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Autore: Nomiemi    27/11/2008    3 recensioni
"Devo assolutamente fare una doccia", niente di più semplice ai giorni d'oggi. Ma come la mettiamo se il bel tenebroso si ritrova una ragazza che non lo lascia dormire, un noto biondino come compagno di appartamento, e una strana siccità? Beh, anche farsi una doccia può risultare difficile..
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Sorpresa
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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doccia 2°capitolo
Save Water, Share the Bath
Las Vegas, Ketchup and Strawberry Ice-cream
"William Shakespeare was born in Stradford ..." ripeteva a mente, cercando di correggere qualche piccola imprecisione che gli sfuggiva qua e là. Aveva sempre avuto qualche problema a ricordare nomi, date, definizioni. Preferiva utilizzare il suo ingegno, e strabiliare così i professori. Le cose facili e banali, non erano proprio per lui. La sua vita non era mai stata facile, e anche lui non era facile. Coerente con se stesso come al solito.
Quella mattina aveva un esame importane. Anzi, importantissimo. Amleto. L'opera tragica di Shakespeare considerata dal ragazzo la più bella in assoluto. Si era impegnato a fondo, ma in particolare, aveva amato ciò che con così tanta fatica e devozione  aveva studiato negli ultimi mesi. Amleto l'aveva affascinato e rapito, facendogli dimenticare anche il mondo esterno. Poteva trascorrere ore a leggere le parole così perfette e sublimi, perdendosi in un mondo, che somigliava molto alla sua vita. Leggeva e studiava. Certo, fino a quando una certa ragazza non lo obbligava ad uscire dalla stanza, o un certo biondino lo chiamava disperato, perché aveva combinato qualche guaio.
Era pronto. sapeva, che avrebbe ricevuto i massimi dei voti. Perché? Perché lo voleva. Punto e stop. Sasuke faticava e si impegnava sempre molto per raggiungere quello che voleva. E alla fine, ci riusciva. Quell'esame, era l'ultimo che doveva sostenere. Era già stato rimandato di un mese, fuori fine trimestre che si concludevano a Giugno. Ed era ansioso di terminarli, e passare così all'anno successivo, che sarebbe cominciato solo a fine Settembre.
Sasuke camminava tranquillo sotto i raggi troppo caldi del sole. Non molta gente era rimasta al college. Alcuni erano partiti per le vacanze, altri si erano ritirati. Gli studenti che erano rimasti, o come lui dovevano terminare gli esami, oppure non avevano altro luogo in cui trascorrere l'estate. Ma Sasuke,una volta uscito dall'aula, non sarebbe rimasto a Oxford, dove l'odore vecchio dei libri lo colpiva appena apriva la finestra, e dove le persone  sembravano impazzite. Camminava tra la gente, che come lui, si recava al grande edificio bianco accanto al suo campus, dove erano presenti le due facoltà di letteratura inglese e di matematica. Osservava passare ragazzi e ragazze, che preoccupati, camminavano reggendo con una mano un libro appiccicato al naso, con l'altra si facevano aria sventolando la prima cosa che avevano trovato nella loro borsa a tracolla. Un foglio con chissà quali appunti, un volantino di uno dei numerosi ristoranti della città, il numero di telefono di chissà chi.
Sasuke sbuffò, seccato da tutta quella agitazione. In mezzo a quella folla di schizzati, lui sembrava il solo freddo e totalmente rilassato. Quasi apatico. La sua ragazza, probabilmente avrebbe detto abiotico, ridendo un po' di lui. Lei e tutti i suoi paroloni così scientifici.
Il ragazzo sistemò la borsa a tracolla che seguiva oscillando il suo passo così elegante, per poi guardare distrattamente l'orologio. Dieci alle nove. Puntuale, anzi anche in anticipo. Si meravigliò, dopo tutti gli imprevisti di quella mattina. Non solo, non era riuscito a farsi la doccia per colpa del suo migliore amico, ma il biondino, non contento, gli aveva anche rovesciato la tazza di caffè latte bollente sulla sua maglietta blu, poco prima che uscisse. La maglietta blu che gli piaceva così' tanto. Inutile sottolineare lo sguardo gelido che il moro regalò a un Naruto tutto intento a scusarsi e a cercare per l'ennesima volta quella mattina, un perdono che veniva concesso solo nel nome di amicizia. O forse per assuefazione.
