Film > Le 5 Leggende
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Autore: Frizzina    14/02/2015    0 recensioni
Il mondo di Kuroshitsuji si incontra con quello de Le 5 Leggende. Le avventure dei guardiani che si incrociano con le vicende di demoni, anime e shinigami... Un' avventura incentrata sulla ricerca della giustizia da parte di Jack Frost. Poco dopo essere stato scelto come guardiano, Jack ricorda una scena accaduta 300 anni prima ad una bambina. Decide quindi di partire alla ricerca di colui che ingannò la sorellina per ottenere un'anima da mangiare. Riuscirá Jack nel suo intento?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, I Cinque Guardiani, Jack Frost, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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Ho capito come funziona l'editor di efp! Adesso vediamo se me lo ricordo per le prossime pubblicazioni... per il momento, ecco tutto! 


"Oh no..." sussurrò Grell. 
Appena prima che Pitch riuscisse ad afferrarla, questa riprese a salire ed arrivò giusto davanti al volto dello shinigami. Volava? Una fatina gli sorrise gentile e gliela porse. Lui, perplesso, la prese. La fatina volò verso il volto di Jack.
"Dente da Latte!" esclamò sorpreso.

"Come hai fatto a portare nella cella la motosega e il bastone?" domandò. 
"Eri mezzo addormentato ed io avevo gia pensato di darti una mano..." 
"Non ci seguono, vero?" 
Grell si guardó attorno. Da lassú godeva di un'ottima visuale.
"No, non ci stanno seguendo." 
Il taglio sul viso si stava cicatrizzando.
A parlare gli faceva male il labbro.
"Cosa sono quelle pietre?" la domanda gli bruciava dentro da tempo.
"Jack... ormai siamo lontani da Claude... dunque te lo posso dire." sospirò.
"Sono le anime che lui ha divorato." sussurrò poi. Jack serrò involontariamente le braccia attorno allo shinigami. Alla fine ritornò a terra. Appena Grell poggiò i piedi, il ragazzo si allontanò di un paio di passi. 
"Le anime?" 
"Si, le anime. Credo ci sia anche quella di..." indugiò.
"Di mia sorella?" disse Jack. L'altro annuí.
"Andiamo, bisogna tornare a palazzo."

Volarono fino al palazzo di Dentolina ma lo trovarono vuoto.
"Oh no... speriamo siano al polo..."

"No! Bisogna fare qualcosa! Devo almeno provarci." esclamò Nord. 
"Non capisci? Quelli prenderanno anche te!" esclamò Dentolina. 
La pallida luce del sole stava iniziando a splendere.
"State qui tutti quanti!" gridò Calmoniglio. Sebastian entrò in quel momento nella stanza, quasi sbattendo contro ai guardiani che stavano per uscire.
"Non é piu là dov'era prima." annunciò.
Dentolina s'inginocchiò, ormai privata di ogni speranza.
Ci fu un forte rumore di vetro infranto. Si voltarono verso la porta chiusa e Sebastian si portò davanti a tutti, con un paio di posate in mano. 
La porta si spalancò e qualcosa avvolto in un tessuto rosso ruzzolò all'interno.
Il demone prese la mira e si preparò a lanciare le forchette.
Gli altri guardiani si voltarono curiosi e timorosi a vedere.
Una persona entrò scavalcando la cosa rossa.
"Jack!" gridò Dentolina. Gli volò incontro e lo strinse forte. Scoppiò in lacrime. Lacrime di gioia.
"Jack!" esclamarono in coro Nord e Calmoniglio. La tensione era scomparsa. Non importa dove fosse stato, o come avesse fatto a scappare. L'unica cosa importante era che adesso fosse li, salvo. Sebastian si ricompose. 
"Bentornato Jack" gli disse. Lui sorrise e si staccó da Dentolina. Si diresse verso la cosa rossa. 
"Dai, alzati" disse porgendo una mano. Un guanto nero gliela prese e si tirò in piedi.
"Lui é Grell" disse agli altri. Il rosso li salutó e poi vide lui.
Impassibile nel vederlo, imperturbabile nel suo completo nero. 
"Sebas-chan!" esclamò correndogli incontro. Fece per saltargli al collo ma, come ogni volta,venne schivato finendo lungo e disteso a pochi passi da lui.
"Jack! Sei ferito!" esclamò la fata dei denti vedendo i capelli candidi del ragazzo macchiati di rosso. 
"Non so cosa mi abbiano fatto..." sussurrò.
"Andiamo." gli disse la fata portandolo via.

