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Autore: Lisaa92    05/02/2015    2 recensioni
[..] Harry non sapeva spiegarselo, non riusciva a capire
cosa ci fosse in lei che lo attraesse come una calamita. La osservò per un
tempo che gli sembrò infinito [..]
[..]Fu solo quando Veronica rimase in reggiseno e slip che lui riportò gli occhi su quelli di lei, ponendole una domanda silenziosa.
Per tutta risposta, la ragazza si voltò scavalcando il piccolo mucchietto di vestiti e, affondando delicatamente i piedi nella sabbia fredda, si avvicinò alla riva, fino a toccare un rivolo d'acqua spintosi più lontano rispetto agli altri. [..]
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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V’s pov
-Odio questo vento!
Hayden alzò il colletto del suo cappotto invernale per ripararsi dalle folate di vento. I capelli gli ricoprivano gli occhi mentre cercava di spostarli con una mano.
I marciapiedi erano ricoperti di rami di alberi caduti e cartacce portate in giro da quel vento che non voleva proprio placarsi.
New York appariva grigia e spenta quella mattina, come se il vento avesse spazzato via anche le risate e il calore umano.
Veronica si avvolse meglio la sciarpa intorno al collo, neanche il caffè era riuscito a scaldarla e Hayden non era abbastanza di buon umore per tirare su anche il suo.
Sarebbe stata una lunga giornata.
-Credo ti sia arrivato un messaggio.- Veronica alzò lo sguardo interrogativo su Hayden, che si affrettò a spiegare –lo sento vibrare contro la gamba.
Indicò la borsa a contatto con la sua gamba.
Sono uscito sperando intensamente che il vento mi porti un po’ del tuo profumo. Buongiorno Nicki..
La ragazza sorrise leggendo il messaggio di Jeff, scosse la testa chiedendosi quanto facesse sul serio. Il cellulare le vibrò di nuovo in mano.
Tra parentesi, sto già pensando al nostro prossimo travestimento. Ho detto addio alle barbe finte, ma tu potresti dar loro una possibilità!
Non aveva più parlato con Harry, ma sapeva che la prossima ragazza sarebbe arrivata in città in quei giorni. Non era così sicura di voler partecipare questa volta.
Si era divertita qualche giorno prima, ma più ci pensava più non capiva il suo ruolo nella vicenda. Aveva la vaga sensazione che si sarebbe fatta male.
-Oh fantastico! –Hayden imprecò tra i denti, lo sguardo fisso sullo schermo del suo smartphone. –Tifano quasi tutti per te. Dicono che l’altra è troppo finta per la nostra superstar!
-Di che stai parlando? –Veronica si allungò per vedere cosa Hayden stesse leggendo; un articolo di un sito di gossip, due foto: una sua e di Harry e l’altra di lui e la modella.
-L’articolo dice che si è incontrato con entrambe nel giro di poche ore, ma gli consigliano di tenersi la bruna. –Hayden indicò la ragazza al suo fianco.
Si fermò, prendendola per un gomito e facendo in modo che si trovassero l’una di fronte all’altro.
-Ti farà del male.
Aveva un’espressione negli occhi che Veronica non gli aveva mai visto, un misto di preoccupazione e tristezza che li rendeva più scuri di quanto non fossero.
-Siamo solo amici Hayden, non preoccuparti.
Lei gli appoggiò una mano sul braccio, cercando di tranquillizzarlo.
Gli sorrise incoraggiante.
-Sai che non puoi dirgli niente, vero?
Un guizzo di divertimento e rivincita passò sul suo viso.
-Lo so.
 
H's pov
Le note prodotte alla chitarra si libravano leggere nella piccola sala di incisione. Harry era seduto con la chitarra tra le mani e una matita tra le labbra che usava di tanto in tanto per cambiare una nota sugli spartiti sparsi davanti a lui. Lo studio quel giorno era vuoto, l'unico suono era prodotto dalle sue abili dita sulle corde tese dello strumento. Amava quei momenti. Gli sembrava di riuscire a sentire la voce dei propri pensieri e delle proprie emozioni prima di metterle nero su bianco. Nell'ultimo periodo aveva imparato a scrivere in qualsiasi momento, non solo quando era felice o triste. Aveva capito che era una forma di autopsicanalisi e lo aiutava a capirsi un po' di più ogni volta. Doveva essere pomeriggio quando sentì la porta alle sue spalle aprirsi. Una mano gli si posò su una spalla stringendola amichevolmente.
-Da quanto sei qui amico?
Il nuovo arrivato entrò nel campo visivo del ragazzo, sorridendogli.
-Da stamattina. Il tempo vola qui dentro! -Harry lo guardò prendere in mano i fogli ricoperti di inchiostro, scivolando sulle parole e le note con occhio critico. -Quando sei arrivato?
-Praticamente ora. Questa è stupenda H! È... Intensa!
Posò i fogli su un tavolo vicino, poi tornò a guardarlo.
-Sto morendo di fame e tu probabilmente non tocchi cibo da stamattina. Ci prendiamo un panino qui sotto?
 
