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Autore: Sarapia    12/02/2015    2 recensioni
In un epoca in cui il Ministero della Magia è troppo indaffarato, si trova costretto a lasciare del lavoro ai migliori studenti della Scuola di Magia di Hogwarts; ma quando il caso si rivela davvero pericoloso c' è bisogno del contributo di entrambi gli studenti migliori in assoluto: Rose e Scorpius, nemici di sangue dal primo giorno in cui si sono incontrati.
La squadra selezionata per la missione dovrà recarsi in un' abitazione in incognito per i prossimi giorni e i due dovranno imparare a convivere.
C' erano una volta Miss Weasley e il suo rivale Malfoy... ma cosa succede se i due non sono più nemici?
Genere: Azione, Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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POV Hermione, RAITING ROSSO!!!!!

Tutti presero a fissarci e in particolar modo lo sguardo su di me era incredibilmente ossessivo.
Draco deglutì poco distante da me, il pomo d' Adamo teso mentre tentava di dissimulare la sua preoccupazione.
-E' ridicolo!- fece infatti Draco scoppiando a ridere e io sminuii annuendo insieme a lui.
-A dire il vero non abbiamo detto nulla.- Astoria strinse gli occhi, le braccia incrociate.
-Ecco, perchè non c' è assolutamente nulla da dire.- concluse Draco con tono fermo, ma io involontariamente mi morsi un labbro ricordando quelle parole, così familiari, così lontane...
E con la mente tornai a molti anni fa, al nostro sesto anno a Hogwarts. 

Avevo appena scagliato uccellini di carta contro Ron per invitarlo ad andarsene, ed ero a pezzi.
Harry era venuto a darmi il suo appoggio, ma era servito a poco dato che pensava a tutt' altro in quel momento. Passarono le ore e stavo sempre peggio, quindi decisi di andare a fare due passi e dimenticare quei due.
Non saprei nemmeno dire per quanto camminai, so solo che d' un tratto voltai l' angolo sovrappensiero e mi imbattei in lui.
-Che diavolo... Granger! Dannazione, guarda dove vai.- ringhiò Draco, quasi disgustato.
-Io... scusa.- balbettai a testa bassa, e me ne sarei andata senza nemmeno pensarci se Draco non avesse aggiunto: -Ho sentito bene? Hermione Granger si sta scusando?- e per la prima volta alzai lo sguardo su qualcuno che non fosse Ron dopo tanto tempo.
Dovetti costringermi a non schiudere la bocca.
Draco Malfoy in quegli anni era diventato alto, il fisico era asciutto e i capelli biondi spettinati attiravano la mia attenzione sui suoi occhi azzurri. Come avevo fatto a non accorgermi di quello sguardo così magnetico in tutto quel tempo? Forse era perchè solitamente ero impegnata a trovare qualcosa di acido da rispondere, ma in quel momento la sua espressione era innocua, sorpresa, rilassata e incredibilmente perfetta. Naturalmente durò solo pochi istanti, perchè subito mi riscossi e replicai: -E tu non ti stai pulendo dopo aver toccato una sporca mezzosangue?-.
Invece però di assumere la sua solita espressione disgustata, Draco si era stretto nelle spalle e aveva guardato qualcosa oltre la mia spalla, sovrappensiero.
-E chi lo sa ormai cosa è davvero sporco, Granger?-.
Rimasi colpita da quelle parole perchè erano così profonde da farmi domandare se conoscessi davvero Draco Malfoy. Subito dopo però un' altra atroce domanda fece capolino tra i miei pensieri: Ron avrebbe mai formulato una frase del genere?
-Non mi sembra che tu ti sia posto molto questa domanda negli ultimi anni, Malfoy.- lo misi alle strette, e il suo sguardo tornò a fissarsi nei miei occhi.
-Hai ragione. Non me la sono posta, ma il punto è che sento che le cose stanno per cambiare.- si strinse nelle labbra piene.
-Dipende da noi e dalle nostre scelte se qualcosa deve cambiare.-.
