto in difesa delle due ragazze, ma una radice, coperta da un fitto strato di neve, li fece inciampare facendoli finire a mangiare la neve mentre, completamente inermi, vedevano il lupo balzare sulle due Weasley urlanti, mentre Foster, Stark e i Suarez erano troppo occupati con altri componenti del branco.

<< Ole hiljaa , eivät vihollisiamme* >>

Al suono di quella voce l'intero branco si fermo di colpo e, dopo aver dato un ultima occhiata ai giovani maghi, batterono la ritirata scomparendo nel fitto della neve.

Una figura incappucciata, da un folto mantello marrone si avicino a Rose e Dominique, aiutandole ad rialzarsi e cercando qualche ferita o graffio, ma per fortuna nessuno si era fatto male, avevano solo preso un gran spavento.

<< Anna heille anteeksi , mutta se on harvinaista , ettäulkomaalaiset menevät täältä** >>

Le due cugine si guardarono dubbiose quella donna stava parlando in Finlandese e loro due non ci stavano capendo nulla.

Rose si fece coraggi, sperando che, addifferenza loro, la donna incappucciata sapesse parlare più di una lingua.

<< Mi scusi signora, ma noi siamo inglesi. Capisce la mia lingua? >>

<< Bhe visto che sono nata e cresciuta in Inghilterra, mi cara, credo di capirti forte e chiaro >>

La donna si tose il capuccio rivelando il suo volto: era una bella donna, sulla trentina e qualcosa, con lunghi capelli neri raccolti in una disordinata crocchia e con degli occhi ambrati, era alta e ben slanciata e nonostante il mantello si poteva intuire che fosse molto snella, con un corpo afusolato.

<< Ma cosa rimaniamo qui al freddo e al gelo. Forza venite, casa mia non è molto distante da qui >>

Cosi i ragazzi, una volta recuperato i loro validi difensori, seguirono la donna, lieti di dirigersi in un luogo caldo. Alexis, intanto, non distoglieva lo sguardo dalla donna, non sapeva il perché ma qualcosa dentro di lei le diceva che si poteva fidare di quella completa sconosciuta.

 

 

La casa della donna che si presento con il nome di Heele, era piccola ma molto accogliente, per un certo verso ai cugini Potter e Weasley ricordava molto la loro amata Tana: ovunque guardassero si poteva respirare un aria caotica ma familiare, cosa che gli fecero amare ancora di più quel posto.

<< Lapset! Saamme pois vierasta*** >>

A quel richiamo il piccolo soggiorno si invase di cinque bambini, con un età media tra i cinque e otto anni: erano tre bambine, due delle quali identiche come due gocce d'acqua, e due maschietti.

Una delle femmine, una bambina che, ha occhio e croce, doveva avere sei anni, dai capelli dorati e dagli enormi occhi verdi, con un adorabile vestitino rosa, vagamente simile ad un tutù di una ballerina, fece una piccola riverenza verso i nuovi arrivati, facendo scappare un versetto commosso a Dominique.

<< Tervetuloa , nimeni on Nadja ja olenprinsessa tässä linnassa**** >>

<< Nadja i nostri ospiti sono inglesi, quindi sarebbe carino da parte vostra parlare inglese >>

La bambina di nome Nadja, dopo ave rivolto uno sguardo indagatore verso i nuovi arrivati, si apri in un enorme sorriso, uno dei più luminosi che avessero mai visto.

<< Ciao, mi chiamo Nadja e ho sei anni>>

Dopo di lei toccarono alle due gemelle, che si chiamavano Fei e Fia, di cinque anni anche loro con lunghissimi capelli dorati, ma erano di un tono più scuro di Nadja, e avevano degli occhi nerissimi. Poi tocco ad uno dei maschietti, con la pelle scurissima di nome Zubin, aveva una foltissima capigliatura afro, composta da ricci neri proprio come il colore dei suoi occhi, era un vispo bambino di otto anni. Mentre i quattro bambini studiavano curiosi i nuovi ospiti, il quinto di loro se ne stava fermo in un angolo che guardava storto gli ospiti con quei suoi stupendi occhi blu, messi in risalto dalle marroncine lentiggini e dalla zanzara rossa.

