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Autore: Frozensea    25/01/2015    2 recensioni
Parto subito col sottolineare che questa è la mia prima ff, prego quindi tutti i fan della coppia Bulma/Vegeta di non linciarmi via la testa :). La storia comincia dopo la chiacchierata fra Goku e Mirai Trunks e parlerà, come avrete già probabilmente capito dall'inizio dell'intro, di come sono andate le cose tra Bulma e Vegeta.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Nuovo personaggio, Trunks, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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LO SGUARDO DEI SAYAN


Era il principe di una stirpe di guerrieri,allenato per temprare il fisico sin da piccolo.
Molte volte era rimasto bloccato su un pianeta ostile in condizioni fisiche critiche, ed aveva sempre dovuto cavarsela da solo. Era così, solo i forti andavano avanti; non c’era posto per i deboli in una società come quella.
Aveva “lavorato” per l’essere che era la causa della fine del sua pianeta, della sua gente, della sua famiglia.
Aveva affrontato mille peripezie, senza la minima esitazione e senza paura, aveva affrontato ogni genere di pericolo.
…..Ma non aveva ancora sperimentato il potere degli ormoni di Bulma! Ma prima di parlar di questo, facciamo un passo indietro.
Tutto è cominciato una bella mattina di Marzo, quando la turchina aveva osato interrompere la sessione di allenamento del principe.
<< Sono incinta, Vegeta >> Dice e percepisce un peso sullo stomaco, forse la paura, forse l’ansia, forse entrambe.
Eppure lui non aveva fatto una piega, non aveva smesso di allenarsi, non le aveva rivolto lo sguardo, nulla… tanto che Bulma si chiese se avesse parlato a voce abbastanza alta.
E’ solo dopo un paio di minuti che il Sayan le risponde che un erede andava fatto prima o poi e che quindi non era un male.
Già…non era una male.
Ripensandoci non era la cosa migliore da dire. Prendere Bulma per il verso giusto era un’impresa, per affrontarne una con gli ormoni a mille uscendone indenni…serve solo una grazia!
Ora che sappiamo come le cose, torniamo a casa Brief dopo sei mesi dall’annuncio.
Quella mattina Vegeta si era alzato all’alba ( come sempre ) stupendosi di non trovare la moglie a letto. Scende le scale e la vede camminare avanti e indietro parlando apparentemente da sola.
<< Che diavolo stai facendo? >>
Non l’avesse mai detto…
Bulma si volta di scatto con fare irritato << Che sto facendo?! – comincia stizzita – Io….io… >> Gli occhi le si riempiono di lacrime << Stavo parlando con lui – afferma ignorando le lacrime carezzando il pancione – il medico dice che gli fa bene. >>
Poi alza lo sguardo, e sembra che le lacrime siano sparite, come se qualcuno le avesse risucchiate. << E poi cos’era quel tono, eh?? >> Parte con le critiche a macchinetta che andavano dal “ sei uno scimmione privo di tatto “ a “ Un buzzurro senza ritegno, ecco cosa sei “.
Vegeta sospira rassegnato ed alza le mani in segno di resa << Parlaci pure quanto ti pare. >> Dice col tono più gentile che gli riesce a prima mattina ( diciamocela tutta, era davvero poco credibile ). Ma alla donna parve andar bene, infatti riprende a parlare col pancione mentre il principe si allontana borbottando qualcosa.


******************************************


<< Allora io e tuo padre andiamo a quella presentazione! >> Cinguetta Bunny prima di uscire col marito.
La ragazza li saluta dalla finestra, poi si stende sul divano con fare stanco. << Sai, dovresti cercare di stare un po’ più tranquillo tu. Fai leggermente tanto male alla mamma quando ti sposti nel modo aggraziato alla Sayan. >>
Rea, che era appena entrata, ride piegandosi in due >> che ti aspettavi Bulma, non è un mocciosetto qualunque. >>
La turchina non era certa di aver colto il lato spassoso della cosa, ma annuisce. Restano per un po’ in silenzio prima che la Sayan parli nuovamente << Questa sera torno sul mio pianeta. >> afferma lasciando spiazzata l’altra che comincia a balbettare qualcosa prima di piangere come una fontana.
La Sayan le carezza appena i capelli mentre l’altra la stringe come fosse una bambina di cinque anni. Quando il Sayan torna dall’allenamento, notando la moglie in lacrime, si acciglia.
<< Non voglio che vada via! >> Frigna la turchina accoccolandosi all’uomo per quanto il pancione lo rendesse possibile. A fare due più due ci mette poco, alza così lo sguardo sulla cugina che gli sorride quasi dispiaciuta.
Quando la navicella di Rea scompare dalla loro vista, Vegeta riaccompagna dentro la turchina che teneva lo sguardo basso con annesso broncio.

L’atmosfera alla Capsule Corp torna relativamente tranquilla nel giro di qualche settimana, o almeno così sembrava …
Quella mattina, Bulma era stata svegliata a causa di un dolore improvviso, una contrazione diversa da quelle che aveva imparato a conoscere. Si ritrova a respirare a fatica, incapace di muoversi dal letto. Dopo vari tentativi riesce a svegliare, con suo enorme disappunto, il Sayan. Resosi conto di quello che stava accadendo, se la carica in braccio e vola verso l’ospedale vicino.
Da lì non sa più nulla, il medico gli aveva detto che era molto dilatata e che l’avrebbero portata in sala. E lui se ne stava lì, ignaro e stizzito. Sapeva che stava bene, percepiva chiaramente la sua energia poi, per un secondo, essa cresce in maniera quasi impressionante prima di tornare ad essere fioca.
Ora, oltre quella della moglie, percepiva un’alta piccola aura, ben diversa da quella delle persone in sala.
<< Congratulazioni, è un maschio >> Gli annuncia allegramente una delle infermiere appena uscita, e lui borbotta appena che era ovvio lo fosse.
Dopo un istante di perplessità, la donna gli comunica che è già possibile per lui andare al nido per vedere il bambino. Non fa neanche in tempo a rispondere che non aveva fretta, che l’infermiera lo strascina continuando a blaterare su quanto fosse carino quel frugoletto. Glielo indica attraverso il vetro prima di allontanarsi.
Lo scruta attentamente notando subito che quell’esserino non aveva i capelli corvini dei Sayan, né tantomeno gli occhi scuri. Questi ultimi, invece, erano esattamente del colore di Bulma. Quando la polpetta – si, per Vegeta era più una polpetta che un cucciolo – sposta lo sguardo sul padre, il principe sorride appena. Aveva ereditato lo sguardo fiero e duro della sua stirpe, lo sguardo dei Sayan.



Gomen'nasaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii. Frozensea sa di non avere scusanti, non tenterà nemmeno di spiegarvi tutta la serie di eventi che l’hanno portata a tale colossale ritardo. Altre scuse vanno fatte per ….il totale disastro che è uscito fuori e per la sua brevità ( anche se per voi non sarà un male... ). Sta seriamente cominciando a pensare di non saper più scrivere….il finale è boh, non sa… . Spera comunque che darete un’occhiata a questo aborto….
  
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