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Autore: LittleFallenAngel    27/01/2015    5 recensioni
Esistono alcune guerre che nessuno vede e che si combattono in solitudine.
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Come feci a non svenire in quel momento non lo so, vi era sangue ovunque e Malfoy era seduto sul letto, macchiato, le maniche tirate su a mostrare le braccia completamente ricoperte di segni e senza pantaloni, che erano buttati, appallottolati, in un angolo, le gambe erano bianchissime, o meglio, una era bianchissima, l'altra era completamente ricoperta di liquido rossastro che continuava ad uscire dalle ferite.
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Granger ho un problema - - Un'altro? - - Si, più grave, mi sono innamorato - Un moto di gelosia mi invase, lo ignorai - Non è grave - Gli sorrisi - È bellissimo - - No, non mi sono innamorato di una ragazza qualunque, mi sono ficcato nei cazzi - - Ma figurati sei il ragazzo più bello della scuola che problema c'è? - - Grazie Granger ma a lei non interessa - - E chi è? posso saperlo? - - Sei tu - Ah, si alzò e se ne andò, silenzioso come sempre. Ero io? Ah. Cazzo.
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Mi feci coraggio, gli sorrisi e lo presi per mano, poi entrammo, il suo vestito, completamente nero, faceva contrasto con il mio, bianco, così come facevano contrasto i nostri capelli, così come facevamo contrasto noi due.
[Attenzione tematiche delicate: Autolesionismo]
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da VII libro alternativo
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16. Hermione
Mi svegliai la mattina con la testa che pulsava, aprii gli occhi e la luce mi ferì. Mi tirai in piedi ma fu un errore perché mi colse un capogiro e per un attimo vidi nero. Mi sembrava di essere diventata Draco ai tempi della depressione, quando si alzava bestemmiando dietro alla vita, ero un straccio.

– H-Herm? – Sentii la voce strascicata di Ginny rimbombarmi nel cervello. Cosa era successo ieri sera? Cercai di ricordare: Draco, la mia rabbia, Harry che mi offriva da bere... E io che mi ero ripromessa di non ubriacarmi più! Dopo l'ultima volta con Draco avevamo vomitato anche l'anima nel corridoio del terzo piano (lunga storia) e ne avevo avuto abbastanza.

Sentii Ginny alzarsi e correre in bagno, cercai di mettere a fuoco la stanza per raggiungerla ed aiutarla e le tenni i capelli mentre vomitava l'alcool della serata precedente, be, almeno io non mi ero tirata in quello stato.

– Herm cos'è successo ieri sera? –

– Nulla, ci siamo trovati in sala comune a chiacchierare e Harry aveva da bere, ad un certo punto abbiamo iniziato a fare un gioco e abbiamo esagerato –

– Si mi ricordo, dove lo hai imparato quel gioco? – Sussultai la sera prima ero stata io a proporre quella gara di alcool con cui giocavo sempre con Daphne e Draco.

– Cosa? "Ho mai"*? L'ho letto in un libro –

– Ah –

Per fortuna Ginny non era abbastanza lucida da capire che mentivo, un altro conato la scosse e le raccolsi in una coda i lunghi fili rossi spettinati dal sonno.

Dopo il terzo conato la riaccompagnai in camera e la misi a letto. Io mi buttai sotto la doccia e mi lavai, poi presi la pozione contro la sbornia che mi aveva passato Draco e che nascondevo nel baule, aspettai che facesse effetto poi mi vestii e uscii.

Passai a vedere in che condizioni erano i miei amici. Mi aprii Harry, Ron dormiva per terra, mi spiegò che era caduto dal letto e non aveva avuto voglia di rialzarsi

– Stai bene? –

– No ho la testa che scoppia e mi viene da vomitare –

– Ho già dovuto assistere Ginny –

– Come fai a stare così bene? –

– Non ho bevuto tanto come voi io, ieri – Bugia, grandissima bugia

– Ma oggi è sabato? –

– Si –

– L'allenamento! –

– Cosa? –

– Quiddich – alzai gli occhi al cielo

– Vado a chiedere alle serpi una pozione per la sbornia –

– Una cosa? –

– Ho sentito che ne è parlavano tempo fa, Draco Malfoy ha inventato una pozione per curare la sbornia –

– Grazie, due per favore – Disse indicando l'ammasso di coperte e vestiti che dormiva a terra. Ringraziai ancora una volta la mancata lucidità dei miei amici che non avevano dubitato di me nemmeno per un attimo.

