Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |       
Autore: Bazinga_Scrap    30/01/2015    1 recensioni
{ Rating Giallo/ Previsti tre capitoli per la fic/ Scritta da _d a r k y e hayamin_/ Nessuna coppia/ Hayato Matatagi, Hayami Tsurumasa, Hamano Kaiji, Matsukaze Tenma, Kyousuke Tsurugi, Shuu e Hakuryuu i personaggi/ Sovrannaturale/ Poliziesco }
Dal primo capitolo:
La notte era la loro vita, si trasformavano quando volevano quando la luna mostrava il suo splendore alla Terra.
Il loro cibo erano gli umani, il loro cuore era la cosa più buona che potessero mai mangiare, i polmoni si mangiavano con così tanta delicatezza che le labbra se le leccavano non una, ma ben due volte.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Al Dipartimento di Polizia Sovrannaturale già si lavorava alla morte del loro collega, ma l'aria lì dentro era così silenziosa e triste. Tutti sbagliavano i loro compiti e il loro capo, Hayato Matatagi, doveva richiamarli troppo spesso.
La sua gola era quasi a secco per quanti urli cacciava quel giorno, soprattutto nella sua sala, con i suoi compagni.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Beh, buona lettura!
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hayami Tsurumasa, Matatagi Hayato, Matsukaze Tenma, Shuu
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"プレデターズ — Predators"


プロローグ ---- Prologo
1104 Parole!


 

L'umanità sarà il nostro cibo, il loro sangue sarà la nostra bevanda, le loro ossa saranno bruciate e appassite, perché il nostro dio vuole questo. Noi siamo la razza prescelta.




***




La notte era la loro vita, si trasformavano quando volevano quando la luna mostrava il suo splendore alla Terra.
Il loro cibo erano gli umani, il loro cuore era la cosa più buona che potessero mai mangiare, i polmoni si mangiavano con così tanta delicatezza che le labbra se le leccavano non una, ma ben due volte.
I Predatori esistevano già da molto tempo, ma non si erano mai resi noti al mondo.
Le leggende c'erano, però nessuno si aspettava che potessero arrivare così fortuitamente, così velocemente, così...feroci e assetati di sangue.
Il loro dio li monitorava a loro piacimento: era così intelligente da non trovare nessuno in grado di batterlo, organizzava bene le missioni e le portava sempre a termine, però aveva un nemico da affrontare: era un umano.
« Sua maestà, abbiamo rintracciato il suo acerrimo rivale. » diceva un suo servitore, con un'espressione indifferente e sicura.
« Mh, allora vediamo cosa sa fare questo umano... »




 
Hayato, I can beat you, I want your blood too much...



***




13 maggio 2001, Tokyo.
Kyousuke passeggiava per le strade, di sera, fumando una sigaretta per distendere i nervi: era stata una dura giornata di lavoro al Dipartimento di Polizia Sovrannaturale.
Faceva molto caldo, ma doveva obbligatoriamente vestire in giacca e cravatta, con la spilla del dipartimento sopra.
Non era tra i migliori, ma era molto determinato a fare il suo lavoro.
Era migliorato con il corso del tempo, la sua intelligenza cresceva di più, ma quella notte si era trasformata nella sua condanna.
Uno di loro lo segui, apparentemente umano, ma dentro aveva l'animo da predatore ancora vivo e vegeto: nel loro stato da umano, riuscivano tranquillamente a resistere ai raggi del sole, che era il loro punto più debole e che poteva portarli alla carbonizzazione del loro corpo.
Tsurugi se n'era reso conto di essere in pericolo, aveva dietro di lui uno di quegli assassini, coloro che avevano già sbranato centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo.
Fece uscire fuori dal suo marsupio, una pistola, ma se la nascose sotto la camicia, in caso di attacco improvviso.
Poi corse via, nel bosco accanto, credendo di essersene liberato, ma davanti a lui, qualche metro dopo, se lo ritrovò davanti.
Sparò due colpi sul suo corpo, ma loro non erano umani. Era troppo tardi quando se ne rese conto.
I proiettili vennero respinti senza una minima fatica, mandandole in modo forte su alcuni alberi, che crollarono dopo pochi secondi.
Kyousuke non poteva fare più nulla, il suo nemico lo aveva bloccato da dietro e iniziava a leccargli il collo, assaporando la sua pelle.
« Tzé, dovevo assaporare molto prima questo tuo corpo. Lo sapevo che al tuo dipartimento c'erano dei corpi così buoni e delicati, trattati così bene. Non ne avevo mai assaggiato così. » disse il Predatore, avendo preso il suo controllo.
L'altro non parlava, ormai era giunta la sua ora.


 
Mh, this body is so good, more than the normal people.



