Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: sallythecountess    25/01/2015    1 recensioni
Avete presente quella strana sensazione che invade polmoni, stomaco ed esofago quando tutto ci crolla addosso e niente sembra più essere al suo posto? Quella simpatica sensazione che ci fa dire “Dio, non sono mai stato/a così male!”? Quel simpatico momento in cui siamo completamente con le spalle al muro e il culo per terra, e non facciamo che dirci “cazzo, devi reagire” ma non ci riusciamo? Beh… è da qui che cominceremo. Bell’inizio del cavolo, starete pensando, e non avete torto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 2: una sala operatoria
“Maschio, trentenne, parametri vitali in calo, incidente d’auto…”
Danielle, come sempre, si era avvicinata all’ambulanza, ma aveva avuto quasi un crollo nel vedere chi era il paziente. Non le era mai capitato, non aveva mai curato qualcuno che avesse amato o un familiare e morì letteralmente nel rivedere Denny. Per un attimo le lacrime le affollarono gli occhi e avrebbe voluto gridare “No, non lo posso fare! E’ troppo, veramente!” ma in quel momento Denny ebbe un arresto cardiaco e quasi inconsapevolmente si ritrovò a rianimarlo.
Aveva una lesione interna, era evidente, e Dany sapeva che avrebbe dovuto subire un’operazione. Chi c’era di turno in chirurgia toracica? Chi era l’anestesista? Entrò quasi in panico pensando alle migliaia di cose che potevano accadere a quel piccolo, prezioso uomo, e così decise di prendere il coraggio e assistere all’operazione. L’avrebbe fatto lei stessa, se solo glielo avessero permesso. Ma non era il suo campo, e sapeva bene che avrebbe corso troppi rischi. Lei era un chirurgo ortopedico e doveva occuparsi delle ossa di Denny, ma se solo glielo avessero permesso, avrebbe provato a salvarlo. No, no meglio farlo operare da un chirurgo toracico vero…ma chi c’era? Chi era di turno?
Non era un intervento difficile, era pura routine, eppure le cose che potevano andare male erano veramente un migliaio. Dany, però, non si lasciò paralizzare dalla paura, ma reagì e continuò a fare il suo lavoro e contemporaneamente monitorare quello della dottoressa Jonson primario di chirurgia toracica. Sembrava procedere tutto normalmente, fino a quando il caro Denny non andò in arresto cardiaco. Danielle, mantenne la calma anche in quel momento, e provò a rianimarlo in mille modi, ma non le riuscì. Al terzo tentativo, l’ultimo, iniziò a imprecare con le lacrime agli occhi, e finalmente la dottoressa Jonson decise di provare con una tecnica più invasiva, spostando Dany con decisione e lasciandola a guardare.
 “Oh andiamo figlio di puttana, ti ho spezzato il cuore mille volte, ti sei sempre ripreso…riprenditi cazzo! Non ti vedo da mesi…anzi altro che mesi, non ti vedo da anni e riappari così? Mezzo morto? No, non puoi morire, non così…riprenditi, me lo devi…ti prego…” continuava a pensare, piena di disperazione, eppure neanche l’ultima scarica elettrica sembrava essere andata a buon fine, ma poi, come nella migliore tradizione dei momenti schifosi, il cuore di Denny diede un piccolo battito, tanto lieve da essere percepito appena dai monitor, e Danielle sussurrò solo “Oh grazie!” ma rimase in disparte, lasciando il neurochirurgo e il chirurgo toracico ai loro lavori. Avrebbe sistemato dopo la spalla e la gamba fratturate.
Rimase in sala operatoria tutto il tempo, anche se c’era bisogno di lei al pronto soccorso. Non pensava a nulla, a malapena respirava. Fissava con apprensione il monitor nel quale erano riportati i segni vitali, e ogni singolo movimento dei chirurghi. Era paralizzata e anestetizzata, l’unica cosa che contava in quel momento, era che quelle stupide onde si mantenessero al di sopra del limite e che i dottori eseguissero i movimenti giusti.
Restò in sala operatoria per nove ore. Il povero Danny era conciato veramente male, e aveva dovuto subire una serie multipla di operazioni ai polmoni, al fegato, alla milza, alle gambe e soprattutto alla testa. Il trauma era stato molto forte e Dany sapeva che non è assolutamente semplice riprendersi da certe cose, ma non voleva pensarci. Numeri e statistiche non potevano turbarla in quel momento. Neanche l’ingresso di Jack in sala operatoria lo fece. Quel ridicolo era entrato con occhi bassi, convinto di doverla evitare, senza sapere che Danielle non era più la stessa donna di poche ore prima. Neanche lei sapeva esattamente chi fosse in quel momento, ma era troppo sconvolta per dare retta a qualcuno.
Katy l’aveva raggiunta due o tre volte. Non sapeva cosa stesse succedendo, aveva capito che Dany conosceva l’uomo sulla barella perché nel vederlo aveva bisbigliato appena “Oh Denny…” ma non aveva idea di chi fosse. Si conoscevano da poco e non si erano dette molto delle loro vite. Katy sapeva tutto della storia tra Dany e Jack e anche del suo precedente ragazzo, ma non aveva mai sentito parlare di Denny. Dopo il quarto tentativo di conversazione, Katy decise di dover ricorrere alle maniere forti, così andò a chiamare il capo di Danielle, nonché suo mentore.
“Il tuo turno è finito da circa cinque ore e ne hai un altro tra sei…non vorresti andare a casa, mangiare, riposare…cose così?”
Sussurrò dolcemente il dottor Rosenberg e Dany sorrise, pensando che non si fosse neanche accorta del suo arrivo. Avevano quasi finito, stavano chiudendo e sembrava essere andato tutto bene, perché doveva andarsene? No, no Denny doveva essere monitorato attentamente ora e chi meglio di un medico poteva farlo? La sua famiglia non avrebbe detto nulla e neanche sua moglie…ma aveva una moglie? Beh comunque se fosse stata una donna un minimo intelligente, non avrebbe avuto nulla da ridire. Ma…beh c’era da sperare che fosse intelligente?
Non rispose alla domanda, semplicemente fece cenno di no con la testa,  e il dottore gentilmente sussurrò “Siete parenti? Amanti? Ex?”
Dany sorrise allora e le venne fuori una specie di risata isterica. Cosa diavolo erano? Fratelli? Innamorati? Migliori amici che non si sono mai realmente messi insieme, ma si sono lasciati e ripresi mille volte dopo un lungo rapporto platonico? Beh tecnicamente sì, ma come si spiegava una cosa simile? Insomma era complicata anche solo da definire, immaginate quanto ci volesse a spiegarla!
“Amici…da sempre” sussurrò, senza allontanare lo sguardo dai monitor, e il dottore capì. Provò a dirle altre due o tre parole, ma l’operazione era finita e finalmente potevano uscire da quella maledetta sala operatoria. Dany chiese notizie ai medici, che le delinearono un quadro “abbastanza complesso” e così, mettendosi il cuore in tasca, sussurrò “va bene…parlo io con la famiglia…” e prendendo la cartella si avviò all’esterno, convinta che immediatamente l’avrebbero fermata per chiedere notizie di Denny, eppure non fu così.
Nota:
Hey...salve. Non lo so se, come e quando finirò questa storiella triste, ma di tanto in tanto mi piace mettermi a scrivere qualche parolina. Non è niente di speciale, lo so, ma...purtroppo non ho più idee o capacità. Scusate.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: sallythecountess