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Autore: Thebooksfeeling    01/02/2015    1 recensioni
Pensavo che la mia vita fosse normale, ma con l'avvicinarsi del mio diciassettesimo compleanno mi sono iniziate a succedere cose...beh non del tutto normali. Mi trovo al centro di una guerra che va avanti da millenni, a quanto pare demoni e streghe esistono e io faccio parte di queste ultime. Mi chiamo Katherine Blackwood e questa è la mia storia.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo starnazzare di un'anatra mi strappa dalle braccia di Morfeo in modo fin troppo brusco << ancora cinque minuti >> dico spegnendo la sveglia del telefono e girandomi dall'altra parte.
Per la seconda volta quel maledetto starnazzare mi trapana le orecchie, mi alzo con il broncio,sono in ritardo,di nuovo. Non ho mai capito cosa mi sia saltato in mente il giorno in cui ho deciso che un'anatra avrebbe dovuto svegliarmi ogni santa mattina.
Ieri mi sono addormentata come un sacco di patate alle nove e mezza e nonostante ciò non riesco nemmeno a stare in piedi,è ufficiale: in una vita passata ero un panda o qualcosa di molto simile. 

Mi inizio a dirigere verso il bagno per truccarmi, i miei occhi lilla mi fissano e le occhiaie che li circondano sono degne di concorrere contro quelle dello zio Fester della famiglia Adams, le copro con uno strato di correttore,metto la cipria,la matita nera,il mascara,un velo di blush e ora sembro quasi resuscitata.
I miei lunghi capelli corvini sono come sempre mossi sulle punte e decido di non toccarli per evitare di assomigliare al re leone. Torno in camera e mi metto i miei jeans strappati,ci abbino una felpa senza zip nera con sopra scritto zombie in verde acido. Non potevo scegliere una maglia più azzeccata per questa giornata. Indosso le Vans nere,mi spruzzo addosso del profumo ed esco dalla mia stanza con lo zaino in spalla. 


<< Buongiorno Kat,dormito bene? >>, mi chiede mia zia,dalla morte dei miei genitori vivo con lei, ha trentotto anni e lavora per un'importante rivista di moda < buongiorno Emily. Si direi di si >> rispondo sbadigliando.
<< Ragazza mia,non capirò mai come fai ad essere così pigra> sorrido e sbadiglio di nuovo.
<< Che ci posso fare, io e il mio letto abbiamo un rapporto molto intimo. Ti assicuro che abbandonarlo tutte le mattine per me è una vera tortura >> dico versandomi del caffè nella mia tazza e sedendomi al bancone della cucina.
<< Si,posso immaginare quanto potrà essere doloroso per te >> mi risponde Emily ridendo,non l'ho mai chiamata zia, è la tipica donna che non dice mai la sua età e che va a caccia di uomini tutti sabato sera con le amiche.

Non ho mai capito perché sia ancora single, è davvero bella con un fisico perfetto grazie alla palestra,capelli biondi lunghi fino alle spalle e occhi castani. Assomiglia a sua sorella,a mia mamma, nei lineamenti ma non troppo, lei deve aver preso da un altro ramo della famiglia, ad ogni modo è la persone più logorroica che conosca,è da deliro,farebbe resuscitare un morto frustrandolo con i suoi fiumi di parole.
<< Tra poco è il tuo compleanno,dovresti iniziare a pensare cosa vuoi fare. Ne fai diciassette,cavolo il tempo passa davvero in fretta, a proposito di tempo! Ho visto un orologio bellissimo l'altro giorno in gioielleria,oggi devo andare a comprarlo, dovrò anche pensare a cosa regalarti,ah stasera non ci sono a cena ho un appuntamento. Dovresti vedere che figo che é, si tratta di un dottore, mi farei operare volentieri da lui >>.
Mi sta già rimbambendo, se c'è una cosa che odio alla mattina sono le chiacchiere, butto giù tutto il caffè rimasto e mi fiondo bagno per lavarmi i denti.
<< Scusa sono in ritardo >>dico mentre mi strofino i denti. Esco di casa poco dopo consapevole di essere in un ritardo allucinante,così inizio a camminare più veloce che posso verso la casa della mia migliore amica.


<< Sei arrivata di nuovo di corsa?, cavolo Kat è possibile che sei sempre in ritardo? >> mi chiede Beth mentre sfoggia uno dei suoi soliti sorrisi raggianti, è la mia migliore amica da sempre.
Ci siamo conosciute all'asilo quando io mi ero appena trasferita da New York a questa cittadina sperduta della Georgia,siamo diventate subito grandi amiche, da quel giorno non ci siamo più separate.  
Bethany è una ragazza solare e vivace,sorride praticamente sempre, io e lei siamo come l'acqua e il fuoco, lei calma e tranquilla io un vulcano sempre pronto ad eruttare.
Ho un carattere forte ed impulsivo, non mi lascio mai mettere i piedi in testa da nessuno, papà si riferiva spesso a me definendomi "la sua piccola fiamma". 

<< Non sono io che arrivo in ritardo,sono gli altri che sono in anticipo >> dico cercando di te prendere fiato.
 Beth scoppia a ridere << certo, dillo alla professoressa White,così è sicuro che ci interroga >> mi risponde fra le risate, io sorrido e ci incamminiamo verso quell'edificio color cenere ne mi ricorda tanto un ospedale psichiatrico.
Entriamo in classe nell'esatto momenti in cui suona la campanella << Blackwood, Stuart, giusto in tempo, sedevi che la lezione sta per iniziare >> la voce nasale della White mi ha sempre fatto venire i nervi e il suo viso segnato dal tempo circondato da quei capelli rossi,quei suoi occhi piccoli e grigi pronti a squadrarti dalla testa ai piedi durante le interrogazioni, il corpi info esile e i vestiti presi nei grandi magazzini la facevano sembrare tanto ad una di quelle bibliotecarie vecchi e puntigliose che passavano tutta la giornata a dire alla gente di stare zitta. 
Max, il mio migliore amico mi sorride per salutarmi e io ricambio << oggi sembra più incazzata del solito, meglio che stiate attente voi due >> mi sussurra, io e Beth non andiamo molto a genio alla White dato che passiamo la maggior parte delle sue lezioni a chiacchierare e che non andiamo bene nella sua materia.
La lezione inizia e io non capisco niente di quello che viene spiegato, prevedo che prenderò un brutto voto anche nella prossima verifica.
 La campanella della pausa pranzo suona dopo quello che mi sembra un secolo, mi alzo dalla sedia e mi stiro sbadigliando << Kat tra poco è il tuo compleanno, c'è qualcosa che vorresti in particolare? >> mi chiede Max avvicinandosi a me.
<< Max me lo chiedi tutti gli anni e poi fai sempre di testa tua, prendi quello che vuoi,mi va bene tutto >> gli rispondo sorridendo, lui scoppia a ridere.
<< Dai forza, andiamo a fare un giro, Beth! È inutile che ricopi quello che c'è scritto alla lavagna, tanto non capisci niente comunque >> grido alla mia migliore amica.
<< Uffa, sei proprio cattiva >> mi risponde mentre chiude il quaderno.
Quando la scuola finisce mi dirigo verso casa e passo il pomeriggio a studiare per la verifica di scienze di domani, per cena mi cucino un piatto di pasta, dopodiché mi guardo "io robot". Quando il film finisce mi addormento dopo aver impostato la sveglia.

   
 
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