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Autore: gossip_girl    15/02/2015    6 recensioni
E se Lily avesse lasciato una lettera nascosta in cui spiegava dello scambio ? E se quella lettera fosse indirizzata a Remus ?
E se Remus l'avesse trovata poco prima dell'undicesimo compleanno di Harry ? Come sarebbe stato il primo anno ad Hogwarts per il nostro maghetto ?
Leggete per scoprirlo !
Dalla storia:
"Remus sbiancò leggendo quelle parole e dovette appoggiarsi ad uno dei pochi muri rimasti per non cadere.
Doveva vedere Silente. Subito."
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Remus Lupin, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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Durante il viaggio in macchina, Harry non smise per un attimo di tempestare di domande Sirius e Remus.
Dal suo padrino scoprì l’esistenza del Quidditch, uno sport molto praticato tra i maghi e giocato a cavallo di manici di scopa, Remus gli parlò di Hogwarts, delle quattro Case e delle materie che avrebbe studiato una volta iniziata la scuola. Scoprì, inoltre, che i maghi comunicavano scrivendosi lettere poi trasportate e consegnate dai  gufi. Non vedeva l’ora di imparare a cavalcare una scopa.
Chiacchierando, il viaggio sembrò durare poco e, in quello che a Harry parve un attimo, raggiunsero il centro di Londra.
 
Quando Sirius entrò nel suo appartamento, trasportando la piccola borsa che conteneva i pochi valori di Harry, restò senza fiato, sembrava che in dieci anni non fosse cambiato nulla. Essendo stato rinchiuso ad Azkaban senza un processo, gli Auror non avevano portato via niente e tutto era rimasto uguale.
Remus era dovuto andare a Diagon Alley per lavorare, aveva ottenuto un posto come commesso al Ghirigoro.
Girandosi, notò che Harry era rimasto incantato a fissare una parete occupata da una grande fotografia dei Malandrini con Lily. Sirius gli si avvicinò.
- Sirius, la foto si muove! – disse, stupito.
- Certo che si muove!  Non possono certo rimanere immobili tutto il giorno, no?
Sirius guardò la foto dove James gli sorrideva, felice. Era stata scattata l’ultimo giorno di scuola del settimo anno. Notò con piacere che Minus era sparito dalla foto.
- Lui è mio padre? – chiese Harry, indicando James.
Sirius gli rispose, con un sorriso triste: – Sì, lui è James. E’ sbalorditiva la somiglianza che c’è tra voi. Mentre la ragazza affianco a lui è tua madre, Lily.
In quel momento, nella foto, Sirius prese in braccio Lily che scoppiò a ridere.
Felpato, cercando di non farsi notare da Harry, si asciugò una guancia.
- Vieni, Harry – disse sorridendo al suo figlioccio – ti faccio vedere la tua stanza.
 
Harry guardò sorridendo il suo padrino. Saltellava in giro mostrandogli la casa come un bambino particolarmente eccitato.
- Ti piace la tua stanza? L’ho fatta arredare come il dormitorio di Grifondoro perché sarai sicuramente Smistato lì! Come me, Remus e i tuoi genitori! Remus non voleva, dice che ti metto troppa pressione, e che potresti anche finire anche in un’altra Casa… – Sirius fece una smorfia, come se l’idea non lo avesse nemmeno sfiorato.  – Ma come potresti? Sei uguale a James!
Harry rise, divertito, il suo padrino continuava a parlare a macchinetta, senza mai fermarsi.
- Ho fame, mangiamo qualcosa?
 