Draco mi studiò immobile per qualche attimo, la mascella tesa, e d' un tratto l' ombra di un sorriso parve affiorare sul suo viso stanco.
-Non penso che Pansy mi avrebbe risposto così- ammise, e io quasi non scoppiai a ridergli in faccia.
-Quella ragazza è già tanto se ha imparato la strada fino alla Torre di Astronomia in sei anni, non puoi richiederle un tale sforzo intellettivo!- esclamai acida tra le risate e, non so, mi aspettavo che difendesse quella che pareva la sua ragazza invece di ridere insieme a me!
-E tu perchè sei qui, Granger?- ammiccò verso di me tornando lentamente serio, ma senza la tensione di prima. Anch' io ero più sciolta quando feci spallucce e mentii dicendo: -Insonnia.-.
-Certo, a chi vuoi darla a bere, a Weasley?- mi provocò.
Aveva capito tutto, senza che io aprissi bocca.
Forse avrei dovuto difenderlo, è vero, ma in quel momento quelle parole mi fecero sorridere per la verità che racchiudevano.
-Bingo, eh?- intuì lui e notai che non l' avevo mai visto tanto rilassato e divertito. O almeno non insieme a me.
Soprattutto negli ultimi tempi tutti a Hogwarts sapevano che Malfoy stava passando uno strano periodo di alienazione e, nei bagni, avevo più volte sentito dire da Pansy che “non riconosceva più il suo Draco”. A essere sincera non penso che Pansy l' abbia mai davvero conosciuto, ma prima di allora non avevo dedicato che uno sguardo al cielo all' argomento.
-Bingo.- risposi con un sospiro.
-Senti, facciamo così: e se ti offrissi da bere?-.
Cos' era? Un invito?
Questa volta sì che scoppiai a ridere di gusto!
-E dove diavolo penseresti di trovare qualcosa da bere?!- esclamai tra le risate, al che lui mi sorrise.
-E' un “sì” allora?- insistette.
Mi morsi un labbro pensando alla situazione. Innanzitutto avremmo dovuto essere già da un pezzo ognuno nei rispettivi dormitori, e seconda cosa, Dio, stavo parlando di Draco Malfoy!
Per questo risposi: -Ci sto, adesso sono proprio curiosa di vedere dove.- e a braccia conserte lo seguii mentre con un sorriso entusiasta mi guidava su, per una strada che conoscevo fin troppo bene.
-Ma stiamo...?-
-Potter non è l' unico a conoscere certe cose, sai?- disse, e non seppi mai se c' era un doppio senso in quella frase.
-Come l' hai scoperta?- domandai colpita mentre andavamo per tre volte contro il muro.
-Troppe domande, Granger.- mi guardò di sottecchi, ma non sembrava arrabbiato.
-Hai invitato una secchiona a bere, ora sono fatti tuoi.- risposi a tono, quindi ridemmo insieme mentre avevamo accesso alla Stanza delle Necessità.
Non l' avevo mai vista arredata così.
Sembrava una specie di piccola taverna, decisamente molto accogliente con le luci soffuse alle pareti della Stanza. I tavoli rotondi e di moderate dimensioni erano in legno con due sedie ciascuno; solo un tavolo ne possedeva una sola.
-Che posto è?- esalai mentre la porta si chiudeva alle nostre spalle.
-E' un posticino che tengo per me nelle lunghe e noiose serate.- si strinse nelle spalle. -Non so nemmeno perchè ti ci ho portato: sei la prima.- rivelò, e Draco stesso parve stupito di quelle sue parole. Compresi perchè in un tavolo ci fosse una sola sedia.
-Siediti.- mi condusse verso un tavolo a destra e mi sedetti senza complimenti, incredibilmente a mio agio anche se non avrei dovuto esserlo.
Malfoy andò verso un piccolo bancone in mogano e trasse alcune bottiglie insieme a due bicchieri.
-Cosa ti offro, Granger?- domandò versando qualcosa in entrambi i bicchieri. Grande scelta.
