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Autore: isina4everyoung    01/12/2008    3 recensioni
Una Potter e un Malfoy. Un amore impossibile come quello di Romeo e Giulietta. Lily e Scorpius due anime gemelle pronte ad affrontare le difficoltà pur di far crescere la loro storia d'amore. Un'anno ad Hogwarts. Il più bello e il più intenso, ma anche il più doloroso. DAL 13ESIMO CAPITOLO: Si fissarono in silenzio e poi si baciarono. Quel bacio le fece ricordare quando si erano baciati la prima volta. Allora quel gesto le era sembrato così strano e inappropriato, mentre adesso il pensiero di rinunciarci per una settimana la atterriva.- ci vediamo tra una settimana-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Lily vide Gea in lacrime correre  via e capì subito che qualcosa non andava. Si alzò in piedi e spaventata corse da suo fratello.

 

Scorpius vide Lily alzarsi in preda al panico e correre verso la scuola. Senza pensare la imitò e corse giù dove vide James in piedi a fissare il vuoto.

 

James sentì Lily arrivare raggiunta poco dopo da Scorpius. Era chiaro che qualcosa non andava, ma lui non aveva il coraggio di parlare. Le domande supplichevoli di Lily gli passavano attraverso. Niente aveva più senso.

- Per l’amor del cielo Potter vuoi dirci cosa sta succedendo?- Scorpius teneva stretta Lily che piangeva in preda al panico.

- Tobias…treno…Gea…- James non riuscì a formulare una frase completa

- Cosa è successo James, ti prego! Cosa è successo?- Lily aveva smesso di piangere il viso ancora rigato dalle lacrime guardava James

- Tobias…il treno su cui viaggiava….è morto- disse le ultime due parole come un sussurro tuttavia sembrarono echeggiare per la scuola.

Lily iniziò a singhiozzare più forte di prima e Scorpius la lasciò andare sconvolto. Nessuno aveva mai conosciuto Tobias prima di quell’anno tuttavia negli ultimi mesi si erano uniti tutti molto e questa perdita così improvvisa li aveva scioccati.

 

Lily era ancora in singhiozzi quando arrivarono Neville e Luna.

- Lily, dov’è Gea?- Luna aveva la voce rotta

- Io non lo so, mi dispiace…per tutto-

- Anche a me, tesoro…scusami- prese suo marito per un braccio e iniziò a correre disperata verso sua figlia. Ma Lily non diede segno di vederla. Le parole di James avevano spezzato qualcosa dentro di lei e anche se sapeva che sarebbe dovuta andare da Gea non riusciva a muoversi. Sapeva che con il suo umore non avrebbe potuto essere di aiuto alla sua migliore amica. Però i minuti passavano e con loro anche le ore, Gea non si faceva vedere e James, che aveva superato lo stato catatonico stava iniziando a preoccuparsi…

- Lily, Scorp tiratevi su! Dobbiamo trovarla!-

- Chi scusa?- Lily era ancora scossa, con la gola secca per il pianto sembrava essersi appena svegliata da un incubo

- Gea!- continuò in  risposta allo sguardo interrogativo della sorella- non so se ti ricordi che To…è lei quella che ci sta più male! E non si vede da ore, dobbiamo cercarla!-

- Cavolo, Scorpius andiamo!- Lily prese il biondo per mano e corse via lasciando James da solo a pensare su dove poteva essere quella ragazzina…

 

 

- Allora l’avete trovata?- James, Scorpius e Lily si erano ritrovati davanti alla sala grande, ma nessuno aveva notizie di Gea.

- Noi andiamo a cercarla fuori da scuola, anche Luna e Neville sono ad Hogsmeade, ci uniremo a loro…-

Hogsmeade! Come aveva fatto a non pensarci? Certo…

- Devo…- non finì neanche la frase che corse via…

 

 

Gea stava seduta al buio. Non sapeva cosa fare. Sapeva che doveva andare dai suoi genitori, da Lily, Malfoy e James ma non aveva la forza per vedere i suoi amici… i suoi amici vivi e vegeti…li odiava per questo, e odiava anche se stessa per non essere morta con il suo ragazzo, il ragazzo che, ne era certa, amava.

 

- Gea…- non ebbe neanche bisogno di voltarsi per riconoscere la sua voce

- James…lasciami sola-

- No. So che non sei nelle condizioni adatte per ridere, ti chiedo solo di farmi stare un po’ qui con te. Non ho detto a nessuno dove andavo-

Gea lo fissò in silenzio e così James continuò- ho portato questa- estrasse una bottiglia dal mantello e la porse alla ragazza che la prese e ci si attaccò.

