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Autore: Mitica_2    06/02/2015    3 recensioni
Withney Smith è una ragazza di Los Angeles. Cos'ha di speciale? Niente in effetti: è la classica presuntuosa, arrogante e orgogliosa ragazza che vive in quella grande città. Non la pensano così però i suoi due migliori amici: Ashton Irwin, con cui ha un rapporto davvero speciale, e Maggie Polks. Loro sono la sua ragione di vita.
Cosa succederà però, quando un nuovo professore entrerà nella vita di Withney? Un professore che sembra conoscerla sotto ogni aspetto. Cosa succederà se tra i due ci fosse qualcosa in più che di un semplice rapporto insegnate-alunno?
E se Withney incontrasse un ragazzo che sembra essere il principe azzurro, pronta a salvarla e farle vivere una vita fantastica? Se questi due amori si scontrassero nel cuore di Withney, per decidere il suo possesso?
Riuscirà Withney a trovare il vero amore?
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Spero di avervi incuriosite :) Entrate e buona lettura <3<3
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5



-Ma ti dico di sì Margaret! Te lo giuro!- affermai di nuovo con convinzione.
-Oh Withney per favore, non ci crederò mai- ribatté ferma ancora una volta.
-Perchè? Cosa c'è di strano?- domandai.
-Withney non ci crederò mai che appena l'hai visto, una luce l'ha illuminato, un coro angelico ha iniziato a cantare, delle colombe sono volate in cielo, le campane della chiesa hanno iniziato a suonare e che quel ragazzo fosse un angelo- disse tenendo il conto con le mani delle sue ragioni.
-Ma è successo veramente cioè è stato come nei film- saltellai dalla gioia.
-Withney il punto è che non siamo in un film- replicò.
-Margaret era un angelo- mi appoggiai coi gomiti al bancone e tenni la testa con le mani.
-Ne dubito- rise leggermente.
-Gli mancavano solo le ali- continuai ignorando il suo commento.
-E l'aureola, giusto?- fece ironica.
-Margaret potresti cercare di assecondarmi nel mio sclero?- le chiesi sorridendo come un ebete.
-With lo sai che vorrei tanto ma, questa è follia- rispose scuotendo la testa divertita.
-Follia? Follia? Questa non è follia. QUESTA E' SPARTAAAA!- gridai sbattendo i pugni sul bancone della cucina.
Rise a crepapelle per la mia imitazione di Gerard Butler che interpretava Leonida nel film 300.
-Withney un giorno mi farai morire- riuscì a dire tra le risate.
Risi anch'io.
Era da circa venti minuti che le stavo raccontando del mio incontro con Harry, in pratica da quando ero arrivata a casa, mentre lei stava lavando le stoviglie.
-Beh comunque dopo questo, è ovvio che non ti assecondo- scherzò.
-Qua ci vorrebbe Maggie. Lei sì che mi asseconda in tutto- affermai annuendo con la testa.
In quel momento suonarono al campanello ed io e Margaret ci scambiammo un'occhiata curiosa.
-Vado io- dichiarai.
-Magari è il tuo angelo- disse mentre uscivo dalla cucina.
Aprii la porta e trovai una bionda con uno sguardo preoccupato.
-With senti...-provò a dire.
-Maggie ma sei sensitiva allora! Sei una grande, sei proprio quello che mi serviva- esclamai contenta trascinandola dentro e chiudendo la porta.
-Non capisco io volevo...- parlò ancora.
-Ah sta zitta devo raccontarti una cosa importante- la mossi dalle spalle per trasmetterla il mio stato d'eccitazione.
-Io pure devo dirti una cosa importante. Mi dispiace per quello che ti ho detto- disse tutto d'un fiato.
-Perchè  cosa mi hai detto?- domandai confusa.
-Come cosa ti ho detto? A mensa, non ricordi?- fece incredula.
-Senti non so di cosa tu stia parlando quindi ora vieni in cucina e scleri con me- la trasportai in cucina sotto il suo sguardo stranito.
Le presi un bicchiere d'acqua e la feci sedere su uno sgabello.
-Allora oggi ho fatto un incontro meraviglioso- iniziai con un sorriso enorme.
-Preparati è una storia avvincente- la avvertì Margaret poggiandosi al lavandino ed incrociando le braccia per guardare la scena.
In tutto questo Maggie continuava a guardarci con uno sguardo molto stranito segno che non ci stava capendo niente.
-Okay- mormorò bevendo un sorso d'acqua.
