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Autore: KaylieDamn    28/01/2015    1 recensioni
Renesmee è amica di Jacob da sempre. A meno di un mese dal suo settimo compleanno, è ormai una ragazza alle soglie con il mondo degli adulti. Jacob le ha insegnato a essere un'adolescente, restando tale anche lui grazie alle continue trasformazioni. Ora sono i due amici inseparabili che vanno alle feste a braccetto. Ma qualcosa nel loro rapporto sta cambiando e Renesmee non fa quasi in tempo ad accorgersene.
"Ma. Che. Cazzo. Succede. Io non sono gelosa. Semplicemente non sono abituata a pensare Jacob insieme a qualcun'altra. Mi darebbe fastidio se succedesse? È un rischio che devo essere pronta a correre per capire quello che mi sta succedendo"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Mi sento percossa da un brivido nuovo, da qualcosa che in quasi sette anni non ho mai provato. Sono determinata nel mio obiettivo. Sono lanciatissima, adesso devo solo scoprire come si chiama.
"Si chiama Ian. Ian Carharter"
Ma come ca..?
Amy è dietro di me, allungata e protesa verso il mio banco. Mi giro di scatto per la paura. La professoressa si interrompe, ci squadra, e poi continua a scrivere cose senza senso alla lavagna.
"Amy ma che cavolo!"
Per un momento mi viene in mente la possibilità che lei possa essere come mio padre. L'alternativa è la magia.
"Scusa, avevo notato un certo sorrisino.. Ma me lo saró inventato"
se ripenso a quel momento.. Che soddisfazione. 
La professoressa si volta di nuovo e tossisce con enfasi, per richiamare la nostra attenzione.
Lentamente, dopo che riprende a spiegare, mi volto verso Amy. 
"Ma lo conosci?" 
"Non proprio, ma è nel gruppo di Tyler. Ti unisci a noi dopo scuola?"
"Cosa fate?"
"Signorine, questo è un ultimatum! Alla prossima vi voglio fuori!"
La professoressa sembra parecchio irritata. 
"Suonare un po'". Mi bisbiglia Amy talmente piano che se non fossi una mezza vampira non so se sentirei.

Sapevo del fatto che finita la scuola dei gruppi di amici si fermavano sulle gradinate del campo da football a suonare e parlare un po' prima di andare a casa, ma non pensavo fosse quel gruppo. Pensavo fosse un gruppo di gente "meno popolare". Stanno davvero iniziando a starmi simpatici, sembrano tipi a posto.
Quando io e Amy arriviamo sono già tutti la, seduti tutti vicini intorno a un ragazzo che suona la chitarra.
È un'atmosfera davvero carina, sul campo ci sono gli allenamenti di football e altri gruppetti stanno in punti diversi delle scalinate. C'è chi studia, chi guarda gli allenamenti, coppiette che non sanno dove altro andare. E io non mi ero mai accorta di questo. Ero sempre troppo concentrata sul tornare a casa e vedere Jacob, senza avere il mio gruppo di amici. In effetti forse sarebbe anche il momento di iniziare ad avere le mie amicizie e le mie uscite in compagnia. 
Ma ehi un secondo. 
Non siamo ancora arrivate peró io la vedo distintamente, seduta accanto agli altri. 
Amber?

"Assurdo, non ti avevo mai notata per i corridoi!" E sono davvero sconcertata mentre lo dico, perchè cioè Amber non è una tipa qualunque, è tutto fuorchè "una qualsiasi". 
"Beh nemmeno io se è per questo! Avremo tipo gli armadietti ai due angoli opposti della scuola!" 
Oppure non mi è mai importato di notarti, Penso io, forse un po' cattiva. Peró é la veritá.
Anche oggi ha migliaia di braccialetti e anelli che tintinnano quando gesticola (cosa che fa tantissimo!) e indossa un vestitino largo da giorno nero e i soliti anfibi. Sopra ha un giubbotto di jeans. 
"Non hai freddo senza calze?"
"Naah, non sono una tipa freddolosa"
Resto un po' delusa. Se lo fosse stata sarebbe stato romanticissimo tra lei e Jacob. Beh meglio così. Cioè, voglio dire, saranno una coppia particolare. Basta,più vado avanti coi pensieri al riguardo più mi rendo conto di star diventando matta.
