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Autore: Severus00    08/02/2015    4 recensioni
Questa storia rappresenta un'altra visione del mondo magico descritto dalla Rowling.
Naturalmente tutto è ambientato nella scuola e i personaggi sono i medesimi, ma la loro vita verrà stravolta.
Hermione Granger mostrerà un altro lato di sé, quello che fino ad oggi ci è rimasto sconosciuto.
Si accorgerà di provare dei sentimenti per una persona che fino a quel momento non aveva nemmeno preso in considerazione e si renderà conto che le emozioni non sono guidate dalla ragione, ma da un'istinto che giace dentro ognuno di noi.
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Remus Lupin, Severus Piton, Viktor Krum | Coppie: Hermione/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Buonasera a tutti,carissimi lettori. Voilà il nuovo capitolo!
Spero davvero che vi piaccia...vi ringrazio ancora per le recensioni e per i messaggi che mi inviate. 
Vi abbraccio,Cami.
'Ti vesti svogliatamente
non metti mai niente che possa attirare attenzione
un particolare, solo per farti guardare,
e con la faccia pulita
cammini per strada mangiando una mela
coi libri di scuola ti piace studiare
non te ne devi vergognare'
-Albachiara,Vasco Rossi

'Basta Hermione. 
Basta pensare a lui.
Non ti merita...non si merita nemmeno un tuo sguardo. 
Non devi più affezionarti a persone che non ti vogliono.'

Così Hermione entrò nel dormitorio dei Grifondoro ed affondò in una poltrona.
Si era convinta: da quel pomeriggio avrebbe visto Piton come un semplice professore. Basta questioni di cuore,con lui.
In quel momento voleva pensare solo a Dean e quindi si preparò al meglio possibile: jeans attillati,maglia verde e golf nero. Era molto carina e si applicò solo un velo di trucco,per mascherare gli occhi gonfi di lacrime.
Pur sforzandosi,non riusciva a non pensare alle parole di Seversus. 'Io non sono innamorato di te,e non lo sarò mai.' Il suo cuore si era,letteralmente,frantumato.
Era stato un duro colpo,ma lei doveva digerire anche questa batosta. Adesso basta pensare a lui,basta preoccupazioni...perché lei,al contrario dell'uomo,credeva fermamente che una vita doveva essere considerata tale se ogni momento viene vissuto al massimo ed ogni giorno si cerca di essere il più felice possibile.
===
Dean la stava aspettando nella Sala Comune dei Grifondoro. 
La ragazza scese agilmente le scale e si ritrovò davanti il ragazzo con un mazzo di garofani. I suoi fiori preferiti...lei sfoggiò il suo sorriso migliore,ringraziò Dean e lo prese per mano.
Insieme si diressero verso Hogsmeade e durante il tragitto parlarono della scuola e degli esami: Dean la faceva sentire a suo agio...era veramente...carino
"Hermione,cosa vorresti fare dopo la fine dell'anno?" chiese Dean,incuriosito.
"Beh...Dean sinceramente non lo so!" disse la Granger,accennando un sorriso.
"Ti vedrei bene a fare l'insegnante,Herm."ribatté il ragazzo.
"Dici sul serio?" 
"Sì,penso che saresti molto adatta." 
Hermione sorrise,pensando che forse aveva ragione...aveva sempre amato l'idea di fare la professoressa. Adorava trasmettere le conoscenze agli altri ed amava apprendere cose nuove.
"Tu Dean,cosa vorresti fare?" domandò la Granger.
"Il Medimago." 
"Davvero? Per Merlino,è un bellissimo lavoro...ed è anche molto difficile." 
"Lo so,ma ho sempre adorato questo tipo di cose. "
"Sei sempre più interessante,Dean." ammise la ragazza,sorridendo.
I due fecero una passeggiata per Hogsmeade e alla fine si ritrovarono ai Tre Manici di Scopa per bere una burrobirra calda. 
