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Autore: didi_95    24/01/2015    8 recensioni
" I suoi occhi così scuri e profondi si immersero nei miei e quella fu la prima volta che mi sentii davvero completo "
Questa storia parla del profondo legame tra due fratelli, Fili e Kili, del loro coraggio e della loro determinazione durante il difficile viaggio verso la Montagna Solitaria. Condizionati dai nobili ideali e dalle rigide opinioni dello zio Thorin Scudodiquercia scopriranno a loro spese che non tutto è bianco o nero, ma che la vita ha molteplici sfaccettature.
-Recensite se vi va :) Urgono incoraggiamenti!-
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Dìs, Fili, Kili, Tauriel
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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#Capitolo 23#


-Ered Luin,  50 anni dopo-

< Nonna, nonna! Guarda che cosa mi ha regalato papà! E' un arco! Proprio come il suo! >
Dìs sedeva sprofondata in una grossa poltrona davanti al fuoco, cercando di scaldare le vecchie ossa.
Un sorriso le apparve sul volto mentre osservava uno dei suoi due nipoti stringere orgoglioso il suo regalo di compleanno.
< Vieni più vicino! La mia vista non è più quella di una volta... >
Il piccolo salì cautamente sulle ginocchia della nonna.
< Ma è stupendo Fili! E ci sono anche delle bellissime incisioni!
Ma..non sono scritte in nanico.. >
< No nonna, è elfico! La mamma ci ha insegnato a leggerlo! Vuoi che te lo legga? >
< Certo caro..fammi vedere quanto sei bravo.. >
In quel momento un altro bambino entrò correndo nella stanza, illuminata solo dalla tremolante luce del fuoco.
< Anche io voglio stare sulle ginocchia della nonna! Fili! Fammi posto! Solo perché è il tuo compleanno non vuol dire che la nonna sia di tua proprietà! >
Così anche Thorin cominciò ad arrampicarsi sulla grande poltrona rossa di Dìs, sistemandosi comodamente su uno dei braccioli.

< Bambini...non fate stancare la nonna! E' già una settimana intera che vi sopporta! >
La voce di Kili arrivò attutita dalla stanza accanto.
Il nano entrò lentamente nella stanza, Dìs lo osservò e rimase stupita di quanto il tempo lo avesse ignorato..aveva lo stesso aspetto giovane e sbarazzino di una volta.
L'unico cambiamento visibile era quello nei suoi occhi: un'ombra era calata su di loro, rendendoli meno luminosi; ma, come Dìs sapeva benissimo, il passare del tempo non aveva nulla a che vedere con essa.
"L'ombra è apparsa quando Fili è morto." Pensò Dìs.
Una lacrima silenziosa cercò di uscire dagli occhi della vecchia nana,
ma lei la ricacciò indietro, non era il caso che i nipoti la vedessero piangere.
< Ma figurati, figlio mio.. è una gioia potervi vedere tutti insieme ogni tanto.. >
A Kili non era sfuggito lo sguardo triste della madre, ma quello non era il momento di intristirsi..non ancora..
Una mano si posò sollecita sulla sua spalla....Tauriel.
Kili si stupì di nuovo di quanto lei riuscisse a capirlo.
Sorridendo le circondò la vita con un braccio e la strinse a sé.
Tauriel abbassò lo sguardo verso il marito e gli sorrise.
Dopo poco Dìs, carezzando distrattamente la capigliatura biondo scura di Fili e scoprendogli le orecchie appuntite ed affusolate, si rivolse alla nuora:
< Quando pensate di ripartire? >
< Probabilmente tra due giorni..Dain ci aspetta ad Erebor, vuole celebrare il cinquantesimo della riconquista della Montagna... >
Al suono di queste parole Kili sussultò e si diresse bruscamente nell'altra stanza borbottando una scusa..subito, nel vederlo allontanarsi, Fili e Thorin, scendendo precipitosamente dalla poltrona, gli corsero dietro, ognuno una richiesta diversa.
 
