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Autore: Malia_    04/12/2008    13 recensioni
Noia.. come ogni lunedì mi ritrovai a braccia conserte sul banco dell’aula di spagnolo. E come ogni giorno, ogni lentissimo giorno, mi sentii trasportare da quei sentimenti di disgusto verso il mondo circostante. Monotonia..Le mie mattinate? Cadenzate da ritmi “normali”, immobili, o forse il termine adatto poteva essere, sì.. “privi di senso”.. la scuola era probabilmente il luogo della mia eterna sopportazione perenne.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Ed.. aiutami te che sono confusa.. signora Meyer non leggerò più il tuo midnight sun altrimenti non riesco più a capire niente. Eheheheh..
Torniamo a noi.. questo capitolo è parecchio introspettivo.. ma spero bello. Anche io l'ho fatto andare a Denali.. uff devo seguire Twilight.. anche se mi so stufata..aggiungerò dei capitoli (Malia già pensa... ). Vediamo che verrà fuori..per ora spero tanto tanto apprezziate.

P.S. GRAZIE a tutti quelli che hanno lasciato un commento e a coloro che hanno messo questa fic nei preferiti.


Silenzio.




Le distese di neve si allargavano infinite intorno a me cullandomi nella luce calante del crepuscolo e il mio viso coperto di candore e il mio corpo marmoreo vibravano di piacere a contatto con la natura ghiacciata della foresta. Solo.. l’odore di bagnato mi gonfiava i polmoni. L’aria gelida mi soffiava sulla fronte carezzandomi gentilmente e io vagavo con i miei pensieri nel vuoto di quel silenzio. Nessuna voce.. la mia mente si concentrava e si nutriva dell’essenza primordiale della natura. Solo.. potevo capire realmente il senso di tutto. Sospirai beato.. Denali.. Aprii gli occhi dorati chinando la testa e mi stupii profondamente di quanto potesse apparire maestosa e potente l’eternità del ciclo naturale al mio sguardo.
“Io e te Madre in un moto perpetuo che ci condanna”. Pensai beffardo. Madre Natura, bella quanto spietata con i suoi stessi figli.
Percepii l’odore degli aghi di pino forte nelle mie narici e per un attimo riuscii a non pensare a nulla, riuscii a non affrontare il peso che mi stava schiacciando da quando ero arrivato in Alaska. Camminai scalzo lasciando le impronte dei miei piedi sulla neve.. la stessa temperatura, lo stesso freddo. Ero nato per essere un assassino.. in fondo se avessi ucciso quella ragazza avrei fatto solamente ciò che la mia non-vita infinita mi aveva predestinato a fare.
“ Bambi..”.
Ridacchiai continuando la mia passeggiata. Di tutti i nomignoli che potevo aver dato ad “occhi nocciola” quello era sicuramente il più adatto. Inspirai ancora cercando di rimanere calmo.. Quello sguardo terrorizzato era radicato nel mio cuore e nella mia mente come una cicatrice indelebile.
Bella Swan.. una settimana a Denali e quello era l’unico pensiero coerente che ero riuscito a fare. Bella Swan.. insomma sì, un ragionamento difficile e altrettanto frustrante, pensai dandomi dell’idiota. Avevo imparato a memoria le caratteristiche del suo viso anziché dimenticarle, un applauso per Edward. Ripensai per la milionesima volta al primo giorno che avevo incrociato il suo sguardo.
Silenzio...
Nella profondità di quegli occhi avrei potuto annegare ne ero certo. Il vento mi scompigliò i capelli giocoso e io sorrisi di quel contatto inaspettato. Era così irritante non poter vedere cosa si celasse dentro quella minuscola anima umana.. ero abituato a sentirmi circondato da miriadi di voci fastidiosissime che parlavano e si lamentavano, eppure intorno a lei.. buio, nulla, assenza. Ogni giorno avevo vissuto sicuro che niente e nessuno avrebbe potuto sfuggirmi e colpirmi e invece..in un giorno solo, dopo più di un secolo, la maschera da vampiro infallibile che mi ero appositamente costruito era crollata miseramente per mano di una ragazzina dal sangue appetitoso. Dolce droga e ironia della sorte.
Silenzio...
Sospirai indispettito. Non ero infallibile.. e scontrarmi con due pupille in cui si rispecchiava il mio stesso silenzio era stato irritante.. Buffo.. quella bambina mi doveva la vita e invece probabilmente ora sarebbe andata in giro a sparlare di me come del più grande maleducato presente sul suolo di Forks. L’impavida impedita che sfotte ignara il suo predatore.. poveretta. La immaginai arrancare per arrivare a scuola e inciampare sui sassi, anzi no sui suoi stessi piedi, e una risata gutturale si librò nell’aria.. la mia. Mi portai una mano sul naso scuotendo la testa.. Bella dava la sensazione di essere un’ attira disgrazie.
