Happy Family~

1# Hi, Ace.
 
Tremavano la mani a Roger, non ricordava di aver mai provato così tanta paura in tutta la sua vita.
E se avesse fatto qualcosa di sbagliato, finendo per fargli male?
Deglutì il temuto Re dei pirati, adagiando tra le sue braccia quell’indifesa creatura.
Lanciò uno sguardo a Rouge, ricambiando il sorriso che gli stava dedicando, ritornando poi ad osservare il bambino, come incantato.
«Ehi.» fece con una voce fin troppo dolce per credere che potesse appartenergli, afferrandogli la piccola manina che si era protesa verso i suoi folti baffi.
«Piacere di conoscerti, Ace, finalmente possiamo vederci faccia a faccia.» disse, facendo ridere debolmente Rouge, ancora stanca per il parto.
«Sai, questa per me è la prima volta, quindi dovrai avere molta pazienza. Farò molti sbagli, ma fortunatamente ci sarà anche tua madre al mio fianco, quindi non devi preoccuparti più di tanto.» lo avvicinò un altro po’ al suo petto, inebriandosi di quell’odore così buono che emanava.
«Forse è stupido ciò che sto per dire, ma prenditi cura di me, così come io farò con te. Ne avrò bisogno.»
E, come a volergli dare la sua risposta affermativa, Ace strinse l’indice del padre, facendolo inevitabilmente sorridere.
 


#2 First word.
 
«Pa-pà! Provaci, Ace!»
Il bambino corrugò la fronte, immerso nella più totale concentrazione.
«Gah-gah!» esclamò entusiasta, convinto di avercela fatta, battendo le manine paffute.
Roger abbassò il capo, passandosi una mano sul collo e massaggiandoselo.
Non sapeva più che fare. Desiderava davvero che la prima parola di Ace fosse “papà”, ma insegnarglielo si stava rivelando piuttosto complicato.
«Allora, tesoro? Ce l’ha fatta?»
Il Re dei pirati si voltò verso sua moglie, di ritorno dalla cucina con un succo in mano per il bambino.
«Non propr-» ma la vocina di Ace lo interruppe, facendo drizzare le orecchie ad entrambi.
Il piccolo corvino allungò le braccia verso sua madre. «T-te…»
«T-te…?» ripeterono all’unisono i due genitori.
«T-te… oro!» ce la fece infine, venendo preso in braccio da Rouge.
«Teoro?» fece perplessa la donna, regalando un buffetto sulla guancia al figlio.
«Credo volesse dire tesoro.» ampliò il suo sorriso, Roger. Allora lo capiva davvero quando gli parlava, e sembrava proprio che un argomento in particolare gli fosse rimasto impresso nella mente.
Rouge strinse a sé Ace, accarezzandogli la chioma corvina. «Tesoro, eh? Beh, non mi sarei dovuta aspettare altro dal figlio del Re dei pirati.»
«Io speravo comunque in papà.»
Rouge sorrise. «Ci sarà tempo anche per quello. Vero, Ace?»
Ace lanciò uno sguardo a Roger, fin troppo lontano per i suoi gusti. Si staccò di poco dalla madre, allungando un braccio in sua direzione. «Teoro!» lo chiamò, pretendendo che si avvicinasse.
E Roger non poté che ubbidire a quell’ordine, avvolgendo tra le sue braccia i due.

 “Sai, Ace, per i pirati i tesori sono molto importanti, e ognuno ne ha uno personale. C’è chi preferisce oro e diamanti, c’è chi considera i propri compagni come uno dei più grandi tesori sulla faccia della terra, e anche un semplice cappello lo può essere, ad esempio. Per quanto mi riguarda, tu e tua madre siete e sarete sempre il mio tesoro più prezioso, uno di quelli che sai di dover difendere anche a costo della vita.”

Era più che felice di rientrare nel tesoro di suo figlio.
 


3# First steps.
 
Provò a farsi forza con le mani il piccolo Ace, riuscendo a mettersi in piedi nonostante l’equilibrio precario.
«Forza, Ace!»
«La mamma e il papà ti stanno aspettando, amore mio!»
Il corvino indirizzò l’attenzione verso i suoi genitori. Roger, con le braccia aperte, aspettava che suo figlio facesse i suoi fatidici primi passi, e Rouge, al suo fianco, batteva le mani, incoraggiando il bambino.
Ace assunse uno sguardo deciso, e lentamente mise un piede davanti all’altro, avanzando di soli due passi prima di cadere a terra.
Entrambi i genitori si zittirono, e Rouge fu subito pronta ad andare in suo soccorso, ma Roger la fermò nell’osservare Ace.
«Vuole riprovarci.» le mormorò, sorridendo orgoglioso.
Ace, infatti, rialzò gli occhi lucidi verso loro, ma non permise a nessuna lacrima di uscire.
Doveva fare solo un ultimo sforzo prima di poterli raggiungere da solo, prima di poter finire tra le braccia forti e rassicuranti di suo padre, e prima di potersi godere le carezze e i baci carichi d’amore di sua madre.
E sapeva di poter fare con calma, perché mamma e papà non si sarebbero mossi da lì fino al momento del suo arrivo.
 
 
 
 
 
Angolo autrice:
 
Lo so che rompo troppo con questi tre e la banalità regna un po’ sovrana con me.
Lo so che probabilmente ho reso Roger OOC in un modo assurdo ancora approfitto del fatto che conosciamo poco sul suo conto :P.
Lo so che ho finito per cariare i denti di qualcuno con tutto questo fluff.
Lo so che dovrei aggiornare altre cose.
MA dovevo scrivere qualcosa sulla mia famiglia preferita! **
Sapete che amo Ace, e molti di voi avranno ormai capito che provo un amore immenso nei confronti della Roger/Rouge, quindi qualcosa del genere doveva uscire prima o poi.
Sinceramente non so se portarla avanti come cosa, e fare così tre flash per capitolo. Nel caso in cui l’ispirazione colpisca sappiate che c’è questa possibilità, per chi fosse interessato ;D
Credo di poterla finire qui e andare a studiare -.-
Un grosso bacione a chiunque abbia letto e a chi vorrà recensire! :33