-Allora ero in macchina e stavo cantando e mi sono distratta così ho quasi rischiato di investire un ragazzo. Fortunatamente non è successo nulla di grave comunque, io scendo dalla macchina per accettarmi delle sue condizioni e...Cosa mi trovo davanti? Un angelo dai capelli ricci color cioccolato e gli occhi di un verde smeraldo. Era bellissimo Maggie e ti giuro che un raggio di luce l'ha illuminato, che delle colombe hanno iniziato a volare in cielo, che un coro angelico ha iniziato a cantare e che le campane della chiesa hanno cominciato a suonare- raccontai completamente assorta nel ricordo di quel ragazzo.
-E come si chiamerebbe questo angelo?- chiese.
-Harry Styles- sospirai con tono sognante.
Vidi Maggie mordersi il labbro inferiore come se fosse indecisa, poi posò il bicchiere sul ripiano e mi venne vicino. Posò le mani sulle mie braccia e mi guardò negli occhi.
-Lo sai che...che questa è una delle storie più belle che abbia mai sentito!- esclamò felice.
-Oddio già mi immagino i vostri occhi che si incontrano! Descrivilo meglio dai!- mi incoraggiò.
-Okay allora: aveva delle braccia molto belle anche se erano piene di tatuaggi, era alto tipo un metro e ottanta, aveva dei vestiti fantastici, le sue labbra erano carnose e rosee, e...ed era bellissimo e basta- lo descrissi con un po' di imbarazzo in quanto non mi ero mai trovata in una situazione simile.
-E' alto come il tuo professore allora- constatò Margaret.
-Margaret io ho appena incontrato l'amore della mia vita, e tu mi vieni a dire che lui è alto quanto il mio professore?- le domandai voltandomi a guardarla.
-Ehi scusa se io mi butto sui quarantenni e non sui ventenni- rispose ironica.
-Oh vuol dire che ti butti sul nostro professore?- si intromise Maggie con fare malizioso.
-Non volevo dire quello- si difese subito.
-Che poi lui ha trentotto anni e non quaranta- le ricordai.
-Da quando in qua sai qualcosa del professore?- domandò curiosa la bionda.
-Beh non è poi così tanto, so solo la sua età. Non è tanto- risposi giustificandomi.
Per Withney lo è, lo è eccome- annuirono insieme per l'affermazione di Maggie.
-Vogliamo per favore dimenticarci di quel tizio e di concentrarci su Harry?- cercai di riportare il discorso sul mio angelo.
Sinceramente, preferivo evitare il discorso "Professore di Matematica". Ancora non mi andava giù quello che era successo quella mattina e non volevo pensarci. Tanto non sarebbe più accaduto.
-Okay allora...Dobbiamo scoprire tutto di lui- dichiarò lei.
-E come? So solo il suo nome- chiesi io.
-Facebook, no?- fece ovvia.
-Maggie sei un genio- le baciai la guancia e presi subito il mio telefono.
Cliccai sull'app di Facebook e scrissi sulla barra di ricerca "Harry Styles":
-Speriamo che ci sia così i vostri film mentali, forse, si placheranno- disse Margaret.
-Margaret questi sono più che semplici film mentali, sono dei veri e propri scleri- affermò la bionda mentre io continuavo a cercare.
-Oh lo vedo- rise indicandomi.
La pagina si caricò ed io cominciai a scorrere i vari profili che avevano il nome "Harry Styles". Pensavo che fossero pochi ma, mi dovetti ricredere quando lessi "89 risultati per Harry Styles". Ma com'era possibile che ci fossero così tante persone che si chiamassero Harry Styles?
-L'hai trovato?- domandò impaziente Maggie.
Scossi la testa in segno di negazione. Scorrevo scorrevo ma niente chioma riccia. Solo uomini barbuti e pelati o bambini che si credevano grandi perchè "avevano Facebook", senza aggiungerei i vari profili con icone del tipo "Ahahah, die" che ignorai bellamente. Chi l'avrebbe detto che fosse stato così difficile trovarlo?
Stavo per perdere la speranza quando vidi un volto famigliare in un profilo.
-Fermi tutti- esclamai di botto.
-Cosa?- fece Margaret posando lo strofinaccio.
-Forse...forse...forse...- continuai a ripetere mentre la pagina del profilo, che avevo precedentemente cliccato, si caricava.
Esultai appena comparì l'immagine di un ragazzo dai capelli castani con le fossette e gli occhi verdi che sorrideva e faceva la linguaccia.