"Herm!" una voce femminile impaurì Hermione,che stava per far cadere la bibita.
"Ginny!" esclamò la ragazza,riconoscendo l'amica.
"Come mai da queste parti? Pensavo che tu restassi al castello!" disse la rossa.
"Beh..no...sono con Dean." disse Hermione,impacciata.
"Bene,benissimo! Vi unite a me ed Harry?" 
"Beh.." Hermione guardò Dean,che fece un cenno di assenso. " Molto volentieri!" 
Hermione ed Harry si abbracciarono calorosamente e poi iniziarono a parlare di Remus e di dove fosse potute andare senza dir nulla a nessuno. Harry aveva qualche idea fantasiosa,ma niente riuscì a convincere Hermione.
Poi la ragazza iniziò a parlare con Ginny della scuola,mentre Dean ed Harry dialogavano sul Quidditch. Alla fine Hermione interruppe tutte quelle chiacchere,dicendo che aveva intenzione di tornare al castello. 
"Ti accompagno." disse Dean,prontamente.
Hermione sorrise e i due si avviarono mano nella mano verso la scuola.
Il pomeriggio con Dean fu molto piacevole ed Hermione era molto felice di aver accettato il suo invito.  
Arrivati davanti al portone della scuola,Dean si fermò ed Hermione fece lo stesso.
"Sono stato benissimo,oggi,con te." sussurrò Dean.
"Anche io,e ti ringrazio." rispose la Granger.
Il ragazzo si avvicinò ad Hermione e la baciò delicatamente. Alla fine fu Hermione ad approfondire quel contatto: aveva bisogno di affetto e Dean era stato molto dolce con lei in quelle ore.
Si baciarono per svariati minuti: lui le stava accarezzando la schiena,mentre lei aveva le mani appoggiate dietro al collo del ragazzo. 
Ad un certo punto dei passi pesanti interruppero quel bacio intenso. 
Un uomo abbastanza alto e completamente vestito di nero prese la Granger per un braccio e la portò via dalla stretta di Dean.
"Professore,ma cosa sta facendo?" esclamò Hermione,riconoscendo Severus Piton.
Dean stava inseguendo i due nei corridoi bui della scuola.
"Thomas,torna nella tua sala comune,immediatamente" ringhiò il professore. 
"No! Hermione!" urlò Dean.
La ragazza cercava di liberarsi dalla stretta del professore,ma senza riuscirci.
"THOMAS,TORNA SUBITO NEL TUO DORMITORIO O TI SCHIANTO!" esclamò Piton,con tono intimidatorio.
Dean si fermò, alquanto impaurito. Poi vide le sagome dei due scomparire. 
"PROFESSOR PITON MI LASCI IMMEDIATAMENTE" esclamò la Granger a gran voce. 
"Non credo proprio,signorina Granger." disse tranquillamente l'uomo,mentre si stava dirigendo verso il suo ufficio nei sotterranei. 
Hermione si dimenava e cercava di fuggire,ma la presa dell'uomo era troppo forte,quindi alla fine cedette e si lasciò trasportare.
Arrivarono,dopo poco,all'interno della stanza cupa dell'uomo.
Hermione si tolse da quella presa: era infuriata con l'uomo per come si era comportato. Come diavolo si era permesso? Hermione era davvero basita,così si posizionò davanti a lui,con le braccia conserte sotto il seno.
Piton era visibilmente arrabbiato. 
"Cosa diavolo ti è saltato in mente!?" esclamò alla fine l'uomo.
"Sono io a doverlo chiedere a lei!" rispose la ragazza.
"Quel ragazzo era avvinghiato a te! Ti stava toccando dappertutto e ti stava baciando!" esclamò Piton,arrabbiato.
"Ed a lei cosa interessa?" 
"Io..niente! Però sono un professore e non si possono fare...certe cose...nei corridoi della scuola!" 
"Scusi,professore. La prossima volta andremo nel dormitorio." disse la Granger,a mo' di sfida.
