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Autore: Estel21    09/02/2005    0 recensioni
storia scritta da estel e silnen. durante la guerra dell'anello la compagnia dei 9 nn era la sola ad essere in viaggio... la storia di 4 destini che si incrociano sotto le mura di Gondor, e l'amore si mescola all'amicizia..... SONO STATI RIORDINATI I PRIMI TRE CAPITOLIDATO CHE ERANO MESCOLATI
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 3: rischiare la strada

Strano. Era strano isil , pensava estel, con quel suo modo di fare ora sicuro e deciso,ora calmo e riflessivo…strano anche nell’aspetto…estel lo guardava in silenzio pensando che in fondo per quanto imprevedibile il ragazzo la tranquillizzava; era come se avesse qualcosa che lei conosceva,qualcosa di nascosto.

-sei strano… disse

-dipende,cosa intendi tu per normale?

- non è che io abbia parametri per giudicare la normalità, semplicemente sei diverso da gli altri…dagli altri che ho conosciuto almeno..

-e chi hai conosciuto così diverso da me ? chiese il ragazzo sorridendo ironicamente

-vengo da un villaggio della terra di rohan , sulle rive dell’acquaneve ma…

-non penso tu sia nata a rohan…i tuoi lineamenti non sono tipici della gente del mark. Non è la prima volta che vai a gondor?

-infatti…io sono nata vicino a minas thirit…

-continua la incitò isil

estel gli parlò del suo viaggio da gondor fino alle terre di rohan,viaggio verso “la salvezza” per sfuggire ai pericoli e ai popoli ostili che dopo la conquista della torre oscura da parte di sauron, insediavano le montagne e le terre a est..

-da anni ormai le terre confinanti con gondor sono cadute sotto l’ombra di mordor..- concluse tristemente- ma ora io sto tornando la con la speranza di ritrovare una mia amica.. silnen è il suo nome e scomparve assieme agli haradrim che ci invasero , sei anni fa..

-gli haradrim ,crudeli uomini del sud …sei sicura che….. disse isil ma si interruppe incontrando lo sguardo immobile della ragazza. Sì era sicura.

Da ormai tre ore camminavano ,facendosi strada tra gli alberi quando isil propose di fermarsi.

Si sedettero sopra un masso e aprirono le loro bisacce. Il pensiero di estel tornò per un attimo al ceppo d’oro addentando la squisita torta di pane al miele dell’oste. Isil estrasse dal suo sacco uno strano cibo che fece assaggiare a estel:era simile a un biscotto,croccante fuori e cremoso all’interno,era molto buono perché un misto tra il sapore dolce e la robustezza inebriante del vino. Finito il pasto Isil si sdraiò sull’erba fresca del sottobosco mentre Estel si alzò e gli disse

-comunque io dicevo strano perché mi sembri adatto a una selvaggia foresta ,quanto a fredde mura

isil rivolse lo sguardo a estel ma non disse nulla. La ragazza rise e disse

-dopo averti detto tutto di me e dopo questo bel complimento penso di avere diritto a sapere qualcosa di te..

isil fissò ancora la ragazza:era alta,dai capelli dorati che le arrivavano a toccare le spalle,lisci e spettinati;portava un laccio attorno alla testa ,come se fosse stato una coroncina ,era alta e di carnagione intermedia tra il chiaro e l’abbronzato,forse il sole del mark aveva bruciato la sua pelle bianca? Guardò i suoi occhi: lo fissavano interrogativamente.

-sono un ramingo…un dunedain.. vado a gondor per unirmi agli altri raminghi del nord e combattere l’ultima battaglia, ora che la spada di elendil è tornata sbottò

-la spada di elendil…ne ho sentito parlare tanto tempo fa , ma non ricordo nulla al di fuori del nome.. parlamene tu ti prego!

Isil sorrise e cominciò a raccontare……

Il resto della giornata trascorse in fretta,a estel piaceva camminare e vi era abituata,quando giunse la sera seppure fosse stanca volle ascoltare altre cose sulla bianca città e sul trono di gondor. Isil ,divertito dalla sua curiosità disse

-ti parlerò delle sette pietre e dell’albero bianco..

-cosa significa ? domandò estel

isil si mise così a raccontare dei sette palantir e del reame di gondor

mentre parlava ,nella mente della ragazza le parole,con l’aiuto dell’oscurità ,presero forma e apparvero sempre più nitide e splendenti,tanto da entrare anche nei suoi sogni,dove vide isil contare le stelle e dire”è sbagliato! Non sono otto!”.

La mattina seguente estel si svegliò male:si sentiva tutta indolenzita e bagnata;le facevano male le ossa a causa della notte passata a dormire per terra e si sentiva addosso uno strano malessere, postumo del sogno. si guardò intorno:il cielo era nuvoloso e grigio,l’aria fredda e la foresta sembrava aver perso la rigogliosità del giorno prima e appariva cupa e spenta;cercò isil con lo sguardo e lo vide a un metro di distanza da lei, intento ad accendere il fuoco.

Si alzò ,si stirò ,raccolse le sue cose e le mise dentro il suo fagotto,poi si sistemò l’abito .rabbrividì perché soffiava un vento gelido e si mise addosso il mantello grigio-nero che la notte aveva usato come coperta. Si diresse verso il fuoco che isil aveva acceso e che ora scoppiettava allegramente, rinchiuso da un cerchio di pietre.

-questo giorno è già cominciato male… borbottò mentre il ragazzo le porse della carne salata

“a partire dalla colazione”concluse pensando.

Camminarono nel bosco tutta la mattina ,non si fermarono neppure per mangiare e questa volta il viaggio fu meno piacevole , anche se alleggerito dalla frescura del bosco. “Il bello di tutto ciò- pensava estel- è che basta anche il silenzio.. non sono costretta a parlare …basta anche uno sguardo per comunicare ,per incoraggiare,per dire manca poco..”

Quando scese la sera finalmente si fermarono e accesero il fuoco dove riscaldarono la carne avanzata;si spanse nell’aria un caldo profumo invitante che aumentò il loro appetito.

-mancano solo due giorni di viaggio-disse isil - e già da domani potremo scorgere la città!

Estel rimase zitta a pensare cosa avrebbe fatto una volta arrivata,fino a quel momento il suo scopo era stato raggiungere minas thirit e non si era interrogata su come trovare silnen…non poteva certo bastare arrivare a gondor per trovarsela davanti…avrebbe dovuto cercare gli haradrim

Il giorno dopo ,esattamente come annunciato da isil ,videro la foresta interrompersi e scorsero in lontananza una bianca torre,alta splendente severa e regale ,fiancheggiare bianche mura disposte a piani che terminavano con in cima un palazzo che ispirava infinita freddezza e allo stesso tempo bellezza….sembrava riflettere una luce antica… estel capì di aver finalmente raggiunto minas thirit

  
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