-Oddio è un amore!- esclamò Maggie coprendosi la bocca.
-Ma è dolcissimo in questa foto- usai il tono che si è soliti usare con i bambini.
-Fatemi vedere vah- Margaret si avvicinò a noi incuriosita dalle nostre reazioni.
Appena vide l'immagine spalancò gli occhi.
-Ma questo è...- cominciò.
-Un angelo?- chiesi io retorica.
-No è il figlio di mia sorella Anne!- quasi urlò.
Io e Maggie ci guardammo ed avevamo entrambe la stessa espressione.
-Cosa?- esclamammo all'unisono scioccate.
-Si può sapere perchè non me l'hai detto subito?- domandai con tonno leggermente alterato.
-Quando avevi detto Harry Styles non pensavo che ti riferissi a lui, non credevo che potesse essere lui...E poi io non lo vedo da tanto mio nipote, saranno un tre anni- si giustificò mentre guardava ancora la foto.
-Ma, tu non fai Styles di cognome- notò Maggie.
Mi battei una mano sulla fronte mentre Margaret le rivolse un'espressione che sembrava tanto l'emoji di whatsapp che ha la bocca e gli occhi chiusi in una linietta.
-E' il cognome di suo padre, genio- feci io ovvia.
-Ah giusto- si batté anche lei una mano in fronte per l'ovvietà della cosa.
-Comunque Margaret, sai cosa significa questo?- le chiesi con un sorriso enorme e lo sguardo malizioso.
-Non esattamente- rispose lei preoccupandosi per la mia espressione.
-Significa che tu organizzerai qualcosa per farmelo conoscere- le spiegai cercando di mantenere quell'espressione che a quanto pare non le piaceva per niente.
-Stai scherzando?! Io non voglio perdere i legami con la mia famiglia perchè ho presentato a mio nipote una pazza!- si rifiutò alzando teatralmente le mani in aria.
-Ehi io non sono pazza- non avevo mai sopportato quando la gente mi dava quell'aggettivo.
-Sei diversamente sana di mente- disse allora cambiando le parole anche se il senso era quello.
Io e quella donna eravamo molto simili, probabilmente crescendo avevo preso tratti del suo carattere e, in tutta sincerità non mi dispiaceva affatto.
-Ha un fratello per caso?- domandò Maggie mettendo fine a quel battibecco che stava per iniziare sul fatto "dell'essere pazza" o no.
-No ha una sorella più grande, si chiama Gemma- le rispose.
Nel frattempo io ero tornata a scorrere il suo profilo facebook alla ricerca di qualche informazione o foto.
-Oh peccato- sospirò triste Maggie.
Mi bloccai su una foto che ritraeva Harry con altri quattro ragazzi.
-Non avrà un fratello ma, i suoi amici non sono niente male- constatai ad alta voce.
Maggie mi prese letteralmente il telefonino dalle mani e analizzò la foto.
-Beh certo la foto non è granché ma, sono molto carini- dichiarò dopo un'attenta analisi.
Nella foto insieme a Harry, che aveva intorno a sé quello che sembrava un rullino di una fotocamera, c'erano un biondino, due castani e un moro. Il biondino era al centro ed indicava Harry, il moro accanto era sporto un po' in avanti, il castano indicava anche lui Harry e aveva un'espressione buffa, l'altro castano accanto a Harry aveva un cappello rosso e sorrideva e sembrava aver attorcigliato lui il rullino attorno a Harry visto che teneva in mano un'estremità. Nella descrizione della foto c'era scritto "Una normale giornata al cinema" e poi vi erano taggati i ragazzi nella foto: Niall Horan, Louis Tomlinson, Liam Payne e Zayn Malik.
A primo impatto mi sembravano dei ragazzi simpatici e a giudicare dai commenti sotto la foto, sembravano molto amici quei cinque.
-Sembrano dei tipi apposto- affermò Maggie ed io le diedi ragione.
In fondo, sembravano i soliti ragazzi che amano divertirsi. Il nostro genere di ragazzi in pratica.
Sentimmo il campanello suonare ed io mi avviai subito ad aprire la porta.
-With! Oddio mi hai fatto preoccupare!- in meno di cinque secondi mi ritrovai Ashton addosso.
-Ash non riesco a respirare- gli feci notare visto che mi stava stringendo troppo forte.
Si staccò e mi prese il viso tra le mani.
-Stai bene?- chiese serio.
