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Autore: ChicaSensibile    27/01/2015    1 recensioni
Una ragazza diciassettenne, solitaria, introversa... Tutto ciò che ha è il suo mondo, e il suo angelo Bill, chiaro.
Questa modalità di storia trae ispirazione da un'altra letta qui su Efp, ma i fatti narrati traggono ispirazione dalla mia vita di tutti i giorni.
È dedicata alla mia amica Marika, colei che mi fa sentire un po meno sola e che ringrazio. Ti voglio bene.
Genere: Dark, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Tematiche delicate
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"Caro Bill, Oggi, se possibile, c'è un miglioramento. Ho scoperto cos'è la lettura e cosa voglia dire immedesimarsi in una che non è la propria vita. È stato bello per la durata della lettura. Ma poi sono tornata a contatto con la realtà ed è stato l'evento più traumatico. Sai, mi piace leggere di voi... Fan fiction, lettere delle vostre fan... Queste ultime sono difficili da trovare, ma sono molto affettuose. Per un attimo sembra davvero che il problema più grande di quelle ragazze sia non incontrare i propri idoli. Non fraintendermi, vorrei vedervi e soprattutto vederTi con ogni fibra del mio corpo, ma ci sono cose più importanti... Primarie. Come lo star bene con se stessi, cosa che a me manca. Non credo che ci riuscirò mai, Billy. Ho paura. Ho un'angosciante paura di rimanere sopraffatta dalla'oscurità, dall'oblio. Non so come sia fatto l'oblio e, ragionevolmente, come l'uomo ha paura di ciò che non conosce, io ne ho paura. L'oscurità posso sopportarla, ci ho convissuto per tutta la vita, ok. Ma l'oblio? Qui si tratta della paura di essere viva ed essere invisibile agli occhi degli altri, di essere morta e di essere dimenticata, di essere ricordata dai miei conoscenti senza che essi versino una lacrima... No. L'oblio è inaccettabile. È proprio per questo motivo che sto cercando un modo per contrastarlo. Tua, Mary" Mary chiuse il quadernino nero di pelle adibito a diario e, strisciando la sedia sul pavimento, si alzò. Prese una Camel dal pacchetto ormai quasi finito e, sedendosi sul davanzale della finestra, l'accese. Una grande boccata. Mary guardava fuori, nell'oscurità tutte quelle luci. Una seconda boccata. I pensieri di Mary quasi facevano un rumore assordante, tanto gli ingranaggi giravano. Una terza, più lunga boccata. Mary buttò fuori il fumo soffiando sulla cenere. Una quarta, quinta boccata, sesta. La fine della sigaretta non tardò ad arrivare. Mary la spense nel posacenere, che lasciò sul davanzale. La ragazza si mise a letto, certa che la soluzione ai suoi problemi non avrebbe tardato.
   
 
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