 
***




15 maggio 2001, Dipartimento di Tokyo.
Al Dipartimento di Polizia Sovrannaturale già si lavorava alla morte del loro collega, ma l'aria lì dentro era così silenziosa e triste. Tutti sbagliavano i loro compiti e il loro capo, Hayato Matatagi, doveva richiamarli troppo spesso.
La sua gola era quasi a secco per quanti urli cacciava quel giorno, soprattutto nella sua sala, con i suoi compagni.
Non c'erano indizi precisi sullo sbranamento, ma era sicuro che fosse stato da parte di uno di loro.
Gli altri, però, non lo stavano ad ascoltare: erano troppo giù di morale per lavorare, soprattutto per risolvere casi che non si riferivano al così detto “Caso Kyousuke”.
Hayami Tsurumasa era sempre pessimista sui suoi confronti, ma quel giorno non dimostrava nulla: era spento. Hamano Kaiji lo stesso ed anche Shuu, che se ne stava seduto, a guardare soltanto gli schemi.
Matatagi si sentì tradito dai suoi compagni, quelli che lo avevano accompagnato fino a quel momento si erano arresi al fatto che uno dei perni della società fosse stato sbranato da uno dei Predatori.
La pausa arrivò ed Hayami, Hamano e Shuu si misero, in segreto, da una parte, a parlare tra di loro, dubitando anche sulle capacità di Hayato: non si fidavano più di lui, però il soggetto indicato non era così scemo da non seguirli, anzi, sentì tutto dalla stanza vicina, mentre parlava con un collega di fatti accaduti parallelamente alla morte di Kyousuke.
Era sempre presente e, subito, preparava i suoi rimproveri contro i suoi compagni.
Dimostrava rabbia da tutti i pori, il suo viso era ricoperto da così tanta rabbia da volersi sfogare subito, ma riuscì a mantenere la calma, registrando tutte le loro parole che gli stavano dicendo alle spalle.
Pochi minuti dopo, ritornarono nella sala, dove Hayato iniziò a cacciare un registratore.
« Vedete questo? Ora sentiamo tutti e quattro quello che avete detto nella pausa e poi vedremo cosa volevate dire veramente sul mio conto. » così, premette il tasto “play” e iniziarono a sentire tutte le loro frasi contro Hayato.
« Il nostro capo non è un capo, senza Kyousuke sarà una nullità. » affermò Hamano.
« Colleghi, dobbiamo riuscire a risolvere i casi a modo nostro, non possiamo fare sempre tutto quello che dice lui, visto che le sue idee ci riducono a pezzi. » disse Shuu.
« Non credo che dovremmo parlargli così alle spalle... » disse dubbioso Hayami.
« Tu stai zitto, che non lavori quasi mai per il tuo pessimismo. » ribatterono gli altri due, offendendo l'altro.
Continuarono poi ad ascoltare la registrazione fino all'ultimo.
Hayato iniziò poi a rimproverarli, urlando molto forte:
« Cari miei, forse non avete ancora capito, escludendo Tsurumasa, che state lavorando per l'umanità, stiamo facendo un lavoro serio e voi non fate altro che fare cose a caso e neanche lavorate come dovreste. Qui non è facile lavorare, si rischia la vita in ogni caso, non c'è esclusione di colpi ed ora mi costringete a licenziarvi tutti! Da ora in poi, chi non accetta i miei piani, verrà escluso a tempo indeterminato da questa società, nessuna eccezione! E tu, Hayami, smettila di essere pessimista, altrimenti non andrai da nessuna parte! Non mi serve la tua difesa. Con questo ho chiuso, da domani si lavora seriamente, pensateci stanotte per quello che dovremmo fare. »
Così, se ne andò dall'ufficio, ritornando a casa, dove il suo coinquilino Tenma lo aspettava, ma non era giornata per lui.
Tenma chiese cosa non andava e gli spiegò tutto, facendo da specie di “marito” al suo compagno, ma non erano fidanzati, ma solo amici.
« Beh, vedrai che si risolverà tutto. Ora ti do una Coca-Cola così ti calmi un po'. » disse Matsukaze.
« Grazie caro. » affermò lui.






 

The Battle Begins...







*Un'anima dark vi osserva*
Ciao ragazzi! Ecco qui il vostro Scrap, chiamato anche qui da Bazinga “Shevus Scrap” o molto comunemente “Darky”.
Sì, abbiamo avuto l'idea di scrivere una storia sovrannaturale e poliziesca allo stesso tempo e volevamo mettere una roba tipo...boh, non lo so, però pensate a qualcosa simile.
Spero che la fic vi piaccia, il prossimo capitolo lo farà la cara vostra Bazinga, chiamata da me “Hayami Stalker” o semplicemente “hayamin” e quindi...
SHEVUS SCRAP E BAZINGA A TUTTI DAI VOSTRI: Bazinga_Scrap!
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Bazinga_Scrap