 

Mi scocciava andare da Draco a chiedere la pozione, così pensai a Daphne e uscii dalla torre, appena all'uscita mi trovai faccia a faccia con la mia serpe

– Hermione devo parlarti –

– Non mi va –

– No invece vieni – Mi guardai intorno, non potevo scappare

– Ti ho detto di no – Dovetti urlare un po' troppo perché Neville mi vide e si avvicinò

– Lasciala stare –

– Paciok gira largo – Neville si frugò nelle tasche alla ricerca della bacchetta: la situazione degenerava – Tranquillo Neville ci penso io a Dr.. Ehm.. Malfoy – Mi guardò sospettoso come a chiedermi “ ne sei sicura?” e annui poi svoltai l'angolo insieme a quella serpe maledetta

– Hermione senti mi dispiace per ieri –

– Evita di sprecare fiato –

– Sul serio io non pensavo che tu –

– Ti ho detto di tacere –

– Per favore –

– Per favore un cazzo vedi di sparire dai coglioni – Voltai i tacchi e scesi nei sotterranei a cercare Daphne, per fortuna il furetto non mi seguì.

 

– Daphne grazie, ti adoro –

– Tranquilla Grang, ma cosa avete fatto ieri sera? –

– Nulla, Harry e Ron si sono ubriacati –

– E tu ti sei sottratta dalla festa? Non ci credo! –

– Eddai così mi fai passare per un'alcolizzata! Comunque no, io avevo ancora una boccetta in camera –

– Ah, tutto spiegato –

– Dovevi vedere ieri la faccia di quei due quando mi hanno visto bere –

– Tutto merito nostro –

– Proprio merito non direi –

– Ahahah, ti va una passeggiata? –

– Certo, se hai voglia di aspettarmi un secondo porto questa ai due –

 

Entrai nel dormitorio maschile e raggiunsi Harry – Ron? –

– Si è alzato –

– E dov'è? –

– In bagno – Sorrisi, certo che i miei amici erano proprio messi male, reggevano l'alcool ancor meno di me, li avrei visti bene con le serpi, li avrebbero uccisi!

– Come hai fatto a ottenerle Mione? –

– La Greengrass è amica di Ginny – Sorrisi e uscii raggiungendo Daphne al lago nero.

 

– Alla fine veniamo sempre qua – Risi

– È così intriso di ricordi questo posto –

– Già –

Parlammo del più e del meno io e lei, avevamo legato molto in questi mesi e qualche volte si era aggiunta a me a Draco nella stanza delle necessità, sempre armata di Firewhiskey e cose del genere.

– Sai che forse organizzano un ballo per Natale? – Un ballo per Natale? Oh Cristo no, Ginny mi avrebbe obbligata a partecipare!

– Speriamo, non vedo l'ora! – Daphne era così entusiasta, io un poco meno, le sorrisi. Restammo in silenzio a guardare il cielo, poi riprese a nevicare ed entrammo, ci dividemmo e andai in biblioteca.

 

Volevo cercare un libro relativo alle leggende di Hogwarts, l'avevo trovato un po' di tempo prima ed era interessante, lo cercai fra gli scaffali ma non ce ne era traccia, chiesi alla bibliotecaria se lo avevano dato in prestito e mi assicurò di no. Sbuffai e tornai al tavolo sconsolata

– Cercavi questo Hermione? – Mi girai e davanti a me trovai Ron con il libro che cercavo fra le mani

– Oddio grazie Ron! –

– Possiamo parlare un po'? – Annui sedendomi sul tavolo e guardandolo interrogativa

– Ecco ultimamente ti stai allontanando e mi chiedevo se non fosse per colpa mia – Sgranai gli occhi: io e Ron ci eravamo lasciati poco prima dell'inizio della scuola, avevamo capito che fra noi due non c'era speranza, non andavamo d'accordo, non c'era verso: lui era un imbecille e io pretendevo troppo così avevamo litigato. Poi però ci eravamo riappacificati ed eravamo tornati amici.

In questi mesi io avevo trascurato lui e Harry per stare con quello stronzo patentato di Draco Malfoy e ora lui aveva paura che la colpa invece fosse sua

– No Ron, non dire sciocchezze è solo che voglio studiare, voglio passare i MAGO con i voti migliori –

– Uff che palla che sei Herm – Ridemmo anche se la mia risata aveva un nota di amarezza come a dire “Ti sto mentendo ancora, rassegnati”

– Non ricordo molto di ieri sera ma Harry mi ha detto che hai iniziato tu a bere –

– Io? Ma scherzi? Harry ricorderà male, io non ho bevuto, ho meglio, ho bevuto ma pochissimo, infatti stamani stavo bene – Mi sorrise e se ne andò: Un'altra bugia da aggiungere alla serie.

Stavo mentendo così tanto ai miei amici, e li stavo anche trascurando, la sera non stavo quasi mai con loro in sala comune: Ginevra mi copriva, come io avevo fatto con lei quando si vedeva con Goldstein e non faceva troppe domande, sapeva che mi vedevo con un ragazzo e le avevo promesso che gliene avrei parlato appena ne avrei avuto il coraggio. Ma Harry e Ron si stavano insospettendo, il segreto sarebbe durato ancora poco ma, infondo, non c'era problema, io e Draco non eravamo più nulla.

