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Autore: StewyT    13/02/2015    3 recensioni
«Ho fatto del mio meglio, lo giuro. Ho fatto il massimo per poter essere quello di cui hai bisogno»
«Evidentemente ci siamo sbagliati entrambi. Sbagliare è umano no?» sono sull'orlo di una forte crisi di nervi. Delle calde lacrime iniziano a scorrere lungo le mie guance.
«No» sussurra abbracciandomi. «No, Brenda. Non ci siamo sbagliati. Io ti amo» la sua voce è un riflesso della mia: sembra che stia per piangere.
Daniel si avvicina ancora di più a me, e poggia le labbra sulle mie; sono così morbide e calde le sue. Mi lascio andare tra le sue braccia e lo stringo a mia volta.
Abbiamo bisogno l'un dell'altro. Ho bisogno di sentire le sue mani sul mio corpo e le sue labbra sulle mie. Quando mi sussurra con voce dolce che mi ama il mondo diventa un posto più felice. Devo fidarmi di lui.
«Ho bisogno di te, ti prego.»
Non so chi dei due lo abbia detto, fatto resta che entrambi abbiamo bisogno dell'altro.
Ma bastano davvero solo l'amore, il bisogno e l'attrazione a tenere unite due persone?
Né io né lui lo sappiamo; non immaginiamo cosa succederà, lo sapremo solo vivendoci.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Good Girls & Bad Boys'
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Primo capitolo
«Kat devo andare. Sto per perdere il pullman»
«Il pullman! E il tuo dragone?»
«Quante volte ti ho detto di non chiamarlo così?» ridacchio, mantenendo il cellulare tra orecchio e spalla sinistri per rimettere la borsa sulla spalla destra.
Odio non avere sempre gli stessi orari di Dan e odio il fatto che lui non mi venga a prendere.
La vita in Montana è decisamente meno frenetica; oserei dire che la mia è diventata quasi una vita abitudinaria: una routine dolce e amorevole che non lascerei per niente al mondo.
Insomma! Chi lascerebbe un fantastico College con un ottimo corso su Shakespeare, uno meraviglioso su scrittura creativa e soprattutto un bellissimo fidanzato che ti viene a calmare prima di ogni esame? Nessuno.
«Bren? Bren? Che fine hai fatto?»
«Scusa, stavo mettendo su la maledetta cartella e fare il tutto con venti libri in mano non è cosa giusta. Il pullman. Cazzo. Cazzo. Cazzo. L'ho perso. Donna me la pagherai. Appena ci rivediamo ti uccido, maledetta!»
«Okay, sei esaurita»
«Oh, ma no!»
«Hai proprio bisogno della tua amica lì. Ci manca poco»
«Ci manca poco a...?»
«Adesso devi prendere il pullman te lo dico dopo»
«Stronza maledetta me lo hai fatto perdere quindi adesso parla!».
La sento ridacchiare e so per certo che in questo momento le si sono create due adorabile fossette ai lati delle labbra. Quanto mi manca il suo sorriso. Vederla in webcam non è per niente appagante e due mesi senza i suoi abbracci sono troppi.
«Che mese è?» chiede lei ancora ridendo.
«Febbraio...?»
«E quindi?» sbuffo. Mi fa venire il mal di testa, anche se il professore ci è già riuscito benissimo.
«E quindi che cazzo ne so! Parla, maledetta»
« Aprile più fotografia, più Kat, più corso prenotato appositamente in Montana. Risposta?»
«Porca merda!» sussurro e i libri mi cadono dalle braccia proprio nell'esatto momento in cui lei scoppia a ridere, e la macchina di Dan si avvicina al marciapiede. Io me lo sposo. Mi è venuto a prendere! Me lo sposo.
«Brenda? Sei viva?»
«Oh Gesù, Kat! Tra meno di due mesi ti rivedrò. Non ci credo, non ci credo!».
Lei ridacchia. «Mi manchi da morire.»
«Anche tu, Kat. Tanto.»
Dan scende dalla macchina e prende i libri che mi sono caduti da terra, mi sorride e poi mi attira a sé per lasciarmi un bacio all'angolo della bocca mentre parlo ancora con Kat.
Non riesco a trattenere un sorriso felice e in questo momento davvero non saprei dire se è di più per il bacio ricevuto, il passaggio oppure per l'arrivo di Kate, so solo che tutto sta andando così a gonfie vele che ho paura che il vento inizi a scarseggiare, perché è sempre così che succede.
«È arrivato il tuo dragone, mh?»
«Io lo sposo» dico ridendo e lei mi segue a ruota mentre Dan mi prende il cellulare di mano.
«Prima o poi mi spiegherete che vuol dire? Perchè mi chiamate dragone?»
«Proprio non ci arrivi, vero Dan?». Lo vedo sorridere, scuotere la testa e sbuffare un «No, non ci arrivo».
«Allora di grande hai solo il tatuaggio!» sento dire a Kat, e a quello proprio non trattengo una forte risata e vengo seguita subito da lei e Dan che inizia a scuotere la testa.
«Ti direi che posso dimostrarti che di grande non ho solo quello, ma sei la migliore amica della mia ragazza e no, non posso farlo!».
Sentirlo pronunciare la parola 'ragazza' mi mette sempre molta allegria; un brivido mi percorre la schiena e mi viene quasi voglia di ballare ogni volta.
«Tranquillo la tua ragazza, nonché mia migliore amica, ha confermato le mie parole!» lui ride e poi mi punta un dito contro, subito gli rubo il cellulare e soffocando delle risate provo a parlare.
