Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Segui la storia  |       
Autore: anaiv    28/01/2015    7 recensioni
Sana é una famosa attrice, ma questa sua condizione non esclude che possa frequentare l'università. Il suo mondo sarà stravolto da due eventi fondamentali: un indicente e l'incontro con Akito Hayama. Come cambieranno le cose per la giovane donna, dopo l'incontro con lo scapolo più ambito dell'università di Tokyo?
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Nuovo Personaggio, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence | Coppie: Sana/Akito
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

POV SANA

Odio questo posto. Sto seriamente pensando di abbandonare il mondo dello spettacolo, ma non posso; Rei ne uscirebbe distrutto. Non mi va di far star male il mio manager, nonché amico fidato, ma fa male camminare per questi corridoi avendo la sensazione che tutti ti guardino e ti giudichino senza alcun ritegno.

“ Sana è tutto ok?” annuisco, ma l'ansia mi attanaglia il petto come mai nella vita.

“ Dai piccola, sai che a me puoi dire tutto” Rei si volta nella mia direzione e mi sorride. Di colpo, mi blocco e incotro il suo sguardo celato dalle lenti da sole.

“ Rei puoi togliere gli occhiali se preferisci...” annuncio con un filo di voce.

“ non se ne parla! Tanti anni fa, ti ho promesso che non lo avrei fatto... te lo devo” sorrido timidamente e so di dovergli anche io una spiegazione per il mio malumore.

“ ascolta Rei... questi corridoi mi incupiscono... sai da quando ho deciso di lasciare la parte per il film, tutti qui non fanno altro che osservarmi e giudicarmi.” ammetto con un po' di rammarico.

“ so che è difficile Sana, ma vedrai che tra breve un nuovo scandalo attirerà l'attenzione di questi balordi, sta traquilla. Sicura non ci sia dell'altro?” sussulto alla sua domanda così diretta. Rei mi conosce da sempre, conosce ogni sfumatura del mio sguardo... non posso più mentirgli, devo dirgli la verità su Naozumi.

“ Rei... io... Kamura....”

“ Sana! Rei! Che piacere incontrarvi!” mi giunge all'orecchio, una voce conosciuta che da subito mi mette disagio e involontariamente prendo a tremare.

“ Kamura” saluta cortese Rei.

“ hai ottenuto dei nuovi ingaggi cara?” non ho il coraggio di voltarmi, non potrei sopportarlo. Vorrei tanto che Hayama fosse qui.

“ non sono affari tuoi.” dichiaro perentoria

“ ma come? Capita a tutti di dover rinunciare ad una parte... certo il tuo era un ruolo da protagonista... ma vedrai che ne arriveranno altri” avverto il suo sorriso maligno, pur non guardando il suo viso.

“ Sana scusa devo rispondere al telefono” interviene Rei, spezzando l'atmosfera cupa e poco gradevole che avvolge tutti noi.

Rei si allontana, mentre sento i passi di Kamura farsi sempre più vicini e prepotenti. Poggio una mano sul cuore, sperando che smetta di martellarmi nel petto. Ad un tratto avverto il fiato caldo e al profumo di mentolo di Kamura, farsi largo sulla superfice del mio collo.

“ Sembra quasi tu sia spaventata. Non temere piccola, vengo in pace”

“ non chiamarmi piccola!” sbotto voltandomi verso il mio maligno interlocutore.

“ tu... tu. Naozumi tu sapevi di Andrea. Scoprirò cosa hai fatto, e allora, non avrai più unacarriera, né una vita” ringhio ad un passo dal suo viso. Sorride, poi mi prende un braccio e lo stringe sempre più forte, provocandomi un forte dolore.

“ ragazzina... tu non sai con chi hai a che fare! Lascia perdere Kurata, abbandona le tue indagini altrimenti, il tuo bel biondino, non avrà vita facile.”

“ cosa c'entra Akito adesso?” sibilo immersa nel dolore.

“ lui nulla, ma d'altronde anche Andrea...ascolta Kurata, dì solo una parola e tutte le persone a cui tieni, faranno la sua stessa fine” minaccia ad un palmo dal mio naso. Lascia la presa sul mio braccio, si caccia entrambe le mani nelle tasche dei jeans,mi rivolge un sorriso intriso di cattiveria e si allontana velocemente.

Stupita e amareggiata, mi accascio contro la parete massaggiandomi la parte lesa. Lui ha appena ammesso di avere a che fare con la morte di Andrea. Ogni parte di me cade in frantumi.... il mio mondo si sta disfacendo attimo dopo attimo sotto i miei occhi. Se lo denunciassi metterei in pericolo Mama, Akito Rei e tutti gli altri. no. Non posso. Eppure, se non lo facessi, lui la passerebbe liscia. Dio, fa così male. Andrea è morto a causa mia.

“ Sana! O piccola cosa è successo?” tentenno osservando Rei avvicinarsi alla mia figura velocemente.

