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Autore: Frashton_Drew    30/01/2015    0 recensioni
A volte pensiamo che le cose peggiori non possano toccarci, ci riteniamo sempre fuori pericolo, ci sentiamo salvi da quei colpi che la vita può infliggerci. Lo vediamo alla TV, lo leggiamo nei giornali, ne sentiamo parlare per strada. Ad Alex piace pensarla così, preferisce pensare che i veri problemi non spettino a lei, ma la vita le insegnerà che il futuro gioca brutti scherzi e che molto spesso la felicità é l'unica medicina.
"Cadere e saper rialzarsi." Mormora Ashton fissandomi negli occhi. "Questo é il trucco. Come quando sei sulla tua tavola da surf e vieni colpita in pieno da un'onda con la sua massima potenza, tu che fai Alex? Torni a casa?" Scuoto la testa cercando di capire dove vuole arrivare. "Ecco, risali sulla tavola e vai dritta a cavalcare la prossima onda." Esclama indicando un punto indefinito davanti a noi. "Cadere e rialzarsi, Alex."
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Luke Hemmings, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Caro Luke,
avevo intenzione di rispondere alla tua lettera tra qualche giorno ma ho cambiato idea, forse ho sentito il bisogno di scriverti ora.
Sai, oggi ho trascorso un po' di tempo con Michael, era da un po' che non stavamo insieme come facevamo di solito, eravamo abituati a farlo quando c'eri tu ma poi ti sei portato via anche questa abitudine.
Stamattina sono andata da Becky per prendere il solito cappuccino e l'ho incontrato li, credevo fosse già a scuola ma a quanto pare mi sbagliavo. Abbiamo cacchierato un po' e fra tutte queste chiacchere sei comparso pure te, che novità, negli ultimi mesi non abbiamo fatto altro. Fatto sta che a un certo punto mi ha detto -Sai Alex, è da un po' che non ti vedo ridere di gusto- E così ci siamo ritrovati al Luna Park di Sydney. Non lo nego, ci siamo divertiti, e fidati quando ti dico che non mi capitava da un po', anche se è stato strano non averti al mio fianco e condividere tutto ciò con Michael, ma lo sai, è sempre stato un buon amico.
Bene, notizia più importante della giornata, preparati: ho un Pinguino, cioè, abbiamo un Pinguino. E' nostro, e si chiama Luke. Eh già Luke, so che non è molto originale ma ora che ho uno dei tuoi animali preferiti che si chiama come te allora, in un certo senso, non mi sento così tanto sola. Luke ti sostituirà, fino a che non tornerai.
D'accordo, so che le tue lettere sono sempre dannatamente serie, quindi proverò a fare lo stesso mio egregio Dottor Hemmings.
