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Autore: Seiraluna    10/02/2015    0 recensioni
-No, ho visto la vostra immagine in un libro. Non sono capace di capire se una persona è forte o meno, io non ho capacità straordinarie come le vostre. Sono una semplice ragazza che gestisce un negozio di libri. Al villaggio mi chiamano bibliotecaria o topo di biblioteca.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aquarius Degel, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Degel, Cardia e Manigoldo erano arrivati alla valle della Loira e avevano subito trovato un luogo dove dormire. Non era difficile con Degel, visto che tutte le ragazze gli offrivano un alloggio appena lo guardavano in viso.
-Non mi pare giusto che tutte corteggino te.
-Manigoldo non siamo qui per un viaggio di piacere, non fare caso alle ragazze che ci circondano. Alloggeremo in quel palazzo laggiù, siamo ospiti di un amico del grande sacerdote.
-Il vecchio ha pensato a tutto.
-Da questa lettera è stato lui ad accorgersi degli strani movimenti nei dintorni del castello. Dice che sono sparite molte persone negli ultimi due mesi e lui crede che sia dovuto tutto all’arrivo di un nuovo nobile. Lo definisce il conte mistero. Ogni persona che entra nel suo castello esce diversa, alcuni nobili che vi sono entrati sono scomparsi nel nulla senza lasciare notizie alle loro famiglie.
-Degel c’era scritto tutto quello nella lettera? Io e Cardia non avevamo letto nulla del genere.
-No, il grande sacerdote è sceso fino all’undicesima casa per parlarmi mentre preparavo la mia roba. Mi ha riferito che voi non lo avete ascoltato molto mentre vi spiegava il suo piano e che dovevo tenervi sotto controllo durante la missione.
-Quel vecchio non si fida mai quando vado in missione.
-Dipenderà dal fatto che crei sempre guai in giro per l’Europa. Albafica mi ha raccontato del casino a Venezia e di quello a Londra.
-Solo piccoli incidenti, non potevo non fare casino con quei tipacci in giro. Siete troppo severi con me.
Cardia stava osservando il castello di quello che doveva essere il loro nemico. C’era una strana aura intorno a quel posto.
-Hai visto qualcosa Cardia?
-Per noi è una fortuna che il castello dove alloggeremo, è vicino a quello del presunto nemico. Potremo tenere sotto controllo la situazione. Guarda quel gruppo di nobildonne fuori dal castello, non ti sembrano come svuotate?
-Sembrano felici in apparenza, ma hanno un’aria strana. L’amico del grande sacerdote aveva ragione, lì dentro succede qualcosa di pericoloso- disse Degel serio come sempre.
Era d’accordo con Cardia, stare nel castello di fianco a quello del nemico era un vantaggio. Ma poteva diventare anche pericoloso per chi li ospitava. Dovevano stare attenti a non far notare la loro presenza, cosa non semplice con Manigoldo che fermava ogni ragazza che incontrava.
I tre andarono a presentarsi al nobile amico del grande sacerdote che gli mostrò subito le loro stanza. Poi si fecero raccontare tutto quello che era accaduto in quei due mesi.
-Voi avete mai incontrato il nobile che abita in quel castello?
-Certo Lord Degel, da etichetta sono obbligato a invitarlo a ogni festa che faccio nel mio castello. Il proprietario di quel castello si chiama Rafael e è molto bello e ricco. Da quando è arrivato nella valle della Loira ha corteggiato moltissime nobildonne e sono tutte cadute ai suoi piedi, gli hanno persino regalato le loro terre. Più passa il tempo e più quel ragazzo accresce il suo potere. Ora si è messo a corteggiare anche le ragazze del villaggio qui vicino, anche loro subiscono il suo fascino.
-Possibile che questo tipo non abbia punti deboli?
-Lord Manigoldo non avrei spedito quella lettera al mio vecchio amico, se avessi scoperto la sua debolezza. So solo che una volta è andato al villaggio per ingaggiare delle cameriere per una festa e un bambino si è trovato davanti la sua carrozza. Il piccolo stava raccogliendo il suo giocattolo in mezzo la strada e la carrozza arrivò a tutta velocità, il cocchiere frenò bruscamente e il nobile Rafael chiese il motivo. Quando il nobile scese dalla carrozza vide un bambino in mezzo la strada, lo guardò con odio.
-Quindi voi pensate che non sopporti i bambini?- domandò Cardia furioso.
-Ogni volta che c’è una festa al castello è vietato ai nobili portare i loro bambini. Credo che odi gli schiamazzi e le urla dei più piccoli.
-Può essere anche che non voglia che loro dicano qualcosa ai loro genitori. Alcuni bambini sono in grado di vedere oltre le apparenze esterne- disse Manigoldo.