"Sebastian, avevi ragione a fidarti di lui! Sapevi che sarebbe scappato da solo?" chiese Calmoniglio.
"Ehi! Non é scappato proprio da solo..." protestò Grell, che  nel frattempo si era rialzato.
"Raccontaci come avete fatto." lo incalzò Nord.
Grell iniziò a raccontare. Si sentiva al centro dell'attenzione ma il labbro gli faceva male.

"Eccoci!" esclamò Dentolina quando tornò dagli altri. Grell ora se ne stava zitto, sdraiato sul divano con Calmoniglio vicino. Sebastian era sparito.
"Ha il labbro che sanguina, un taglio su una guancia e un occhio nero... che tipo eh?" le disse. Jack volò da lui.
"Grell, vieni di la... " gli sussurrò. Il rosso trattenne una risata e seguí il ragazzo.

"Come é possibile che siano scappati? Senza lasciare tracce!" 
Pitch rimase in silenzio. 
Claude camminava nervoso nella cella.
Aprí la porta ed uscí, seguito dall'altro.
"Claude, non é colpa tua... non sei riuscito a bloccarli... ma li riprenderai" disse Pitch.
"Appunto, non sono riuscito a bloccarli! Muoviti, andiamo dove credo si siano diretti." 
L'Uomo Nero richiamò due dei suoi incubi sui quali salirono e si lanciarono al galoppo fuori dall'edificio.

"É tornato? Bene, sapevo che non gli sarebbe servito il tuo aiuto. Credo però, piu avanti..." disse il ragazzino.
Sebastian sorrise.
"Sospetto che Claude si dirigerá verso il luogo dove ha rubato l'anima della bambina. A quel punto sarai là anche tu."
"Yes, my lord" ebbe in risposta.
La porta si spalancò.
"CIEL! Oggi per la cavalcata non hai scuse! É Domenica, dunque non hai nulla da fare! Andiamo" esclamò un ragazzo.
"Bussa prima di entrare!" lo riprese Ciel sbuffando.
"Sebastian, sella due cavalli dopo aver preparato il the. Andremo ai contorni della tenuta..." disse il ragazzino sospirando rassegnato. Sapeva che finchè non avesse acconsentito, il principe non gli avrebbe dato pace.
"Grazie Ciel!" esclamò il principe Soma uscendo, felice si aver strappato un consenso al giovane conte.

"Non é ancora finita però" disse lo shinigami una volta tornato nella grande sala. Il labbro era stato medicato. Si sedette sul divano. Jack salí sullo schienale.
I guardiani si voltarono verso di lui, interrompendo la discussione.
"Voglio dire, Claude sicuramente ci cercherà, e credo di sapere dove... sta cercando Jack e... questa. Noi dobbiamo recuperare Sebas-chan." spiegò tirando fuori una catenella con pietre biancastre.
Sandy sembró non capire mentre Nord e Calmoniglio erano incuriositi. Dentolina prese in mano una pietra della catena. Un suono che sembrava una voce si sparse nella sala. La fata lasciò immediatamente il ciondolo, scattando indietro. Jack sgranò gli occhi, come gli altri guardiani mentre Grell abbassava lo sguardo.
"Claude cerca questa catenella perché contiene... le anime che ha divorato" mormorò lasciando cadere la mano sul ginocchio.
"Quella catena... contiene le anime?" sussurrò North. Lo shinigami annuí.
"Ora... " disse il rosso "...trovate Sebas-chan"

"Ecco il lago, Pitch! Dev'essere qua da qualche parte e se non c'é ancora, arriverà" disse un demone scendendo da un cavallo di sabbia nera. 
"Aspettiamo" 
Schiena contro schiena, stettero lí, a guardarsi attorno.

