Byakko: la tigre bianca

In quel giorno di metà settembre, il sole splendeva alto nel cielo nella piccola città di Konoha e questo non faceva altro che rallegrare i suoi cittadini che, anche se erano completamente assorti nel loro lavoro, cercavano di trarne il meglio.
Era passato quasi un anno dalla quarta grande guerra dei ninja e pare che, nonostante gli enormi disastri e tutte le vittime causate da quell'orribile scontro, sia tornato tutto alla normalità. Certo, in ognuno di quei abitanti, nella parte più profonda di loro, regnava il dolore. Dolore di chi ha perso una persona cara, dolore di chi non ha potuto far nulla per evitare tutto ciò. Solo e soltanto dolore, il che è ironico. Quella guerra che avrebbe dovuto essere un qualcosa che avrebbe dovuto far cessare il dolore non aveva fatto altro che aumentarlo e con esso anche l'odio.
Ovviamente i popoli erano stanchi di tutte queste guerre che non avrebbero mai avuto una fine, perché in battaglia si muore, la morte porta dolore e quest'ultimo genera altro odio, provocando ulteriori guerre che si sarebbero ripetute all'infinito, se non fosse stato per un ragazzo: Naruto Uzumaki.
Un tipo allegro, uno che ti metteva il buono umore con il solo sorriso, nonché il Salvatore, l'eroe di Konoha. Erano questi gli appellativi dati dal villaggio ultimamente, perché si, all'inizio, quand'era soltanto un bambino, a malapena si conosceva il suo nome ed era la piaga dell'intero villaggio. Ne combinava di tutti i colori, facendo infuriare perfino l'Hokage, ma ormai era cresciuto, era diventato un uomo responsabile e maturo... ok, non prendiamoci in giro. Quello lì non sarebbe mai cambiato, rimanendo sempre il solito bamboccio infantile.
“Naruto, dobbiamo fare il nostro solito giro di ricognizione. Non te lo sarai mica scordato?!” ed ecco che, come ogni volta, la povera Sakura Haruno si ritrovava a sbraitare per tutto il villaggio, in cerca di quell'idiota che puntualmente era ad ingozzarsi di quella brodaglia chiamata ramen.
“Oddio Sakura! Certo che me lo ricordo, stavo solo...” arricciò le labbra, cercando di trovare una scusa da rifilarle, ma ormai le aveva quasi tutte esaurite e se avesse detto una sua solita sciocchezza, la ragazza dei capelli rosa gli avrebbe sicuramente assestato un pugno nello stomaco.
“Si, certo. Adesso muoviti che Kakashi e Sasuke ci stanno aspettando all'entrata del villaggio. E sai perfettamente quanto quest'ultimo detesti aspettare, ma tu continui a farlo apposta!” sbottò irritata, nascondendo un sorriso al pronunciare il nome del ragazzo per cui aveva sempre avuto un'enorme cotta.
Quando Naruto gli aveva fatto finalmente aprire quei suoi occhi, velati da rancore ed odio, lui si era sentito così perso che non ricordava neanche perché stesse facendo quel che stava facendo. Eppure, l'avevano perdonato. Aveva ucciso persone, demoliti villaggi e nonostante questo l'avevano perdonato e lui alla fine aveva deciso di ritornare. Ma questa decisione era tutt'ora sconosciuta.
Comunque, i due amici, arrivarono alle porte della città che avevano ripreso di nuovo a battibeccare fra di loro e, come al solito, la ragazza dai capelli rosa aveva preso in mano le redini e gli aveva colpito con forza la testa, facendo innalzare lamentele del ragazzo che, imbronciato, si massaggiava il punto colpito con il palmo della mano.
“Ce ne avete messo di tempo” borbottò Uchiha, infastidito da tutta quella poca professionalità nel prendere sul serio le cose, anche quelle più stupide e ancora si stupiva di come Uzumaki fosse diventato uno dei più grandi shinobi, notando che in tutto quel tempo non era cambiato di una misera virgola. Era sempre il solito bamboccio, testa quadra infantile di sempre.
“Lo conosci, è un idiota completo. Pensavo ci avessi fatto l'abitudine, Sasuke” sospirò Sakura, appoggiando la schiena alla recinzione, facendo sbottare il biondino che continuava a il fatto che lui non fosse un idiota.
Nel frattempo, Kakashi voleva trovare un modo per mettere fine tutto quel teatrino oppure avrebbe preso in considerazione l'idea di un suicidio, ma scosse la testa. Non sarebbe stata una bella figura, da parte di un ambu, farsi mettere a tappeto da dei ragazzi. Sembrava che fossero tornati all'età di dieci anni, quando la loro priorità era quella di punzecchiarsi a vicenda.
“Ragazzi, siate un po' maturi...” sospirò esasperato Hatake, riducendo il suo occhio ad una fessura, fissandoli uno ad uno per poi riprendere a parlare “Comunque, tornando a noi, dobbiamo fare un giro di ricognizione, per accertarci che sia tutto apposto, sapete, abbiamo riscontrato una anomalia e vorremmo accettarci che tutto sia apposto. Naruto e Sakura, voi andrete ad ovest, mentre io e Sasuke ci dirigeremo dalla parte opposta” concluse l'ambu, facendo dipingere sul viso, dell'unica ragazza, un espressione delusa. E pensare che per un momento aveva sperato di finire con Sasuke, ma forse quella era la decisione giusta. Se lui avesse avuto l'intenzione di scappare o persino di ucciderla – cosa che la ragazza non pensava minimamente – lei non avrebbe potuto fermarlo e quindi la smorfia di delusione venne cancellata completamente, lasciando spazio ad un viso ceruleo, privo di qualsiasi segno.
“Si, andiamo...” disse la kunoichi contraendo la mascella, lasciando cadere le braccia lungo i suoi fianchi, mentre le sue mani erano si stringevano in pugni. Si era fatta una ragione su lei e Sasuke e se avesse iniziato a rimuginare nel passato, sicuramente avrebbe cambiato idea, ritornando la solita ragazzina di sempre che non faceva altro che pendere dalle sue labbra. Lei era cresciuta, ed era cambiata però lui gli faceva sempre un certo effetto e non poteva nasconderlo a se stesso.
“Ma che gli è preso?!” sbottò Naruto, confuso dal comportamento dell'amica e per tutta risposta ricevette una scrollata di spalle da parte degli altri due.
“Sakura-chan, aspettami!” piagnucolò il biondino, andando all'inseguimento della ragazza con i capelli rosa, che non accennava a rallentare.
“Andiamo, Sasuke?” domandò Kakashi al ragazzo dai capelli neri e, quest'ultimo, subito si spinse in avanti in una corsa silenziosa.
“E neanche lui è cambiato...” sbuffò Hatake, scuotendo la testa con fare sconsolato e seguendo Uchiha.
Entrambi i gruppi però non sapevano che quello sarebbe stato soltanto l'inizio.








Angolo autrice:
Salve a tutti!
Questa è la prima volta che posto un fanfic a tema Naruto,
spero davvero che possa soddisfare le vostre aspettative!
Inoltre qui sia Naruto che Sasuke avranno il braccio, fatto con le cellule del primo hokage, se mai
possa salirvi qualche dubbio lol.
Fatemi sapere cosa ne pensate ahw