“ nulla, sto bene. Ho un capogiro. Ti spiacerebbe lasciarmi sola in camerino? Ho bisogno di riposare un attimo” Rei mi osserva perplesso, ma poi decide di acconsentire, bevendosi la stronzata del capogiro. Mi accompagna al camerino e si congeda dicendo di voler andare in infermeria a prendere degli integratori, sorrido e lo ringrazio. Ho bisogno di rimanere sola. Mentre osservoi raggi del sole posarsi candidamente su ogni superfice del piccolo abitacolo, il mio telefono emette una vibrazione... un messaggio < ciao Kurata. Mi manchi. > Hayama. Sorrido timidamente e rispondo alla stessa maniera. Non voglio che Akito si preoccupi, questa faccenda riguarda me e nessun altro.

“ posso entrare?” chiede una voce di donna che non so riconoscere.

“ chi sei?” la porta si apre e appare Matsui nel suo abito firmato.

“ Fuka...”

“ Sana. Perdonami se sono fuggita dalla festa di Sagami, ma non riuscivo...” sibila richiudendo la porta alle sue spalle.

“ Fuka dimmi la verità e prometto di non denunciarti” annuncio scattando in piedi.

“ ecco vedi....non posso dire molto... ma so che Noaozumi fosse molto geloso della tua notorietà, perciò ha pensato di colpirti negli affetti più cari e Andrea...”

“ l'ha ucciso lui?” chiedo a denti stretti cercando di mantenere il controllo.

“ io... io non lo so. Non c'ero.” dice rammaricata la mia ex migliore amica.

“ Fuka cazzo! Ne va della mia vita! Me lo devi” strepito sperando che si decida a tirar fuori qualche informazione in più.

“ io so di dovertelo, ma Sana ragiona.... io non so nulla. Hai un piano per saperne di più?” chiede avvicinandosi

“ non per ora, ma ho intenzione di assumere qualcuno e successivamente di denunciare Kamura” spiego risoluta e tremante allo stesso tempo.

“ è un buon piano... io sono dalla tua. Ti prego, chiamami se avessi bisogno di informazioni.”

“ Fuka... perché diavolo adesso vorresti collaborare con me?”

“ perché lui mi ha ferita... voglio che soffra.” mi rivolge un' ultima occhiata e poi sparisce dietro l'uscio. Adesso, non ho dubbi, Kamura la pagherà.

 

 

POV Oliver

“ Madoka...” mi osserva come se fossi una fottuta star del cinema; è lì, impalata, come se fosse caduta in trans.

“ cosa cazzo... ci fai.... qui?” si decide a chiedere dopo cinque minuti di totale mutismo.

“ viaggio di piacere” dico, sfoderando uno dei miei migliori sorrisi. La piccoletta, mi si avvicina, poggia entrambe le mani sul banco che ci divide e mi osserva. Cazzo! Madoka ha perso la parola, questa si che è una notizia. Inaspettatamente, solleva un braccio e mi schiaffeggia, come può solo un padre deluso con un figlio.

“ tu sei una merda! Son venuta fin qui per starti lontana cazzo! Ti sei portato a letto quell'arpia di Mel e adesso sei qui... a fare cosa?” chiede ansimando. Dio, è cosi bella, una cascata di capelli corvini le coprono il viso, ma è dannatamente sexy.

“ aspetta... come sai di Melissa?” rinsavisco e mi si forma un groppo in gola difficile da mandar giù.

“ oh santo cielo! L'unica cosa che riesci a dire è questa?!? sulserio?” strepita ferita. Sono inebetito, è vero ho fatto una cazzata ma speravo che nessuno lo sapesse...che sopratutto lei non lo sapesse.

“ cazzo Mad! Io ero ferito, tu non mi avevi dato la possibilità di spiegare e ho... fatto una cazzata. Ma melissa non conta nulla. È stata una scopata.” Madoka mi osserva, mi scruta come se stesse studiando un modo per farmi fuori senza lasciare tracce, poi, raccoglie la sua borsa e aggiunge “ sei un porco schifo. Raccogli le tue cose e torna in Giappone “ perentoria. Non ammette repliche.

“ Mad ti prego... parliamone” quasi la supplico.

“ non chiamarmi così. Devi andare via.” strascica le ultime di parole e mi accorgo che ha inziato a piangere. Merda.

“ ei...” scavalco il bancone e mi avvicino alla sua piccola figura indifesa, cerco di abbracciarla, ma lei si ritrae... dopo un paio di tentativi, però si lascia avvolgere dalle mie braccia.

“ perché?!? perché ci siamo ridotti a questo?” chiede ansante tra le lacrime.

“ perché sono un coglione. Ma ti amo.” le parole mi sfuggono tra le labbra.

“ tu cosa?”

“ ti amo Mad... dammi un'altra possibilità” chiedo dolcemente carezzandole i capelli.

“ ...io...” mi rivolge uno sguardo strano, indecifrabile.

“ ei...”