Degel concordò con l’amico, il nobile temeva che occhi innocenti potessero smascherarlo.
-La storia non è finita vero nobile Miros?
-Hai ragione Lord Degel. Sceso dalla carrozzo il nobile Rafael era furioso perché il cocchiere aveva frenato. Si avvicinò al bambino e gli disse che era inutile in quel mondo. Tutte le persone del villaggio non osavano intervenire, ammaliate dalla bellezza di quel ragazzo, anche io ero presente, ma non sono riuscito a fare niente. Ero appena arrivato e un ragazzo mi aveva detto cosa era successo. Però fui in grado di vedere come andò a finire.
Cardia strinse i pugni, temeva che la storia andasse a finire molto male. Non si sarebbe riuscito a trattenere se la conclusione era quella che temeva. Di sicuro sarebbe corso dal nemico e lo avrebbe fatto a pezzi.
Degel dovette afferrarlo per un braccio per farlo restare seduto.
-Stai calmo e ascolta la fine della storia, non giungere a conclusioni affrettate, ascolta sempre fino alla fine.
-Parli sempre come un libro stampato, non so come fai a rimanere tanto calmo.
In realtà, Degel voleva fare a pezzi il nemico, ma non era il momento giusto, bisognava seguire gli ordini del grande sacerdote che gli aveva spiegato tutto nei minimi dettagli. Lo aveva mandato lì per tenere a bada quelle due teste caldo, non poteva essere di certo lui a dare il cattivo esempio.
Il nobile Miros continuò la storia.
-Il nobile Rafael afferrò il bambino per la maglietta strappata e li disse parole sprezzanti, odiose, come sei un piccolo straccione tutto sporco, nessuno ti vorrà mai bene. Il bambino aveva solo qualche strappo sulla maglietta ma il viso e le manine erano pulite. Poverino doveva avere tre o quattro anni, doveva essere terrorizzato dal nobile Rafael, il suo sguardo era pieno di ombre. Sembrava che il bambino riuscisse a vedere il vero io del ragazzo. Il nobile mise a terra il bambino e stava per colpirlo con un pugnale quando una fanciulla intervenne in suo soccorso. Si mise tra il bambino e il nobile e venne graffiata al braccio destro. Non so come mai, ma quella ragazza era immune dal fascino esercitato da Rafael. Gli gridò contro che non era giusto prendersela con un bambino innocente. Il nobile rimase affascinato da tanto coraggio e dalla bellezza della ragazza, quindi decise di invitarla al suo castello. Lei si rifiutò prese il bambino e lo riportò alla sua mamma.
-La ragazza deve averlo fatto arrabbiare?- disse Manigoldo.
-Esatto. Nella notte dello stesso giorno la ragazza fu costretta a fuggire, non so come abbia fatto a sapere che era in pericolo. Quando le guardie del nobile Rafael arrivarono a casa della ragazza, non trovarono nessuno. Per un’intera settimana i suoi uomini si aggirarono per il villaggio e le vicinanze in cerca della ragazza che aveva osato affrontarlo e rifiutare il suo invito. Non l’hanno mai trovata dalle voci che ho sentito in giro. Per fortuna, mi hanno riferito che la sua famiglia vive in un altro paese, molto lontano da qui.
-Nessuno conosce il nome della ragazza?
-No, gli abitanti del villaggio non lo sapevano e il nobile Rafael li ha interrogati più volte. Gli hanno riferito che si era trasferita lì da un mese e che ancora non aveva fatto amicizia con nessuno. Era l’insegnante della scuola elementare del villaggio, i bambini l’adoravano, ancora oggi chiedono di lei. Loro non hanno detto una parola al nobile, non hanno paura di affrontarlo.
-Non ha toccato i bambini vero?
-No, non li ha più interrogati dopo la prima volta, non vuole averli intorno.
Degel ora aveva un quadro più chiaro della situazione. Dovevano trovare un modo per avvicinarsi al nobile senza farlo insospettire e scoprire i suoi piani.
-Quando ci sarà la prossima festa?
-Domani sera Lord Degel, non vorrete andare in quel castello?
-Abbiamo il dovere di scoprire se ci sono cavalieri oscuri in quel luogo e se è così dobbiamo fermarli. La valle tornerà quella di una volta signore.
-Il mio vecchio amico aveva ragione, siete tre ragazzi molto coraggiosi e affidabili.
-Il vecchio ha detto queste cose su di noi, si deve essere rammollito o intenerito, non so cosa scegliere fra i due termini.
I tre indossarono qualcosa di comodo e poi si misero a riposare, il giorno dopo li attendeva una missione delicata e alquanto pericolosa.
   
 
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