Nel vederlo con quel broncio, mise ad Alexis una profonda tenerezza, tanto che si avvicino a lui e, una volta che si fu abbassata alla sua altezza, gli sorrise dolcemente . Un sorriso che nemmeno Akira aveva mai visto, tanto che ne fu geloso.

<< Ciao piccolino. E tu chi sei? >>

<< Mind do ghnó féin medicine ghránna!***** >>

Detto questo il bambino corse verso le scale, salendole il più veloce possibile sparendo in qualche stanza lasciando Alexis sbigottita, non era mai stata brava con i bambini, ma non era mai stata una frana del genere. Dal nulla senti una mano delicata posarsi sulla sua spalla, quando si volse nel vedere chi fosse, l'enorme sorriso di Heele la travolse in pieno.

<< Ti prego di perdonare il piccolo Rory, ma non è proprio un tipo socievole >>

<< No tranquilla non me la sono presa, ma cosa ha detto esattamente? >>

<< Mi dispiace, ma non lo so nemmeno io. Rory capisce molto bene l'inglese, ma si ostina a parlare solo irlandese e qui, nella nostra piccola famiglia, c'è solo una persona che riesce a comunicare con lui ma adesso non è in casa; ma prego venite in cucina vi offro un bel thè caldo >>

Detto ciò i ragazzi, assieme ai bambini seguirono la donna in quella che era la cucina, che era nel caos più totale, ma ancora una volta agli occhi di Rose sembrava essere a casa dei nonni; vicino al tavolo c'era una piccola culla dove dormiva pacificamente un bambino, che non poteva avere più di sei mesi.

Heele disse che il suo nome era Philippe e come il resto dei bambini che vivevano in quella casa, non era figlio suo. In pratica quella casa era una casa famiglia: i bambini che vivevano li erano figli di Auror che non avevano alcun parente che potesse prendersi cura di loro e lei, un ex antropologa e Maga No, aveva deciso, assieme al marito, di creare un luogo sicuro dove quei bambini potevano vivere un infanzia felice, finché non avrebbero cominciato ad andare nelle scuole di magia.

A sentire quella storia i ragazzi non riuscivano a non rimanere commossi, soprattutto Rose e i fratelli Potter: entrambi i loro padri erano Auror, quindi sapevano benissimo cosa significava avere dei genitori che non erano mai presenti a causa delle missioni, c'erano periodi che mancavano a casa per mesi e mesi, ma per loro fortuna avevano non solo le loro mamme, ma anche i nonni e gli zii, quindi non avevano mai sentito una vera e propria mancanza perché avevano una meravigliosa famiglia.

<< Ora però sono vedova, da ormai undici anni, ma non sono sola, o almeno non del tutto. Uno dei miei piccoli ospiti è rimasto nonostante ora sia al sesto anno di Hogwarts >>

<< Hogwarts? Anche noi studiamo li, forse lo conosciamo? >>

<< Sicuramente, non è un tipo che passa in osservato. Si chiama... >>

Qualcuno fece sbattere la porta, come se l'avesse aperto con un calcio, per poi richiuderla nello stesso modo.

<< Olen kotona!****** >>

Al udire quella voce i bambini corsero come dei folli verso l'ingresso, per poi scoppiare in un urlo, ma non era stata una voce di bambino a strillare, ma bensì quella di una ragazza, una voce che suonava fin troppo familiare alle loro orecchie.

<< Heele, anna minulle käsi! Siellä on ne kaikki minulle******* >>

A quel urlo di aiuto, Heele si mise in piedi senza, però, ridere sotto i baffi facendo segno a i suoi giovani ospiti di seguirla.

Sul ingresso c'era una montagna di bambini che ridevano felici, compreso Rory, mentre un lupo, questa volta di statura normale, era seduto tranquillamente mentre scodinzolava infine una figura, posta sotto tutti i bambini, si agitava.

<< Ora basta bambini, o finirà che la soffochiate >>

I bambini, sempre ridenti, si tolsero dalla figura rivelando una ragazza dalle lunghe trecce rosse, proprio come i suoi occhi, decorati da un palio di occhiali dalla fitta montatura nera.

