11/02/2015
0 recensioni- LA VECCHIETTA IN RIVA AL FIUME -
Shay-
Un mattino d’inverno, quando aprii gli occhi, vidi una foglia di quercia gialla che attraversò il paesaggio davanti alla piccola fessura sulla parete di roccia della tana, fu la prima cosa che vidi non appena aprii gli occhi. Il tiepido autunno era per lo più andato, ma il vero freddo ancora stentava ad arrivare. Era una giornata abbastanza calda in quel piccolo bosco sperduto tra le montagne. Avevo voglia di farmi una breve passeggiata. Il sentiero che tagliava il bosco, quasi orizzontalmente, era sconnesso. Mi incamminai verso l'interno del bosco, il cantare dei piccoli usignoli mi rilassava, potrei trascorrere ore ed ore ad ascoltare il loro canto. E’ un luogo in cui, per me, memoria e immaginazione coincidono; dove ogni avventura ritrova la sua meta e ogni viaggio progetta il ritorno. Abbassai la testa e annusai l'aria. Sentivo il profumo degli alberi e l’ebbrezza del vento. C’era un venticello fresco, piacevole, che sfiorava il mio giovane volto ed accompagnava il mio camminare verso una nuova avventura. Mi sedetti all'ombra della grande quercia vicino al fiume, dove solitamente vado a cercare un po di pace lontano da tutto. Poco dopo mi addormentai. Al mio risveglio vidi una vecchietta che, a mani nude, tentava di prendere qualche pesciolino. Mi avvicinai in silenzio e con cautela, non si era ancora accorta della mia presenza, rimasi lì a guardarla per qualche minuto... <>. <>. Mi sorpresi parecchio, non pensavo minimamente che si fosse accorta della mia presenza. Mi avvicinai lentamente a piccoli passi. Quando mi trovai alle sue spalle, lei si voltò e allungò una mano verso il basso, appoggiò per terra un piccolo pesciolino. << Mangialo.>> La fissai stranita, perché questo gesto? La nonnina uscì dall'acqua e si sedette di fianco a me sulla riva del fiume. <>. Abbassai lo sguardo. fissai il mio riflesso sull'acqua limpida, accanto al mio riflesso c'era quello della vecchia Shima. Siamo molto diversi... Se la nonna Shighiara venisse a sapere che ho parlato con un essere umano, si arrabbierebbe moltissimo. <> mi domandò sorridendo. Girai lo sguardo verso di lei e storsi la testa, non conoscevo quella leggenda, ma adesso mi ero incuriosita. <> Wao, non sapevo dell'esistenza di questa leggenda, è una bella storia, ma dopo averla ascoltata mi accorsi che la grande sfera luminosa stava pian piano scomparendo dietro le alte montagne, dovevo affrettarmi e correre a casa, sennò mi avrebbero rimproverato tutti quanti. Salutai la vecchietta appoggiandole la zampa sulla mano e subito dopo corsi via. Arrivata alla tana, corsi nel mio angolino, mi sdraiai e con lo sguardo perso nel buio della caverna mi addormentai.