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Autore: malandrina4ever    02/02/2015    6 recensioni
I think I'm drowning
asphyxiated
I wanna break the spell
that you've created
You're something beautiful
a contradiction
I wanna play the game
I want the friction

[...] Sirius ghigna e il biancore dei denti è quasi abbagliante nel buio, la smorfia ferina di un amore impossibile che ringhia piano nella testa di James da sei anni, in ogni momento, che lo attanaglia e attacca forte nel silenzio, serrando le zanne alla sua gola e togliendogli il respiro.
E James ha voglia di urlare ogni volta che incrocia gli occhi di Sirius.
[...] Our time is running out
and our time is running out
you can't push it underground
we can't stop it screaming out

[...] James sta di nuovo guardando Sirius in quel modo.
Genere: Angst, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Sirius Black | Coppie: James Potter/Sirius Black
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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CAPITOLO 5.

 

 

 



Peter. Come la porta si apre di colpo, due occhi rossi lo inchiodano al pavimento, trafiggendogli il petto in un’unica fitta lancinante, un dolore che gli buca il cuore e grida quel nome e James non ci vuole pensare e James sta per morire. E Peter li ha traditi e James non ha altro che l’aria tra le dita, la bacchetta abbandonata sul divano nell’altra stanza e James sta per morire, James sta per morire.  

James sta per morire e fa male, perché Peter, Peter, Peter. James sta per morire e quel nome gli toglie il fiato, gli annebbia la mente e lui ha voglia di urlare e prendere a pugni il muro. Perché sarebbe morto per ognuno di loro, i Malandrini, la cosa più pura della sua vita, ed è così che finisce. E alla fine lo sta facendo davvero, morire per quell’amicizia che è stata il suo mondo. Peter. Ed è così che finisce.

Sta per morire e fa male, perché sente i passi veloci di Lily sulle scale alle sue spalle e non riuscirà a salvarli. Lei tiene Harry tra le braccia, suo figlio, piccolo e caldo e che rideva fino a un attimo prima, giocando con le scintille colorate della sua bacchetta, suo figlio, che non è riuscito a sfiorare per l’ultima volta . Sua moglie e suo figlio e James non può fare altro che mettere il suo corpo tra la morte e loro, ma non riuscirà a salvarli. Sta per morire e non riuscirà a salvarli.   

E fa male perché la luce verde riempie il suo intero campo visivo ora e James lo sa che sta per morire, che Peter li ha traditi tutti, che solo un miracolo salverà Lily ed Harry, e nonostante tutto c’è solo un pensiero fisso nella sua mente, è solo uno il volto che continua a vedere, che si sovrappone a quello di Voldemort, un viso che è lì, sopra il verde accecante e nel suo respiro affannato, nel battito furioso del suo cuore e nel sangue che gli pompa nelle vene. E Peter li ha traditi e Lily ed Harry moriranno, ma tutto il mondo è Sirius, tutto quello che resta è Sirius ed è sempre stato solo Sirius.

E James non sente l’Avada Kedavra, perché quella risata simile a un latrato gli rimbomba nelle orecchie e gli sembra che Sirius non abbia mai smesso di ridere in tutti quegli anni, nemmeno per un secondo, dal primo momento in cui lo ha visto sul treno per Hogwarts, una vita prima. E non vede gli occhi rossi, non vede il verde luminoso, c’è solo il grigio dell’iride del suo migliore amico e la consapevolezza improvvisa e totale che non sarebbe dovuto essere il suo migliore amico, che è tutto sbagliato e che lui non dovrebbe morire lì in quel modo a vent’anni, non dopo una vita passata a fare altro, altro che non fosse baciare le labbra di Sirius ogni minuto di ogni giorno, proprio ogni singolo giorno.

E James lascia che il panico gli mozzi il fiato nel petto, perché sta per morire e ha amato Sirius con tutte le sue forze in ogni istante della sua vita, ma non è ancora abbastanza, non sarebbe abbastanza nemmeno se avesse altri vent’anni a disposizione, e tutto il tempo dell’universo non basterebbe per amare Sirius come James ama Sirius.

Vuole l’eternità intera James, ne vuole ogni secondo, e pensa che nemmeno allora sarà mai sazio di quell’amore assoluto che prova, ma quando il raggio di luce verde lo colpisce in pieno e i suoi occhi nocciola si spalancano e qualcosa si spegne al loro interno, è in quel momento che James smette di amare Sirius.

 


*

 


Sirius non la vuole tutta l’eternità e ad Azkaban grida più forte di tutti gli altri prigionieri, quelli pazzi davvero, fa sanguinare le nocche contro la pietra gelida della sua cella, si graffia e si brucia la gola e tutto per far uscire gli occhi sbarrati di James dalla sua testa, ma non ci riesce.

I Dissennatori lo sanno, che amare James per l’eternità intera è il suo incubo peggiore e Sirius continuerà a sentirlo e a vederlo e ad amarlo proprio fino alla fine, quando il velo nero gli carezzerà piano il viso e avrà la consistenza delle labbra di James.

Sarà sul punto di scoppiare a ridere Sirius, forte come in quel dannato Halloween del 1981, ma i denti affilati del Lethiefold affonderanno nella sua gola un attimo prima e morirà così Sirius Black, con una risata affogata nel sangue e ancora perdutamente innamorato di James Potter, esattamente come quella notte di quasi vent’anni anni prima, quando le sue labbra sapevano di Whiskey e sangue sotto il cielo stellato di Hogwarts e Sirius credeva che le avrebbe baciate per sempre.

 

 

 

 

 

 


 


   
 
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