Tauriel, sospirando, si sedette sul grande tappeto ai piedi della poltrona.
Dìs la guardò, il dolore negli occhi.
< Soffre ancora eh? > cominciò la vecchia nana.
< Kili non si è mai ripreso veramente da quando Fili è morto...
le cose sono migliorate molto quando sono nati i nostri figli,
ma questo è un periodo molto delicato per lui.
Anche Dain non fa molto per alleviare le sue sofferenze, da quando è diventato Re sotto la Montagna celebra la Riconquista ogni anno e pretende la nostra presenza..
e tu sai quanto è stato difficile farci accettare a Erebor. >
< Quel Dain! Come se non fosse abbastanza contento di aver avuto il trono!
Sono felice che abbiate deciso di vivere qui e non laggiù, nelle viscere oscure della roccia! Ho sempre odiato vivere a corte! E' sempre tutto così studiato...nessuno dice veramente ciò che pensa e tutti sono maligni! >
Tauriel annuì:< L'ho sempre pensato anche io quando abitavo a Bosco Atro.. >
< Ti manca quel luogo? In fondo hai passato lì moltissimo tempo.. >
< Un po' mi manca, ma il mio posto è con Kili e se il Re non lo accetta, non avrà neanche me.  La mia vita prima di Kili non era vita..era solo...un passivo esistere...
non smetterò mai di ringraziare i Valar di averlo incontrato e di non averlo perduto. >
Dìs sorrise, non aveva avuto alcun problema nell'accettare l'elfa, le era bastato guardare nei suoi occhi ed in quelli del figlio per vedere l'amore ed il profondo legame che li univa.
Per la comunità dei Nani era stato un po' più difficile abituarsi a loro e non erano mancati i pettegolezzi e le malelingue, ma ora le cose sembravano essersi risolte.
< Kili mi aveva detto che eri tornata a Bosco Atro.. >
< Si..ci sono andata qualche volta, ma solo grazie alla presenza di Legolas, mi vuole ancora bene ed è l'unico che non mi disprezza, sebbene non approvi le mie scelte.
Tuttavia è da qualche tempo che non ho sue notizie, pare sia partito in cerca di una persona che ritiene molto importante...sembra che il mondo si stia nuovamente agitando.. >
Alle ultime parole dell'elfa, Dìs cambiò dolorosamente posizione sulla poltrona:
< Se c'è qualcosa che ho imparato, Tauriel, è che la pace non dura mai abbastanza. Appena cominci ad abituarti, scoppia di nuovo il caos. Ma adesso basta parlare di guerra..aiutami ad alzarmi, altrimenti resterò bloccata su questa poltrona per il resto dei miei giorni.. >

Kili stava in piedi, davanti alla finestra;
all'esterno i fiocchi di neve scendevano lenti posandosi ed accumulandosi nel giardino.
" Fratello mio...dovresti essere qui. Dovresti conoscere i tuoi nipoti... "
Una frase gli apparve chiara nella mente: " Ma io sono con te.."
Era sempre così quando nella mente si rivolgeva al fratello..una risposta arrivava sempre..
Tauriel gli aveva parlato della visione di Fili solo qualche anno prima, ma ancora egli non riusciva a capacitarsene.
< Fili ha sacrificato la sua vita per salvare la tua..sapeva che se non lo avesse fatto sareste morti entrambi! >
Erano state queste le parole di Tauriel, ma Kili non poteva darsi pace...Fili era morto per salvarlo..e lui ora era vivo a fare i conti con il senso di colpa.
Tuttavia ormai aveva imparato a conviverci..
Le voci dei figli che giocavano gli arrivarono attutite dalla stanza accanto.
Kili sorrise.  "Se tu li vedessi...sono già quasi alti quanto me e cresceranno ancora.
Sono ogogliosi di portare i vostri nomi e non fanno altro che chiedermi di raccontare nuovi aneddoti su di te e sullo zio..soprattutto Fili, lui non si sazia mai di ascoltare le gesta di quando eravamo bambini, le nostre marachelle...
Thorin invece è più chiuso del fratello...è esattamente come lo zio, ora che sta crescendo.. Vorrei solo che tu ci fossi fratello.. "

< Pensi a lui vero? > La voce della madre lo distolse dai suoi pensieri.
< E' solo....tutta questa neve. Mi ricorda quel giorno.. >
Dìs guardò fuori dalla finestra con apprensione e vide i fiocchi bianchi farsi sempre più fitti, un'espressione preoccupata si dipinse sul suo volto segnato dalle rughe.
< Non credi che sia fuori da troppo tempo? Va' a cercarla per favore... Comincia sul serio a far freddo.. >
Kili si riscosse ed un pensiero gli tornò alla mente: < Già..è parecchio che è uscita. >

Sigrid era seduta in giardino, in mezzo ai fiocchi di neve...
guardava davanti a sé assorta, avvolta in un pesante scialle di lana.
Il tempo con lei non era stato molto clemente e nemmeno la vita del resto..
i suoi lunghi capelli un tempo biondi si erano ingrigiti e pendevano argentei sulla sua spalla sinistra, legati in una spessa treccia.
Il volto era segnato da rughe profonde e solo una fervida immaginazione avrebbe potuto indovinare la sua bellezza di un tempo.
Dopo la morte del suo unico amore, aveva vissuto una vita vuota ed infelice a Dale.
Bard era stato nominato Signore della città e molte responsabilità le erano cadute addosso.
Molte volte il padre le aveva chiesto di prendere marito, ma lei aveva continuato a rifiutare, fino a che la cosa non aveva cominciato a stancarla.
Gli unici momenti felici che aveva erano quando Tauriel e Kili venivano a trovarla, aveva sviluppato con loro un profondo legame, specialmente con l'elfa..
Vederli insieme le mostrava come avrebbero potuto essere lei e Fili, ma non apparve in lei mai nemmeno l'ombra dell'invidia..loro le davano felicità e nient'altro.
Quando poi Tauriel era rimasta incinta, le avevano chiesto di raggiungerli e stare con loro nell'Ered Luin...Tauriel l'aveva anche pregata di essere la madrina del piccolo che sarebbe nato, così aveva preso la sua decisione.
Con lo sconcerto generale degli abitanti di Dale, compresi Bard e Bain, Sigrid aveva lasciato per sempre la città e si era trasferita nell'Ered Luin, dove aveva trovato una nuova famiglia.
L'unica con cui mantenne i contatti fu Tilda, solo la sorellina riusciva a capirla veramente.