Sirius sapeva che non avrebbe dovuto provare a cucinare.
Non ricordando alcun incantesimo adatto allo scopo, aveva provato a cucinare alla Babbana e ora la cucina era ricoperta di cibo su ogni minima superficie, comprese mura e soffitto.
Dopo aver cercato di accelerare il processo con la magia, le pentole erano esplose riversando il loro contenuto sulla cucina e su Harry e Sirius che si erano nascosti dietro al bancone.
- Pensavo che con la magia si potesse fare tutto! – disse Harry, fissando sconvolto il suo padrino.
- Certo, puoi fare praticamente qualsiasi cosa…- gli rispose Sirius, affabile – basta conoscere gli incantesimi giusti!
In quel momento, il campanello suonò.
Sirius, stupito, andò ad aprire e si trovò davanti una giovane strega, con in mano una grande piuma rosa shocking abbinata al vestito.
- Buongiorno signor Black, sono Margareth del “Settimanale delle Streghe” e vorrei farle alcune domande!
- Scusi, ma adesso non è proprio il momento…- le rispose Sirius, cortese. Harry non aveva ancora avuto il suo primo impatto con il mondo magico, e certamente una giornalista impicciona non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione.
- Ci vorrà solo un minuto – rispose la ragazza, cercando di sbirciare oltre la porta. Il suo sguardo si posò su Harry. – Ma quello è Harry Potter?
Sirius le sbatté la porta in faccia.
- Sirius! C’è un gufo! – urlò Harry, dal salotto.
Un grande allocco era infatti entrato dalla finestra aperta e ora aspettava paziente appoggiato allo schienale del divano con una lettera legata alla zampa.
Felpato riconobbe il gufo come appartenente a Hogwarts, così prese la lettera e l’aprì.
Sirius,
Spero che non abbiate avuto problemi durante il viaggio e che Harry stia bene.
Il 31 luglio Hagrid verrà a Londra per accompagnarlo a fare le spese necessarie per Hogwarts, inoltre il Ministro mi ha appena informato che il tuo processo è fissato per il 12 settembre alle 10. Io sarò lì come stregone capo del Wizengamot.
Cordiali saluti,
Albus  Silente
Sirius sbuffò. Sperava di poter passare il compleanno di Harry insieme a lui, per la prima volta dopo dieci anni, ma evidentemente i piani di Silente erano diversi. Almeno la serata, però, avrebbero potuto festeggiare degnamente il compleanno del ragazzo.
“Chissà se il gufo che ho mandato prima è arrivato a destinazione” pensò. Harry avrebbe di sicuro gradito la sorpresa! Forse Remus meno…
 
Remus tornò nel tardo pomeriggio.
Quando entrò in casa sentì un forte odore di bruciato.
“Sirius avrà di nuovo provato a cucinare” pensò, preoccupato.
Trovò Felpato e Harry seduti sul divano. Sirius sembrava perso tra i racconti e Harry rideva, felice.
- Così quando Vernon ha chiesto a tuo padre quale modello di macchina guidasse, James ha cominciato a descrivere la sua scopa da corsa, tua madre cercava disperatamente di non ridere dell’espressione furiosa di tua zia! Ma il peggio è stato quando Lily li ha invitati di nuovo a casa sua… c’eravamo anche io e Remus e, quando tuo padre ha rotto una caraffa e ha agitato la bacchetta per ripararla, tuo zio è scappato su per le scale così velocemente che è inciampato, ha sfondato il corrimano e si è rotto il polso! –stava raccontando Sirius  a un divertitissimo Harry.
- Sirius – intervenne Remus, alle sue spalle – dimentichi di dire a Harry che Lily ha dovuto legare sia lui che Petunia per sistemargli il polso con la magia…
- Remus! – dissero in coro padrino e figlioccio.
In quel momento il campanello suonò.
Sirius andò ad aprire, borbottando qualcosa su giornaliste e sul Settimanale delle Streghe.
 
Quando Sirius aprì la porta si trovò davanti una ragazza sui diciotto anni, con corti capelli rosa che glì buttò le braccia al collo, abbracciandolo. L’Animagus rimase interdetto per un attimo, chi era quella ragazza che sembrava conoscerlo ?
La ragazza misteriosa evidentemente capì il dubbio di Sirius perché ridacchiò e lo guardò di sottecchi.
- Come cuginetto, non mi riconosci? – disse facendo l’occhiolino – Proviamo così…
La ragazza strizzò gli occhi in un’espressione concentrata e i suoi capelli divennero lunghi, lisci e neri.
- Ninfadora! – esclamò Sirius, riconoscendo la cuginetta. – Sei cresciuta! Quanti anni hai adesso?
- Non chiamarmi Ninfadora, io sono Tonks ! Comunque ne ho 18, sono a Londra perché la prossima settimana inizio il corso Auror, così ho pensato di venire a salutarti… non ci vediamo da dieci anni, insomma... – Tonks spostò il peso da un piede all’altro, chiaramente imbarazzata.
- Sono contento di vederti, vieni dentro, accomodati… –  disse Sirius. – Come sta Andromeda?
- Abbastanza bene… è stata contenta di sapere del tuo rilascio, ha sempre saputo che eri innocente. Sapeva che non eri come… come la vostra famiglia.
Andromeda era sempre stata la cugina preferita di Sirius, una delle poche persone nella sua famiglia a pensare che era nel giusto, senza idee razziste.
Sirius guidò la cugina in salotto, dove Remus e Harry stavano parlando di Hogwarts. Nel frattempo i capelli di Tonks erano tornati corti e rosa.
- Remus – disse Felpato, allegro – guarda chi ci è venuta a trovare?
Il licantropo si girò e guardò la ragazza, perplesso, poi boccheggiò .
– Ninfadora? – disse stupito, riconoscendola.
- Ciao Remus! – lo salutò la ragazza, riconoscendo il suo preferito tra gli amici del cugino.
- Davvero ti ricordi di me? – chiese Remus.
- E come avrei potuto dimenticarti? Da piccola avevo un cotta per te! – rispose la ragazza, ridendo.
Remus arrossì.
Sirius, che nel frattempo aveva osservato la scena con un ghigno malandrino stampato in faccia, si schiarì rumorosamente la voce.
- Se voi due piccioncini avete finito... – qui Remus gli lanciò uno sguardo omicida – Dora, vorrei presentarti il mio figlioccio Harry.
- Ma tu sei Harry Potter?
 