Il bel ragazzo moro continuò a camminare sulla via principale del parco, che portava direttamente alla facoltà. La maglia rosso scuro aderiva al corpo asciutto e atletico a causa del caldo, mostrando un fisico invidiabile, e che provocava non pochi sguardi da parte del genere femminile, che lui, come faceva da quando era bambino, accuratamente e volutamente evitava. Un play boy mancato. Ecco come lo chiamavano. Anzi, il play boy mancato fratello di un vero play boy. Ancora meglio.
Finalmente, giunse al portone di legno che spalancato dava su un cortile, dove erano radunati numerosi studenti che cercavano ogni traccia d'ombra. Sasuke lo superò, camminando sotto un arco di pietra, per poi voltare improvvisamente a destra, sotto un porticato bianco. Proseguì per qualche metro, voltò ancora a destra  addentrandosi in un vecchio edificio. Infine, si fermò davanti ad una porta chiusa.
"Bene.. eccomi qua. Pronto a tutto".


Le 11 e mezza passate. Era da due ore che si trovava in quell'aula puzzolente, che sapeva solo di vecchio e usato. Si sistemò con fare scocciato una piega dei jeans scuri, per poi aprire la borsa, abbandonata sul banco, prendendo un libro.
Era da più di  due ore che aspettava, seduto su uno dei banchi dell'aula, stanco e totalmente arso dal caldo e dai raggi del sole che filtravano attraverso le ampie finestre. Diete un rapido sguardo intorno a se, vedendo che come lui, molti suoi compagni di corso si erano arresi, e l'agitazione si era trasformata in rassegnazione. Come al solito, il professore Kakashi, era terribilmente in ritardo. Dopo un anno trascorso tra rinvii di esami, lezioni posticipate, e lezioni totalmente rinviate, i suoi alunni non si aspettavano più di vederlo seduto alla cattedra puntale, e già pronto per incominciare la spiegazione. Non era da lui.
Sasuke aprì il libro e si rituffò nella lettura che da qualche giorno aveva dovuto interrotto, causa forze maggiori: lei, l'esame, Itachi, il caldo.. Era un ragazzo stressato dopo tutto.
La sua freddezza gli suggeriva di stare calmo e di non preoccuparsi. Non sapeva quanto si sbagliava.
Improvvisamente, la porta dell'aula si aprì leggermente, ed una figura esile e impacciata sgusciò all'interno dell'aula, cercando di non essere notata. Sasuke, non si scompose, anzi non alzò nemmeno il capo. Non era Kakashi. I passi erano troppo leggeri e svelti.
La figura si sistemò davanti la cattedra, mentre scrutava imbarazzata gli studenti che curiosi la osservavano.
-Scu..scusate- disse con voce flebile la ragazza, cercando di prendere un po' di coraggio.
-Ho una comunicazione importante- continuò, leggermente intimorita da tutti quegli occhi che la fissavano. Imbarazzata, sistemò gli occhiali spessi e dalla forma curiosa, facendoli cadere sul naso.
Sasuke, sentendo tali parole, sollevò la testa, per fissare la nuova arrivata. Qualcosa gli diceva che non prometteva nulla di buono.
-Mi hanno incaricato di comunicarvi che oggi non potrete sostenere l'esame- soffiò tutto d'un fiato, contorcendosi le mani.
Caos. Tutte le persone, dopo un momentaneo silenzio, scoppiarono in cori di dissenso, inveendo contro Kakashi, oppure maledicendo il giorno che avevano deciso di seguire il suo corso.
Il bel ragazzo moro, reagì diversamente. Chiuse seccatamente il libro, continuando a fissare la ragazza dai capelli rossicci, con uno sguardo da far paura anche al diavolo. Uno sguardo che nemmeno a Naruto aveva mai rivolto. Assottigliò gli occhi, che sembravano brillare di rosso.
-Mi dispiace, ma a quanto pare è stato rimandato al primo settembre. Mi dispiace.- La ragazza terminò così, stirandosi la lunga gonna azzurra, per poi fuggire veloce.
Ma non sapeva, che qualcuno la stava seguendo con lo sguardo.
Sasuke era arrabbiato. No, molto di più. Era furioso. Era la seconda volta che succedeva. Per quell'esame aveva rinunciato ad una tranquilla vacanza al mare, aveva passato giorni e notti insonni, aveva trascorso ore e ore davanti ad un vecchio ventilatore che si bloccava ogni  cinque minuti, aveva speso più soldi lui in ghiaccioli alla menta e bottiglie di birra gelate, che suo fratelli in vacanza in Spagna.
