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Autore: apollo41    02/02/2015    0 recensioni
Il nudo non è mai stato un problema per Deanne. Lo diventa quando a posare per le loro lezioni di arte, è Cas, la ragazza per cui ha una cotta.
(Perchè destiel è bello, ma fem!destiel è meglio.)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Gender Bender | Contesto: Nessuna stagione
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Au Naturel

 

Prompt: SPN, Fem!Destiel, Deanne riesce a chiedere a Cas se è disposta a posare solo per lei. (Cas trova incredibile che Deanne non si sia resa conto di quanto sia bella e di quanto abbia fatto di tutto per farsi assegnare alla sua classe. Bonus +: Cas ha una lieve ossessione per le lentiggini di Deanne.)
Parole: 1060

 

Lentiggini
 

Deanne fissò contrariata il disegno sul foglio e poi Castielle, nuda e stupenda come le ultime volte, ferma nella stessa posizione che aveva tenuto durante le precedenti lezioni. Non era davvero soddisfatta del risultato, le sembrava sempre che mancasse qualcosa, ma ogni volta che abbassava lo sguardo sul foglio, non riusciva davvero a capire cos'era.
I sentimenti nei confronti di Castielle di certo non mancavano, quindi perchè quel disegno le sembrava così smorto nonostante fosse ricco di dettagli?
Lei e Cas in quei giorni erano uscite spesso ed era diventato palese che la sua cotta per l'altra era destinata a diventare solo più grande. Cas era fantastica, come si poteva non innamorarsene: aveva una conoscenza quasi enciclopedica della storia, ma non capiva nessuna delle citazioni dei film che Deanne faceva; la sua famiglia era cristiana molto credente e nonostante anche lei avesse fede, ancora non le era chiaro in cosa volesse riporre quella fede che era stata tradita quando i suoi genitori non avevano accettato la sua pansessualità; aveva un grandissimo senso della giustizia, ma non le mancava la pietà. E poi c'era quel suo modo di inclinare la testa che era semplicemente adorabile e il sedere che faceva venire l'acquolina in bocca a Deanne ogni singola volta che aveva occasione di poggiarci lo sguardo... Per non parlare degli occhi, in cui Dee continuava a perdersi, o le labbra, che la tentavano ogni giorno di più.
Cas sembrava interessata a passare del tempo con Deanne, per qualche ragione sconosciuta, ma non aveva mai fatto nulla per farle capire che era interessata in quel senso e Dee, al contrario della maggior parte della gente idiota che non sapeva il significato della parola pansessuale, sapeva che identificarsi a quel modo non significava che si amava chiunque a priori.
L'idea che Cas non ricambiasse quel tipo di interesse la teneva sulle spine da almeno due giorni, motivo per cui aveva intenzione di fare qualcosa di concreto. Aveva solo bisogno di essere da sola con lei da qualche parte, così se Castielle l'avesse respinta non avrebbe fatto la figura della scema in mezzo ad un caffè pieno di gente che incontrava tutti i giorni al campus.
Magari poteva approfittare di quel disegno che le sembrava mancasse di qualcosa.

“Ti va di posare per me ancora un po'?” le chiese quando, rimaste sole nell'aula come sempre, Castielle le si era avvicinata per chiacchierare. Cas l'aveva fissata perplessa, prima di annuire e tornare al suo sgabello, togliendo la vestaglia che aveva appena indossato.
In realtà Deanne sarebbe stata più a suo agio a dire certe cose se l'avesse tenuta addosso, ma le pareva stupido dirglielo ora. E magari quella sarebbe stata l'ultima occasione per vedere il corpo nudo di Cas, quindi...
Decise di provare davvero a capire cosa non andava nel disegno, per questo si alzò e spostò lo sgabello, tenendo il blocco sulle gambe e fissando ogni singolo centimetro di Cas; da dove si era riposizionata, poteva vedere meglio il viso di Castielle e dopo qualche minuto in cui spostava il suo sguardo tra lei e il foglio, si accorse che Cas cercava di evitare il suo sguardo ed era leggermente arrossita.
“Va tutto bene?” domandò quindi, facendola sussultare.
Lei annuì. “Sola con te è diverso. Più intimo.” ammise.
“Oh. Ti mette a disagio? Vuoi che smettiamo?” si preoccupò Dee, pensando che decisamente non era stata una buona idea.
“No! Non è disagio è solo... Il modo in cui mi fissavi, la tua espressione. Eri...”
“Concentrata?” suggerì.
“Attraente.” rispose Castielle.
Deanne arrossì. Non stava leggendo la cosa nel modo sbagliato, vero? “Grazie, credo. Cioè, sei attraente anche tu. E non perchè sei nuda, lo sei anche da vestita.”
Cas arrossì ancora e Deanne tornò a fissare il suo disegno; quando rialzò lo sguardo Cas non aveva più il viso rilassato come durante le lezioni, aveva un leggero sorriso che le increspava la bocca e intorno agli occhi, e Dee pensò che era quello che mancava al suo disegno. Cas sembrava troppo piatta, senza spessore, come una bambola di ceramica la cui espressione era vuota.
“Grazie Cas, penso che tu possa rivestirti.” disse quindi chiudendo l'album.
“Hai già finito?”
Dee fece di no con la testa, recuperando la sua borsa e mettendo in ordine le sue ultime cose. “No, dovrei ricominciare da capo in realtà.”
“Mi dispiace, ho fatto qualcosa che non va?” si preoccupò Cas, il rossore e il sorriso spariti per lasciare posto a quell'espressione quasi contrita che faceva ogni volta che pensava di aver commesso un errore o di aver detto la cosa sbagliata.
“No, non hai fatto niente di sbagliato. Sono io che ho preso l'approccio sbagliato col soggetto. Ero troppo occupata a vederti con tutte le mie forze come un oggetto perchè, beh, ho una cotta colossale per te e non volevo fosse piuttosto ovvia quando ti fissavo o nel disegno.” ammise fissando la porta chiusa della stanza. “Non è un brutto disegno, anzi, è uno dei migliori che abbia fatto in questi mesi, ma non mi soddisfa e vorrei...”
Castielle la interruppe. “La cosa è ricambiata.”
“Come?”
“La cotta. Ne ho una per te. Ho chiesto di fare la modella per questa classe solo per avere un pretesto per parlarti.” ammise, le gote di nuovo arrossate.
Deanne la fissò boccheggiando per qualche istante prima di avvicinarsi a lei con un paio di passi, afferrarle il viso e baciarla. L'intento era più un bacio a stampo, qualcosa di dolce, a cui Deanne avrebbe dovuto far seguire una proposta di andare ad un appuntamento serio. Ma Cas emise un gemito roco sulle sue labbra e Dee mandò semplicemente al diavolo la cautela e le restrizioni della decenza sociale.
Quando si separarono per riprendere fiato, Deanne teneva Cas per i fianchi, una mano fredda di Castielle sulla sua guancia calda, l'altra tra i suoi capelli.
“Potrei essere ossessionata dalle tue lentiggini.” ammise l'altra piano, tracciandone alcune sulle sue guance con le dita. “Potrei essermi chiesta se sono ovunque sul tuo corpo.”
Deanne sospirò chiudendo gli occhi. “Hai immaginato di ritrarmi come se fossi una delle tue ragazze francesi?” chiese scherzando, perchè aveva decisamente bisogno di calmarsi un po' prima che facesse cose stupide, come fare sesso con Castielle in quell'aula.
Lei la fissò confusa e Dee scoppiò in una risata prima di baciarle la fronte. “Lascia stare, Cas. Andiamo, voglio portarti a cena!”

   
 
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