Oggi, mentre passeggiavo sulla spiaggia con Michael, mi sono fermata più volte a pensare, sai come sono fatta, ho pensato anche a te e a tutte le volte in cui hai avuto da dire su ciò che sbagliavo. Solo oggi mi sono accorta quanto seguire quei tuoi consigli fin dall'inizio mi sarebbe stato utile. Solo oggi ho capito che tu infondo hai sempre voluto il mio bene, tutte quelle volte in cui hai dovuto rinunciare a qualcosa per me o mi riprendevi quando agivo in maniera sbagliata. Lo facevi solo per me, quando io per te, in fin dei conti, non ho mai fatto nulla. Possibile Luke? Possibile che io in dodici anni che ti conosco non sono mai riuscita a ricambiare tutto il bene che sei stato in grado di darmi? Però, nonostante ciò, tu non mi hai mai lasciata. Oh Luke, sei una delle persone migliori che abbia mai conosciuto. Ora che sei lontano da me passo tutto il giorno a chiedermi se questi nove mesi cambieranno qualcosa, cambieranno noi, tu cosa dici? Mi assilla costantemente la paura di perderti. Ho paura che quando tornerai non saremo più come prima. E cosa può impedire che ciò accada? Nulla, nemmeno noi. E' semplicemente inevitabile. E' una delle molteplici conseguenze del tempo e della distanza. Strappa le persone dalla loro solita routine e le tiene separate facendole cambiare, a volte le fa rincontrare, altre volte no. Secondo te Luke, ci rivedremo?Potrebbero succedere così tante cose, esempio? Potresti innamorarti, trovare quella ragazza che cerchi da anni e che ti terrà legato in tutti i sensi a quella città. Ti sentiresti in colpa ad abbandonarla, avrai bisogno di lei per essere felice, avrete la vostra famiglia e tu il tuo lavoro da medico. E Noi? Noi sarà solo un vecchio ricordo, il ricordo dell'adolescenza, Noi sarà qualcosa che apparterrà solo al passato, uno bello certo, ma pur sempre passato. Quindi Luke, non hai paura? Io molta. Eppure la nostra vita ce la dovremo fare, no? Lo abbiamo sempre detto, e così sarà. Ma ti ricordi cos'altro abbiamo sempre detto? Che tu volevi essere parte della mia vita ed io della tua. Dicevi di voler essere con me quando avrei scelto il mio vestito da sposa, e volevi essere il testimone a prescindere, senza dimenticarsi del padrino per mio figlio. Tu in qualche modo ci saresti sempre stato, ed io pure. Le amicizie a distanza fanno davvero schifo, io e te siamo sempre stati spaventati dalla distanza, facevamo fatica a stare lontani anche solo per un paio d'ore. Ci appartenevamo, l'uno all'altra, un puzzle sempre completo, mentre ora? Ora la mia tessera mancante è così lontana.
Bè, che altro dire Luke, qua le cose procedono bene. Un paio di giorni fa sono andata a casa tua, dopo scuola. Ho passato un paio d'ore insieme a Liz. Ben e Jack sono quasi sempre fuori casa così pensavo avesse bisogno di compagnia. Ho sempre pensato che tua madre fosse una donna piena di risorse e soprattutto di forza, tu non ci sei più, i tuoi fratelli hanno ormai le loro vite con le loro famiglie e a lei resta solo tuo padre, eppure la vedo sempre così sorridente e piena di energia. Mi è sempre piaciuto passare del tempo con lei. Sta bene, tutti in famiglia stanno bene, quindi non preoccuparti.
Bene, ora devo lasciarti, devo andare a prendere Rosy! Spero che questa lettera sia stata di tuo gradimento e aspetterò una tua risposta. A presto Luke, ti voglio bene.
Tua sempre, Alex.