-Allora.. Gira voce che dovrai trovare l'amore a breve!
Harry guardò l'amico socchiudendo gli occhi per sembrare minaccioso -Per caso questa voce risponde al nome di Jeff?
-Potrebbe essere..
Il ragazzo diede un morso al suo panino cercando di non ridere.
-Quindi?
Harry aveva bisogno di sapere cosa pensava l'amico di quella strana situazione, aveva sempre dato peso alle sue opinioni e sapeva di poter contare su di lui.
-Quindi è una merda H! Pensare che possano farti una cosa del genere è inaccettabile!
-Grazie Ed.
Un piccolo sorriso spuntò sul volto di Harry, era bello sapere di non essere l'unico a sentirsi schifato da quel gioco.
Il rosso sorrise in risposta, qualcosa sembrò tornargli in mente mentre prendeva un altro morso di panino.
-Harry, credo che tu debba spiegarmi anche chi è la brunetta! Ha due occhi per cui potrei star sveglio notti intere a scrivere canzoni.
Il ragazzo mugugnò qualcosa in risposta spostando la sua attenzione sul panino, che d'un tratto era diventato particolarmente interessante.
 
-Quindi Jeff ci sta ufficialmente provando con lei?
Harry gli aveva raccontato cos'era successo da quando aveva incontrato quella ragazza dagli occhi dello stesso colore dei laghi alpini. Ed aveva ascoltato, annuendo di tanto in tanto e scoppiando a ridere quando l'amico gli aveva raccontato della disavventura della barba.
-No, non ufficialmente. O almeno credo.
Lo infastidiva che Jeff ci provasse con lei. Veronica meritava una relazione vera e Jeff non era ancora pronto per niente del genere. O almeno questo era quello che si ripeteva cercando di capire perché gli ribollivano le vene al solo pensiero di lei con Jeff in quel senso.
Ed lo stava guardando, un'espressione in viso di divertimento mista a consapevolezza; finì la sua bibita e tornò a rivolgere l'attenzione al ragazzo seduto di fronte a lui.
-La porterai stasera?
Harry aveva dimenticato che l'amico avrebbe cantato in un piccolo locale in centro. Era una serata riservata a pochi fan, trovare i biglietti era praticamente impossibile, ma naturalmente lui e Jeff non ne avevano bisogno.
-In realtà, non ci avevo pensato.
-Chiedile di venire.
Vedendo Harry non muovere un muscolo, capì di dover essere più specifico -Ora!
 
V's pov
-Non la smetteva più oggi! Grazie a Dio questa era l'ultima lezione della settimana.
Hayden attraversò le porte dell'università rabbrividendo nel cappotto scuro, raccolse un lembo della sciarpa di Veronica che le era scivolata, riavvolgendogliela intorno al collo.
-Grazie. Non vedo l'ora di andare a casa e buttarmi a letto! Mi sembra passata una vita dall'ultima volta che ho dormito più di sei ore filate!
Sentì il cellulare vibrarle in tasca.
-In realtà volevo chiederti se..
Opinione su Ed Sheeran?
Lo adoro
Non aveva sentito Harry nell'ultimo giorno e mezzo, eppure le sembrava passata una vita.
Hayden si schiarì la voce cercando di attirare la sua attenzione, ma un altro messaggio le fece ricadere lo sguardo sullo schermo del suo iPhone.
Ti va di venire con me (e Jeff) al suo concerto stasera?
Cazzo, si! Veronica ci ripensò su, cancellò il messaggio e scrisse Mi piacerebbe tantissimo! :)
-Veronica!
La ragazza sobbalzò al richiamo dell'amico.
-Ti ho chiesto se ti va di andare a bere qualcosa più tardi!
-Ecco io..
Perfetto. Ti passiamo a prendere alle 8
 
