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Autore: SlytherinPrincess    04/12/2008    1 recensioni
Raccolta di Song-Fic con Pairing e canzoni a richiesta, mandatemi il titolo dellla canzone, autore e coppia.
1) No Air (Ron/Hermione)
2) Hard To Say (Lucius/James)
3) Anywhere (Sirius/Lily)
4) Meds (Frank/Alice)
5) I'm With You (Draco/Hermione)
6) The Best Damn Thing (Draco/Ginny)
7) When I Grow Up (Victoire/Teddy)
8) I Don't Love You (Severus/Lily)
9) Poison (Rose/Scorpius)
Da Poison:
Ridi. Una risata senza gioia; ti volti e apri la porta e poi… Ti volti. “Ah, una cosa… Mi sono divertita… Chi sa, forse un giorno potremo rivederci…” dici impassibile mentre chiudi la porta. Fisso per un attimo la porta e poi decido di alzarmi. No, Rosie, non penso: Non succederà più, impedirò che succeda di nuovo! Che bugiardo che sono… Sei il mio Veleno… Mi ucciderai un giorno, ne sono sicuro.
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Poison

Poison

-Groove Coverage/Alice Cooper*-

 

Your cruel deep eyes
Your blood like ice
One look could kill
My pain your thrill

 

Mi guardi dall’alto in basso, con aria di superiorità, chi ti credi di essere? Crudeli e profondi i tuoi occhi cobalto si incatenano ai miei; sono anni che ci conosciamo, eppure ogni giorno mi stupisci. Non sei più la bambina timida e rispettosa delle regole, dolce e sensibile: sei fredda e arida, guardi gli uomini come se fossi una puttana, con un sono sguardo li fai cadere ai tuoi piedi. Sei gelida e calcolatrice; da quando sei così? Ti hanno cambiata, sei così diversa, cosa ti hanno fatto per farti diventare in questo modo? Usi gli uomini e poi li butti come stracci usati. Ti piace vederci soffrire per causa tua? Ti piace vederci sbavare dietro di te? Che fine ha fatto la ragazzina che voleva sempre passare inosservata? Che fine hai fatto Rosie? Mi sorridi maliziosa. Non sarò un altro giocattolo nelle tue mani. Il mio dolore non sarà il tuo piacere! Scordatelo Weasley, sono un Malfoy e non cadrò tanto facilmente nelle tue spire, puoi contarci.

Eppure un brivido mi percorre la schiena mentre tu mi sfiori la mano prima di lanciarmi un altro sguardo carico di lussuria, non voglio essere il tuo fantoccio di turno, però mi stai facendo vacillare, le mie certezze non sono poi più così sicure; cosa mi hai fatto? Con uno sguardo hai fatto crollare perfino il mio orgoglio, che urla nelle mia testa di non darti retta, mentre ti seguo verso i sotterranei, nella Sala Comune di Serpeverde, la mia Casa.

 

I want to love you but I better not touch
I want to hold you but my senses tell me to stop
I want to kiss you but I want it too much
I want to taste you but your lips are venomous poison
You're poison running through my veins
You're poison, I don't want to break these chains

 