Basta così. Non sono qui per Amber ma per Ian. E lui c'è. 
È proprio li che continua a leggere il libro, con quel cappellino. Prima non ho avuto tempo di pensare a ció che avevo visto, ma ho bene impressa nella testa la sua faccia. Ha degli occhi brillanti, caldi. Di un verde scuro molto intenso. Uno zigomo pronunciato e un sorriso bellissimo. Ed è lì che legge il suo libro, senza rendersi conto che io butto uno sguardo verso di lui ogni due secondi per capire se ha notato che ci sono oppure no. 
Tyler all'improvviso attacca:
"Beh comunque ragazzi presentazioni ufficiali: lei è Renesmee" 
"Ciao Renesmee" dicono in coro tutti gli altri, come fossero a una seduta degli alcolisti anonimi. 
C'è una risata di gruppo ed è in quel momento che Ian alza la testa. Mi vede e fa un'espressione così marcata che è quasi buffo, ma io sto ancora facendo finta di non vederlo. Mi ha vista e gli è preso un colpo. Ha chiuso il libro e l' ha appoggiato di fianco a sè. 
"Ah perdona Ian, ultimamente è tipo asociale o depresso, o magari entrambi" tutti i ragazzi scoppiano in una risata. Vedo Amy che mi lancia un'occhiata complice. 
Ian si alza e con aria di sfida scende le gradinate di fretta, arriva a un passo da me e mi porge la mano "piacere, Ian" .
Posso svenire?
Rido un po', consapevole di quello che sta cercando di dimostrare.
"Renesmee!"
Le nostre mani entrano in contatto. La sua è piacevolmente calda e forte, ma delicata nello stringere la mia. Un po' come Jacob. 
Niente due baci. Beh in effetti sarebbe imbarazzante, ci stanno fissando tutti.
si volta verso Tyler: "va bene così?" 
Non vorrei sentirmi presa in giro, peró ecco, un po' lo sono. Forse per la vicinanza o forse per non lo so cosa, Ian avverte il mio imbarazzo e si siede, facendomi segno di sedermi accanto a lui, con una certa gentilezza nei gesti.
Tutti hanno ripreso a parlare tra loro, e il tipo della chitarra ha ricominciato a suonare un po' a caso. 
"Posso chiederti una cosa? Peró non prendermi come uno stronzo" 
Mi chiede Ian, appoggiato con la schiena alla gradinata superiore, con una gamba piegata e l'altra rilassata a penzoloni giù dal gradino.
"Beh così mi spaventi" rispondo io, imitandolo nella posizione.
"Sei nuova qui? Te lo chiedo perchè non so come tu sia passata inosservata fino ad ora"
Decido che non mi importa cosa voglia dire con questa frase, non mi metteró a chiedergli cosa vuole dire esattamente, andando in cerca di complimenti.
"Ahah, sei tipo la centesima persona che me lo chiede nell'arco di una giornata. No non sono nuova, solo che di solito vengo a scuola con i capelli legati, una felpa e un paio di jeans o un maglione largo." 
"E come mai oggi va così?" Domanda lui divertito.
E che cavolo gli rispondo io adesso.
"Volevo conoscere qualcuno" rispondo io con una certa malizia che non pensavo di avere. e sbam. La folla in delirio, standing ovation. Mentre pronuncio queste parole gli rivolgo un sorriso che lascia intendere qualcosa. Chissá cosa penserá adesso. 
Ma va bene così.
"Beh sembra tu ci sia riuscita". L'ho già detto che ha un sorriso bellissimo? E poi mi piace come parla, come si esprime. È un tipo sveglio, in gamba. Legge molto ma non si estranea dalla vita reale.
"Si ma non con tutti, qualcuno era un po' impegnato a leggere"
Fa una risatina e mi guarda per qualche secondo in silenzio. 
"Si ma devi capire che questa persona è un po' ritardata a volte" 
"Addirittura?! Ma no dai, a me sembra normale"
"Solo normale?"
"Per una che passa inosservata.." 
Dopo questa breve fase di botte e risposte veniamo interrotti da wanderwall degli  oasis, suonata dal ragazzo chitarrista (che ho scoperto chiamarsi Mitchell). É una delle mie canzoni preferite e inizio a canticchiarla tra me e me. Ian se ne accorge e attacca anche lui per il ritornello. Sembriamo degli idioti! 