Silenzio..
Doveva essere piuttosto fragile e cagionevole.. la carnagione pallida ne era un chiaro segno. Mi fermai e mi piegai sulle ginocchia guardando uno scorcio di terreno brullo non coperto dalla neve.. mi chiesi come riuscisse a sfuggire al mio potere. In quale modo poteva funzionare la sua mente se io non ero in grado di afferrarla? Portai la mano ad accarezzare la terra… non potevo dirlo con esattezza, né rimuginarci su sarebbe servito a molto, il problema da affrontare in realtà era un altro.
Resistere al richiamo del suo sangue.. Tremai al pensiero della sua fragranza ancora chiara dentro di me. “ Estasi..”. Se solamente l’avessi sfiorata.. “ Ahhhh..” Gemetti. Il mio corpo venne scosso da un ringhio di puro piacere nell’immaginare il sapore di quella carne tenera entrare in circolo dentro di me.
Silenzio..
Vidi il suo corpo appiattirsi sul muro della segreteria e i suoi occhi rabbuiarsi e terrorizzarsi.. il senso di protezione verso bambi tornò forte e mi lasciò confuso. Contemplavo il terreno imbambolato da troppo tempo e mi riscossi.. se volevo veramente aiutare Bella dovevo cercare di non rivederla mai più. Mi sarebbe dispiaciuto farla fuori, era solo una povera innocente capitata nel posto sbagliato al momento sbagliato.. eh sì.. tra tutti i luoghi di un mondo gigantesco dove avrebbe potuto trasferirsi aveva proprio scelto Forks dove aveva trovato un vampiro che andava pazzo per il suo sangue e che aveva già cercato di ucciderla due volte nella stessa giornata. Fischiai.. “Signorina che fortuna..”. Risi ancora di gusto.. maledizione, dovevo essere disperato e invece riuscivo a vedere quanto il fato ci avesse giocato un brutto tiro, più a lei che a me veramente.
“ Occhi nocciola.. ma come fai ad essere così sfigata..”.
Silenzio..
Il vetro della mia anima sembrava essersi incrinato.. per la prima volta mi ero specchiato per quello che realmente ero. Fragile.. profondamente solo.. debole.. “umano”. Storsi la bocca in una smorfia sarcastica. Era stata lei a farmi specchiare in me stesso..? Bella prova.. Edward Cullen un vampiro vulnerabile e bisognoso d’affetto. Ridicolo.. ancora una volta i suoi occhi che mi fissavano incuriositi a mensa mi balenarono nella mente. Li aveva assottigliati cercando di cogliere cosa.. cosa voleva cogliere? Se per puro caso non gli fosse bastata la mia bellezza sovrannaturale per tenerla lontana da me, sicuramente le sarebbero bastati i miei occhi assetati di sangue che la puntavano famelici. Direi che come film horror poteva anche andare..se li sarebbe sognati la notte per  un bel po’ tenendosi alla larga da tutti gli uomini che l’avrebbero guardata famelici.. e in quella scuola erano già parecchi. Chissà che non le fosse servito a qualcosa.
Secondo me c’è di mezzo una donna..
“ Tanya..”. Mi voltai di scatto, trovando la vampira poco lontano da me che mi guardava incuriosita.
Sospirai.. pacchia finita..
- Nessuna donna.. ho solo bisogno di riflettere..-.
A me non la dai mica tanto a bere, da quando si scappa quando si ha bisogno di pensare?
“Da quando qualcuno vuole stare da solo e non vuole che nessuno gli rompa le scatole..”
- Tanya.. non c’è nessuna donna..-.
Sorridevi come un ebete..
Mi avvicinai a lei sorridendole con gentilezza, farla ragionare sarebbe stato inutile..
- Ti assicuro che avevo solo bisogno di pensare..-.
Annuì poco convinta.
- E hai trovato le tue risposte?-.
Bella domanda, estremamente calzante. Stavo girando intorno ai miei interrogativi, ma non avevo ancora provato a rispondermi.
Scossi la testa pensieroso.
- Edward.. il cervello in questi giorni ti si sarà fuso..-.
Ridacchiò e io risi con lei divertito. Già, non era lontano dalla verità. Si appoggiò alla mia spalla teneramente e la sua fronte toccò il mio braccio.