-Certo che sto bene anzi, vieni qua che ti dobbiamo raccontare una cosa- risposi io chiudendo la porta e portandolo con me in cucina.
-Cosa che mi devi raccontare?- domandò.
-Ashton qual buon vento! E' sempre bello vederti- lo salutò Margaret calorosamente.
-Irwin guarda mancavi solo tu- gli disse Maggie a mo' di saluto.
-Anch'io sono felice di vedervi ma, mi spiegate cosa è successo? E perchè voi due avete dei sorrisi ebeti stampati in faccia?- ci indicò tutte e due.
-Oggi ho conosciuto un angelo- sospirai sognante.
-Un angelo?- domandò perplesso.
Maggie gli passò il cellulare così che potesse vedere Harry.
-E questo me lo chiami angelo? Oh andiamo io sono molto meglio- si ravvivò i capelli e posizionò il telefono vicino alla sua testa così che noi potessimo compararli.
In risposta noi ridemmo.
-Ashton non scherzare- disse la bionda.
-Chi sta scherzando, io sono serissimo! Io sono cento volte più bello di questo...Harry Styles. Che poi ho pure il nome più figo ceh- si vantò.
-Okay Ashton come dici tu- continuai a ridere e gli presi il telefono dalle mani.
-Cioè fatemi capire, state dicendo che quel ricciolino è migliore di me?- fece un'espressione così sconvolta che per poco non crollai dalle risate insieme a Maggie.
Non sapevo se ridere per la sua espressione, o per il fatto che voleva seriamente che noi lo comparassimo a Harry. Insomma, Ashton era molto bello sì e aveva degli occhi e dei capelli splendidi ma, non poteva competere con Harry e i suoi smeraldi e i suoi ricci.
-E' mio nipote- si intromise Margaret.
-Marge con tutto rispetto per tuo nipote ma, io sono migliore. Discorso chiuso- batté un pugno sul bancone come a voler enfatizzare quel concetto che nel giro di due minuti aveva ripetuto cinque volte.
-Okay okay discorso chiuso- bloccai il telefono e lo posai.
-Allora, che facciamo?- chiesi.
-Dovremmo fare i compiti di Matematica ragazzi, anche se è solo il secondo giorno di scuola- si rivolse ad Ash alludendo alla discussione di oggi a pranzo.
-Okay va bene, mi arrendo. Facciamo i compiti- alzò le mani in aria e si arrese alla volontà di Maggie.
-Bene, Margaret noi siamo in camera mia a fare i compiti. Tu nel frattempo perchè non telefoni ad Anne?- le proposi passandole un braccio attorno alle spalle.
-Oh te lo scordi, fila di sopra e non toccare più questo argomento- mi intimò spingendomi verso le scale.
-Ne riparleremo- dissi ridendo salendo le scale.
-Withney chi è Anne?- mi chiese Ash che era dietro di me.
-Solo la mamma di Harry- rispose Maggie per me.
-Ancora con questo Harry? No ragazze ve lo dico, mettetevi gli occhiali perchè non state riuscendo a vedere l'immensa bellezza che ho- disse Ashton ribadendo ancora una volta il concetto.
Arrivammo in camera mia ed io mi sedetti subito alla scrivania, pronta per iniziare i compiti, cercando di ignorare Ash e tutto quello che usciva dalla sua bocca.
-Ashton posso dirti una cosa? Ma smettila- lo spinse leggermente da una spalla la bionda.
-Riprenderemo il discorso più tardi- le promise con tono autoritario.
-Su iniziamo- aprii il libro di Matematica e presi la pagina della lezione di oggi.
Adesso dovevamo essere seri perchè se c'era una cosa su cui eravamo d'accordo, era che i compiti si devono fare seriamente altrimenti è solo tempo buttato.


Qualche ora più tardi...

-Alla fine quegli esercizi erano facili- constatai scendendo gli ultimi gradini delle scale con un salto.
-Sì infatti, ed erano anche a piacere alla fine quindi è venuto tutto più semplice. Abbiamo anche avuto il tempo per parlare e per youtube- aggiunse Maggie.
-Non so voi ma, io amo questo professore. Cioè mi sento troppo importante quando mi chiama Irwin- esclamò felice Ashton.
Ridemmo e ci sedemmo negli sgabelli vicino al bancone della cucina.
-Allora, sono le 19:30. Che fate? Ve ne andate o restate un altro po', vi fermate a cena...- gli proposi.
