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Autore: Phobos_Quake 3    28/01/2015    2 recensioni
È una giornata come tante quando, all'improvviso, da sotto la terra spunta fuori un antico castello del Giappone feudale che distrugge completamente la torre di Tokio. All'interno dell'edificio ci sono guerrieri che la dea Atena conosce molto bene. Nemici provenienti dal passato!
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Shun, Cygnus Hyoga, Dragon Shiryu, Pegasus Seiya, Phoenix Ikki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 33:
 
The Last Battle
 
 


Seiya e gli altri si gettarono contro il loro nemico che, senza battere ciglio, li scaraventò lontano con una folata di vento.
-Non lasciamoci impressionare. Facciamolo a pezzi e salviamo Atena!-
-Folli!-
Shun lo imprigionò con le catene nella Great Capture così da permettere a Seiya, Shiryu, Hyoga e Ikki di attaccarlo con i loro colpi. A un tratto, però, i colpi tornarono ai rispettivi mittenti.
-No non è possibile! Non ditemi che...- disse Hyoga senza finire la frase.
Poi guardò meglio e vide davanti al demone un muro di cristallo.
-Maledizione! Il Kabe Suisho, il colpo di Rika la Samurai Di Cristallo!-
Jorgon rise e il suo corpo iniziò a brillare d'oro.
-Kogane Ken!-
Dal pugno lanciò una sfera dorata che colpì Shun.
-Non avrai mica intenzione di...- disse Seiya.
-Esatto! Gin Ken!-
Una sfera d'argento colpì Shiryu. Con il Seido Ken, il pugno di bronzo, colpì Hyoga, il Shirogane Ken, il pugno di platino, colpì Seiya ed infine colpì Ikki con il colpo più potente di Tetsu il Samurai Del Ferro: Hane Nashi Hanketsu. Aveva sguainato la sua Odachi con una rapidità sorprendente e, sempre con la stessa, aveva lanciato il colpo provocando un taglio orizzontale sull'addome di Ikki che indietreggiò soffrendo.
-Male... maledetto...- disse il saint della fenice.
-Siete fortunati che non sto usando tutta la mia forza!-
-Allora, ti consiglio di farlo subito!-
-Fammi divertire ancora! Kuroi Hikari!-
Era il colpo di Kagemaru, il Samurai Delle Tenebre, ma stavolta Ikki non restò a guardare e lo annullò lanciando l'Houyoku Tensho.
Seiya e gli altri si rialzarono per dargli man forte.
-Va bene. Un ultimo attacco dei miei Shogun e poi basta!-
Tornò a bruciare il suo cosmo.
-Questo... è il cosmo di Hidetora!- gridò Seiya.
-Hanketsu Saigo Shi!-
I cinque furono scaraventati lontano. A parte il cloth di Ikki che andò a pezzi, gli altri avevano resistito.
-Che incredibile quanto inutile resistenza!-
Con la Odachi ancora sguainata cominciò una specie di balletto.
-È giunta l'ora di morire! La vostra ora è suonata!-
Seiya e gli altri si rialzarono.
-Attacchiamolo tutti insieme!-
Così fecero. I migliori colpi di tutti e cinque raggiunsero il nemico che si ritrovò a terra.
-Mi avete steso? È impossibile!-
Quando si rialzò, la sua Odachi andò in frantumi. Jorgon rimase immobile a fissare i pezzi della sua arma a lungo. Seiya e gli altri tentarono di approfittare dell'occasione, ma la potenza del cosmo demoniaco li arrestò.
-Luridi insetti! Perite! Ma Doryoku!-
Furono investiti dalla violenta onda d'urto di energia demoniaca. Ikki fu fortunato che il suo cloth era tornato sul suo corpo mentre Jorgon fissava la sua Odachi distrutta. I nostri eroi, quando riaprirono gli occhi, erano sicuri di avere ancora i loro cloth a proteggerli. Invece, con loro grande sorpresa, erano completamente privi di protezione.
-N... no... ha distrutto i nostri cloth bagnati dal sangue di Atena!- dissero tutti sconvolti.
-Ve l'avevo detto che la vostra ora è suonata! E anche quella di Atena a quanto pare!-
Atena aveva il liquido fosforescente fino al collo. Ancora poco e sarebbe morta.
-N... No! Dea Atena!-
Seiya corse verso la clessidra, ma Jorgon gli si parò davanti, lo afferrò per il collo e lo sollevò da terra.
-Lascialo andare!- gridarono Ikki e gli altri.
Dopodiché, lo attaccarono con i loro colpi facendogli mancare la presa.
-I topi più si lasciano stare e più danno fastidio al grano...- disse Jorgon.
A un tratto, dal nulla apparì un bagliore dorato che costrinse tutti a coprirsi gli occhi. Quando tutto finì, in mezzo al demone e i nostri eroi vi erano i gold cloth di Aiolos, Camus e Doko.
-I gold cloth?- disse il demone stranito.
Le corazze si smontarono e si unirono a chi ben sappiamo.
-Tsk! Tutto ciò è inutile!-
-Sei finito Jorgon! Con queste addosso abbiamo sconfitto il dio dei mari Poseidon!- disse Seiya.
-Avete solo compiuto un miracolo! Che con me non si ripeterà!-