<< Ennemmin tai myöhemmin, vannon, että minä sinut maksamaan********...e voi che cavolo ci fate qui? >>

<< Hai detto una parolaccia, Rhy >>

<< Ho detto cavolo, Rubin, il cavolo è un ortaggio si mangia >>

<< Bambini andate in cucina. C'è una bellissima, e buonissima, torta al cioccolato che vi aspetta >>

La piccola baraonda si stacco completamente dalle gambe di Rhydian, per poi fiondarsi nella cucina. Intanto la nuova arrivava lanciava strani sguardi alla donna; non era felice che ci fossero i ragazzi che, per poco, l'avevano fatta ammazzare a causa della loro eccessiva curiosità, ma sapeva benissimo che se loro erano lì la diretta responsabile era solo Heele.

<< Allora? Che cavolo ci fanno qui questi babbei? >>

<< Rhy, modera il linguaggio, e comunue li ho trovati sperduti in mezzo alla neve ed erano stati attaccati, per sbaglio, dai lynca >>

<< Potevi lasciarli sbranare? Quei poveretti non mangiano da giorni >>

A quell'affermazione gli occhi di Heele uscirono dalle orbite, mentre i ragazzi non si erano ancora ripresi.

Soprattutto Francisco.

Quando era ritornato a casa, aveva avuto il tempo per pensare a quello che gli era successo, capendo che tutta la colpa era proprio di quella folle dai capelli rossi: lei sapeva che aveva un esercito di malvagi, con qualche rotella fuori posto, che la perseguitavano e che faceva? Andava in un luogo pieno zeppo di studenti innocenti che, come era successo a lui e alla sua sorellina, si potevano far male qualcuno. E adesso la ritrovava in una casa piena zeppa di bambini indifesi, con una maga no come unico scudo, quella ragazza era una vera egoista oltre una mina vagante.

Senza che qualcuno se ne potesse accorgere, Rory era corso verso Rhydian e, con enorme stupore per i presenti, lei si chino per prenderlo in braccio. A quella vista sia Foster, sia Stark, si intenerirono soprattutto a causa dell'espressione che la ragazza aveva in viso: era serena e un leggero sorriso le illuminava il viso.

Il piccolo Rory diede un ottima occhiata ai ragazzi per poi avvicinarsi all'orecchio dell'Harvey. Dopo che il bambino fini di parlare, la ragazza scoppio in una cristallina risata, facendo cedere ancora di più le mascelle dei suoi compagni di scuola.

Rhydian Harvey che ride?

Impossibile!

<< Che cosa ha detto? >>

<< A chiesto chi sono questi babbei con la faccia da pesci lessi >>

<< Kaderin Rhydian Harvey, non dire bugie! >>

A quel rimprovero la ragazza sbuffo.

<< Ní Heele creidim dom. Cén fáth nach bhfuil tú ag insint di?********* >>

A quella domanda il bambino scosse la testa.

<< E ora cosa gli hai detto tu? >>

<< Che non mi hai creduto e quindi doveva dirtelo lui ma, da come puoi vedere, te lo puoi scordare >>

Detto questo, la ragazza depose il bambino a terra, dandole un dolce bacio sulla guancia, per poi dandole una leggera spinta verso la cucina; una volta che il bambino si mise a correre verso i suoi amici la ragazza portò le braccia al cielo, allungandosi il più possibile.

<< Va bene, io vado a buttarmi nel letto, guai a chi rompe. E spero di non vedervi al mio risvegl...Ahia! >>

Rhydian non fece in tempo di finire di parlare che, con molta poco grazia, Heele la prese per un orecchio. Un'altra scena che nessuno di loro aveva mai visto: chiunque fosse la splendida donna dagli occhi d'ambra di certo possedeva un potere enorme sulla mezza Flamee, perché a scuola nessuno avrebbe osato fare una cosa del genere; persino i professori erano intimoriti da lei.

<< Non cosi i fretta signorinella, sta per arrivare una tempesta di neve e io, di certo, non lascio questi bravi ragazzi a morire >>

<< Ma perché no? E comunque non abbiamo spazio per tutti >>

<< C'è la tua stanza. Tu puoi dormire con i bambini e loro nella tua camera >>

<< Cosa? Ma sei impazzità? >>

<< Kaderin Rhydian Harvey, non costringermi a trattarti come una bambina. Hai sedici anni ragazzina >>

La posizione che Heele adotto fu davvero comica: aveva le mani sui fianchi e aveva alzato il mento, il suo sguardo era duro e molto minaccioso, per certi versi ad Albus e James sembrava familiare alla loro madre, anche lei aveva il bruttissimo vizio di chiamarli con il nome esteso quando era arrabbiata.