- Ma cosa ti fa preoccupare così esattamente..-.
Parlare con lei sarebbe stato inutile, non avrebbe potuto capire la mia angoscia. Ma decisi comunque di accennarle qualcosa.
- Hai mai avuto paura..?-.
“ Forse di romperti le unghie..”. Pensai tra me e me.
Scosse la testa.. immaginavo che non avrebbe capito.
- Però so come reagiscono gli umani quando hanno paura..-.
La guardai.. forse avevo afferrato il senso di quello che cercava di dirmi.
Alcuni esseri umani erano abituati a scappare dalle loro paure a non affrontarle mai, i codardi, altri invece stringevano i denti e cercavano in loro la forza per resistere alle difficoltà che la loro breve vita gli metteva di fronte.
Tu che farai.. codardo o coraggioso..
Riflettei sul suo pensiero. Non ero mai stato un vigliacco, a costo di essere sconsiderato, ma non mi ero mai considerato un codardo.
- Pensi che dovrei tornare adesso..?-. Le chiesi grato.
- Io credo di sì..-. Mi tolse la neve delicatamente da una ciocca di capelli e mi guardò contenta.
Non saprà resisterti..
Scoppiai a ridere ancora. Donne.. quando si mettevano una cosa in testa era impossibile far credere loro il contrario. L’evidenza per loro non era importante..
Ma almeno è carina..
- Oh sì.. ha due profondissimi occhi nocciola..-.
Sghignazzai.. e anche un buonissimo odore.. irresistibile.
Ma fino a dove vi siete spinti..
“ Esattamente al momento in cui il leone uccide l’agnellino indifeso terrorizzato”.
- Emmhh..-. Non si era accorta che avevo volutamente utilizzato un tono ironico.
Edward..??
- Non le ho mai rivolto la parola..-.
Feci bruscamente infastidito. E come avrei potuto.. sarebbe morta all’istante. Ma non avrei certo rivelato a Tanya la verità sul motivo di quella visita.
Inizia con un ciao.. di solito funziona..
“Ciao, agnellino, posso bere il tuo sangue?”. Un approccio più che ottimo per il primo appuntamento. Risi..
- Prova. Ti farebbe stare meglio parlarle..-. Tanya stava cercando realmente di impegnarsi e consigliarmi per il meglio. Apprezzai il tentativo.
“ Parlare con Bella..”.
Impossibile.. me la sarei mangiata prima che sue labbra carnose potessero dire “Ah”.
Immagina che io sia lei..
La fissai scioccato. La vampira bionda mi sorrideva teneramente e faceva finta di guardarsi intorno non conoscendomi.
Avanti Edward..
“ Semplicemente ridicolo..”. Scrollai le spalle e decisi di stare al gioco, anche se sarebbe stata poco probabile come cosa, poteva essere un modo simpatico per farmi sentire meglio.
- Ciao..-. Le dissi cercando di trattenete un sorriso alla sua reazione, che sussultò proprio come avrebbe fatto Bella se le avessi rivolto la parola.
Vedi? Non è poi così difficile..
- Il problema è il suo sangue Tanya...-. Mi morsi la lingua subito dopo. Non dovevo dirle nulla, non avrei dovuto. La vidi sorridere .. mi prese una mano tra le sue stringendola.
Sai quanti uomini seduco per divertimento, Edward? Se so resistere io perché non dovresti riuscirci tu. Se lei ti piace..
Scossi il capo, piacermi.. come poteva piacermi se a malapena potevo starle a cinquecento metri di distanza.
Fa come ti pare, ma secondo me ti piace.
- E da cosa lo dedurresti..-. Alzai un sopracciglio incuriosito dalle sue parole.
Mi guardò stranita.
Tu hai fatto tutta questa strada solamente per non ucciderla..qualcosa deve averti colpito veramente in lei. Se fosse stata un’altra.. te ne saresti fatto realmente un problema così grande? Pensaci..
Pensai a Jessica Stanley o a Angela Weber nei panni di Bella. Tutte e due già morte. La rivelazione non fu affatto di mio gradimento.
- Torna a casa guerriero..-.
- E’ un essere umano..!!- Urlai scosso, non potevo neanche pensarci senza stare male.
Alzò gli occhi al cielo esasperata, ma non parlò. Mi sorrise solamente e mi voltò le spalle.
Quando ti rivedrò?
- Non lo so..-. Sussurrai deciso. Provare a resistere.. solo provare.. e se non ci fossi riuscito sarei scappato ancora. C’era sempre una possibilità, dovevo solo scegliere. Io potevo scegliere.
   
 
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