H's pov
-Pensi che ci saranno tante ragazze stasera?
Harry guardò Jeff come se avesse vicino un alieno al posto del suo amico.
-Hai capito vero che stiamo andando a prendere Veronica?
Jeff fece un gesto vago con una mano, ma ad un'occhiata torva dell'altro, fu costretto a rispondere.
-Hersch, lei è perfetta. È veramente troppo per me! In più, ho visto come la guardi, non saremo su Geordie Shore, ma la regola dell'amico vale anche qui!
Harry stava per chiedergli da quanto fosse un fan di Geordie Shore, poi si rese conto che non era a quella parte della frase che doveva ribattere.
-Io non la guardo..
Jeff roteò gli occhi in modo teatrale.
-Lo sai che ti conosco meglio di quanto tu conosca te stesso. Non provare neanche a smentire.
Si fermarono davanti il portone di Veronica, che si stava aprendo in quell'esatto istante.
-Io non la.. - gli occhi di Harry furono catturati dalla visione della ragazza che si avvicinava alla macchina. Non riuscì a finire la frase, tanto fu forte l'emozione che lo travolse.
Lei era assolutamente stupenda. Indossava un vestito corto nero che le metteva in risalto le forme, i tacchi la facevano sembrare più alta e i capelli erano raccolti in uno chignon disordinato da cui cadevano delle ciocche ad incorniciarle il viso. Non aveva mai visto ragazza più bella in vita sua, e di ragazze ne aveva viste a bizzeffe!
-Stavi dicendo? -Jeff rise di gusto guardando l'amico rimasto a bocca aperta.
 
V's pov
Il locale in cui Ed avrebbe suonato era piccolo ma accogliente, delle lampade poste sopra ogni tavolino emanavano una luce soffusa, producendo una sensazione ovattata. Poteva essere scambiato per un locale di burlesque e, per quanto ne sapeva Veronica, magari lo era davvero. Jeff si fermò accanto ad un tavolo, lesse il nome scritto su un cartellino in bella vista e, soddisfatto, fece segno agli altri due di avvicinarsi.
Finirono di ordinare da bere nel momento in cui Ed comparve sul palco, insieme alla sua fedele chitarra. Uno scroscio di applausi si diffuse nella sala, una bella sorpresa per i ragazzi, abituati a folle urlanti.
-Ciao a tutti! Sono Ed e sono qui per intrattenervi qualche ora, sentitevi liberi di cantare e applaudire. Per i pomodori aspettate la fine per favore!
Una risata generale si librò nell'aria mentre Ed attaccava con la prima canzone.
 
-Di solito non lo faccio, ma questa mi sembra una buona serata per iniziare! È il momento di chiedere ad una persona speciale di ballare!Questa è photograph!
Veronica vide Jeff lanciare uno sguardo ad Harry prima di voltarsi e chiedere alla bionda al tavolo accanto di fargli l'onore di quel ballo.
Lo vide farle l'occhiolino prima di lanciarsi nelle danze in mezzo alla sala, già gremita di coppie.
Non si accorse dello spostamento di Harry finché non sentì la voce di lui a pochi centimetri da un orecchio.
-Balleresti con me?
Un enorme sorriso comparì sul viso della ragazza, che si alzò prendendo la mano che le veniva posta.
Quando furono anche loro al centro della sala, Harry posò delicatamente le mani sui fianchi di lei, avvicinandola al suo corpo. Le mani di Veronica si intrecciarono dietro il collo del ragazzo. Avevano almeno 20 cm di differenza, ma i loro corpi sembravano combaciare alla perfezione. Poteva sentire il calore che emanava il corpo di lui e in un attimo si sentì a casa e al sicuro; appoggiò la testa al petto di lui, proprio vicino al cuore, percependone i battiti come fossero i suoi.
 
H's pov
Il profumo di lei gli entrò nelle narici facendogli desiderare di appoggiare il naso sui suoi capelli. Sentiva il respiro di lei attraverso la camicia leggera e il calore della sua pelle scaldargli le mani.
Veronica abbassò le braccia fino a cingergli il tronco, facendo sì che i loro corpi fossero ancora più attaccati, se possibile. Percepiva le mani di lei sulla sua schiena.
Harry non sapeva se stessero ancora ballando o se ci fosse ancora qualcuno intorno a loro: sentiva, vedeva e respirava solo lei. Non c'era altro al mondo. 
  
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