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Autore: Ashirogi    01/02/2015    0 recensioni
Momentaneamente sospesa!
Edward Elric e Htsugaya Toushiro si ritrovano improvvisamente rapiti in un universo parallelo, totalmente estraneo ai due, richiamati per salvare il mondo. Cosa potranno fare un capitano senza Zampakuto e un alchimista senza alchimia per aiutare queste persone sconosciute?
Salve ragazzi, è la prima volta che scrivo, ma sono già pieno di idee (più o meno). Fatemi sapere che ne pensate... Sono ancora un po' spaesato XD
P.s.: Ho controllato bene... Tecnicamente non sto compiendo alcuno spoiler, perché il manga, in Italia, è stato pubblicato per intero. Tuttavia, questa storia si colloca dopo i fatti avvenuti in Fullmetal Alchemist: se non avete letto l'originale, o lo state leggendo, potreste avere sostanziose anticipazioni. Questo è il motivo per cui tengo l'avviso "Spoiler!"
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alphons Heiderich, Edward Elric, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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Il capitano della 10° Divisione del Gotei 13 camminava lentamente cercando il proprio tenente nella notte -Matsumoto! Dove diavolo è finita quella donna!- si fermò di botto "Ho dimenticato Hyourinmaru vicino alla scrivania. Forse farei meglio a non girare di notte senza" Poi si diede dello stupido e continuò a camminare. Il Seireitei non era il posto più sicuro di tutta la Soul Society? E la stessa Soul Society non era tornata ad essere un luogo tranquillo? Si diede nuovamente dello stupido -Matsumoto! Dove sei finita!- quando vide qualcosa muoversi dietro un cespuglio "si sarà nuovamente nascosta a bere, quella deficiente!" E si avvicinò già a corto di pazienza. Poi successe tutto velocemente: per terra apparve il cerchio luminoso, che non prometteva nulla di buono. Toushiro cercò di uscirne utilizzando lo Shunpo, ma fu inutile "Cazzo! avrei dovuto prendere Hyourinmaru!"

Edward correva a perdifiato giù per la collina, inciampò, quasi cadde, riprese l'equilibrio e riprese a correre. "devo farcela, devo farcela!" Poi il terreno davanti a se cambiò forma, rialzandosi a formare un muro sul quale il ragazzo, ormai in corsa, si spiaccicò a quattro di spade, per poi cadere a terra. -Non vale! Non puoi usare l'alchimia per prendermi!- Il ragazzino alle sue spalle sorrise massaggiandosi il collo. -Scusa fratellone, mi è venuto istintivo- Ed fece l'imbronciato, anche se non poteva arrabbiarsi realmente con Alphonse. -Se avessi ancora l'alchimia sarei riuscito a scappare con facilità, ma così, c'è troppa disparità!-. Il corpo di Ed reagì d'istinto, si gettò sul fratello spingendolo via dal cerchio che si era appena acceso sotto i suoi piedi "Merda! Ma che cerchio è?" Fece appena in tempo a pensare.

I due cerchi, in versione più piccola, si aprirono davanti al sacerdote coperto dal mantello rituale, mentre gli altri iniziati si guardavano pieni di stupore e ammirazione, aspettando il risultato. I cerchi si illuminarono quando il sacerdote, stese le braccia, si mise a mormorare parole incomprensibili, poi ci fu l'esplosione di luce, e tutti furono scaraventati a terra da una forte esplosione.
Al centro della sala, tre sole figure erano sopravvissute all'impatto: il sacerdote, ancora perfettamente in piedi dove si trovava prima, il capitano Hitsugaya Toushiro, in posizione di guardia, ed Edward Elric, seduto a terra, che si guardava attorno stupito.