La porta della mia stanza si chiude con un lieve rumore, tu ti siedi sul mio letto e accavalli le gambe con fare provocante, la gonna della divisa scivola lenta sulle tue gambe scoprendole ancora di più. Vorrei poterti accarezzare, vederti tremare, per toglierti dal volto quell’espressione compiaciuta che hai nel guardarmi sbavare, come uno qualunque, per te. Voglio, esigo, sentirti mia, ma qualcosa mi dice di fermarmi di non farlo e di non pensarlo neppure, ma è troppo tardi, ormai; ti sei alzata dal mio letto e ti avvicini a me con passo lascivo, con una mano affusolata e soffice sfiori lentamente il mio collo; le tue labbra rosse e carnose sono vicine alle mie, posso sentire il tuo respiro su di esse, è irregolare e caldo. Mi guardi e ghigni, quel ghigno che ho visto tante volte sul mio volto tutte le volte che prendo in giro qualcuno, tutte le volte che al primo anno ti schernivo. Ti stai per caso vendicando? Passi voluttuosamente la lingua sulle tue labbra inumidendole, sospiro. Troia. Ti diverti? Ghigno, mi piace come ti comporti. Per questa sera sarò il tuo bamboccio di stoffa. Ti lascerò giocare, ti vuoi divertire, vuoi giocare? Allora, tesoro giochiamo, ma non dire che io non ho provato a resisterti, perché non è così. Con impeto annullo le distanze tra noi. Le tue labbra sono soffici e provocanti, sento la tua mano scendere lungo il mo petto con calma estenuante fino a raggiungere la cintura dei miei pantaloni per poi risalire di nuovo; con forza ti spigo al freddo e ruvido muro, ti sento sussultare, ma non mi importa; voglio cancellare dal tuo viso quell’espressione da prostituta che avevi nel guardarmi. Sento la lussuria percorrere le mie vene, mi annebbia il cervello, non capisco più dove sono né cosa sto facendo. Ti schiaccio contro la gelida parete, mentre le mie mani iniziano a vagare avide al di sotto della camicia della divisa. Sento le tue mani immergersi nei miei capelli e tirarli, quasi con rabbia, mentre con poca cura ti tolgo la camicia e la lancio lontano facendo aderire la tua pelle lattea al muro di pietra, per ripicca mi spingi lontano da te a vai a sederti di nuovo sul letto, ti passi una mano sul collo per poi farla scendere leggera fino alla chiusura della tua gonna; ti fisso per un attimo prima di spingerti con foga sul letto, ridi. Cosa c’è da ridere Rosie? Ti fulmino con lo sguardo e tu smetti di ridere; incateni i tuoi occhi ai miei e sorridi con malizia prima di afferrare la mia cravatta per tirarmi verso di te. Le nostre labbra si rincontrano ancora una volta mentre i nostri respiri si fondono in uno solo. Con un gesto veloce e impaziente ti tolgo la gonna, la mia mano passa avida lungo le tue gambe tornite e diafane: perfette. Ti guardo chiudere gli occhi per poi posare una mano sulle mie fermandomi. Ghigni e aprì gli occhi, sono più scuri, il blu intenso che li caratterizzava si è trasformato in nero per via dell’eccitazione crescente che piano piano sta prendendo controllo su di te. Mi baci leggermente per poi passare una mano sulla cintura; mi fissi negli occhi come se non ne potessi fare a meno.

 

“Vuoi giocare?!” mi sussurri con voce roca e lasciva. Non rispondo, mi limito a ghignare perfidamente e tu fai lo stesso.

 

Your mouth, so hot
Your web, I'm caught
Your skin, so wet
Black lace on sweat

 

In pochi attimi mi trovo senza nè camicia nè pantaloni, sento le tue mani sfiorare ogni centimetro della mia pelle, senza ritegno né pudore, quel pudore che da bambina ti faceva arrossire come se fossi una Santa. Sei una Santa Rose? No, non lo sei, sei tutto fuor che Santa. Una Venere sensuale e pericolosa. Mi hai teso una trappola e io sono caduto nella ragnatela della tua lussuria come un ragazzino inesperto e fragile. La tua pelle candida è bollente sotto le mie mani che lente scendono verso il pizzo nero di quest’ultima barriera che mi divide da te.