«Maledetta non è vero. Fino a prova contraria parlo sempre bene del mio Dan»
«Sì, parli sempre bene del dragone!».
Dan scoppia a ridere: se continuiamo così capirà a cosa ci riferiamo,e addio 'privacy'.
«Okay, adesso basta parlare di draghi e draghini, devo andare, donna. Ci sentiamo più tardi. Salutami il piccoletto!»
«Kaaaaat!» mi lamento ridendo e lei risponde con un «Hey, non ho fatto niente!».
Mi farà morire dal ridere prima o poi.
«Devi spiegarmi questa storia, lo sai?».
Rido e scuoto la testa «è una cosa nostra, Dan. È come se venissi a chiederti di dirmi le porcate che dici con Jake!»
«Quindi lo ammetti! È qualcosa di perverso!»
«Oh, amore mio, non ti ho ancora ringraziato per essere venuto a prendermi» dico abbracciandolo e ridendo, al che lui mi da un pizzicotto su un fianco.
«Sei una stronza!» mi sussurra all'orecchio prima di avvicinarsi alle mie labbra per provocarmi, e poi scappare via.
«No, tu lo sei!».
La giornata è così soleggiata che se non fosse per l'aria gelida penserei di essere ad Agosto.
Quanti ricordi dal nostro primo agosto assieme!
Le litigate, i libri, il materasso scomodo, la piscina, gli obblighi.
Sorrido entrando in casa e togliendomi lentamente il cappotto; ho freddo.
«Allora, cosa facciamo di bello, piccola?».
Sbuffo e alzo i capelli in una coda disordinata.
«Non so cosa farai tu, ma io ho da mettere in ordine degli appunti e studiare, piccolo!»
«Diamine, come stai prendendo sul seri questo college!»
«Se non lo faccio i miei mi obbligano a tornare a casa, e tu non vuoi che la tua ragazza vada via, no?» ridacchio avvicinandomi a lui, per attaccarmi al suo collo e baciarlo lentamente. «Io non ho nessuna intenzione di andare via, quindi..»
«Non ti lascerei comunque andare via!» dice sorridendo sulle mie labbra.
«Quindi mi lasci andare a studiare. Avanti, sei un futuro ingegnere avrai anche tu qualcosa da fare!»
«Ho da sperimentare molte cosine con la mia ragazza!»
Scoppio a ridere quando Dan mi prende e mi trascina sul divano, ponendosi sopra di me.
«Eddai!» continuo a dire tra una risata e l'altra, mentre le sue mani si insinuano sotto la mia maglia e iniziano a farmi il solletico.
«Smettila!» urlo, ma lui continua a torturare il mio corpo che si contorce sotto le sue dita morbide.
Dovrei proprio lasciar perdere lo studio, in questo momento.
Insomma, Shakespeare potrebbe anche aspettare, non esce mica dalle pagine del libro; invece no, maledetto senso del dovere!
«Dan, davvero dieci minuti, il tempo di copiare gli appunti e possiamo fare tutto quello che vuoi, okay? Avanti!».
Dan sbuffa e si alza. «Poi non venire a dirmi che ti trascuro!»
«Oh, sai che non lo direi mai. Tu non mi trascuri, né io trascuro te» sussurro abbassandomi sulle sue labbra per sfiorarle in un tenero bacio.
«Ti adoro» dico sorridendo.
«E io ti amo»
Oh quanto è meraviglioso sentirselo dire; ogni volta mi si scioglie il cuore!
«Oh, meglio per te Daniel Harrow» gli faccio un occhiolino e mi siedo al tavolo rotondo.
Prendo il quaderno e inizio a sfogliarlo; maledetto corso di letteratura inglese.
Avrei dovuto fare medicina, ma no, ho deciso all'ultimo momento di laurearmi in letteratura perchè diventare un'editrice mi sembrava più logico per una come me che ama leggere e scrivere, ma adesso non sono più tanto convinta della mia scelta; forse l'ho fatto solo perché al collage di Dan il corso più interessante mi sembrava questo, dal momento che non c'era medicina.
Tre anni fa non mi sarei mai aspettata di cambiare i miei progetti e le mie decisioni per stare vicino ad un ragazzo, ma adesso non sono più la Brenda di prima, e in fondo per amore si fa tutto, no?
Copio con l'attenzione di un'amanuense tutti i geroglifici che ho scritto sul libro e su vari fogli sparsi, e mi viene da sorridere quando noto sul libro un 'Dan' affiancato da un cuoricino. Sono proprio proprio fusa!
«Cosa ti fa ridere tanto di Shakespeare?» alzo gli occhi dal quaderno e sorrido; non glielo dirò mica!
«Niente. Sono i personaggi di questa tragicommedia.»
«E sarebbero?» Dan si siede di fronte a me e mi sorride.
Mi ricorda quella volta in cui gli ho raccontato la trama di Colpa delle stelle, o quella volta in cui abbiamo iniziato a parlare dei nostri libri preferiti.
Non siamo cambiati così tanto, poi.
«Mi fa ridere Claudio. È talmente geloso e ossessivo che neanche si rende conto che Ero non potrebbe mai tradirlo.»
«Dovrei sapere di cosa parli?» Alza un sopracciglio e mi sorride; oh non farlo, mi distrai!