No, non era possibile. Era un incubo. Doveva esserlo.
Come svegliatosi, Sasuke sentì urla poco carine provenire dai suoi compagni, che inferociti, discutevano tra loro. No, non era un sogno. Era realtà.
Mosso da chissà cosa, Sasuke rimise il libro nella borsa, e prendendola, rincorse la ragazza che si stava dileguando tra gli studenti.
La vide sgusciare sotto i portici, per poi prendere la strada che lui aveva percorso all'andata, fino a fermarsi nel cortile dell'entrata, davanti ad una bacheca vicino al muro.
Si avvicinò con passo felpato, come pronto ad assalire la sua preda.
-Tu!!- Urlò, puntandole contro il dito indice, lo stesso che quella mattina l'aveva tradito. La ragazza, per tutta risposta, sobbalzò voltandosi nella direzione della voce che tuonante l'aveva a dir poco spaventata.
-Si...- Rispose lei flebile, cercando di diventare un tuttuno con la bacheca. Impossibile. Sasuke, aveva intrappolato la sua preda contro il muro.
-Come sarebbe a dire che il corso è stato rimandato?- Sasuke alzò ancora di più la voce, strano a dirsi per un Uchiha. Ed ecco, la sua tranquillità. ancora una volta, era stata mandata a farsi benedire, per raggiungere quota tre. Una giornata fantastica, oltre che unica.
-Io, ecco, così mi hanno detto di dirvi..- La ragazza si portò le braccia lungo i fianchi, mentre le mani torturavano la lunga camicia bianca.
Sasuke, si avvicinò, minaccioso, e puntò i suoi occhi color pece in quelli azzurri e schermati dai pesanti occhiali di lei. Le persone timide, proprio non facevano per lui.
-Voglio sapere il perchè!- Sibilò questa volta, mentre ancora una luce rossastra si impossesso delle iridi scure. Paura. Si, faceva veramente paura.
-Smettila Sasuke, dai. Non è colpa di Shiho se gli esami sono stati rinviati.- Sasuke voltò il capo, riconoscendo la voce pacata e atona.
-Shikamaru, cosa vorresti dire con i corsi?- Sasuke voltò le spalle a Shiho, che guardava ammirata e piena di gratitudine il nuovo ragazzo che aveva i capelli raccolti in una cosa buffa.
-Anche il mio di fisica quantistica è saltato. A quanto pare, Kakashi e Asuma hanno deciso che un viaggio a Las Vegas, è molto più interessante che ascoltare 40 ragazzi.- Rispose Shikamaru, portandosi  una mano alla bocca, cercando di soffocare uno sbadiglio. Eternamente annoiato.
-Ciao Shiho, come stai?- Chiese poi, rivolgendo un sorriso alla ragazza rossa, che si era allontanata da Sasuke.
-Cia..Ciao Shikamaru. Io tutto bene, tu?- Rispose lei, arrossendo vistosamente, e perdendosi nei suoi occhi scuri.
-Non c'è male, anche se tutto questo caldo è una tale seccatura.. - E di nuovo, si portò una mano alla bocca, mentre l'altra estraeva dalla tasca un pacchetto di sigarette e un accendino.
-A quanto pare, il vizio del fumo proprio non ti vuole abbandonare, giusto?- Constatò Sasuke, aprendosi in un ghigno. Si, questo era da Uchiha.
-E a quanto pare, tu non hai perso la tua rudezza nei confronti delle persone- Ribatté l'altro, accendendosi la sigaretta e accennando con un lieve movimento del capo a Shiho.
Sasuke rivolse lo sguardo all'esile ragazza, che imbarazzata ancora di più, sistemava gli occhiali sul naso, e portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, sfuggita alla coda di cavallo che malamente li teneva insieme.
-Mpfh..- Sasuke si limitò a sbuffare. Si aveva sbagliato. Si, aveva perso il controllo, e si, aveva decisamente scelto la persona sbagliata con cui prendersela. Ma era pur sempre un Uchiha. E nel vocabolario degli Uchiha,la parola scusa non esisteva.
Shikamaru non insista, ma regalò un sorriso ancora più smagliante a Shiho, prima che lei, veloce e terribilmente rossa in volto, scomparisse.