-Mmmh, Burrobirra?- proposi, quindi Malfoy alzò lo sguardo su di me, scettico.
-Sei seria?- quasi non scoppiò a ridere nel trattenere un ghigno divertito.
-Beh, tu cosa proporresti?- mi raddrizzai la gonna nera sotto il tavolo.
-Scotch?- si strinse nelle spalle prendendo i due bicchieri e portandoli al tavolo.
-Vuoi farmi ubriacare, Malfoy?- domandai divertita.
-Hermione Granger ubriaca? Perchè no?- e si sedette di fronte a me.
-Mmh, va bene, a cosa brindiamo?- accettai. Tanto ormai cosa avevo ancora da perdere?
-A questo incontro?- propose lui alzando il bicchiere di vetro.
-A questo incontro.- brindai, e bevvi un sorso. L' alcool subito penetrò nelle mie vene e una scarica di calda adrenalina mi investì.
-Allora?- chiesi, -Come mai sei qui?-.
-Volevo fare due passi e stare un po' lontano da quelle quattro oche.- rispose con ovvietà, -Invece cosa fa Weasley di bello?-.
-A parte limonare come un morto di figa con Lavanda Brown?- feci amareggiata. Una cosa che Draco (e nemmeno io a dire il vero) non sapeva, era che stranamente reggo molto bene l' alcool.
-Uhh, brutto colpo per te, eh Granger?- commentò come se stessimo parlando di un punto non eseguito durante una partita di Quidditch. E la cosa mi piacque, perchè mi distolse da quel pensiero che fino a pochi minuti di fa era stato tanto opprimente da impedirmi di ragionare lucidamente.
-Già.- mi limitai a dire.
-Comunque penso che Weasley sia abbastanza idiota. Cioè, a essere sincero l' ho sempre pensato, ed è per questo che non capisco come tu possa essere la loro migliore amica.- affermò bevendo un generoso sorso di Scotch.
-In che senso?-.
-Beh dai, ammettilo per favore, se non ci fossi tu quei due con molte probabilità non avrebbero nemmeno superato il terzo anno! Forse Potter sì, non è proprio del tutto scemo, ma Weasley!- scosse il capo sommessamente, -Non ti merita.-.
-E chi mi merita, sentiamo.- sorrisi finendo di bere il mio bicchiere.
-Io.- rispose Draco con noncuranza, come se fosse qualcosa di ovvio.
-Che?- e questa volta scoppiai sul serio a ridere.
-E' vero, se non ci fossero così tante grane di mezzo tu potresti davvero piacermi. Se.- sottolineò chiamando a sé la bottiglia di alcool, del tutto sobrio. -Piuttosto, come mai non sei ubriaca fradicia?- aggrottò le sopracciglia bionde.
-Non cambiare argomento! Cosa intendevi dire prima?- chiesi, quindi Draco inarcò un sopracciglio e sospirò: -Non farti illusioni Granger, dico solo che sei molto intelligente e che non sei venuta su male in questi anni, tutto qui. E inoltre hai dei pessimi gusti. Krum... bah.- versò a entrambi un altro giro di Scotch che sospettai avesse alterato in qualcosa di più pesante.
-Cos' hai contro Viktor?- feci irritata. Era stato così carino Viktor con me!
-Ancora vi scrivete?- indagò.
-Sì, ma...-
-E lui è ancora cotto di te?- sorrise malizioso.
-Può darsi, ma...-.
-Perchè hai sempre tutti questi “ma”? Dannazione, goditi 'sta cazzo di vita, Granger!- esclamò. -Sei l' unica che abbia mai tenuto una conversazione con me e che nel frattempo non abbia tentato di sedurmi, e sei l' unica ragazza con un po' di cervello da riuscire a sostenere dei discorsi logici. In sostanza,- si avvicinò, i gomiti piantati sul tavolo, -Chi diavolo sei, Hermione Granger?-.
Lo fissai in quegli occhi troppo azzurri e tentatori. Già, chi diavolo ero?