Quella sera i miei sarebbero tornati tardi quindi sarei stata sola con Margaret perciò, non mi dispiace avere della compagnia.
-Io rimango- affermò subito Ashton alzando una mano a mo' di "Presente".
Gli regalai un sorriso enorme per ringraziarlo.
-Io sarei tentata ma, ho promesso a mia madre di aiutarla a cucinare la cena- mi rivolse uno sguardo di scuse.
-Non fa niente tranquilla- la rassicurai accarezzandole un braccio.
Il campanello suonò per la terza volta quel giorno.
-Ma non ho capito, questa casa oggi è diventata una specie di centralino o cosa?- dissi ironica visto che sembrava che quel giorno tutti avevano deciso di farmi visita.
Sentimmo un "Vado io!" di Margaret e così non mi preoccupai di andare ad aprire.
-Ti immagini è Harry- ipotizzò Ashton ridendo.
-Oh sì certo come no. Continua a giocare con le mie fantasie Irwin- dissi fingendo un tono scocciato.
In quel momento Margaret entrò in cucina con un'espressione alquanto preoccupante.
-Marge chi è?- le chiesi subito seria.
-Un uomo, chiede di te- rispose in un sussurro.
-Un uomo?- fece Ashton alzandosi dallo sgabello per guardare meglio Margaret.
-Sì, l'uomo più bello che abbia mai visto- aggiunse poi guardando un punto imprecisato del soffitto.
Io, Maggie ed Ashton ci guardammo straniti. Chi poteva mai...Oh no no no, non se ne parla, non esiste, non può essere lui.
-Ha detto come si chiama?- domandai deglutendo preoccupata.
-Robert- rispose sorridendo.
-Oddio!- la bionda accanto a me si mise le mani davanti la bocca e per poco non svenne.
-Non può essere! Non esiste che lui sia qui!- quasi urlai cercando di realizzare che il mio professore era venuto a casa mia.
-Ok ok allora cerchiamo di calmarci. Cerchiamo di realizzare che...il prof...più bello del mondo...E' QUI A CASA TUA!- Maggie balzò dalla sedia in preda all'euforia.
-Ma che cavolo ci fa qui lui?- Ashton più che stupito sembrava incuriosito.
-Oh non lo so ma, io non ci vado- affermai decisa.
-Tu ci vai invece. Forza- Maggie mi prese per un polso.
-Sei matta? Non sappiamo nemmeno perchè è qui! Pensa se mi volesse violentare!- sbraitai in preda alla paura.
-Oh ma per favore Withney- si intromise Marge.
-Senti è nel salone, ora tu vai lì e gli parli. Niente scuse- mi ordinò autoritaria.
Mi prese per le spalle e mi portò lei per poi buttarmi letteralmente nel salone.
Il prof era seduto sul divano e stava osservando il camino davanti a lui. Feci un colpo di tosse per richiamare la sua attenzione. Si voltò e appena mi vide balzò in piedi.
-Oh Withney fortunatamente stai bene- sospirò sollevato venendomi vicino.
Annuii in risposta e incrociai le braccia a disagio. Non è una scena normale vedere un prof a casa propria.
-Sai, quando te ne sei andata mi sono preoccupato molto. Ho avuto paura che ti era capitato qualcosa di brutto o...che avessi detto qualcosa di sbagliato- continuò dopo mettendosi le mani in tasca.
-Non mi è capitato nulla e lei non ha detto o fatto qualcosa di sbagliato. Almeno non l'ha fatto fino a cinque minuti fa quando si è presentato a casa mia- dissi acquistando coraggio.
-Lo so che non è una cosa normale però, ho sentito che dovevo venire. Così ho cercato il tuo indirizzo nel fascicolo della scuola e sono venuto qui- spiegò.
-Beh non c'era bisogno- feci spallucce.
-Sì che c'era. Io non potevo resistere con quell'immagine davanti agli occhi- replicò facendosi improvvisamente serio.
-Quale immagine?- chiesi curiosa.
-Quella di te che piangi e che dici che non hai bisogno d'aiuto quando è tutto il contrario- rispose con voce ferma.
Durante il pomeriggio non avevo pensato neanche un secondo a quello che era successo quella mattina e, adesso, lui mi stava mettendo davanti di nuovo i miei problemi. Doveva andarsene.
-Se ne vada per favore- sussurrai abbassando lo sguardo.
-Withney perchè non capisci che devi cambiare, che devi togliere dalla tua testa quelle paure che ti tormentano ogni giorno- lo sentii camminare e in meno di cinque secondi era di fronte a me.