-Allora,- riprese Shikamaru,-come va?- Portò la sigaretta alle labbra, aspirando un po' di fumo.
-Male, decisamente. Il rinvio dell'esame proprio non ci voleva.- No, non riusciva ad accettarlo.
-Già, io ho rinunciato ad una vacanza con Choji per studiare. E anche lui, ha rinunciato. Ha detto che senza di me non sarebbe partito. Maledetto Asuma-
-Maledetto Kakashi! Scommetto che è stato lui a convincere Asuma. Tutte le scuse sono buone per saltare lezione! Ma rimandare un esame.. questo è davvero troppo!- Gli occhi di Sasuke fiammeggiarono ancora una volta, pericolosi.
-Dai, ora puoi concederti una vacanza, mancano ancora due mesi prima di Settembre. Piuttosto, dimmi, come va con lei? Colpito ed affondato.Ecco il punto debole di Sasuke Uchiha. Lei.
-Bene-
-Dalle occhiaie che hai, direi che va più che bene...- Ghignò Shikamaru, spegnendo la sigaretta.
Sasuke stava per rispondere, quando qualcosa che somigliava più ad un tornado che ad un ragazzo di diciannove anni, si affiancò a lui.
-Shikamaaaaaaaaaaaaaru!! Guarda cosa ho trovato in mensa!!-Gridò Choji, intendo a mangiare quello che sembrava essere una comune porzione di patatine fritte.
-Chiao Shasciuke, come scia?? Scè da tancio cie non ci vescio- Chiese il ragazzo, intento a divorarsi il suo pranzo.
-Bene, Choji. Non sei proprio cambiato!- Rise Sasuke, osservando il livello delle patatine che pericolosamente scendeva.
-Ehi, ma si può sapere perché sei così agitato? Che cosa stai mangiando?- Domandò Shikamaru, scrutando il suo migliore amico, che come una macchinetta, immergeva una mano nella vaschetta per poi avvicinarla alla bocca. Sorrise leggermente, si quello era proprio il suo migliore amico.
- Non ci crederai mai! Patatine fritte, con un nuovo tipo di Ketchup!! Oltre al pomodoro, hanno aggiunto anche il peperoncino, e un tocco di pepe nero. Buonissime e piccantissime!!
-Cosa??????- Chiese Sasuke, spalancando gli occhi. Ecco il secondo punto debole del bel moro. I pomodori. E quel tipo di Ketchup, aveva tutta l'aria di essere.. buonissimo!
-Vuoi assaggiare? Oggi mi sento particolarmente  generoso.. - Choji allungò la vaschetta all'amico.-Ma solo una!! Sia ben chiaro!.
-Grazie Chioji!- Rispose il moro, allungando la mano. Cosa c'è di complicato nel mangiare una patatina? Ma quella mattina, tutto sembrava essere più difficile.
- Sasuuuuuuuuuuuuke caro!!!- Il ragazzo sbiancò, e la sua belle già bianca, ora era come quella di un cadavere. No, non era possibile. Non in quel momento. Non lei!!!!!!!!!!
Alzò lo sguardo, guardando oltre la spalla dell'amico. Una pazza furiosa con lunghi capelli rosso scuro e occhiali neri, svestita, correva verso di lui con le braccia aperte, non prestando attenzione alle persone che buttava a terra, e a quelle che ricevevano pugni. No, no lei. Tutti, ma non lei. Naruto, ma non lei!!!
-No- Fu l'unica cosa che riuscì a dire.

SBAM!!

-Perché hai sbattuto la porta?? E' andato male l'esame?- Chiese un innocente Naruto, che concentrato nella faticosa  attività di guardare i Simpson, si era spaventato sentendo la porta sbattere, senza però distogliere lo sguardo dallo schermo.
-Sasuke, perché non rispondi? Sei arrabbiato?- Continuò, mentre passi svelti si avvicinavano a lui. Ma non ricevette alcuna risposta.
-Sasuke?- questa volta, si voltò a sinistra verso la cucina. Dopo aver sbattuto le palpebre e focalizzato bene la figura davanti a se, Naruto scattò in piedi, portandosi le mani tra i capelli, e dimenticandosi di Bart e del suo ciucciati il calzino.
-Sasuke!!! Ma tu sei ferito!! Hai sangue su tutta la faccia, sulla maglietta, sulle braccia. Sasuke, ma che ti è successo??- esclamò, precipitandosi dal povero malcapitato, che si era avvicinato al lavandino, aprendo l'acqua.