Tutti questi ricordi turbinavano nella mente della donna come i fiocchi di neve che la circondavano.
Ad un certo punto le sembrò di notare una figura, una sagoma, che si muoveva insieme ai fiocchi...anzi, sembrava quasi essere parte di essi.
Abbassò lo sguardo, convinta di essersi ingannata.
Cominciava a fare davvero freddo e pensò che avrebbe dovuto rientrare,
tuttavia non si mosse.
Due dita leggere sfiorarono il suo mento e questa volta le sembrarono davvero reali, ma, quando alzò nuovamente lo sguardo, non vide nulla al di fuori della tormenta.
Stava davvero per convincersi a rientrare quando un soffio di vento caldo, come un respiro, le arrivò sul viso, scaldandole la punta del naso.
< Sigrid.. > la voce calda di Fili la sommerse e riempì il suo cuore ferito come un caldo balsamo curativo.
Questa volta, quando si voltò, riuscì a vederlo..il suo Fili.
Era esattamente uguale al giorno in cui l'aveva lasciata con un bacio, partendo per la Montagna; su di lui non c'era traccia delle orribili ferite ricevute in battaglia.
< Amore mio, quanto ti ho aspettato.. > sussurrò lievemente con le lacrime che le pizzicavano negli occhi..
Fili sorrise, la sua mano sinistra si tese verso di lei, eterea, ed il nano biondo le disse:
< Vieni... >
Non ci fu esitazione in Sigrid quella sera, solo un breve sguardo a ciò che lasciava indietro, a quella casa che l'aveva accolta, a quelle persone che l'avevano amata ed a quei piccoli mezzelfi che l'avevano chiamata zia..
Tese a sua volta la mano e, nel compiere quel semplice gesto, i suoi occhi si spalancarono stupiti...le rughe del tempo erano sparite, la sua treccia di capelli biondi le ricadeva morbida sulla spalla ed, in un solo attimo, tutte le sofferenze che si erano accumulate su di lei come pesanti macigni, si erano sciolte nell'aria fredda della sera.
Dopo un ultimo sguardo alla Terra di Mezzo, Sigrid, tenendo per mano il suo amato, si volse ad Oriente, la tempesta di neve era sparita...intorno a loro pura luce.

Kili uscì dalla porta di casa, maledicendosi per non aver preso il mantello.
La tempesta si era fatta più forte ed i fiocchi di neve vorticavano intorno a lui, insinuando ventate gelide sotto i suoi vestiti.
Dopo aver fatto qualche passo incerto, riuscì finalmente a scorgere la piccola panchina di legno su cui Sigrid si era fermata a riposare poco prima..
Kili sapeva che quella di riposarsi era una misera scusa, Sigrid pensava a Fili..
Era decisa ad aspettarlo, era convinta che un giorno, in un modo o nell'altro, si sarebbero rivisti..
"Ognuno gestisce la sofferenza come può.." pensò Kili assorto.
Un soffio di vento stranamente caldo, lo riscosse dai suoi pensieri..
Fu in quel momento che i cinquant'anni passati da quell'orribile giorno caddero in pezzi, a Kili sembrò che non fosse passato nemmeno un secondo...
Fu una fortuna per lui aver alzato lo sguardo in quel momento,
ciò che vide gli cambiò la vita... per sempre.

Al di là del mondo a cui ancora apparteneva, davanti ai suoi occhi, in una luce così abbagliante da ferire lo sguardo di qualunque osservatore, due figure camminavano insieme tenendosi per mano.

Kili sorrise ed una profonda pace si impadronì di lui. 
 



Nda
Eccoci arrivati all'ultimo capitolo...e spero vi sia piaciuto ;)
Ci tenevo a ringraziare i lettori silenziosi che hanno apprezzato la mia storia,
ma un grazie speciale va a tutte coloro che, un capitolo dopo l'altro, hanno espresso le loro opinioni con recensioni bellissime e piene di complimenti.
Avete reso stupenda questa avventura post-Hobbit ;) Grazie ancora <3
   
 
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