-E' stato un errore venire qui, questa sera.- mi alzai cercando di non fissare quelle labbra piene con troppa insistenza.
-Ho sempre saputo che i Grifondoro non sono altro che dei vigliacchi.- mi derise a voce bassa ma appena udibile. Scattai verso di lui e lo studiai un istante.
Vigliacca?
-Non scherzare col fuoco, Malfoy, rischi di scottarti.- mi diressi verso la porta.
-Amo bruciarmi.- mormorò quasi impercettibilmente, -E comunque sei proprio una cagasotto, lasciatelo dire.-.
-Tu vorresti usare la psicologia inversa contro di me, Malfoy?- feci a un metro dalla porta.
-Vedila come vuoi.-.
Arrestai i miei passi e lentamente mi voltai verso di lui.
-Allora, cosa hai intenzione di fare, Granger?-.
Non ci pensai ancora un secondo di più e irrazionalmente mi avvicinai a grandi falcate a Malfoy.
-Mi prendi a pugni?- non si scompose.
No, avrei fatto qualcosa di più doloroso di un pugno: lo avrei torturato.
Scostai la sua sedia verso di me e mi misi cavalcioni sulle sue gambe.
-Pagherai a caro prezzo la tua insolenza, Malfoy.- lo avvertii.
-Lo vedremo.- dio, che voce sensuale!
Gli sbottonai lentamente la camicia e accarezzai il suo collo con voluta lentezza. Draco tentò di baciarmi, ma non gli avrei dato questa soddisfazione, quindi mi alzai e, lentamente, mi tolsi la gonna scura e le scarpe con annesse calze, rimanendo in mutande.
Draco fischiò sommessamente alla visione delle mie gambe nude, perciò sfilai anche il maglione, la camicia e la canottiera, rimanendo solo in reggiseno nero. A questo punto tornai a gambe aperte su quelle di Draco, strusciandomi lentamente su di lui e buttando via una volta per tutte anche la sua camicia bianca. E qui commisi il primo passo falso. Quel fisico era irresistibile, perfetto, gli addominali delineati in maniera impeccabile sul liscio torace.
Draco slacciò il reggiseno e immerse il viso tra i miei seni mentre gli abbassavo la zip dei pantaloni. La sua erezione premeva forte contro di me e mi alzai sfilandogli pantaloni e boxer senza fatica.
Rimasi per qualche istante disorientata notando quanto fosse grande il suo membro; in confronto quello di Viktor quasi scompariva.
Ritornai al mio intento meno determinata di prima e, sensualmente, mi abbassai anche le mutandine rimanendo completamente nuda.
Draco fece per alzarsi verso di me, ma con un piede al suo petto lo rimisi al suo posto.
-Ne avresti davvero il coraggio?- intuì ciò stavo per fare e, senza dire una parola, mi inginocchiai davanti a lui.
Dapprima lo accarezzai lentamente con la lingua, poi lo presi del tutto in bocca; la sua mano mi spingeva con forza verso di sé, ma proprio quando era a pochi istanti dal culmine mi allontanai, lasciando la sua erezione ancora insoddisfatta. Tornai a gambe aperte su di lui mentre sfioravo solo il suo membro con grande lentezza.
-Così però mi uccidi, Granger.- esalò in preda alla tortura. Tentò di baciarmi, ma  anche lì mi scostai e con la lingua tracciai piccoli cerchi intorno al suo orecchio.
-Sto impazzendo maledizione, non puoi farmi questo.-.
-Così impari a giocare col fuoco, Malfoy.- risposi vendicativa.
-E' così che la metti, Granger?- cercò di rimanere lucido.
-Precisamente.-.
-Bene, allora voglio cambiare gioco.- e senza dare un preavviso mi bloccò i polsi e si alzò per poi posarmi delicatamente sul pavimento, sotto di lui. Con la lingua scese giù sino all' inguine, dove trattenni il respiro per non farmi sfuggire nemmeno un gemito; cercai di trattenermi anche quando mi penetrò con due dita facendomi bagnare tutta. Difficile fu quando sostituì la lingua alle dita, ma con disumana forza di volontà strinsi i pugni per non dargli la soddisfazione di sentirmi gemere.