Il resto della serata passò tranquillo.
Harry sommerse Tonks di domande su Hogwarts, a cui la ragazza era felice di rispondere.
Quando Tonks tornò a casa era ormai tardi e Harry andò a letto.
Sirius e Remus invece rimasero ancora in salotto.
- Allora Lunastorta, cosa ne pensi della mia cara cuginetta? – chiese l’Animagus, con un sorrisetto malizioso. – Molto carina, vero?
Alle parole dell’amico Remus arrossì e cominciò a borbottare qualcosa che curiosamente suonò come “vecchio, malato e pericoloso”.
Felpato scoppiò a ridere.
Quando Remus ebbe riacquistato il controllo di sé, Sirius tornò serio.
- Remus – chiese, titubante. – Sei sicuro di non voler rivelare a Harry il tuo segreto?
- Per ora preferirei di no… in questi giorni ha già avuto troppe rivelazioni. Per lui sarebbe uno shock… mi inventerò qualcosa.
Tra i due amici calò il silenzio. Fu Remus a romperlo per primo.
- Sei sicuro che Peter non sia morto?
Sirius strinse i pugni a sentire quel nome – Non lo so… potrebbe essere rimasto ucciso dal suo stesso incantesimo, o almeno il Ministero pensa questo, ma il mio istinto mi dice che è ancora vivo, nascosto, ad aspettare il ritorno di Voldemort…
- Credi che il suo essere Animagus c’entri con la sua fuga?
Sirius si passò la mano tra i lunghi capelli neri.
- Vorrei poter pensare che per fuggire abbia usato un incantesimo di magia nera… ma non lo so. Certo non possiamo controllare tutti i topi che vivono in Inghilterra… Silente mi ha detto di non parlare di Minus a Harry, per proteggerlo. Secondo me è abbastanza forte per affrontarlo, ma proverò a fidarmi del parere del Preside… devo solo continuare a sperare che Minus sia stato mangiato da qualche gatto affamato.
- Quindi non dirai a Silente che sei un Animagus?
- No, non credo che sarà necessario… se Minus riapparirà sarò io stesso a ucciderlo.
- E io ti darò una mano.
 



Angolo dell’autrice:
Ciao ! Spero che il nuovo capitolo vi sia piaciuto.. è un capitolo di transizione, quindi non è successo molto, ma mi serviva per il prossimo e per spiegare alcune cose.. Primo tra tutti il rapporto Harry-Sirius: Sirius nei libri, come ha detto anche la Rowling, tende a comportarsi con Harry come si comportava con James, per questo l’ho reso un po’ “infantile”, per lui è come riavere il suo migliore amico ! Ho voluto inserire Tonks (anche se è presto per inserire la coppia Remus/Ninfadora ) perché, rileggendo, la storia sembrava quasi una Remus/Sirius, quindi volevo mettere in chiaro che le coppie rimarranno assolutamente canon !
Vorrei ringraziare le tre fantastiche persone che hanno recensito lo scorso capitolo, le 24 che hanno inserito la storia tra le seguite, le 12 che l’hanno inserita tra le preferite e ovviamente Alexander_Supertramp che ha corretto anche questo capitolo.
Ci vediamo al prossimo capitolo !
Un bacio,
gossip_girl
   
 
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