 

I hear you calling and it's needles and pins  
I want to hurt you just to hear you screaming my name
Don't want to touch you but you're under my skin
I want to kiss you but your lips are venomous poison
You're poison running through my veins
You're poison, I don't wanna break these chains

Poison

 

Rose, Rose, piccola Rosie” sussurro con voce rauca nel vederti inarcare la schiena verso le mie mani, chiudi gli occhi e ti mordi le labbra. Non vuoi darmi soddisfazione, vero? Ghigno. Ora non ridi più? Ora non hai più quell’espressione da puttana sul viso. Voglio farti male, molto male, voglio sentirti urlare, urlare il mio nome. Sento le tue unghie graffiare la mia schiena mentre con stizza entro in te. Non mi interessa quel che vuoi, io penso per me. Ghigno con cattiveria mentre sento le tue ginocchia tremare e il tuo respiro farsi irregolare; afferro con forza i tuoi polsi li fermo sopra la tua testa, li stringo con rabbia, ma non sembri sentire niente se non l’orgasmo che sta prendendo il controllo su di te. Stringo sempre più tuoi polsi mentre il mio respiro si unifica al tuo, irregolare e affannoso. Tante piccole gocce di sudore imperlano la tua fronte madida, i tuoi capelli cremisi sono crespi e non più in perfetti e morbidi ricci, segni rossi deturpano la pelle candida dei tuoi polsi, dopo che li ho lasciati andare; Mi stendo vicino a te cercando di starti il più lontano possibile, tu ti giri e mi dai le spalle, io faccio lo stesso. La tua pelle brucia a contatto con la mia, sento il tuo sapore sulle mie labbra, come un veleno mi sei entrata dentro e hai scosso il mio animo. Chiudo gli occhi per un attimo cercando di cancellare il ricordo di quel che è appena successo. Vorrei scappare ma c’è qualcosa che mi tiene incollato tra le coperte del mio letto.

 

[…]I want to love you but I better not touch (Don't touch)
I want to hold you but my senses tell me to stop
I want to kiss you but I want it too much (Too much)
I want to taste you but your lips are venomous poison, yeah
I don't want to break these chains
Poison, oh no
Runnin' deep inside my veins,
Burnin' deep inside my veins
It's poison
I don't wanna break these chains
Poison

 

Ti sento scendere dal mio letto e raccogliere i tuoi vestiti, mi volto per osservarti mentre ti rivesti. Tu fai finta di non vedermi, vorrei poterti riavere subito ma so che non succederà mai più, è stato uno stupido sfizio che ci siamo tolti entrambi. Sento che questo mi mancherà… Lo sapevo che non dovevo lasciarmi andare… Rivoglio poter assaporare le tue labbra ma so che è impossibile perché d’ora in poi non mi guarderà neanche più… Vorrei poterti legare a me per sempre con delle catene ma so che tu riusciresti a scappare comunque, perché tu sei brava a scappare, Rosie. Indossi le scarpe e ti avvicini alla porta mentre io continuo a fissarti, so che senti il mio sguardo su di te, perché ti volti e ghigni. Mi guardi e appoggi una mano sulla maniglia d’ottone della porta. Aspetti per caso che ti dica qualcosa? Perché io non lo farò!

 

“Non ti azzardare a dire niente a Al, sono stata chiara?” dici con voce gelida e distante.

 

“Perché se no che mi fai, eh Weasley?” sibilo con rabbia.

 

“Io niente… Ma non so come potrebbero reagire, Al e Jamie” replichi ghignando di nuovo scernendomi.

 

James e Albus i miei migliori amici… Già, se sapessero come reagirebbero? Mi ucciderebbero di sicuro…

 

Ridi. Una risata senza gioia; ti volti e apri la porta e poi… Ti volti.

 

“Ah, una cosa… Mi sono divertita… Chi sa, forse un giorno potremo rivederci…” dici impassibile mentre chiudi la porta.

 

Fisso per un attimo la porta e poi decido di alzarmi. No, Rosie, non penso: Non succederà più, impedirò che succeda di nuovo! Che bugiardo che sono… Sei il mio Veleno… Mi ucciderai un giorno, ne sono sicuro.

 

 

*La canzone originale è di Alice Cooper, ma i Groove Coverage ne hanno fatto la coover, quindi scegliete la versione che vi piace pi più^^ Un bacio Debby

 

  
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