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Autore: ERV_original_stories    15/02/2015    1 recensioni
Nessuna parità. Nel regno di Imirdyr da sempre i maghi vengono rinnegati, allontanati a causa dell'ignoranza popolare, temuti per i loro poteri. Il malcontento dilaga e le invasioni barbare imperversano nell'est. Nubi nere si addensano sul destino del regno. Emergerà mai un eroe in tutta questa oscurità?
"Si...tre idiote." -cit
Questa storia fantasy è scritta e illustrata da noi tre ragazze, porteremo avanti il progetto cercando di aggiornare regolarmente (ogni settimana) salvo imprevisti. Buona Lettura!
Genere: Avventura, Demenziale, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Capitolo 30: Lo straniero venuto da Ovest

-Ehyla! Disturbo?- Disse un uomo, seduto vicino a loro. 
Tutti trasalirono. Quando diamine era entrato? 
Reyeha quasi fece cadere Gwendal dalla sua spalla a causa del movimento fatto per spostare Drayeho e afferrare l'alabarda, puntandola poi verso l'intruso. 
-Valerie! Jon!- La voce di Ida chiamò i due perchè andassero dietro di lei. Fece per chiamare anche Reyeha ma si fermò a metà nome, avendo visto che la ragazza aveva già puntato l'arma verso lo sconosciuto. Anche lei intanto, in meno di un secondo aveva puntato arco e freccia al collo dell'uomo, mentre Phaerl aveva sguainato la spada.
-Wow, wow!- Fece quello, alzando le mani. -Non voglio farvi del male!-
-Chi sei e cosa diamine vuoi?- Intervenne Ida.
-Mi chiamo Nathaniel; volevo solo un passaggio. Ho notato che stavate andando in direzione Nord ed essendo stanco ho pensato di salire sulla carovana.- L'uomo sembrava completamente rilassato, seppur con tre armi diverse puntate contro.
-Oddio no... ora pure quest'altro?- Intervenne Phaerl.
Reyeha intanto stava tentando di tenere Drayeho fermo alle sue spalle, bloccandolo con le gambe.
-Sono disposto a pagare!- Aggiunse Nathaniel.
Phaerl e Ida lo squadrarono, ma prima che l'arciera potesse dire qualcosa intervenne Phaerl, la quale rimise la spada nella guaina.
-Oh, ok allora.-
Tutti posarono gli occhi su di lei.
-Cosa?- Disse Ida.
-Sul serio!?- Esclamò poi Reyeha, che continuava a puntare l'arma alla gola del uomo.
-Oh andiamo! Abbiamo bisogno di soldi, cosa vi costa stringervi un pò, poi anche noi stiamo andando al Nord.-
-Perfetto!- Esclamò Nathaniel.
-No!- insistette Reyeha -Potrebbe essere un pazzo omicida per quel che ne sappiamo!- disse determinata.
-Ma dai, sembro cosi minaccioso?- Tentò di intervenire l'uomo per poi essere subito fermato dalla ragazza, che avvicinò ancora di più l’arma alla sua gola. Questo si ritrasse di conseguenza.
-O anche un mercante!- Continuò la maga buttando uno sguardo significativo a Phaerl.
-Andiamo! Guarda che visino simpatico! Non mi pare né un pazzo omicida e nemmeno un mercante.- replicò la mezz’elfa.
Nathaniel stava annuendo con un sorriso spontaneo, guardandosi intorno per cercare altre approvazioni.
-Hey tu!- Fece la mezz'elfa allo sconosciuto. -Quanto sei disposto a pagare?-
-Centocinquanta danari vanno bene?-
Phaerl lo guardò con un sopracciglio alzato.
-Duecento?- Salì dunque l'uomo.
-Così già si comincia a ragionare! Affare fatto ragazzo!-
-Phaerl!- Esclamò Reyeha.
-Anche se fosse pericoloso, è meglio averlo di fronte se intende farci del male, che alle spalle. E poi andiamo! Siamo in netta maggioranza!-
Fu così che si ritrovarono un nuovo compagno di viaggio.