Inspirai l'aria della biblioteca e mi sedetti iniziando a sfogliare il libro quando un barbagianni grigio entrò e mi lasciò una busta. La aprii: era un cartoncino, inserito in una piccola busta, sul cartone vi erano solo cinque parole:

 

Mezzanotte, alla torre di astronomia

 

Non era firmato, ma era intuibile chi me lo avesse scritto.**

Ebbi un deja-vu, era lo stesso messaggio che mesi prima, nella stessa biblioteca mi era arrivato dalla stessa persona.

Sorrisi senza accorgermene ripensando a quel giorno in cui Draco era sparito e io ero spaventata. Mi aveva mandato quel messaggio per rassicurarmi: ora ero io ad essere sparita e lui con quel messaggio mi assicurava che non mi avrebbe lasciato andare facilmente.

 

Dopo cena tornai in camera seguita da Ginny e mi vestii

– Herm esci anche questa sera? Possibile che non mi vuoi dire con chi? –

– Scusa Ginny veramente – Oramai erano due mesi che questa storia andava avanti Ginny era curiosa, io, al so posto, avrei dato di testa molto prima pretendendo di sapere ma lei era perfetta, la amavo per questo, c'era sempre e non voleva nulla in cambio

– Te lo dirò, giuro è solo che devo prima risolvere un po' di cose –

– Entro il nuovo anno? –

– Entro il nuovo anno – Le sorrisi, poi uscii per andare a parlare con Draco, lo avevo già quasi perdonato, volevo solo essere certa che mia amasse e capire per quale assurdo motivo doveva essere andato con quella sgualdrina.

 

Entrai nella torre con cinque minuti di anticipo, era già lì, stupendo come sempre

– Malfoy – Lo salutai

– Siamo tornati a Maldoy e Granger? –

– Che vuoi? –

– Parlare –

– Parla – Tirai fuori una sigaretta e la accesi, mi sedetti e gli porsi il pacchetto aperto, lui ne prese una e la accese con la mia, fece un tiro beandosi il sapore del fumo poi iniziò a parlare.

– Grang, allora senti io lo so che ho sbagliato, non sarei dovuto andare da lei però tu non mi consideravi e io ero più che certo di non piacerti e stavo così male, avevo rovinato tutto, come il solito, e avevo bisogno di non pensare. Io non amo Pansy, lo sai bene, io e lei siamo sempre stati così: scopavamo quando ne avevamo bisogno. È una cosa orribile, lo so, ma non la amo, io amo te, punto. Amo te e nessun altro e ti prego di perdonarmi ,di non andartene perché senza di te io non so vivere, non voglio tornare lo zombie che ero prima. Tu mi hai salvato, dalla depressione e da me stesso non potrò mai ringraziarti abbastanza. Io ti amo Hermione Granger, non so che farci. Scusa. –

Piansi, come si poteva non piangere dopo un discorso così? – Draco io non lo so, siamo un casino noi due –

– Due cuori rotti ne fanno un forte –

– Dove l'hai letta questa? –

– L'ho scritta io –

– È stupenda – Feci un attimo di pausa e gli sorrisi, io ero un disastro, lui era peggio ancora di me ma forse aveva ragione, insieme ce la avremmo fatta e poi, sinceramente, non mi importava molto cose ne sarebbe stato di noi domani, mi importava di oggi

– Ti amo anche io, Draco Malfoy – Lo dissi con sicurezza, ne ero certa, come ero certa di non volere nessun altro che lui, forse era già tutto scritto, forse quel primo giorno ad Hogwarts, quando ci eravamo attaccati, i nostri cuori avevano già deciso che dovevamo amarci.

Le sue labbra si impossessarono delle mie e sembravano non volerle abbandonare mai, stretti uno all'altro ci baciavamo, come se non ci fosse domani, abbracciandoci forte per chiederci scusa.

Si, scusa, perché nessuno dei due era perfetto ma andava bene così

– Fa freddo qui, andiamo giù – Annui e per mano corremmo verso la stanza delle necessità che ci aspettava lì come ogni notte.


*Non so se conoscete questo gioco, ogni partecipante deve dire una cosa che non ha mai fatto e chi, degli altri, lo ha fatto deve bere
**Capitolo 10


Note:
Eccomi qui, che vi devo dire? Mi diverto a rimandare le cose nel capitolo dopo...
Vi avevo detto che in questo capitolo avrebbero fatto l'amore? Lo faranno nel prossimo!
Non aspettatevi chissa che per la scena di sesso, è la prima che scrivo e, a differenza di quella con Pansy sarà molto più dolce e quindi più difficile per me da scrivere.
Bene, ora tolgo il disturbo e spero in tante recensioni <3
Ali


– Non ti piaccio? – La guardai negli occhi,
be forse per intelligenza non eccelleva poi
tanto – Sei bellissima – sorrise e con quel
trionfo bianco in viso era ancora più incantevole,
 tanto da sembrare irreale.

  
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