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Autore: Edward_Son 2    24/01/2015    3 recensioni
Questa storia partecipa al contest, si lo so un pò vecchiotto, della RumbelleWeek. Spero vi piacerà!
Genere: Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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L’idea era stata di Charming. E Charming e idea erano un pessimo connubio.
A questo pensava Rumple, seduto a uno dei tavoli del Rabbit Hole che proprio in quel momento avevano finito di allestire per la serata.
Erano le 19.30 e il locale aveva chiuso in anticipo per una festa. Di addio al celibato. Gold ovviamente sapeva cosa fosse ma…c’era un dettaglio: lui era già sposato, che senso aveva fare una festa del genere?
“Non si preoccupi, Gold. Sarà solo una serata diversa dalle altre e si divertirà” Aveva detto qualche ora prima il principe.
Lui ne dubitava fortemente. Belle invece era sembrata quasi divertita dalla proposta e aveva accettato. Solo perché era ignara di cosa sarebbe successo e Ruby era stata ben attenta a non farsi sfuggire particolari.
Dove prima c’erano tavolini e sedie, i primi erano stati fatti sparire e sul lato sud del locale era stato allestito un palco. Tutto il locale poi era stato adornato con fiori e qualche candela.
Il tutto per rendere più soft.
Si guardò in giro, un po’ spaesato. Non era un tipo da feste lui.
Si portò alle labbra il bicchiere di vino rosso che gli avevano già portate per assaggiarne un sorso. Forse cosi si sarebbe rilassato un po’.
“Ehi, eccoti qua!” Di fronte a lui si sedette una delle cause delle sua tante disgrazie. Hook.
“Pirata” salutò non nascondendo il fastidio di vederlo.
“Allegro e disponibile come sempre, vedo” disse prima di afferrare un salatino lasciato per Rumple e mangiarlo. Prese la sua fiaschetta di rhum e ne bevve un sorso, poi attese l’inizio dello spettacolo.
Si, l’idea non era stata solo stupida ma più stupido era stato lui ad accettare.
 
Intanto al Granny’s la situazione era simile. Solo che forse Belle era più a suo agio. Già chiacchierava con Ariel sugli ultimi avvenimenti che avevano colpito la cittadina. Le due erano diventate molto amiche da quando la sirena era giunta in quella cittadina portando il messaggio del Signore Oscuro.
“Un attimo di attenzione per favore!” la voce di Ruby calamitò l’attenzione sulla cameriera.
“Ora ci sarà un breve rinfresco e a seguire…” disse in tono malizioso e sorridendo all’indirizzo di Belle “ abbiamo come ospiti i California Dream!!!” disse tutta esaltata.
Il locale venne invaso dagli applausi delle donne che non vedevano l’ora di vedere lo spettacolo.
“Cosa sono questi California Dream?” chiese una perplessa Ariel.
“Non chiederlo a me…”
“Sono spogliarellisti, Belle” a risponderle era stata Ruby che si era avvicinata a lei porgendole un bicchiere di Champagne.
“Spogliarellisti…Ruby!” ci aveva messo poco a capire cosa implicasse.
“Ehi, ti scandalizzi? Non dirmi che con Gold…”
“No …ma avvertirmi prima?”
“Si certo cosi non saresti venuta tesoro” le disse sorridendo.
“E’ subdola, la tua amica” disse Ariel.
L’altra annuì convinta e non più tanto contenta dell’idea di un addio al nubilato.
 