Dopo qualche minuto la gente comincia ad andarsene. 
Amber prima di incamminarsi si ferma di fronte a me e mi chiede di salutarle Jacob. Ma certo!!! Come ho fatto a non pensarci!! 
"Amber, stavo pensando che domani potrebbe venire a prendermi a scuola così potrebbe fermarsi un po' qui anche lui"
Lei spalanca la sua bocca felina in un grande sorriso. 
"Sarebbe un'ottima idea!" Mi manda un bacio con la mano e se ne va. Siamo rimasti in pochi, ed è passato un po' di tempo. È meglio che mi incammini altrimenti oggi non faró neanche in tempo a vedere Jake e a raccontargli tutto. 
Inizio a prendere il mio zaino. 
"Te ne vai?" chiede Ian, ancora appoggiato pigramente alla gradinata.
"Eh si, mi incammino"
"ti incammini? Abiti qua vicino?"
"Non esattamente diciamo"
"E allora sei pazza? Dai ti do un passaggio" mi vende la sua offerta con un semplice sorrisetto e io proprio non posso dire di no. 
"Sicuro non sia un problema?"
"Ma che scherzi? Dai vieni" mette il libro nello zaino e si alza velocemente. Salutiamo tutti con qualche parola e gesto con le mani e ci avviamo.
"Dovresti essere onorata, stai per conoscere la potenza del mio bolide"
"È tipo la bat-mobile?"
"La Ian-mobile! Mi fa i toast quando non ho tempo per fare colazione a casa"
Scoppio a ridere, questo ragazzo è una vera scoperta.
La sua macchina è una semplice station wagon grigia, abbastanza nuova ma neanche un ultimo modello. 
Mentre siamo in macchina chiacchieriamo tranquillamente, scopro che gioca a calcio e che non è male a scuola, come invece pensavo fossero tutti quelli di quel gruppo. Guida bene, con naturalezza. E di profilo lo zigomo è ancora più marcato. Gli rubo il cappello e me lo metto al contrario anch'io, guardandomi allo specchio estraibile del sedile del passeggero. E allora vedo ció che riflette. Una ragazza divertita e per niente timida, che scherza con un amico tra i tanti che ha conosciuto. Sono davvero fiera di me. E poi mi sta bene questo cappellino.
Ian mi sta buttando uno sguardo sorridente. 
"Dai te lo lascio per oggi, ti sta bene"
Gli sorrido assicurandomi di farlo nel momento in cui con la coda dell'occhio mi guarda.
"Domani te lo riporto, grazie!" 
Dopo qualche indicazione, mentre stiamo arrivando davanti casa mia vedo papà che parla con Jacob appena fuori dalla porta. Si voltano e mi fissano con un'espressione che mon saprei riconoscere mentre l'auto rallenta sulla ghiaia. 
Sono un po' ansiosa. Cosa stanno facendo? Mi stavano aspettando?
E allora mi rendo conti di non aver avvisato nessuno del fatto che sarei tornata tardi. E sono in ritardo di più di un paio d'ore. Che sia per questo? Merda speriamo di no.
"Carino il cottage"
La voce di Ian mi distrae.
"Si, beh, allora ci vediamo domani. Grazie ancora per il passaggio"
"Tranquilla"
Non so cosa fare per salutarlo, anche perche mio padre e Jake stanno guardando. Si sporge per darmi due baci sulle guance e allora faccio altrettanto, scendo dalla macchina e lo vedo andarsene con un'aria un po' perplessa dalle presenze che lo stanno fissando insistentemente. 
Mentre scendo dalla macchina mi sembra di appoggiare i piedi per terra dopo essere stata sopra a una soffice nuvola lontana dal mondo terreste per un paio d'ore.
Ok, ora vediamo che succede qua.

NdA
Sto andando avanti ancora, vorrei caricarli più spesso ma ho paura di trovarmi "indietro" coi capitoli senza averne pronti da caricare, quindi ne carico uno appena ne ho pronti almeno due o tre in più:) fatemi sapere cosa ne pensate come al solito, e di nuovo non temete, l'imprinting è sempre l'imprinting ;)
   
 
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