-No razza di Baka, non è sangue. E' ketchup- Rispose a denti stretti, pronto a mordere chiunque l'avesse disturbato. Irritato? No, molto peggio. Incazzato.
-Ma come hai fatto?- Rise il biondino. Il suo amico stava bene, aveva soltanto macchiato la maglietta. E aveva gli occhi stranamente arrossati.
-Karin- Disse asciutto il moro, incenerendolo con lo sguardo, prima di sciacquarsi il viso con l'acqua fredda. Gli occhi gli  bruciavano terribilmente, e non sapeva come aveva fatto ad arrivare fino a lì, senza vedere dove andava. Forse, era stata la forza dell'abitudine a riportarlo a casa.
-Cosa?? Quella strega di perseguita ancora? Ma non la vuole capire che sei impegnato?- Naruto sollevò un pugno in alto, facendo un balzo verso Sasuke. No non gli era mai andata a genio Karin.
-A quanto pare no.. Ha travolto Choji, me, e le patatine. Le patatine con una nuova salsa piccante.Ti rendi conto?? La detesto- Concluse il ragazzo, dopo aver chiuso il rubinetto, sedendosi su una sedia.
-E niente voto-continuò, precedendo Naruto, -Kakashi e Asuma sono partiti per una vacanza. Hanno rimandato l'esame- Chiaro, conciso e preciso. Solo come lui sapeva fare. Sasuke fissò il frigorifero, notando la cartolina di suo fratello. Ecco, adesso l'avrebbe sicuramente stracciata. E con lei, anche una certa ragazza. Chiuse gli occhi un secondo, ma l'immagine di un ciclone con gli occhiali si dipinse nella sua mente. Li riaprì, scuotendo la testa come per scacciarla dai suoi pensieri.
Era ancora scioccato dell'accaduto.Ok, vada per lui. Ormai ci era abituato. Se la sua ragazza non era nei paraggi, Karin provava in tutti i modi ad assalirlo e a violentarlo. Ma ora mai sapeva che ricordarle il nome di lei, bastava a farla allontanare, dopo quella volta che.. no, meglio non ricordare quella scena raccapricciante della rossa con un occhio viola. Era ancora più brutta del solito. Vada per le patatine. Forse la maglietta era ancora salvabile, e l'acqua fredda avevano calmato il forte bruciare. Ma no, non poteva accettare di aver visto Choji buttato a terra da quella vipera, con un'espressione delusa e totalmente persa., fissando le sue tanto agognate patatine fritte finire rovinosamente a terra. No, quello no.
Naruto si avvicinò all'amico, incominciando ad annusarlo. -Sasuke, puzzi di Ketchup-.
Anzi, niente ok per le patatine. E a ripensarci.. era proprio stufo anche di Karin. Nessun ok. Giornata di merda.
Sasuke si alzò dalla sedia, si annusò, e si incamminò verso il corridoio.
-Vado a farmi una doccia. Il ketchup puzza troppo-
Naruto a quelle parole impallidì, e sentendo la porta del bagno spalancarsi, acciuffò un mestolo, pronto a difendersi.
Infatti, poco dopo, Sasuke ricomparve nel salotto, sguardo basso e volto scuro. Livido di rabbia. Si, ora era davvero incazzato.
-NARUTO!!- Urlò, avvicinandosi al biondino armato di dentifricio. Mestolo e dentifricio. Una guerra mai vista. Solo nell'appartamento 7 di quel campus, si potevano vedere scene di quel genere.  Ed ogni guerra, comportava un nuovo tipo di arma.
-Dai Sasuke, lo sai che fra due giorni lo devo consegnare. Non prendertela!- Scappò Naruto dietro il divano, evitando gli schizzi di dentifricio che volavano per tutta l'appartamento.
-Naruto!! Dovevi proprio appoggiare il tuo stupidissimo quadro nella doccia?? Non potevi metterlo in camera tua??- Sbraitò,rincorrendo l'amico, che veloce ed ormai abituato,gli sfuggiva. Il mestolo? Sapeva che non avrebbe mai retto lo scontro con il tubetto di Mentadent. Troppo pericoloso.
