Erano
passati dieci giorni da quando Harry aveva mostrato ad una Ginny stupefatta la
realtà della magia grazie alla bacchetta di Sirius. Ora si era appena svegliato
nella casa dei suoi genitori… tuttavia continuava a tenere gli occhi chiusi… si
chiedeva quando diamine sarebbe arrivato il momento in cui quella assurda
situazione avrebbe preso una svolta… quando sarebbe tornato tutto come prima…
ovviamente era felice di riavere i suoi genitori, o meglio, come Silente gli
aveva sempre ricordato, di non avere mai
perso i suoi genitori, ma la mancanza dei giorni passati con Ginny, il suo
non ricordarsi di lui era più di quanto potesse sopportare… ora l’unica
speranza che aveva era che avrebbero sempre potuto ricominciare daccapo…
ripartire da lì, in quel mondo assurdo creato, anche se Harry non gliene faceva
una colpa, proprio da Silente… d'altronde se era andata una volta perché non
poteva succedere una seconda? Forse poteva succedere anche al Lupin… Harry
ancora non riusciva a credere a quanto aveva sentito da Lupina quando era
andato a trovarlo due giorni prima…
«James!
Sirius!» aveva detto Lupin quando il padre di Harry aveva suonato alla porta
dell’uomo che doveva essere un lupo mannaro…
«Ciao
Rem!» disse il padre «Possiamo entrare?». Appena entrato Harry vide la casa
riccamente arredata di Lupin.
«Harry,
come stai?» chiese Lupin al ragazzo appena fu entrato.
«Bene
grazie!» gli disse. Harry scrutò l’uomo per un po’; oltre al fatto che non
aveva capelli bianchi e si vedeva che stava bene, Harry notò qualcosa di
diverso nel modo di comportarsi del suo ex-professore… ma non riusciva ad
afferrare cosa potesse essere…
«Scusate,
che sbadato! Io sono Remus Lupin!» disse poi a Silente.
«Si
figuri – fece gentile Silente stringendo la mano che l’uomo gli tendeva – Albus
Silente!».
«Come
va?» chiese James. Harry si chiese cosa centrasse…
«Sono
ancora un po’... scosso…» rispose lui facendosi cupo
«La
supererai!» fece James rassicurante
«Voglio
sperare, anche se mi sembra ancora impossibile…»
«Di
cosa parlate? – chiese Harry – ehm… se non sono indiscreto…» aggiunse poi
vergognandosi un po’ per quel colpo di testa.
«No,
no tranquillo! – fece Lupin – ricordi Joanne?»
«Ehm…
no… mi spiace… – disse Harry – chi è?»
«La
mia… finanzata-quasi-moglie»
«Ah!
Come sta?!» disse con un sorriso…
«È
morta!» fece lui piatto…
«Ah…»
fece di nuovo Harry… stavolta senza sorridere…
«Mi
spiace, non lo sapevo…» aggiunse
«E
come potevi? Eri in coma quando è successo…»
«Sai
com’è, però, una persa mille trovate!» disse James guardandolo ironico mentre
Sirius sorrideva a sua volta…
«James!»
fece Lily al suo fianco come per dire di non rigirare il coltello nella piaga,
ma Remus disse:
«No,
figurati… ha ragione… – disse con un sorriso triste – comunque, scusate
accomodatevi!!!» disse poi decidendo di continuare la discussione in un modo
migliore che stare tutti in piedi davanti alla porta…
«Comunque
non sono meglio di te e lo sai…» disse poi James preso dal rimorso e dal dubbio
che ogni tanto sua moglie potesse anche avere ragione…
«E
io allora?!?!» fece Sirius immettendosi nel discorso… Harry si era perso di
nuovo e non capiva più nulla del dialogo tra suo padre e i suoi due migliori
amici, ma per prudenza questa volta non chiese niente… furono suo padre e Lupin
a venirli incontro…
«Prima
del tuo incidente non ero così… ero un po’ più… come dire…» disse Lupin quando
si furono tutti seduto nel salotto.
«Scapestrato!»
disse Sirius
«Si
diciamo…»
«Passava
da una all’altra senza pensarci due volte, insomma!» gli venne in aiuto James.
«Si
e tuo padre e Sirius gli davano ben volentieri una mano.» fece Lily con un
sorriso.
«Ne
abbiamo combinate delle belle!» esclamò James.
«Ma
alla fine sono riuscita a fargli mettere la testa a posto!» fece la madre di
Harry al figlio che sorrise.
«Si
be’ non chiedermi perché ma sembra non le andasse a genio quel mio
comportamento» disse James con fare innocente mentre Harry continuava a
sorridere…
«Intanto
il nostro bel Remus Lupin continuava a fare il ladro gentiluomo di cuori di
belle fanciulle!!» disse Sirius
«Almeno
fino a quando non ho incontrato lei…» disse Lupin aspro
«Ma
neanche allora sono cambiato poi molto… e continuavo alla stessa maniera di
sempre senza capire quanto questo la facesse soffrire… una sera litigammo per
questo…» si fermò un attimo e chiuse gli occhi, poi riprese
«Quella
fu l’ultima volta che riuscimmo a parlare… lei era incinta e il litigio fece
contrarre il feto che nasse prematuro e lei morì di perdita interna quella
notte stessa… in un colpo aveva perso mia moglie e mio figlio… e non sono mai
riuscito a dirle quanto l’amavo…». Harry sbarrò gli occhi… non poteva crederci…
Lupin che perdeva una moglie e un figlio perchè era un donnaiolo?! Assurdo!
«Poi
qualche giorno dopo avete avuto quell’incidente d’auto – continuò Lupin – e tu
finisti in coma… ho ricominciato a pensare a quanto era successo e non riesco a
darmi pace… non riuscivo a vedere la famiglia del mio migliore amico ridotta
così e ricordarmi della perdita di tutto quello che avevo di buono… solo per
colpa mia»
«Non
dire così Rem! – disse deciso James – non è stata colpa tua!»
«No,
certo! Come può essere colpa mia?! Le ho solo anticipato le doglie di un mese
che altro ho fatto?!» fece lui ironico e nervoso allo stesso tempo
«Sono
passati sette anni, Rem, non puoi continuare così» disse dolce Lily
«Devi
guardarti intorno, cercare qualcun altro…» disse James. Remus scosse la testa
«Cercavo
sempre qualcun altro e questo l’ha portata alla tomba… non so se sono davvero capace di amare come si deve…»
«Tutti
possiamo amare – fece Silente con un sorriso – senza l’amore nulla è possibile,
neanche la vita; finche ci sarà la vita ci dovrà essere per forza anche
l’amore, anche quando non ne siamo consapevoli, o crediamo che sia morto nel
mondo, perché se nel mondo muore l’amore il mondo è il primo a sparire». Lupin
guardò Silente per qualche momento…
«Ma
lei chi è?» chiese.
«Quello
che sei tu… un mago». Uno strano silenzio scese a queste parole…
«Eh?!»
fece Remus. James guardò Lily e poi Sirius
«Forse
è giunto il momento di spiegarti perché siamo qui!» disse.
Da
quel momento Remus accettò di andare con Sirius al raduno che si teneva quasi
ogni giorno tra i maghi di Londra, insieme ai genitori di Harry… ma per Harry e
Silente il compito era un altro: ora dovevano cominciare il loro viaggio alla ricerca
dei nuclei per fabbricare le bacchette…