“Ripenso a quella foto insieme
Decido che non ti avrei mai perduta
Mai perduta, perché ti volevo troppo”
Decido che non ti avrei mai perduta
Mai perduta, perché ti volevo troppo”
Entro nel grande salotto di casa nostra sul quale stanno sparpagliate diverse fotografie e, tra il caos più totale, il tuo corpo raggomitolato per metà sul divano. Sorrido di fronte a questa scena, quando ti perdi nei ricordi racchiusi in quelle istantanee chiudi tutto il mondo fuori scordandoti della realtà. Mi avvicino con passo silenzioso e poggio il plaid leggero su quelle spalle così piccole e fragili, cercando di non svegliarti. Hai un’espressione così serena che mi perdo per alcuni minuti osservandola. Mi siedo sull’altro lato del divano e afferro alcune foto che hai lasciato sul tavolinetto di fronte, la maggior parte di esse ritrae il mio volto da diverse angolazioni e con diverse espressioni. Da ragazzina avevi una vera e propria fissa per me, non che ora la situazione sia cambiata ma prima, da ragazzo, la cosa quasi mi infastidiva. Sembravi una stalker per quante volte ti ho sorpresa a seguirmi per fotografarmi di nascosto.
Sorrido ritrovandomi anch’io perso nei mille ricordi di quelle foto, finché tra le mani non me ne ritrovo una che ritrae noi due: la nostra prima uscita. Ricordo di aver rifiutato tante e tante volte un’uscita con te fino ad arrivare al punto che ti ho allontanata completamente. Credevo che allontanarti sarebbe stata la cosa migliore e invece mi son dovuto ricredere. Sentivo la mancanza della tua costante presenza, quasi come l’ombra che mi segue, e presto mi sono ritrovato a desiderare di rivederti nuovamente. Quando e come mi sono innamorato di te? Non so dirlo esattamente nemmeno io. So solo che dal giorno in cui sono corso da te per chiederti scusa, trascinandoti con me in giro per la città, mi sono ripromesso che non ti avrei mai più perduta.
Poso la foto sul tavolinetto e scivolo più vicino a te per affondare la mano in quei capelli castani che tieni perennemente raccolti nelle due trecce. Ti ho chiesto più volte di lasciarli sciolti ma non mi dai mai retta e continui a portarli in quel modo perché per te sono più comodi così. Con le dita percorro il profilo di una treccia fino ad arrivare all’elastico che la tiene ferma e lo sfilo liberando così la tua chioma morbida. In quell’esatto momento apri gli occhi e una tua iride color lavanda segue in silenzio i miei movimenti. Continuo ad accarezzarti in capelli, quasi spazzolandoli con le dita, finché non mi decido a posare il palmo della mano sulla tua guancia morbida. Non dici niente, tra noi due non sono mai servite troppe parole, afferri la mia mano e la stringi più forte contro il tuo viso ispirando il mio profumo. Decido di sedermi a terra, accanto al tuo piccolo corpo, e ti abbraccio stampandoti un bacio sulla tua fronte.
«Cosa stavi facendo con queste foto?» Chiedo curioso spezzando il silenzio della stanza.
«Ricordavo. Qui ancora il mio amore non era ricambiato, vero Takuto?» Dici indicando una mia foto.
«No, ma lo è adesso. Vale lo stesso per te, Akane?»
«Si, purché tu stia con me per sempre.»
Saaaaaalve di nuovo!
Dopo l’assenza di ieri sono risbucata (?) dal nulla
Chiedo scusa se questo capitolo fa un po’ pena, ma non sono abituata a scrivere delle Het ^^” quindi non sono propriamente il mio forte. >.>
Spero che abbiate apprezzato comunque sia C:
Fatemi sapere cosa ne pensate! Alla prossima :D
Fanny ♥