-Ma non pensavo che ti volessi fare una doccia proprio adesso. Questa sera lo porto in camera. Deve solo asciugare, gocciola ancora un po' Preferisco sporcare la doccia che il pavimento, no?-
-Baka! Tu non ragioni mai! Te e la tua arte contemporanea, o di qualunque genere sia!- Questa volta Sasuke centrò in pieno viso Naruto, che sorpreso, alzò il braccio e fece ricadere il mestolo sulla testa del moro. Ecco, scontro concluso alla pari. Come sempre. Anzi, quasi sempre.
-Dai Sasuke, puoi sempre farti la doccia dalla tua ragazza.- Sorrise Naruto, divertito dalla situazione,passandosi una mano sul viso per togliere la sostanza verdastra.
-Oggi è venerdì, e la mattina va dai suoi.- Rispose Sasuke leggermente stordito dal colpo.
-Prova a chiedere a Kiba e Shino. Una doccia te la faranno sicuramente fare, no?- Suggerì Naruto, avvicinandosi alla cucina per riporre il mestolo.
-Uff.. Ci provo. Ma se non riesco a farmi una doccia, ti riterrò responsabile!- Disse Sasuke scomparendo dal salotto, per tornare poi con un asciugamano, un paio di ciabatte e il bagnoschiuma.
- Bravo!- Sorrise Naruto, saltando ancora sul divano. -Comunque saresti un bravo pittore. Come spargi te il dentifricio per casa, non lo fa nessuno.
-Baka!- Urlò Sasuke, uscendo nel corridoio e sbattendo la porta.
Il moro si avvicinò alla porta dell'appartamento numero 8, proprio davanti al suo. In che situazione si era cacciato? Quel giorno sarebbe passato alla storia. Uchiha Sasuke, che perdeva il controllo per quattro volte nel giro di mezza giornata. Un record in assoluto.
Si avvicinò sbuffando, per poi bussare di malavoglia. Nessuna risposta. Bussò ancora. Non si arrendeva mai, lui. Ma ancora una volta, nessuno aprì la porta.
"Ma bene.." Pensò Sasuke, prima di allontanarsi e fermarsi nel mezzo del corridoio. Doveva prendere un'importante decisione. Restavano solo poche camere maschili che avrebbero potuto ospitarlo. Ma una era di Choji e Shikamaru, e come sapeva non erano in casa.  Un'altra, per la fortuna di Suigetsu, era posta nel piano delle ragazze.. E di tornare nel suo appartamento, coperto solo da un asciugamano, sfilando davanti a tutte le studentesse,la maggior parte single, proprio non gli andava. Come minimo, ci avrebbe rimesso un attacco di massa da cui sicuramente non sarebbe uscito vestito. Poteva chiedere a Sai, che divideva la camera con suo fratello, ma molto probabilmente non era in casa ma da qualche parte a disegnare.
Non rimaneva che un'unica camera. La più pericolosa, quella che avrebbe voluto evitare.
"Maledetto Inuzuka", pensò, raggiungendo la porta contrassegnata dal numero 9. Bussò leggermente, sperando che non lo sentissero.
"Non aprire, ti prego non aprire" E questa volta, era la doccia ad essere mandata a quel paese.
-Buongiorno, Uchiha-
"Lo sapevo.."
Una voce fredda quasi quanto la sua lo accolse. Sasuke fissò il ragazzo davanti a se. Capelli castano lunghi, sciolti sulle spalle. Occhi vitrei, freddi e inespressivi. Ma sicuramente magnetici. Guance leggermente arrossate. Corpo snello e atletico fasciato in una vestaglia rossa.
-Giorno Hyuga.- Neji. Era solo Neji.
"Forse sono fortunato.."
-Ti serve qualcosa?- Domandò il castano, scostandosi dalla porta per lasciarlo passare. Sasuke un po' riluttante entrò nell'appartamento. Subito notò una ragazza con una buffa pettinatura, intenta a versarsi un bicchiere di limonata. Rossa in viso, i capelli leggermente scomposti, e avvolta in una vestaglia azzurra, Tenten salutò con un ampio sorriso il ragazzo moro,che per tutta risposta, imbarazzato, fece due passi indietro.
-Io.. non vorrei essere d'impiccio, ecco- Sussurrò. Due ragazzi, in vestaglia a mezzogiorno, rossi in volto. E apparentemente soli. La conclusione più scontata era una sola.
-No, non ci disturbi- rise sinceramente divertita la ragazza, mentre Neji chiudeva la porta alle sue spalle e spingeva Sasuke in salotto.