Decido di non rileggere la lettera per non aver ripensamenti, preferisco lasciare le cose così come sono, così come il mio cuore e la mia testa hanno voluto. Piego un paio di volte il foglio per poi riporlo dentro una busta.

Dopo essere andata a prendere Rosy a scuola, passo velocemente dalle poste per poter lasciare la busta con la lettera da spedire a Luke.
-Hai mandato la lettere a Luke?- mi chiede mia sorella appena rientro in auto.
-Già...- mormoro mettendo in moto.
-Bè, sarà contento.
Ricambio con un sorriso affermativo e riprendo la strada verso casa.

Dopo aver pranzato decido di rilassarmi un po' mentre Rosy fa i compiti in salotto, così mi stendo sul divano e chiudo gli occhi per qualche minuto. Mi tornano in mente le immagini della mattina appena trascorsa e soprattutto della lettera per Luke. Mi chiedo se ho esagerato, se mi sono lasciata andare fin troppo scrivendo tutto ciò che volevo lui sapesse. Potrebbe spaventarsi, o potrebbe addirittura decidere di tornare qua, perchè come ha detto anche Michael, lui farebbe di tutto per me. Tornare qua significherebbe rinunciare al suo futuro, a quello vero, il futuro che lo manterrà non quello con me, ed io non sono nessuno per rovinargli la vita. Non ho nessun diritto di decidere per lui. Come al solito vengo interrotta dal suono del campanello.
-Vado io- esclamo rivolgendomi a Rosy che mi osserva mentre mi dirigo verso la porta.
-Isa?!- esclamo sorpresa squadrando la mia migliore amica da capo a piedi. Lei mi fulmina con lo sguardo tenendo le mani appoggiate ai fianchi.
-Alex, spiegami dove cavolo eri..- La interrompo posandole una mano sulla bocca, guardo titubante verso il salotto e trovo Rosy guardarci incuriosita, prendo per mano Isabeau e la trascino al piano di sopra in camera mia, mi chiudo la porta alle spalle e lei si ferma al centro della camera osservandomi spazientita.
-Bene, dicevi?
-Dove cavolo eri finita oggi? Ti ho cercato per tutta la scuola come una deficente e non hai nemmeno risposto al telefono!- sbotta visibilmente su di giri. Giusto, mi ero dimenticata di avvertirla.
-Mi dispiace, ho avuto un imprevisto all'ultimo momento e quindi non sono nemmeno riuscita a dirtelo, insomma... Scusami- farfuglio cercando di difendermi.
-Cavolo, mi hai fatto preoccupare Alex.
-Lo so okay? Mi dispiace, non volevo, davvero- mormoro dispiaciuta avvicinandomi a lei.
-Se solo potessi odiarti- ammette prendendomi fra le sue braccia, ricambio l'abbraccio stringendo la presa per qualche minuto. Mi sono sempre piaciuti i suoi abbracci, li ho sempre ritenuti pieni di amore e forza. Sia i suoi sia quelli di Luke, mi hanno sempre fatta sentire al sicuro, un po' come se fossero il mio unico riparo. E poi negli abbracci di Isabeau ho sempre amato sentire il profumo dei suoi capelli e sprofondarvici dentro, nonostante siano davvero corti sono sempre morbidi e folti. Conosco Isabeau da circa quattro anni, si è aggiunta alla classe mia e di Luke al secondo anno, io al tempo frequentavo praticamente solo Luke ma essendo l'unico mio amico, e maschio inoltre, accolsi con piacere questa ragazza. All'inizio mi limitavo ad osservarla, non era una di quelle ragazze alle quali piace farsi notare, anzi era riservata e silenziosa e per certi versi mi sentivo legata a lei. Mi ritrovavo a guardare i miei compagni di classe e non vedevo nulla di interessante in loro, ma ogni volta che il mio sguardo ricadeva su Isabeau sentivo il mio cuore sorridere, e nemmeno la conoscevo, così decisi di parlarle. Ricordo ancora la mia insicurezza nel pronunciare il suo nome la prima volta. Mi disse che odiava quando sbagliavano la pronuncia (che per la cronaca è Isabò) ma che ormai ci aveva fatto l'abtitudine. Scoprii che avevamo tante cose in comune: il nostro colore preferito era l'azzurro, amavamo entrambe leggere, per certi versi ascoltavamo anche la stessa musica e poi il nostro carattere era davvero simile. Entrambe eravamo riservate con le persone che non conoscevamo, non amavamo stare al centro dell'attenzione e ci ritenevamo mentalmente superiori a tanti casi umani che percorrevano quei corridoi (cheerleader, giocatori di football etc..) Incominciammo a ritrovarci spesso in biblioteca nell'ora di tempo libero e ci piaceva scambiarci opinioni sui vari libri, eravamo sempre insieme a pranzo, nel nostro tavolo, lontano dagli altri, avevamo alcuni amici, certo, ma con il passare del tempo cominciammo a capire che insieme stavamo bene, che valeva la pena uscire il pomeriggio rinunciando ad un paio d'ore che non avremmo impegnato in nessuna maniera particolarmente eccitante. Fu così che tutto iniziò, fu così che trovai quella persona con la quale spettegolare dei