"No,nel dormitorio no Hermio...cioè Granger! Sei impazzita! Quello ti porterà a letto,ne sono sicuro!" disse il professore,mentre faceva avanti ed indietro per la stanza.
"Professore,lei pensa che io sarei andata a letto con Dean?" chiese Hermione.
"A questo punto non so più cosa pensare! Prima dici di essere innamorata di me e subito dopo baci quell'energumeno!" esclamò il professore. 
"Io non sarei mai andata a letto con lui...e poi sa' perché l'ho baciato? Perché non mi voglio piangere addosso,l'ho già fatto troppo volte nella mia vita,ed ora basta! Basta andar dietro a persone che non mi meritano e soprattutto che non mi vogliono!" disse la ragazza. "Lui si è comportato molto bene con me...come un vero gentiluomo...ed io devo iniziare a vivere come una normale adolescente. Ecco perché l'ho baciato,professor Piton." terminò Hermione,con gli occhi lucidi.
Severus la stava ancora guardando,con un espressione indecifrabile.
"Va bene." disse semplicemente l'uomo. 
"Me ne voglio andare,professore." 
"Va' pure." 
"E la prego di non fare più scenate del genere,se poi deve trattarmi come un elfo domestico in classe." 
La Granger uscì da quella stanza,lanciando un'occhiataccia a Piton. 
L'uomo era fermo,con le braccia conserte. 
Cosa gli era saltato in mente di fare? 

***


Passarono svariate settimana,nelle quali Hermione approfondì la conoscenza con Dean. Lo trovava molto interessante,simpatico e carino...ma c'era qualcosa che la bloccava: non riusciva a dare tutta sé stessa nella relazione con il ragazzo. E questo la spaventava molto...perché lui era praticamente il prototipo del ragazzo perfetto. Forse era lei a non essere abbastanza per lui. Non voleva farlo soffrire,e per questo ancora non aveva creato un rapporto solido con lui. Fino a che non avesse capito cosa la bloccava,non avrebbe forzato troppo la cosa. Non sarebbe stato giusto né per lei né per Dean. 
Nel frattempo il suo bacio con il professor Piton sembrava essere diventato solo un ricordo. Durante l'ultimo periodo,lui era completamente indifferente nei suoi confronti e così lo era Hermione.
Avevano preso la scelta giusta: quella storia non poteva avere un lieto fine. Ma per quanto ancora ci provasse,la ragazza non era riuscita completamente a togliersi dalla mente i momenti passati con l'uomo: i due baci,le parole,gli sguardi...
Poi quella scenata di gelosia! Perché Hermione era fermamente convinta che l'uomo non l'avesse fatto per questioni scolastiche o per il suo ruolo di insegnante...lui era davvero geloso di Dean e sicuramente l'avrebbe schiantato se avesse continuato ad inseguirli,quella sera. 
Però Hermione era troppo elettrizzata in quel periodo per scervellarsi su problemi amorosi. Finalmente era arrivato il periodo natalizio ed Hogwarts era più bella che mai.
Gli addobbi erano dappertutto e una grandissima abete si ergeva imponente nella Sala Grande. 
'Magnifico..' pensò Hermione,quando si sedette sorridente nel tavolo dei Grifondoro.
La sera successiva ci sarebbe stato anche il Ballo di Natale,indetto dalla Preside McGranitt. Avevano deciso di farlo una settimana prima del 25 dicembre,così che potessero partecipare tutti gli studenti e non sono coloro che erano costretti a passare il Natale a scuola.
Così quel giorno la McGranitt aveva avuto la splendida idea,come la definiva Hermione,di ripassare qualche passo di danza per la sera dopo.
"Ginny,spero davvero che la Preside non mi chiami per qualche dimostrazione.." disse la ragazza,seriamente impaurita.
La rossa rise e poi tornò a guardare la Granger,che però non aveva accennato nemmeno un sorrisetto.
