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Autore: StayWeird01    05/02/2015    0 recensioni
||...a volte sa essere comprensivo, quasi dolce. Poi ha degli occhi che ispirano fiducia, tranquillità, e sono limpidi come il mare, quasi perfetti. Ha uno sguardo che colpisce, che ti trafigge, a volte bene, a volte male. Ha un viso così scolpito, che sembra una statua a volte. E poi il sorriso... l’ho visto sorridere una sola volta. È uno di quei sorrisi che non mettono voglia di ridere, o felicità, ma creano tranquillità, come uno stato di neutralità, come se non ci fosse né bene né male, solo “neutro”. Ed la neutralità di cui ho bisogno. Non sarò mai troppo felice, ho fin troppi motivi per essere triste; non sarò mai troppo triste, c’è sempre qualcosa che mette felicità; io preferisco essere neutra alla vita...||
-Ff ferma per volontà dell'utente-
Genere: Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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-Manna, manna…-. Chi cazzo è? Sono in un letto, un letto comodo, appoggiato a qualcosa di ancora più comodo, ma non mi pare un cuscino. Scommetto che è il petto di qualcuno. Aaah, lo sapevo che in paradiso c’erano i ragazzi carini. Vabbè che il mio paradiso è pieno di ragazzi carini. Chissà se Louis è andato in paradiso o all’inferno. Beh, se questo è il mio paradiso Louis c’è di sicuro. Ma allora perché c’è una vocetta di bambino che vuole la manna? Oddio, non mi sarò scopata un bambino? Nah, in paradiso è pieno di bambini, non mi faranno fare di certo adulterio proprio qui. E allora cazzo vuole sto marmocchio. Apro un po’ gli occhi. Due occhioni azzurri mi guardano dal lato del letto. Uffa, odio e odiavo i bambini che mi fissano. Richiudo gli occhi, ma il marmocchio continua a punzecchiarmi il braccio. Manca poco e gli mollo un cazzotto e lo faccio volare via.  Ad un tratto il tizio sotto di me si muove. Sposta un braccio, poi si ferma e mi spinge via.
-Ahia- protesto io alzando la testa per vedere in faccia al maleducato. Che magari è Louis.
Oddio. ODDIO. O D D I O. Io e Louis urliamo contemporaneamente mentre cadiamo spaventati dal letto. Non sono davvero andata a letto con lui. Oh mio Dio, cosa ho fatto? Mi alzo di scatto, prendendo un cuscino e lanciandolo contro Louis. Mi butto sopra di lui iniziandolo a soffocare. Il bambino si sarà forse spaventato, perché sta iniziando a piangere.
-COME HAI OSATO PORTARE A LETTO ME? ME! TI TAGLIO IL PENE DI NETTO E L’UTILIZZO PER GIOCARE A MONOPOLI BRUTTO COGLIONE!- urlo mentre cerco di soffocarlo con il cuscino. Lui è comunque più forte di me, e riesce a farmi cadere, alzandosi di scatto in piedi e cominciando a respirare affannosamente. Una ragazzina entra nella camera sbraitando.
-Che cavolo succede qui? Perché Joseph piange?- dice attraversando al stanza. Non mi ero accorta che eravamo in una stanza. Ha le pareti tutte rosa, il letto con le lenzuola bianche, un fasciatoio nell’angolo, una culla accanto al letto, una cabina armadio tutta incasinata. Questo non è il paradiso. Insomma, me lo aspettavo con i pavimenti fatti di nuvole, angeli qua e là, cancelli dorati e fontane di cioccolato e panna. Qui mi sembra la camera di due genitori. Ma cosa cazz…
-Siamo appena precipitati da un ponte, e secondo te ti ho portato a letto? Tu si che hai le idee chiare- esclama Louis riprendendo fiato.
-Da dov’è che siete caduti?- chiede la ragazzina con in braccio il bambino.
-Questo è il paradiso?- chiedo spontaneamente. La ragazzina in vestaglia mi guarda male.
-Ma secondo te è il paradiso questo? Sarà una famiglia che ci ha trovato e ci ha ospitato- esclama Louis guardandosi intorno.
-Certo che la caduta ti ha fatto male- dico fissando la sua faccia che pare invecchiata. Ha la pelle più ruvida, con delle occhiaie spaventose.
-Nemmeno a te devo dire, quelle zampe di gallina non ti donano proprio- dice lui toccandosi il viso. Oddio. Ci precipitiamo nello specchio dell’armadio e urliamo di nuovo in contemporanea. La nostra faccia è invecchiata: ho le zampe di gallina, e le occhiaie, e le rughe, alcuni capelli bianchi fanno capolino dai capelli di Louis e ha peli anche sulle mani.
-Che sogno strano avete fatto? Siete tornati giovani? Mi dispiace per voi, ma noi dovremmo andare a scuola, e siamo già in ritardo- dice la ragazzina. Louis va ancora fiero della sua teoria, così chiede alla ragazzina:
-Scusami piccolina, chi sono i tuoi genitori, e dove possiamo trovarli?-. La ragazzina guarda male pure lui.
-Prima cosa,non sono una ragazzina papà, e poi siete voi i miei genitori, e adesso piantatela con le vostre storielle, questa è la vita vera e dovete portarmi a scuola. Mamma, prendi Joseph, mi sta pesando, io vado a cambiarmi. Tornate in voi, grazieee- dice la ragazzina appioppandomi il bambino e sparendo per il corridoio. Louis rimane con la faccia da scemo a fissare il punto dove prima stava la ragazzina.
-Che giorno è?- chiedo io, poggiando il bambino nella culla.
-È impossibile, questa cose esiste solo nei film, solo nei film- mugugna lui ignorandomi, in preda al terrore. Mi guardo in giro e scorgo un cellulare sul comodino. Premo qualche tasto a caso, il cellulare mi sembra troppo strano. Lo accendo, e noto sullo sfondo una foto: io e Louis sorridiamo, poggiati sull’erba, con il bambino in braccio e la ragazzina accanto a noi. La data segna 27 aprile 2024. Ah. Cazzo.

 
  
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