Effettivamente la sala dava di che stupirsi, era circolare, non troppo grande, ma molto alta, tanto che, nella poca luce, non si riusciva a scorgere il soffitto. La figura dell'uomo di fronte a se, poi, era alquanto inquietante, alto, totalmente coperto dal mantello bianco e dal cappuccio cadente, che lasciava vedere solo un sorriso dai denti storti e gialli, che gli davano l'aria di uno stregone malvagio, o di un diavolo dell'inferno. Dopo due minuti il primo a parlare fu Toushiro -Bene, comincio io: chi cazzo sei tu?- Intanto Edward si era messo carponi ad esaminare il cerchio sotto di se -Affascinante, non ho mai visto un cerchio del genere... Non sembra rispettare i canoni dell'alchimia, e tuttavia a funzionato, ma...- La sua voce fu interrotta dall'uomo alto, la voce stridula, ma tuttavia roca, fredda, ma anche calda, in poche parole inquietante e indefinibile -Io, per rispondere alla tua domanda, sono il Gran sacerdote Marius e...- Si tose il cappuccio e fece cadere il mantello, rivelando che l'alto uomo era in realtà un ragazzino basso, dai capelli neri, la faccia seria. All'apparenza giovanissimo -...no, non è alchimia, almeno non come la intendi tu.- Ed, tirato in ballo, si alzò a guardare il ragazzino, lo squadrò dall'alto in basso, lo paragonò all'immagine di prima, ricontrollò l'altezza posandogli un palmo sulla testa e poi sorrise cattivo -Il Gran sacerdote è un tappo?- -Ha parlato il gigante.- Gli occhi di Edward si riempirono di fiamme, mentre caricava un pugno puntando il naso del bimbo -Basta con le stronzate, ditemi immediatamente come avete fatto a portarmi qui!- Ed si girò con ancora il pugno sollevato verso il ragazzo che aveva parlato, lo squadrò un attimo, gli si mise davanti, valutò il tutto qualche secondo, poi sorrise cattivo -è un tappo anche questo.- A Toushiro si gonfiò una vena sulla fronte -Vuoi farla finita, ragazzino?!- Ed gli si gettò addosso cogliendolo di sprovvista -Chi sarebbe il piccolo chicco di senape?- -Ma non ho detto questo!- Il giovane sacerdote, sospirando, mosse la mano in un gesto lento, separando, in qualche maniera sconosciuta i due ragazzini, che si misero immediatamente sul chi vive.
-Possiamo riniziare un attimino da capo?- Non ricevendo risposta continuò -Vi trovate in un mondo diverso dal vostro, che ha un disperato bisogno di aiuto. Uno dei più potenti maghi della terra sta progettando di conquistare l'impero del Nord. Per farlo sta utilizzando la negromanzia. Non sappiamo come sia possibile, dato che la negromanzia è teoricamente impossibile nell'ordine della natura, fatto sta che su questi morti la magia non funziona come sui vivi, e non sappiamo come raggiungere il mago, dal momento che il suo castello è circondato dall'esercito. A questo punto io, il  Gran sacerdote, sono stato incaricato di richiamare due grandi eroi da altre dimensioni, indi per cui, Hitsugaya Toushiro, capitano della 1° Divisione del Gotei 13 e Alphonse Elric, l'alchimista d'acciaio, siete stati richiamati qui.
-Io sono l'alchimista d'acciaio! L'unico, il solo Edward Elric, Alphonse è mio fratello e...- Edward si fermò "...e ha praticamente ereditato il mio titolo" -Io non sono il capitano della 1° divisione, mi spiace, sono solo il capitano della 10°, e questa situazione inizia a darmi sui nervi. Il sacerdote si batté una mano sulla fronte, -Uff. Che problemi, comunque siete sempre gente con poteri particolari, giusto? Potete aiutarci, vero?- Edward si guardò attorno, pensieroso -Beh, vedi, c'è un minuscolo problema, e...- Il Gran sacerdote lo guardò con l'odio negli occhi -Tu puoi aiutarci, vero?- a rispondere fu invece Toushiro -Io vi aiuterò. Dare pace ai morti è il dovere di tutti gli Shinigami che si rispettino- Il Gran sacerdote sembrava euforico -Bene! Un alchimista e una zampakutou fermeranno certamente il malvagio stregone! Ascoltate, il piano è semplice, ma serviranno tanto l'alchimia quanto il Bankai, venite qui..- -Ehm...- i due lo guardarono imbarazzati -Io non uso più l'alchimia- -Io non ho la mia spada- Dissero in coro. Il Gran sacerdote, ridendo istericamente, svenne...
   
 
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