Al Rabbit Hole la temperatura si stava decisamente alzando. E non c’entrava niente il riscaldamento no.
Sul palco, una dozzina di ragazze dai tratti asiatici si muovevano sinuosamente sul palco, ora esibendosi in una giravolta ora in una spaccata. Doveva ammettere che era pure interessante, e dopo tutto era un uomo e apprezzava la bellezza femminile.
Questa volta, invece, l’idea delle ragazze era stata di Hook che si era recato personalmente ad Agrabah a reclutarle per il party.
C’era da aspettarselo. Del resto gli idioti vanno sempre in coppia.
Nel  mentre che la festa andava avanti, la porta del locale si aprì.
Neal, sull’uscio della porta cercò il padre e non ci impiegò molto a trovarlo. Sorrise tra sé. Era evidentemente a disagio e aveva notato che si era allentato il nodo della cravatta. Andava salvato, e subito.
Hook fu il primo a notarlo, e fece un cenno con una mano.
“Bae siamo qua!” disse la voce un po’ strascicata del pirata.
Rumple si era voltato e aveva sorriso all’indirizzo del figlio.
“Bae non dovresti essere a casa con Henry?”
“E’ da Jefferson, con Grace. Emma è al Granny’s con quella scombinate. ” Rispose.
Poi si rivolse al pirata. “Puoi lasciarci soli un momento, per favore?”
“Aye! Quando avete bisogno di me sapete dove trovarmi!” disse alzandosi e andando a un altro tavolo.
“Sono venuto a salvarti. Mi sembri in difficoltà!” Rumple neanche rispose. Il suo sguardo diceva tutto.
“TI copro io. Và da Belle, sono sicuro che pure lei non starà molto al Granny’s sai?” gli disse con l’aria di chi sapeva e non voleva dire niente.
A sostegno della tesi, al cellulare di Rumple arrivò un messaggio.
Incontriamoci a metà strada. O uccido Ruby.” Diceva il messaggio.
Non sarebbe male come idea se mi aiutassi con L’Idiota e Mano Solitaria.  Comunque si, sono praticamente già fuori dal locale.”
Rumple aveva lasciato il posto al figlio e rapido si era diretto a incontrare la sua Belle. Nessuno, al Rabbit Hole e al Granny’s aveva fatto caso alla sparizione dei due maggiori invitati presi come erano dai festeggiamenti.
Si erano veramente incontrati a metà strada. Lui vestito del suo solito completo e giacca scuri, cravatta allentata e il sollievo finalmente sul suo volto. Lei splendida nel suo vestito blu notte, coperta da un giaccone chiaro.
Lui la baciò senza aspettare una sua parola.
“Ehi”
“Qualcuno qua credo non si stesse divertendo, sbaglio?” disse Belle.
“Ci puoi giurare. E cosa è questa storia degli spogliarellisti?” indagò Rumple.
“Non parlare tu! O potrei chiederti delle signorine praticamente mezze nude presenti nel locale!”
Lui ridacchiò.
“Che ne dici? Ce ne andiamo?”
“Dico che sono d’accordo. E comunque sono riuscita a fregare una bottiglia di champagne.”
“Perfetto.” Disse lui.
Poi svanirono in una nube viola.
Una volta in cucina Rumple prese due bicchieri e li riempi con lo champagne. Sorrise a Belle e incrociò il braccio col suo in modo da bere dal bicchiere dell’altro.
Finito, i due bicchieri vennero messi nel lavabo, poi Belle si voltò verso il marito.
“E ora…che vuoi fare?”
“Oh ho un’idea in proposito. Sai quelle signorine mezze svestite come dicevi tu mi hanno fatto venire un’idea.” Disse sibillino.
Uno schiocco di dita e Belle si ritrovò con un tessuto semitrasparente giallo senza spalline a fasciare il suo corpo, uno spacco laterale su una delle sua gambe.  I capelli acconciati in modo da lasciar sfuggire qualche ciuffo che sfiorava il collo di lei. Pure lui si cambiò di vestiti, facendo sparire il completo per lasciare posto a un vestito blu con fascia e alamari in oro.
“Diamo inizio alle danze, dearie”. Per l’appartamento si diffuse una chiara musica orientale.
 
 
 
RIeccomi qua! Spero vi piaccia questo secondo capitolo! Ringrazio chi ha speso del tempo recensendomi e chi mi ha messo nei seguiti/preferiti.
Alla prossima! Ciao!!!
  
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