«Okay. Appena Claudio mette piede a Messina, si innamora di Ero, e inizia a corteggiarla fino a quando anche lei si innamora di lui e decidono di sposarsi. E fin qui tutto bene, ma arriva uno stronzo di nome Don John, e baaaam! Fa credere al povero Claudio che Ero è una poco di buono, ma lei non lo è! Lei ama Claudio più della sua vita, e quando lui inizia a trattarla male lei si sente morire, a tal punto da fingere con l'aiuto del padre proprio la sua morte, per venire riscattata dal brutto nome che ormai le avevano attribuito. Dopo diversi sotterfugi il padre di Ero, Leonato avendo scoperto che Ero è innocente, propone a Claudio di sposarsi con la nipote e lui acconsente, scoprendo che la donna che sta sposando è proprio Ero. E così vissero tutti felici e contenti! Ma Claudio resta comunque uno stronzo. Insomma, Dan! Tu crederesti alle parole di un farabutto?»
«Dipende» dice lui pensieroso.
«Da cosa?»
«Dalla mia donna. Se mi fido di lei.»
«E tu ti fidi di me?» chiedo mordendomi un labbro.
«Ciecamente» dice lui sorridendo sornione.
«Allora? Avresti creduto a quel deficiente?»
«Non lo so, Brendy»
«Daniel!»
«Okay, okay! Sarei stato diffidente nei tuoi confronti perché sapere che la mia donna va con un altro mi avrebbe destabilizzato, ma non gli avrei creduto subito come ha fatto lui, e se lo avessi fatto non ti avrei trattata nel modo schifoso in cui dici che si è comportato lui»
«Appunto. Tanto rumore per nulla» sospiro girandomi di nuovo verso i miei appunti.
«E tu?» Chiede lui. «Tu avresti creduto a lui o a me?»
«A te. Mi fido incredibilmente di te, e per credere che tu mi tradisca, devo vedertelo fare».
Dan annuisce e sorride, alzandosi.
«Comunque c'è un personaggio che ti somiglia incredibilmente qui dentro»
«Intendi dire che è perfetto come me?» dice ridendo.
«No, coglione, e idiota! È Benedetto. Non crede per niente nell'amore!»
«Oh, crimine!»
«Avanti, Dan. Non fare lo stupido»
«Brendy non credere nell'amore non è un reato»
«Sì, ma l'amore esiste. Prendi noi. Tu non ci credi in noi?».
Dan si abbassa verso di me e mi da un bacio a fior di labbra.
«Se non credessi in noi non ti direi che ti amo»
«Quindi adesso credi nell'amore»
«Ci ho sempre creduto un po', solo che ne avevo paura, e adesso non ne ho più» sussurra dandomi un altro bacio, al che io mi alzo e mi spingo di più verso di lui, per ricambiare. Mi stringo forte a lui, e le mie mani iniziano a vagare sulla sua schiena, mentre le mie labbra scendono sul suo collo. Amo baciare il suo collo e ancora di più amo quando lui bacia il mio.
«Ecco perché ti amo!» sussurro con voce roca; ho voglia di stringermi ancora di più a lui, possibile?
«E io devo andare a fare una doccia» dice ridendo.
«Oh, avanti Dan! Sei così debole?»
«Brenda anche solo guardarti mi comporta problemi di certo genere e dal momento che non puoi aiutarmi a risolverli perché ami più Shakespeare che me, io vado a rilassarmi!». Ride, e si toglie la maglia, buttandomela tra le mani.
Maledetto.
Inizia a camminare sinuosamente e lentamente verso le scale.
La sua schiena chiara è invitante come un foglio bianco per un artista.
Dio, quanto è bello.
Dan si sfila i pantaloni, una volta arrivato alle scale, e li lasci lì, poi si gira verso di me e mi sorride.
Tutto di lui mi attrae. Quel corpo muscoloso al punto giusto, chiaro e perfetto è tutto mio! Della Brenda grassottella e fangirl! Ancora non riesco a crederci.
E adesso potrei essere sotto la doccia ad accarezzare quel corpo!
Oh mio Dio, solo una pazza resterebbe qui.
Mi alzo velocemente, e iniziando a spogliarmi a mia volta mi avvio in bagno, dove l'acqua già si poggia delicatamente sul corpo caldo di Dan che ride non appena mi vede.
«E Shakespeare?»
«Oh lui non può farmi stare bene come sai fare tu, e poi può aspettare» dico sorridendo mentre l'acqua inizia a bagnare anche il mio di corpo.
Dan mi guarda come se non ci fosse niente di più bello al mondo, ed è la cosa che mi fa impazzire di lui -okay, una delle tante cose!-. Insomma, ogni donna dovrebbe essere guardata come succede a me. I suoi occhi diventano più luminosi quando osserva il mio corpo chiaro, quando la sua attenzione si sposta dalle mie labbra al mio seno, e non sembra per niente schifato quando dal mio seno si sposta al mio ventre abbastanza abbondante.
Non mi fa sentire sbagliata e non lo ha mai fatto; così si dovrebbero sentire tutte: apprezzate, amate, giuste.
Daniel mi attira a sé, e sorride tra i miei capelli.
«Quindi hai deciso di venire ad aiutarmi?»
«Mhm diciamo che ci aiuteremo a vicenda» sussurro al suo orecchio mentre le miei mani iniziano a vagare su tutto il suo corpo -e adesso lo conosco quasi a memoria!-.
«Mi piace l'idea. Mi piaci tu» sussurra prendendomi in braccio per poggiarmi al muro di piastrelle nere.
«Sicuro che non lo dici solo perché non hai niente di meglio?» dico ridacchiando; volevo scherzare, eppure la mia domanda è uscita così spontanea e vera. Lui scuote la testa e mi bacia una guancia.
«Tu sei il meglio» dichiara prima di baciarmi le labbra, e poi il collo, e le braccia, e il seno, e ogni centimetro della mia pelle.
La pelle che lui mi sta facendo amare.