"Non l'ho trovato. Alla residenza non c'é ma Ciel non ne era stupito. In giro le fate non l'hanno visto... e Dente da Latte é ancora fuori" disse la fata dei denti.
In quel momento una piccola fatina entrò dal vetro rotto della finestra.
"Eccoti! L'hai trovato?" le chiese Dentolina. La fatina scosse la testa.
"Credo di sapere dov'é andato. Venite." disse Grell alzandosi. Scese le scale fino alla slitta. Gli altri lo seguirono a bordo e Nord si mise alla guida. Quando decollarono, passò le redini al rosso, tutto elettrizzato di poter guidare qualcosa di volante.

"Quello che é?" chiese un demone guardando un puntino luminoso nel cielo.
"Non lo so... ma credo si stia dirigendo da queste parti" rispose un uomo completamente vestito di nero, la luna si rifletté nei suoi occhi dorati.
"Se fossimo soli sarebbe meglio..." disse ad un certo punto il demone. Pitch lo guardò confuso. L'altro si voltò verso un sentiero buio che attraversava il bosco.
"Mi sei d'intralcio" ringhiò.
"Dici?" domandò una voce. Una scarpa nera e lucida  venne illuminata dal chiarore della luna. Un'altra seguí la prima. Pitch sgranò gli occhi.
"Tu?" domandó incredulo.
"Claude Faustus, ti ho trovato"

"Quasi arrivati a destinazione" annunciò lo shinigami sorvolando un boschetto. 
Jack era inquieto e tirava un vento gelido. Piccolissimi cristalli di ghiaccio sferzavano il viso dei guardiani.
"Jack, per favore, calmati!" gli disse dolcemente Dentolina rabbrividendo.
"Là é dove quello ha rubato l'anima a mia sorella! Come posso calmarmi? Quel posto mi dà i nervi..."
"Se ti agiti cosí tanto per il luogo, non oso immaginare cosa farai quando vedrai la compagnia..." mormorò Grell facendo abbassare di quota la slitta.
Il ragazzo coi capelli bianchi si voltò a guardarlo. 
"Stai dicendo che... é là?" balbettò. L'altro annuí. Perse un battito.
"Oh no..." mormorò Calmoniglio.
Dentolina si portò le mani alla bocca mentre Sandy si sedeva preoccupato. Nord prese le redini e fece atterrare la slitta tra gli alberi. I guardiani e lo shinigami scesero lasciando le renne da sole. S'incamminarono sotto la luna piena che illuminava con i suoi freddi raggi la superficie del pianeta. C'era un'atmosfera surreale. L'aria appariva ora immobile e anche l'ultimo gufo aveva smesso di cantare. Le stelle splendevano alte sullo sfondo nero. Di tanto in tanto qualche fiocco di neve cadeva leggero. 
Dopo poco i sei si trovarono in una radura, dove la luce della luna riusciva a penetrare tra i rami degli alberi. Nessuno osava interrompere quel silenzio che si era congelato tra di loro. Mille domande frullavano nelle menti dei guardiani ma non sarebbero mai state dette allo shinigami che, con una motosega, guidava il compatto gruppetto attraverso la buia foresta. Si sarebbe detto la conoscesse come le sue tasche. 
Arrivati alla radura, il rosso si guardò attorno con circospezione e poi si ricongiunse agli altri cinque rimasti al centro. 
"Questo sentiero é il piu lungo di quelli che portano al lago, ma é il piu sicuro. Almeno credo... appena arriveremo, Jack sarai tu il primo ad entrare in campo. Il mio Sebas-chan -un ghigno malizioso gli si aprí sul volto,  facendo quasi scappare a Nord la voglia di ascoltare- dovrebbe essere nei paraggi. Poi..." spiegò a bassa voce il suo piano. Si assicuró che tutti avessero capito e ripresero insieme il cammino, nuovamente in silenzio.
Jack lottava contro l'impulso di chiedere a Grell cosa avrebbe fatto lui, visto che non aveva detto nulla a riguardo. 
Ora qualche nuvola copriva il firmamento ed aveva iniziato a nevicare.

'Si. É rischioso' pensò. 'Ma non possiamo fare altrimenti. O cosí o niente... non c'é molto da fare.' mentre camminava, passò una mano sulla tasca contenente delle pietre. Erano lí al sicuro. Si voltò verso Jack.
"Le pietre nella catenella contengono le anime che ha divorato. Se le stringi puoi sentire le loro voci..." s'interruppe.
"Le voci delle anime? Ecco cos'era quel rumore..." e da quel momento non furono più dette parole.


  
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