Ma non credevano che una tipa tosta e arrogante come lei potesse cedere a una tale intimidazione.

E invece fu cosi.

<< E va bene, ma le ragazze dormano con i bambini e i ragazzi nella mia stanza, mentre io dormirò qui in salotto, sul divano. Visto che questi tre >>

Rhydian si avvicinò a Nico, Jonathan e Scorpis indicandoli uno per uno.

<< Hanno la fame di essere dei don giovanni della peggior specie >>

<< Era un complimento, Rhy? >>

Nico cercò di fare il simpatico, ormai da tempo aveva notato che tra la bella rossa e Jonathan poteva nascere qualcosa e, cosa c'era di meglio, se non divertirsi un po alle sue spalle. Peccato che non si era accorto con chi stesse scherzando.

<< Manos toglimi subito i tuoi viscidi occhi di dosso o giuro che ti do fuoco, e guai a te se mi chiami Rhy! Io per te sono solo Harvey >>

<< Ma io sto prendendo fuoco adesso, tesoro mio >>

<< Visto! Che ti dicevo? >>

Heele sembrò molto divertita da quello strambo quadretto; per molti che non la conoscevano la ragazza che, ormai, era una figlia per lei sembrava arrogante, presuntuosa e cinica e, si per una gran parte del suo carattere lei lo era, ma quando era assieme ai bambini o al suo amato lupo, rivelava una ragazza che sapeva sorridere.

<< Rhydian? Come agus itheann císte le linn?+ >>

<< Bí ceart Rory++ >>

E, senza dire niente, la ragazza dagli occhi scarlatti corse verso la cucina, lasciando tutti a pensare ai loro bagagli. Aveva rinunciato al suo amato letto per impedire qualche casino, che ci avessero pensato da soli alle loro enormi borse, per quanto le riguardava aveva fatto fin troppo per i suoi gusti ed ora si meritava una bella fetta di torta come ricompensa.

Fran guardava la ragazza completamente a bocca aperta: sapeva che la ragazza era molto intelligente, riusciva ad avere voti alti senza studiare molto, ma che conosceva ben due lingue straniere e cosi difficili, le sembrava fantastico.

<< Come mai Rhydian parla irlandese? Capisco il finlandese, ma l'irlandese? Wow! >>

<< Bhe è normale, visto che lei è nata e cresciuta, fino al quarto anno di età, in Irlanda. Proprio come Rory. Seguitemi vi faccio vedere le vostre stanze >>

i Ragazzi presero le loro valige cominciando a salire le scale, mentre con la mente l'argentina pensava ancora a Rhydian. Sapeva bene che, per suo fratello, era lei la responsabile di quello che era successo e, sentiva, che anche lei la pensava cosi.

Ma lei no.

Rhydian non aveva nessuna colpa e avrebbe fatto qualsiasi cosa per farlo capire a quello zuccone di suo fratello.

 

 

TRADUZIONE

* Fermatevi, non sono nostri nemici

** Perdonateli, ma è raro che dei stranieri passare da queste parti

*** Bambini! Scendete abbiamo ospiti

**** Benvenuti, il mio nome è Nadja e sono la principessa di questo castello

***** Fatti gli affari tuoi brutta strega!

****** Sono a casa!

******* Heele, dammi una mano! C'è li ho tutti addosso

******** Prima o poi, giuro, che ve la faccio pagare

********* Heele non mi crede. Perché non glielo dici tu?

+ Rhydian? Vieni a mangiare la torta con noi?

++ Arrivo subito Rory

 

 

 

 

Note dell'Autrice:

Ciao, allora finalmente i nostri personaggi sono partiti per una breve vacanza, nella magica Finlandia ma, come aveva già preanunciato a qualcuno di voi, non saranno vacanze leggere e tranquille, se no non c'è gusto, ma niente di pericoloso.

Allora che ne pensate?

Vi piace? Non vi piace?

Recensite e ditemi.

Un Bacio

Vero

  
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