-Ci stavamo allenando- spiegò il castano, con una strana espressione e indicando i pesi appoggiati sul divano.
-Ah, ecco.. io..- Bofonchiò Sasuke, imbarazzato e maledicendosi per quello che aveva pensato. Nessuno sapeva se i due ragazzi fossero amanti, anche se era noto a tutti che passassero molto tempo insieme ad allenarsi.
-Non ti preoccupare- Continuò Neji, ritornado alla sua solita freddezza che il nome della sua famiglia gli imponeva. -A quanto pare, anche tu hai qualche problema con la doccia.-
-Si. Infatti volevo chiederti se potevo usare velocemente la tua. Naruto..- Spiegò Sasuke, agitandosi ricordando tutti gli avvenimenti di quella mattina. -Ecco, Naruto è Naruto. Lo conosci, no?-
-Non c'è problema, fai pure. Il bagno è là.- Rispose il ragazzo, indicando la prima porta oltre il corridoio. -Vai pure-, concluse, servendosi anche lui la limonata.
-Vi ringrazio molto- Sasuke si diresse verso il corridoio, rilassandosi. Finalmente, nessun tipo di ostacolo tra lui e una doccia rinfrescante. Questa volta ce l'avrebbe fatta.
-Dove credi di andare-
No, forse no.
Sasuke si voltò a sinistra, incontrando un paio di occhi scuri e tondi, e un paio di sopracciglia davvero, troppo folte. Un paio di sopraciglia che conosceva davvero troppo bene.
-Rock Lee!- Urlò Tenten, preoccupata. -Sasuke vuole solo farsi una doccia.-
-E così tu, signorino Uchiha, vuoi farti una doccia nel mio appartamento, senza dirmi nulla, è?- Incalzò il ragazzo, avvicinandosi minaccioso al moro.
Sasuke, per nulla intimorito, lo osservò scettico, notando la tuta verde, stretta e del tutto antiestetica, che il suo eterno rivale indossava.
-Non sapevo fossi in casa.- Rispose asciutto, incrociando le braccia, innervosito.
-Bene, adesso mi hai visto. Ma non ti farai quella doccia- Gli occhi di Rock Lee fiammeggiarono. Ma erano quelli di Sasuke ad essere i più pericolosi. La sua tanto agognata doccia.
-E tu vuoi impedirmelo? Un mister sopracciglia come te?- Le labbra del moro si piegarono in un ghigno inconfondibile.
Rock Lee, rimase fermo, assimilando le parole che pronunciate dal ragazzo. Poi, come risvegliatosi, si avvicinò al moro. urlando con tutto il fiato che aveva.
-SASUKE UCHIHA, IO TI SFIDO!-
Sasuke spalancò gli occhi, colto di sprovvista. -Come?- Sussurrò. Sapeva che Rock Lee era un ragazzo agitato, e del tutto fuori dal comune. Ma anche del tutto impazzito.. no.
-Si, ti sfido. Se mi batterai, potrai entrare in quel bagno. Altrimenti..- Rock Lee sogghignò, fissando il ragazzo.
Il bel moro, per tutta risposta, rimase zitto. E ancora una volta, il suo cervello si mise in moto, in un tentativo disperato di trovare una soluzione a quella ridicole situazione. Accettare, o rifiutare?
Andarsene o restare? Rischiare, o no?
Scelta difficile.
Ma Sasuke sapeva bene qual'era la riposta.
Era un Uchiha, e non si sarebbe mai ritirato da una sfida.



-Ehi Sas'ke. Ma ti sta così antipatica quella porta?-
Un certo biondino, ancora  sdraiato sul divano, sentendo la porta sbattere per la seconda volta, si era messo a sedere spaventato.
Un no secco fu l'unica risposta che ricevette.
-Ehi, ma cosa è suc..?- Naruto si fermò, voltandosi, e vedendo l'amico ancora vestito, con l'asciugamano in mano. Gli occhi del moro erano accessi da una strana luce, l'espressione mista tra lo schifato e l'infuriato.
-Sas'ke..- ma il biondino non terminò la frase, bloccata da una mano alzata dell'amico, che veloce, si stava dirigendo in camera sua.