compagni, con la quale poter fare shopping al centro commerciale, con la quale poter tirare fuori la mia parte più femminile visto che fino a quel momento ero stata nelle mani di Luke, crescendo con surf, snowboard, rock e infiniti tornei a FIFA. Così iniziai a dividere il mio tempo tra Isabeau e Luke. All'ìnizio non si andavano tanto a genio quei due ma piano piano iniziarono ad accettarsi, forse perchè io li avevo minacciati più volte ma in fin dei conti ci misero del loro. Nonostante siano passati quattro anni è rimasto un po' di rancore fra i due; Luke si è sempre sentito minacciato dalla presenza di Isa, sapevo fosse geloso anche se lui negava, ma io avevo bisogno della mia migliore amica tanto quanto del mio migliore amico e ho sempre fatto in modo di tenermeli stretti tutti e due.
-Avanti dimmi, qual'era questo imprevisto?- domanda interrompendo l'abbraccio.
-Michael ha deciso di portarmi al Luna Park- annuncio indifferente sedendomi sul letto. Isabeau si volta verso di me squadrandomi da capo a piedi.
-Come sarebbe a dire?
-Quello che ho detto Isa, siamo stati al Luna Park e poi a Bondi Beach.
-Oh, cavolo... Quindi mentre io ero a subirmi una straziante interrogazione di storia tu te ne stavi in un Luna Park- osserva lei lasciandosi cadere difianco a me.
-Già, è andata così- ammetto alzando le spalle.
-Ti odio davvero ora.
Scoppio a ridere portandomi una mano alla bocca mentre lei mi colpisce con un gomito nel fianco per poi unirsi a me.
-Non sei altro che una plebea- commenta soffocando la risata.
-Oh mi perdoni mia regina- ribatto sarcastica. Isa scuote la testa esasperata per poi ricomporsi e restare in silenzio.
-Come stai?- le chiedo cercando di restare seria.
-Bene, sto bene- commenta sorridendomi.
-E a casa? Come va?
-Presumo bene, voglio dire, ormai ci siamo rassegnate al fatto che le cose debbano stare così- mormora alzando le spalle. I suoi genitori sono separati da qualche anno ma è inevitabile che la situazione non migliori immediatamente, così capita spesso di vedere Isa sconfortata e triste, ma so con certezza che è forte abbastanza da imparare a convivere con tutto ciò.
-Sai che quando hai bisogno io sono qui.
-Lo so Alex. Ma non preoccuparti, sto bene.
Le afferro una mano e stringo la presa per qualche secondo per poi avvicinarmi a lei e abbracciarla ancora una volta. Isabeau ha sempre voluto mostrarsi forte, ma ormai conosco le sue debolezze e so quando ha bisogno di sostegno, e per quei momenti io ci sono, come è giusto che sia.
-Ti voglio bene.
-Anche io- ribatto staccandomi da lei.
-Ora è meglio che vada, devo sbrigare alcune cose per il progetto di scienze- esclama alzandosi dal letto.
-Oh cavolo, quel progetto, dovrò chiedere a Calum di aiutarmi.
-Nah, per queste cose servirebbe Luke- ammette lei sorridendo.
-Smettila di fare la simpaticona, okay?- la ammonisco, sarcastica.
-Chiedo scusa.
Scuoto la testa e sorridiamo entrambe per poi scendere al piano di sotto.
-Allora ci sentiamo, d'accordo?- annuncio aprendole la porta.
;-Signor si capitano! Ciao Rosy!- esclama lei rivolgendosi verso mia sorella, Rosy ricambia con un cenno della mano e un sorrisetto dei suoi per poi tornare a fare i compiti.
-Ciao Isa!
-Ci si vede tesoro!- Chiudo la porta sorridendo per poi raggiungere Rosy in salotto.
-Senti, ora vado a dormire un po', se suona qualcuno sarebbe carino se ci pensassi tu. Nel caso sia un mostro, uno psicopatico o un maniaco allora sei autorizzata a chiamarmi, altrimenti vedi di non scocciare- annuncio puntandole un dito contro.
-Sparisci- sbotta lei facendo una smorfia disgustata. Sorrido compiaciuta per poi tornare in camera mia, mi lancio sul letto e chiudo gli occhi decisa a gustarmi questo riposo più che meritato.

 
 



Ma buongiornooooooo!!
Lo so, non c'è bisogno di dire nulla.... sono una frana! Mesi, mesi e mesi, è imperdonabile! Mi dispiace così tanto, probabilmente nemmeno vi ricordate più la storia D:
Ho avuto tanta di quella roba da fare, soprattutto a causa della scuola, come avevo previsto, e ho trascurato l'aggiornamento, ma non la storia... ho scritto tanto tanto e non vedo l'ora di pubblicare tutto! Ora che ho risolto vari problemi credo che potrò finalmente aggiornare regolarmente:)
Bè, che dire, leggete leggete leggete!
Spero con tutto il cuore che anche questo capitolo vi piaccia! E recensite o qualsiasi altre cosa, l'importante è che ci tengo a sapere la vostra opinione per migliorare, modificare e ciò che sarà neccessario!
Ho visto che nonostante tutto, in questi mesi le visualizzazioni sono cresciute un po' quindi grazie infinite!
Bene me ne vado, sono logorroica!
Enjoy, grazie <3

 
   
 
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