Ricordo molte cose di te, molte cose.
Ma mi fa ribrezzo la tua schiena, la tua colonna vertebrale che sporge sotto la pelle.
E mi fanno ribrezzo le tue scapole che si piegano e paiono ali, insulse ali strappate, inutili ormai.
E la forma del tuo collo, troppo lungo, troppo magro.
Le tue costole mi disturbano, sono così evidenti da sotto la maglietta.
E odio, odio questa parte di te, questa forma così flessuosa ma ricurva, così felina ma malata. La odio perché è l'ultima cosa che ho visto, l'ultima che ho toccato, l'ultima a cui mi sono aggrappato.
E l'ultima che mi ha rifiutato.