"Dai Herm! Se ti chiama,fai finta di esserti fatta male ad una gamba..." cercò di rassicurarla Ginny.
"Si certo Ginny,che idea brillante...e poi domani sera arriverò al ballo con la gamba perfettamente funzionante!" sbuffò la Granger.
"Hai ragione.." ammise la rossa,sorridendo.
Ben presto la Sala Grande divenne stracolma di studenti e professori.
"Gin,perché ci sono tutti i professori?" chiese Hermione,stranita.
"Sai come è la McGranitt...vuole fare le cose per bene...c'è anche Piton,guarda là!" rispose la rossa,soffocando una risatina.
Hermione si voltò e vide i due occhi neri di Severus che guardavano nella sua direzione. 
"Sicuramente l'avrà trascinato qua con un incantesimo molto molto potente...lo sai quanto impegno ci vuole per trascinarlo fuori dai sotterranei!" terminò Ginny.
La Granger si girò verso l'amica e sorrise...fu l'unica cosa che riuscì a fare in quel momento. La visione dei due occhi neri dell'uomo l'avevano stravolta per un po' di secondi. 
"Buongiorno a tutti,ragazzi! Oggi siamo tutti riuniti qua per ripassare qualche passo di danza,onde evitare qualche pessima figura per il ballo di domani!" esclamò la McGranitt,quando tutti furono ai loro posti. "Bene,io inizierei col mostrare qualche passo...chiamiamo qualcuno più esperto...Hermione vieni!" concluse la donna,sorridendo alla Granger. 
'Lo sapevo! Questa è proprio sfortuna,per Godric!' pensò Hermione,mentre si stava timidamente alzando dalla sedia.
Tutti i ragazzi sogghignavano ed anche Piton sembrava essere compiaciuto. D'altronde lui stesso metteva sempre la ragazza in difficoltà e questa volta lo spettacolo era davvero imperdibile. 
"Ora ci serve una persona che balli con te.." disse la McGranitt,scrutando gli studenti."Vuoi decidere tu,Hermione?" chiese alla fine la Preside.
"Beh..Preside...io...per me è indifferente." balbettò la ragazza,imbarazzata.
"Thomas,vieni tu!" esclamò la donna.
Hermione sorrise e pensò che,per una volta nella sua vita,la fortuna fosse stata dalla sua parte.
Dean si avvicinò alla ragazza e la cinse per i fianchi,mentre Hermione mise le mani sulle sue spalle. Iniziarono con un ballo lento,per mostrare i bassi basici.
Piton stava squadrando i due torvo,ed anche visibilmente innervosito...e alla fine se ne andò. 
 Hermione lo cercò più volte con lo sguardo e pestò due volte i piedi di Dean che la guardava interrogativo.
Appena la musica terminò,la Preside si avvicinò alla coppia con una camminata lenta.
"Bene,benissimo ragazzi! Ecco..adesso...dove è andato a finire il professor Piton?" disse la McGranitt,mentre girava la testa a destra ed a sinistra in cerca dell'uomo."Per Godric! Gli avevo chiesto di essere qua per una dimostrazione più difficile e lui se ne è andato! Non cambierà mai..." sbuffò la Predide. "Hermione,cara,puoi andare velocemente a chiamarlo...forse sei ancora in tempo per raggiungerlo!" concluse la donna.
Hermione venne presa alla sprovvista,ma annuì e scese lentamente le scale che l'avrebbero condotta nei sotterranei. Poi pensò...'dove andrei io in una situazione del genere?' ...gli si accese una lampadina e così si girò di 180° ed iniziò a salire,fino a ritrovarsi nella Torre di Astronomia. Lui era lì,come previsto.
"Professore..." disse la ragazza timidamente.
"Granger,come hai fatto a sapere che ero qua?" ringhiò l'uomo.
"Semplice intuizione." rispose Hermione,vaga.
"Cosa vuoi?" 