Impossibile mi fu quando lo sentii entrare in me.
Dapprima entrò lentamente, poi però fu su di me con spinte rapide che mi costrinsero a invocare il suo nome.
-Avanti Hermione, pronuncia il mio nome. Avanti.- mi invitò, e quasi non lo urlai dal piacere che provavo mentre con le unghie graffiavo la sua schiena e venivo.
Draco mi fece mettere carponi e lì si issò su di me, dove finalmente sentii il suo seme caldo scivolare tra le mie gambe.
Stremati, col fiato corto, ci accasciammo e guardammo il soffitto scuro sopra di noi.
-Okay,- esalò Malfoy per primo, -Hai vinto, sei abbastanza coraggiosa per i miei gusti.-.
-E tu non sei niente male.- ammisi sincera.
Si sentiva solo il forte battito dei nostri cuori che cercavano di riprendersi da una corsa incredibilmente lunga.
-Ora che si fa?- domandò  seguendomi con lo sguardo mentre mi mettevo a sedere.
-Niente, tu tornerai da Pansy o da chi ti pare e io continuerò a sbavare dietro Ron. È giusto così, no?- risposi cercando i miei vestiti sparsi ovunque.
-Suppongo di sì.- commentò Draco aspramente. -Non c' è proprio nulla da dire.- disse, ma parve triste lui per primo a quelle dolorose parole.
-Bene.- lo guardai rivestirsi affianco a me e quasi fui tentata di dire qualcosa. Ma cosa avrei potuto dire? Ero entrata nella sua collezione di ragazze da una botta e via, probabilmente avrei fatto meglio a stare in silenzio.
Quando entrambi fummo vestiti lasciammo la Stanza delle Necessità che era ormai quasi giorno e, giunti al bivio che ci avrebbe separati ci salutammo goffamente. Cosa si dice in certe occasioni?
Mi ero già incamminata verso la torre dei Grifondoro quando la sua voce mi richiamò ancora una volta.
-Ah, Hermione!- mi voltai di scatto mentre correva verso di me.
-Cosa...?- non terminai mai la frase perchè Draco mi trasse a sé senza mezzi termini e mi baciò, a lungo, con una passione che quasi sapeva di disperazione. Era il nostro primo e ultimo bacio, e ne eravamo entrambi consapevoli. Risposi a quel bacio con desiderio, le nostre lingue che riconoscenti l' un l' altra ancora lottavano orgogliose e, quando ci scostammo di qualche centimetro, Draco sorrise: -Ti odio, Granger.- finse di essere sprezzante.
-Anch' io ti odio, tanto tanto.- e con un ultimo sorriso ci voltammo entrambi senza dirci una parola di più. 

Mi ridestai in fretta mentre tutti mi fissavano, in attesa che dicessi qualcosa.
-Vero Hermione? Non c' è nulla da dire, no?- incalzò Draco al mio fianco e io mi schiarii la voce.
-Oh beh, certo, nulla da dire. Assolutamente nulla.- mentii rapidamente.
Ron parve più rilassato, Astoria leggermente convinta e così molti degli invitati.
Erano invece gravi e attenti gli sguardi di Albus, James, Scorpius ma soprattutto di Rose.
Vizio di famiglia credo, pensai guardando ancora una volta Scorpius Malfoy. Se possibile era ancora meglio del padre. Se possibile, appunto.
-Sai una cosa Granger?- d' un tratto Draco si voltò verso di me con la fronte aggrottata. -Ti odio.- disse suscitando l' ilarità generale.
-Anch' io ti odio, tanto tanto.-.

Ciaoooo!! avevo avvisato che era raiting rosso e spero che vi sia piaciuto ;) personalmente adoro la Dramione, ma non a tutti piace!
Fatemi sapere cosa ne pensate,
vostra Sarapia <3

   
 
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