 

- Non riesco ancora a crederci..- erano in silenzio da quando James le aveva dato la bottiglia ed avevano già usato più volte un incantesimo per riempirla di nuovo…

- Lo so, non è facile per nessuno…-

- No, per me è diverso, era il mio ragazzo! E guarda come l’ho ripagato…-

- Gea quello che c’è stato tra noi non c’entra niente. Eravamo ubriachi e se ti fa star meglio posso anche andarmene- fece per alzarsi ma Gea lo tenne stretto con una mano

- Ti prego non lasciarmi, non adesso. Ho bisogno di te. Sei l’unico con cui mi sono aperta da quando è successo- gli occhi le si riempirono di lacrime al solo pensare a quello che era successo

- Non c’è bisogno che lo dici, so di cosa parli e starò qui fino a quando avrai bisogno di me, gli amici servono a questo…ad aiutarti nei momenti difficili…tutto si aggiusta prima o poi…-

Gea non disse niente si limitò a posare la testa sulla sua spalla e si addormentò.

 

 

 

- Lily torniamo dentro…- Scorpius prese la rossa per un braccio e la tirò via

- Non mi lasciare Scorp, ho bisogno di te…promettimi che non farai come Tobias-

Come poteva promettere? Ma lei ne aveva bisogno…

- Non farò come Tobias…io ci sarò sempre…- in un modo o nell’altro aggiunse mentalmente

 

 

- James…-

- Gea, hai bisogno di qualcosa?-

- Lily, devo parlare con lei per favore…-

- Vado subito a chiamarla…- si alzò e corse via in cerca di sua sorella.

Era di nuovo tutto buio. Gea pensava di soffocare, aveva bisogno dell’amicizia di James, anche se non sapeva perché. Sentiva che si era creato un legame strano con quel ragazzo e non voleva perderlo, considerando che era l’unico che la faceva rimanere in quell’universo di segreti e dolori…

 

- Gea, tesoro…- Lily corse dalla sua migliore amica e l’abbracciò

- Lily - non ci fu bisogno di dire altro, si guardarono e in un secondo ognuna capì quello che provava l’altra.

Paura dolore confusione rabbia tensione si aggiravano nelle menti e negli occhi delle due ragazze

- Ti voglio bene Gea, tanto-

- Grazie…-

 

 

Lily e Scorpius stavano andando verso il lago nero. Gea era già scesa e James era con lei. Albus avanzava con i suoi genitori poco dietro la sorella…il giorno del funerale era arrivato e, anche se stava iniziando giugno, il cielo era scuro quel venerdì pomeriggio alle tre.

Una ragazza con il volto pallido e grosse occhiaie si avvicinò a Gea che era seduta in prima fila.

- Posso parlarti?-

Gea la fissò in silenzio, quelle labbra, i lineamenti del volto che aveva accarezzato cento volte – Certo…- si alzò e seguì la giovane

- Tu devi essere Gea…-

- si, e tu sei la sorella di Tobias- era passata una settimana dall’incidente e, anche se il lutto aleggiava su tutto il castello, Gea era riuscita a ritrovare un equilibrio, del quale James Potter faceva assolutamente parte…

- Si. - rimasero in silenzio a guardarsi, ognuna persa nei ricordi che l’altra evocava- volevo dirti una cosa, so che forse non è il momento giusto…ma devo dirtela adesso che ne ho l’opportunità- Gea la guardava in silenzio

- Voglio che tu sappia quanto lui ti amava, Gea. Me l’ha detto la sera prima di..- eclissò sull’ultima parola che rimase sospesa in aria come un oggetto di vetro delicato- mi ha detto che ti ha amata ancora prima di conoscerti, ti adorava, l’ho capito da come gli brillavano gli occhi quando me ne ha parlato- Maggie guardò Gea che non parlava. – Pensavo fosse giusto che lo sapessi anche tu. A proposito mi chiamo Meggie, Meggie Webb.- sorrise, un sorriso triste e forzato, a Gea e si allontanò per raggiungere la sua famiglia.