-Rock Lee. Sfida. Gelato alla fragola- Sibilò, prima di chiudersi la porta della sua stanza dietro le spalle, facendola inesorabilmente sbattere e lasciando un Naruto del tutto perplesso che cercava di comprendere le parole del moro senza riuscire ad arrivare ad una conclusione.
-E puzza ancora di pomodoro...-
 


Bene!! Eccomi qua con il secondo capitolo di questa ff.. Scusate il ritardo! Ma ho avuto una settimana a dir poco terribile, con quattro verifiche (latino, scienze, storia e matematica.. Materie proprio simpatiche devo dire) e altri mille impegno.. Chiedo perdono! Spero di riuscire ad aggiornare più velocemente la prossima volta.
Bene, cosa posso dire di questo capitolo? Che è sicuramente un capitolo di passaggio, come avete visto è ricco di eventi non proprio del tutto piacevoli per il nostro Sasuke... povero.. anche se torturalo mi diverte un mondo.. HiHIHI..Ma dovrà penare solo per altri due capitolo.. Ce la farà a sopportarmi??
Per quanto riguarda l'esame di Sasuke, Amleto, l'idea mi è venuta proprio perché in questi giorni sto studiando Shakespeare, che mi piace davvero tanto.. E quindi ho voluto inserirlo! A voi piace Amleto? Io l'adoro.. Che bello..
Continuando.. AHAh Non vi ho ancora svelato chi è la ragazza del tenebroso.. Anche se vi ho lasciato alcuni indizi. Probabilmente a questo punto avete già capito, ma solo dal prossimo capitolo verrà svelata. Anche perché ne sarà la coprotagonista. Comunque, come avete potuto vedere, non è Karin. Quella ragazza. Non la odio, ma non mi va particolarmente a genio. Va be, che ci volete fare, gusti sono gusti.
Per quanto riguarda la sfida con Rock Lee.. ho immaginato che a Sasuke non piaccia il gelato alla fragola.. e quindi.. ha perso la sfida.. poverino..
Passo alle recensioni (troppo felice di averle ricevute!!)
BloodyKamelot: Grazie per i complimenti!! Diciamo che io sono sempre molto insicura quando scrivo, e leggere che ho scritto bene.. mi conforta. Una domanda? Ma con Sasuka, intendevi Sakura? O la coppia Sasuke Karin? Se è la  seconda, come hai letto, non è lei.. No, no, non potrei mai.. Non la sopporto!! Per Sakura.. eheh dovrai leggere il prossimo capitolo! Spero che anche questo aggiornamento ti sia piaciuto.. Spero ancora in un tuo commento! KIss
SAKURA UZUMAKI: Grazie anche a te!! Si si è proprio lunga per i miei standard.. è una sfida! Come quella di Rock Lee.. Che tenero! MMM.. Sakura, Ino e Karin? Be, l'ultima proprio no.. Le altre due.. leggi leggi.. Anche se, ripeto, ho lasciato alcuni indizi sparsi qua e là.. troppo malefica!! Anche io non amo particolarmente le NaruHina, infatti di loro non parlerò più di tanto, ma è una coppia che mi serve per lo svolgimento della ff. E poi.. si Sasuke qui è terribilmente figo! Un play boy mancato!!!! O ma che bello che stai studiando i colleges di Oxford!! Io adoro Oxford! mi piacerebbe molto andarci un giorno.. Sniff.. Spero di riuscirci!! Certo che le concidenze.. Anche tu ascolti gli ACDC?? Sei una grande!! io li adoro!! Ho rubato tutti i dischi a mio papà.. il mio preferito è back in black.. stupendo! Comunque la fictionn io l'avrei immaginata ai giorni d'ggi, anche se la siccità in Inghilterra è avvenuta alcuni anni fa.. E poi.. gli ACDC sono immortali!
Grazie per i tuoi complimenti, come ti è sembrato questo capitolo?? Un bacione
Amaranth93: A quanto pare Sakura è la ragazza più in vista... Ma non svelo nulla! Nel prossimo capitolo, ogni dubbio verrà chiarito!! Anche sei sei curiosa.. ce la fai ad aspettare ancora qualche giorno??? HIHI.. bacio e grazie per la recensione!

Grazie a tutte per i commenti!
E grazie ancora a BloodyKamelot e SAKURA UZUMAKI, e a Masychan per aver aggiunto la fiction nei prefetiti!! Troppo contenta!!

Spero a presto.. uff.. sta scuola!!
Un bacione a tutti..
Nomiemi
  
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