- Luna: Uh-uh
- La storia di Luna era la più tragica. Conobbe suo marito Rolf grazie al Cavillo, il giornale per cui lavorava. Lui condivideva le sue idee rispetto Nargilli, Ricciocorni Schiattosi e tutti gli altri animali che suo padre aveva inventato nel corso degli anni. Le inviava numerose lettere d'apprezzamento per gli studi che puntualmente pubblicava sul Cavillo, alle quali aggiungeva la sua opinione. Iniziarono a uscire insieme e, qualche anno dopo, si sposarono.
- Durante il loro secondo anno di matrimonio Luna iniziò a registrare degli spostamenti di massa di Nargilli, che li portarono a trasferirsi nell'America del Sud, ai confini con la Foresta Amazzonica. All'interno di essa trovarono una tribù d'indigeni che veneravano esseri simili ai Nargilli e praticavano una medicina molto simile alla magia. Luna e suo marito entrarono a far parte di questa tribù, assorbendone cultura, costumi e lingua.
- Vissero tranquillamente lì per più di cinque anni, lasciandosi quasi totalmente alle spalle la loro vita precedente. Un giorno, però, un gruppo di bracconieri che fuggiva alle autorità Sudamericane riuscì ad entrare nella tribù, creando scompiglio. Tra Luna e Rolf non c'era più affiatamento come al principio del matrimonio: lui iniziava a sentire la mancanza del tenore di vita che avevano in Inghilterra, della sua famiglia e dei suoi amici, mentre lei sarebbe volentieri rimasta tra i selvaggi. Questo, sommato all'ingenuità di Luna, la portarono tra le braccia di uno dei bracconieri: le sue promesse di amore eterno e felicità la fecero innamorare, portandola persino a progettare una fuga.
- Non
poteva però immaginare che l'uomo stesse mirando alla
ricchezza del
marito
e che, invece di una fuga, stesse progettando un omicidio: avrebbe ucciso Rolf e poi, dando la colpa a Luna e consegnandola alla polizia, sarebbe scappato con l'amante in un paese dell'Europa Orientale. - La parte riguardante l'omicido era la più confusa: la ragazza, totalmente dimentica della lingua inglese, era riuscita ad esprimersi solo a gesti, dando una versione completamente diversa rispetto a quella dei giornali. Un unico punto combaciava in entrambi i racconti: l'uomo era stato ucciso da un potente veleno ed era stato trovato al limitare della foresta, tra le braccia della moglie, grazie ad una soffiata anonima. In principio si era pensato ad un serpente, ma, non essendo presenti morsi sul corpo della vittima e avendo trovato le mani dell moglie cosparse della letale sostanza, si era passato facilmente all'omicidio.
- « Ma allora sei stata tu? » chiese confusa Hermione dopo aver ascoltato il racconto da Ginny, guardando nel punto dove pensava si trovasse la cella di Luna.
- « Uh-uh. Non colpevole. »
Angolo autrice: Lo so, lo so, sono in tremendo ritardo. E non ho scusanti, perché i capitoli sono già tutti pronti e betati dalla grandissima Bertu. Questo capitolo è piuttosto diverso dagli altri, ma mi piace particolarmente. Un bacio, Catherine.