-Io non...non ho bisogno di...se ne vada e basta- la mia voce cominciò a tremare.
-Dimmelo guardandomi negli occhi- non sapevo se considerarla una richiesta o un ordine.
In entrambi i casi non avevo intenzione di guardarlo, non volevo crollare di nuovo e soprattutto, non volevo crollare di nuovo davanti a lui.
-Withney- sussurrò.
Poggiò un pollice sotto il mio mento e pian piano mi fece alzare lo sguardo. Incontrai i suoi occhi. Le immagini di color smeraldo che avevano dominato i miei pensieri quel giorno, furono spazzate via da un azzurro ghiaccio che però non portava freddo ma, calore. Percepii un brivido salirmi su per la schiena.
Il mio respiro si era fermato come se avesse paura che, uscendo dal mio corpo, avesse intaccato quello di Robert. La mia gola era diventata secca e le mie corde vocali non avevano nessuna intenzione di emettere alcun suono.
Dovevo ancora scoprire il motivo per il quale lui mi metteva così in soggezione, non metteva in soggezione solo il mio corpo ma anche la mia anima come se ogni centimetro del mio corpo si sentisse...in qualche modo spaventata da lui. Eppure, se ero spaventata, perchè il mio sguardo era caduto sulle sue labbra? Perchè sembrava che tra di noi ci fosse una specie di attrazione che però veniva sempre schiacciata da quell'aria di sfida e tensione che c'era tra noi? Perchè quel professore riusciva sempre a sconvolgere il mio animo?
Eravamo ad un passo di distanza e nessuno sembrava accennare un movimento. Perciò, decisi che per quel giorno avevo avuto una bella dose di "turbamento" e che era abbastanza.
-V-vattene- riuscii a pronunciare.
Annuì mordendosi un labbro. Si allontanò lentamente e la porzione di pelle dove prima vi era poggiato il suo pollice, sembrò come protestare per la mancanza di quel contatto.
-Ci vediamo domani a scuola. Buonanotte Withney- mi salutò guardandomi dritto negli occhi.
-Buonanotte- proferii non ricambiando lo sguardo.
Si diresse verso la porta e appena la sentii aprirsi e chiudersi subito dopo, chiusi gli occhi e sospirai. Quel giorno erano successe troppe cose ed era arrivato il momento di spegnere il cervello.
Andai verso le scale e feci per salirle ma, vidi Ashton, Maggie e Margaret arrivare e aspettare un qualche mio commento.
-Non ho voglia di parlarne- scossi la testa.
Salii in fretta le scale e mi rifugiai in camera mia, nella speranza che nessuno venisse a disturbarmi.

 


Note dell'autrice


Ok, prima di tutto, scusate per la settimana di ritardo. Purtroppo ho molti impegni in questo periodo e andranno ad aumentare nei prossimi mesi; per questo non aggiornerò più ogni venerdì. La storia non la cancellerò però non vi assicuro la continuità che invece avevo all'inizio. Purtroppo la scuola( compiti, interrogazioni, corsi extrascolastici), il mio computer che fa davvero schifo( fortunatamente a Maggio avrò un computer nuovo), e altri impegni( personali e non), non mi permettono di dedicare molto tempo alla scrittura. Scusate però non pensavo di avere così poco tempo per scrivere quando ho pubblicato la storia. Comunque visto che vi sto annoiando sicuramente, direi di passare a parlare del capitolo.
Allora il capitolo inizia con una Withney molto sclerata a cui si aggiunge Maggie. Secondo voi Harry è davvero l'angelo di With? E cosa ne pensate delle loro reazioni? Ed Ashton che dice di essere migliore? Secondo voi ha ragione? Ma, il grande evento( si fa per dire), avviene alla fine quando Robert si presenta a casa di Withney. Che ne pensate di questo "incontro"? E cosa succederà l'indomani a scuola? Fatemi sapere cosa pensate del capitolo nelle recensioni :)
Ringrazio chi ha recensito la storia( siete delle anime pie) e vi lascio con le foto che i protagonisti vedono nel profilo facebook di Harry. Alla prox..baci<3<3<3<3


Questa è la foto profilo di Harry:

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Questa è la foto dove ci sono anche i ragazzi( scusate per la qualità ma, mi sembrava quella più "adatta" ad un profilo di facebook perchè è uno scenario abbastanza "comune". Scusate se come al solito non mi sono spiegata bene ahah):

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