Possibile che tutto possa cambiare in un secondo come se qualcuno avesse girato pagina e da una bellissima storia di amore fossimo passati ad una terribile sofferenza?
Io dico di no, ma la vita insegna sempre diversamente.



Spazio autrice.
Ma sssssalve gente, come va la vita?
Allora ho postato un nuovo capitolo e sono tanto tanto tanto in ansia, spero vivamente che possa piacervi e farvi capire il bellissmo rapporto che c'è tra Brenda e Dan, ma si sa, la vita è sempre tanto stronza...

Uhm siccome ho davvero pochi capitoli pronti, e non posto mai se non ho almeno tre capitoli già preparati, ho deciso che posterò - escluso eccezioni- ogni due settimane e sempre nel fine settimana, spero che per voi vada bene. (Magari quando la storia sarà più completa ne posterò uno a settimana).

Bene, detto questo...
Domani è S.Valentino, (zanzan!) quindi ho deciso bene di 'regalare' a tutte le povere piccole zitelle come me un 'bel' capitolo in cui vediamo all'azione un bellissimo Dan parecchio attivo...
Ma attenzione che dal prossimo aggiornamento cambierà qualcosina..
(Cosa succederà mai? :O Oh avanti è facile da scoprire!).
Ad ogni modo Felice giorno degli innamorati a tutte le lettrici innamorate per le zitelle acide come me....... tranquille, prima o poi avremo tutte un dragone!
Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto e grazie per aver letto :3

StewyT.

 
  
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