"Ha detto la Preside che deve tornare giù per una dimostrazione.." disse la ragazza,soffocando una risatina.
"Cosa c'è da ridere?" 
"Non pensavo che sapesse ballare." rispose Hermione con sincerità.
"Non sai molto cose di me,Granger." disse Piton.
"Lo so." rispose semplicemente la ragazza. "Perché se ne è andato?" 
"Perché...non avevo voglia di stare lì." disse semplicemente il professore.
"E perché non aveva voglia?" replicò subito la ragazza.
"E' un interrogatorio,Granger?" 
"Io la chiamerei curiosità." 
"E' una cosa che non ti riguarda,quindi non devi essere curiosa,sennò rischi di essere troppo invadente." rispose Piton con tono deciso..
"E' sicuro che non mi riguardi?" 
"Sei troppo egocentrica,Granger. Non tutto il mondo ruota attorno a te." 
"Ormai lo so cosa pensa di me,professore." disse Hermione. "Quindi,per favore,può scendere con me?" concluse la ragazza.
"No." 
"Invece lei scenderà." 
Hermione prese il professore per la manica della veste e lo spinse verso la porta,ma l'uomo si dimenava e così dopo qualche secondo caddero rovinosamente a terra.
Hermione era completamente distesa sopra l'uomo,che sembrava essersi fatto male. 
La ragazza era un po' stordita ed appena si rese conto di essere così vicina a Piton,cercò di alzarsi il più velocemente possibile.
"Per Godric! Professore...mi scusi...mi dia la mano che l'aiuto!" disse la Granger impacciata.
"Togliti dai piedi,Granger! Hai già fatto troppo danni!" esclamò il professore,mentre cercava di rialzarsi.
"Non era mia intenzione...suvvia lasci che l'aiuti." 
"Non mi toccare." 
"Ha paura di me?" chiese Hermione,avvicinandosi.
"No.." 
"Bene,allora mi dia la mano." 
"Allontanati!" 
"Professore stia tranquillo! Non sono un'Acromantula!" 
Severus,un po' titubante,porse la mano alla ragazza. Quest'ultima incrociò le sue dita con quelle del professore e lo aiutò a ricomporsi. 
"Professore,ha un po' di polvere qua sulla spalla...aspetta gliela tolgo" disse la ragazza,mettendosi sulle punte dei piedi per raggingere l'altezza dell'uomo.
Lui era rigido e molto a disagio in quella situazione,ma la ragazza sembrava essere molto estroversa in quel momento.
I loro respiri si univano uno all'altro,mentre Hermione spazzava via la polvere dal vestito nero dell'uomo.
Piton cercava di non guardarla,ma il suo profumo alla fragola lo faceva letteralmente impazzire.
Anche Hermione tentava di rimanere quanto più impassibile,ma la fragranza al muschio di Piton,le fece perdere,per un attimo,la cognizione del tempo.

"Credo che la polvere sia andata via..." disse,ad un certo punto,l'uomo.
"Si...beh,certo..si" rispose la ragazza,che arrossì violentemente. "Vogliamo andare giù...la Preside ci starà aspettando."concluse Hermione.
"Non voglio." disse Piton,deciso.
La ragazza fece una faccina imbronciata e guardò Piton dritto negli occhi.
"Nemmeno se glielo chiede una Grifondoro egocentrica e spavalda?" disse Hermione,che lo stava ancora guardando con quell'espressione.
Piton la squadrò da capo a piedi e dopo accennò un sorrisetto. Non era uno di quei sorrisi beffardi,come di solito faceva...era un sorriso...vero.
Hermione,in anni e anni di scuola,non l'aveva mai visto sorridere.
Ed era ancora più misterioso ed affascinante quando lo faceva.
Alla ragazza gli si illuminarono gli occhi e subito dopo sfoggiò il suo sorriso migliore.
"Andiamo,ragazzina insolente" disse alla fine Piton,prendendo la Granger per la manica della divisa.
   
 
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