“ no! Avresti dovuto pensarci prima” mi strattona e si libera dalla mia presa, poi corre via dal locale. Dio che coglione sono stato.

 

 

 

POV Madoka

non posso crederci. Ha detto di amarmi. Oliver... sono così confusa. Lui mi ama, ma è stato a letto con un'altra. Come posso credergli? Come posso lasciare che il mio cuore finisca tra le sue mani?!? Continuo a correre verso casa, ho bisogno di sentirmi al sicuro, lontana da tutto e tutti. Velocemente raccolgo le chiavi dallo zainetto inserisco la chiave giusta nella toppa del portone della mia palazzina e faccio le scale a due a due. Sono stravolta. Ho bisogno di un bagno caldo e di rimettere ordine... Oliver è qui. Oliver è venuto a Londra solo per dirmi di amarmi. È assurdo.

Ma è ancora più assurdo ciò che trovo quando varco la soglia del mio appartamento... palloncini a forma di cuore ovunque, petali di rosa inermi sul pavimento e un grosso striscione che occupa tutta la parete del salottino...” perdonami. Ti amo.”

il mio cuore perde un battito...questo gesto è talmente romantico, che non sono in grado di chiedermi come abbia fatto a conoscere il mio indirizzo e chi possa averlo fatto entrare. Estraggo velocemente il telefono dallo zainetto ai miei piedi e compongo il suo numero.

“ Mad...”

“ tu!!! tu mi hai rovinato la vita! Cosa significa tutto questo? Perché?!?”

“ ti prego Madoka apri il portone si gela qui fuori”
“ dove sei??”
“ sotto la tua palazzina, ti ho rincorso, ma tu ti sei data l'atletica?” chiede con il fiatone. sbuffo sonoramente e corro verso l'ingesso del palazzo. Ancora una volta il mio cuore è costretto a rassegnarsi, perdo ancora un battito o forse due... Oliver è in ginocchio dinanzi a me e nella sua mano destra vi è una scatolina blu di velluto. Merda.

 

 

 

 

POV Akito

Oggi Sana è agli studi e io devo frequentare quello stupido corso sulla gestione della rabbia. Dopo la morte di mia madre, lo psicologo è stato clemente e mi ha concesso qualche settiamana di libertà. Ma adesso sono qui, di nuovo e sempre.

“ Salve Akito”
“dottor Hiroto”

“ come stai? Ti sei ripreso?” chiede compassionevole.

“ bene la ringrazio.” non gli parlerò certo di mia madre. Questo può scordarselo.

“ ti va di condividere qualcosa con noi oggi?” di solito non parlo. Non ho mai detto a nessuno il motivo della mia frequentazione, ma oggi sento il bisogno estremo di parlare... sarà la mancanza di Kurata a farmi questo effetto.

“ si. Due anni fa ho commesso un grave errore. Ho picchiato un uomo, l'ho picchiato forte... io l'ho quasi ucciso” mi si forma un groppo in gola, pensavo di aver superato il dolore e di aver eliminato il disgusto per il mio gesto... ma forse lo avevo solo represso.

Prendo un lungo respiro e continuo il mio racconto “ si è salvato per miracolo e lì per lì non provavo alcun senso di colpa. Avevo bisogno di prendermela con qualcuno. Avevo bisogno di... ho fatto una cazzata e non me lo perdonerò mai.” aggiungo sconfitto.

“ bene signori! Il nostro Akito è in via di guarigione!” annuncia lo psicologo entusiasta.

“ come ?” chiedo frastornato

“ hai ammesso il tuo errore e stai combattendo con i tuoi demoni... stai guardendo Akito”

Sto guarendo. Sarò un uomo migliore... l'uomo che mia madre avrebbe voluto fossi. L'uomo giusto per Kurata. Sto guarendo.

“ grazie “ balbetto

“ non ringraziarmi... deve essere successo qualcosa però... come mai questo cambiamento repentino?” chiede con sospetto il medico

“ Kurata” rispondo con un sorriso ebete sulle labbra. Lei è la mia cura, la mia ragione di vita... cazzo se lo è!

Tutti sorridono ma nessuno aggiunge nulla. La seduta è andata bene.

Un'ora più tardi abbandono l'edificio e raggiungo sereno la mia auto.

“ Akito Hayama?”
“ mmm chi sei?” un uomo nella penombra della sera mi parla come se mi conoscesse.

“ naozumi Kamura. Piacere.” esce dall'ombra e mi fissa con il suo sguardo color dell'oceano

“ che cazzo vuoi da me?” mi pongo sulla difensiva e subito il mio pensiero giunge a biscottino. Che le sia successo qualcosa?

 

 

 

Ciao a tutte!!! chiedo scusa per l'attesa, ma ho molto da studiare, domani ho un esame ma mi sono concessa qualche minuto per terminare il capitolo. Spero sia di vostro gradimento e spero non deluda le vostre aspettative. Grazie, grazie di tutto senza di voi non sarei qui a scrivere. Vi adoro tutte! Viviana

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: anaiv