Gea guardava il vuoto. Doveva andare, raggiungere Jam e gli altri per il funerale del suo ex-ragazzo ma le parole di Meg l’avevano inchiodata al terreno

- Tesoro…- la voce pacata di suo padre suonò come una ninna nanna per le orecchie di Gea nelle quali rimbombavano le parole della ragazza – Gea, sta per iniziare…-

- Babbo…- Gea si voltò, gli occhi lucidi e corse ad abbracciare il padre

- Non  fare così amore mio. Lo so che una perdita è un dolore insormontabile, ma ho conosciuto Tobias e so che lui non vorrebbe vederti così. Sei una ragazza forte, mio piccolo fiore, reagisci. Spacca il mondo fai sentire che ci sei ancora, il dolore è forte ma tu lo sei di più. Torna a vivere e sorridere, fallo per Tobias, fallo per te stessa. Non rovinarti così…tu sei forte, se non ce la fai tu non ce la può fare nessuno-

- Mi sono stufata di essere forte babbo. Vorrei potermi stendere e non alzarmi più vorrei…-

- Ti prego non lo dire Gea, non spezzare il mio cuore più di quanto non lo sia già…se non vuoi reagire per te fallo per i tuoi amici, ci sarà qualcuno per cui vale la pena vivere!-

James…

- Grazie papà…-

- Di niente, andiamo adesso…-

Gea annuì e prese la mano del padre. Doveva farcela, poteva farcela e con i suoi amici ci sarebbe riuscita…

 

 

Il prete finì il suo sermone e guardò le persone sedute, gli occhi alla tomba

-Adesso la parola a chi ha conosciuto più da vicino Tobias-

Era arrivato il momento dei discorsi. Gea era paralizzata sulla sedia ma Lily e James ai suoi lati le facevano forza.

- Stai tranquilla Gea, non devi farlo per forza…-

- Lo so Lil, voglio farlo-

Meggie risalì il corridoio di sedie e salì accanto al prete. Gli occhi, identici a quelli di Tobias, erano rigati di lacrime. Cercò con lo sguardo Gea e si appigliò a lei mentre pronunciava il suo discorso.

- Mio fratello era un ragazzo fantastico, gentile e buono. Tra di noi non c’è mai stato il solito rapporto che c’è tra due fratelli. Ci siamo voluti bene e abbiamo litigato, ma qualcosa ci faceva riunire subito. Nessuno ha mai avuto segreti per l’altro ed è per questo che vorrei chiamare a parlare Gea Paciok, la sua ragazza. Credo che sia lei la più giusta per parlarci di Tobias, che ha passato quest’ultimo anno insieme a lei ed ai suoi amici-

Gea volle sprofondare. Non era giusto. Era Meggie la sorella, era lei che doveva parlare, i suoi genitori non lei…lei la ragazza che lo ama da morire, così tanto da pensare di morire…

- Dai…- la foce di James le fece forza e quasi inconsciamente si alzò e prese il posto di Meggie, vicino al prete

 Guardava il viso dei presenti. Tutti la fissavano ma nei volti di tutti Gea poteva vedere il vuoto o la disperazione in cui erano penetrati, proprio come lei.

- Ho conosciuto Tobias solo quest’anno e l’ho amato con tutta me stessa. Non ho la presunzione di averlo conosciuto veramente, ma la parte di lui che ho conosciuto l’ho amata dal primo istante. Tobias è riuscito ad incantarmi da subito,quando mi chiese aiuto per erbologia. Abbiamo passato splendidi momenti insieme, Tobias è stato prima di tutto un amico per me, lui mi ha consolata quando ne avevo bisogno e mi ha fatto ridere. Sono contenta di averlo conosciuto e di aver condiviso con lui l’anno più bello della mia vita, mi dispiace solo che non siano stati gli anni migliori…ma ho imparato a prendere la vita come viene ed ad accettare tutto. Prima o poi tutto passa e ritorna il sole e io voglio esserci, voglio godermi il sole per  me e per Tobias. grazie – Gea scese e tornò al suo posto mentre la madre di Tobias prendeva il suo posto.

Il discorso che seguì fu straziante, proprio come il dolore della donna e lasciò a tutti una malinconia nuova, come se Emma Webb avesse trasferito un po’ del suo dolore ai parenti e agli amici che piangevano suo figlio.

 

 

Bene ci siamo quasi, vi annuncio che questo è il penultimo capitolo. Ce ne sarà un altro conclusivo della storia al tempo in cui la racconto e molto probabilmente metterò due capitoli per fare vedere come sono andate le cose, ma non lo so con precisione. Spero che questo vi sia piaciuto. Aspetto le vostre recensioni.

  
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