-Pegasus Suiseiken!-
-Rozan Hyakuryuha!-
-Aurora Execution!-
-Mh? Kabe Suisho!-
Jorgon ricreò il muro di cristallo, ma i tre colpi, invece di tornare indietro, incredibilmente riuscirono a distruggerlo.
-I... incredibile! Avete distrutto il Kabe Suisho...-
-Adesso ragazzi! Pegasus Suiseiken!-
-Rozan Hyakuryuha!-
-Aurora Execution!-
Jorgon fu investito dai colpi e cadde a terra. Quando si rialzò sembrò non avere alcun danno. Invece, sulla maschera da oni e sulla yoroi apparvero numerose crepe.
-Mi... mi avete colpito... come avete potuto?-
Il demone iniziò a tremare e a bruciare intensamente il suo cosmo demoniaco. Seiya e gli altri ebbero un leggero brivido, ma questo non li fermò.
-Attacchiamo di nuovo!- disse il saint di Pegaso.
Jorgon emise un urlo, gli occhi gli brillarono e gridò:
-Idaina Jaakuna Ma Shogun Ken!-
Lanciò il colpo e i nostri saint furono investiti e i gold cloth andarono a pezzi. Questo li lasciò ovviamente sconvolti.
-I... gold cloth distrutti? È impossibile! Come... come può averlo fatto? Non è un dio! È solo un demone...- dissero Seiya e gli altri due.
-Avete ragione, mocciosi! Non sono un dio, ma solo un demone. Ma io mi nutro dell'odio della gente, anche in questo secolo ce n'è davvero tanto, e mi rende sempre più forte!-
-I... incredibile!-
-Ormai siete senza protezione alcuna. Mi basterà un soffio per uccidervi!-
Seiya, Shiryu, Hyoga e Shun si rialzarono continuando a bruciare il loro cosmo.
-Ammirevoli, ma al tempo stesso ridicoli. Preferite suicidarvi combattendo piuttosto che morire immobili?-
A un tratto, i loro corpi s'illuminarono e comparve su ognuno di loro un nuovo cloth.
-Che cosa? Che diavolo di prodigio è mai questo?-
-I... i nostri cloth sono rinati? Forse è opera del sangue di Atena?- si chiesero.
-Ma certo! Come ho fatto a dimenticarmene! I cloth bagnati dal sangue di Atena, o una qualunque divinità, rinascono come God Cloth!- disse Jorgon.
I cinque si guardarono, sorrisero e si misero in posa.
-Fate meno i gradassi, non vi lascerò reagire neanche un po'! Idaina Jaakuna Ma Shogun Ken!-
Tutti e quattro tesero in avanti la mano destra e pararono il colpo.
-Che cosa?-
Dopodiché lo deviarono.
-Hai perso, Jorgon!-
-Nei vostri sogni!-
Gli occhi del demone brillarono e i quattro furono scaraventati a terra. All'improvviso, la clessidra s'illuminò e si distrusse.
-Che diavolo succede adesso?-
Atena era in piedi e non sembrava affatto indebolita. Un pezzo di vetro le aveva fatto un piccolo taglio sul braccio. Lei posò due dita sulla ferita e lanciò il sangue su Ikki. Anche il suo cloth rinacque come God.
-A... Atena? Come diavolo hai fatto a liberarti?- chiese Jorgon.
-Semplice forza di volontà? Non te lo so dire con certezza. Probabilmente, mi ero stancata di fare da spettatrice!-
-Beh, hai fatto male a comparire davanti a me. Avresti dovuto continuare a restare nella clessidra!-
-Ormai ti stai arrampicando pateticamente sugli specchi. Sei finito!-
-Io finito? Non essere sciocca! Idaina Jaakuna Ma Shogun Ken!-
Seiya e gli altri si rialzarono e deviarono l'attacco con i rispettivi colpi.
-Ah, maledetti impiccioni!-
Sulla mano di Saori comparve lo scettro di Nike.
-È finita!-
-Finita? Se credi che mi farò sigillare un'altra volta ti sbagli di grosso!-
-E chi ha intenzione di sigillarti?-
-C... come?-
-Esci da quella yoroi!-
Lo scettro s'illuminò e dalla yoroi uscì una specie di spettro nero con gli occhi rossi, mentre la maschera da oni andò in pezzi.
-Ah! Il mio "corpo"!-
Tentò di rientrare dentro, ma comparve un'altro spettro davanti a lui che prese la forma di Oda Nobunaga.
-Lo spirito di Oda Nobunaga? Che... che significa?-
-Hai finito di usare impropriamente la mia yoroi!-
-Sta zitto e levati di mezzo!-
-Jorgon!- gridò Atena.
Lo spirito maligno si voltò, Nike s'illuminò e un grande raggio dorato lo investì annientandolo per sempre. Oda Nobunaga e Saori si guardarono. Lui le sorrise e svanì nel nulla. Il castello cominciò a tremare, Seiya e gli altri, ma prima Ikki afferrò la yoroi del famoso samurai, si unirono a Saori, i loro corpi s'illuminarono d'oro e svanirono. Il castello collassò e i nostri eroi lo contemplarono da lontano. Una volta finito, le nuvole nere su Tokio scomparvero per sempre lasciando il posto al sole. Saori e gli altri lo guardarono e sorrisero.
 

Nota 101: Il titolo del capitolo è lo stesso di una canzone di Rick Wakeman.
   
 
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