***

Nathaniel non dava segni di ostilità o altro, anzi cercava di conversare e fare amicizia. Con Valerie e Jon non gli ci volle molto.  Sembrava essere una persona dalla mentalità aperta e il fatto che Jon fosse orco non gli creava alcun fastidio, al contrario se ne uscì con un "forte!" non appena lo scoprì. 
Per quanto riguardava Ida e Phaerl, le due donne erano indifferenti, quasi sempre alla guida dei cavalli, ignorando all'incirca completamente ciò che succedeva dietro di esse. Solo Ida sembrava essere più guardinga: si girava spesso a controllare la situazione ed era abbastanza visibile che stesse sull'attenti. Tutto questo però, solo per i primi giorni, dopo un pò si rilassò anche lei.
Il povero Nathaniel l'ebbe difficile però con Gwendal e Reyeha. La fata stava ancora sulla spalla dell'amica e ogni tanto borbottava qualche insulto allo straniero, che Reyeha gli appoggiava. 
Dal canto suo, la ragazza stava sempre con la mano sull'alabarda e tentava di tenere lontano e il più possibile nascosto Drayeho. La seconda delle cose però gli riuscì parecchio difficile, anche perchè ormai il draghetto era diventato lungo una quarantina ci centimetri, compresa la coda e nasconderlo era diventato problematico poiché non entrava più nel taschino. 
Quando Nathaniel lo vide esultò.
-Ma è un drago!-
Reyeha rispose guardandolo male.
-Dai, andiamo! Non ho fatto nulla! Perchè mi odi?- Esclamò poi l'uomo.- Sai? Mi ricordi tanto una certa persona...- Aggiunse, per poi rivolgersi a Valerie.
-Ma, ci si sta impegnando oppure ha sempre quello sguardo "dolce"?-
-Bhè... non è che tu abbia fatto un'ottima prima impressione...-
-Giusto...me lo dicono in molti in effetti qui...è che sono abituato agli elfi oscuri, sono tutti molto più aperti...beh quasi tutti-
-Comunque si, ha sempre uno sguardo molto "amichevole" ma quello che lancia a te è di un livello avanzato.- Aggiunse Valerie. - Aspetta, "qui"? "Elfi oscuri"? Da dove vieni?- chiese poi curiosa.
-Vengo da fuori Imirdyr, verso ovest. Sono cresciuto con gli elfi oscuri.-
-Wow, e come sono? Gli elfi oscuri intendo?-
-Gli elfi oscuri sono divisi in tribù, ognuna delle quali è diversa dall'altra ma hanno quasi tutte un capotribù che, insieme ad un consiglio di anziani, prende le decisioni più importanti. La società può essere sia matriarcale che patriarcale, ciò dipende dalla tribù nella quale ti trovi, ma in genere entrambi i sessi hanno potere decisionale.- Le rispose l'uomo.
-A parte il fattore "tribù", come vivono?- Continuò Valerie. 
Il discorso aveva preso visibilmente anche Jon, il quale però era troppo timido per intervenire.
-Si nutrono di selvaggina e del sostentamento che gli forniscono i muccerba e in genere si spostano in base alla necessità del bestiame.-
-Muccerba? Cosa sono?-
-Dei grandi animali con lunghe corna e manto zebrato da cui ricavano latte, carne e altro sostentamento. I muccebra sono anche animali da soma. Possenti e resistenti, sono l'ideale per i lavori pesanti e per i lunghi viaggi nelle praterie. Purtroppo la loro grande mole li rende inutili per scalate di montagne o l'attraversamento di luoghi impervi, oltre ad avere paura dell'acqua. Ogni elfo ne ha uno personale. Ne ho uno anche io...Rodrigo... ma l'ho dovuto lasciare alla tribù... per i motivi che vi ho indicato prima.- Disse triste- Comunque sia, le loro corna, simili a quelle dei cervi, sono un'arma inarrestabile quando decidono di caricare un potenziale rivale nel periodo dell'amore, per il resto, sono animali pacifici e facilmente addomesticabili.-
Valerie e Jon pendevano dalle sue labbra, vogliosi di assorbire informazioni.
Anche Reyeha era interessata, ma non lo dava a vedere. Più che altro era curiosa poiché aveva visto elfi oscuri a Tailyris, alla Grande Quercia, alcuni anche tra i Protettori. 
Gwendal invece sembrava ancora più infastidito e dopo uno "tks" quasi schifato disse a Reyeha che si sarebbe messo un pò a riposare, dopo di che, cercando di scampare a Drayeho, raggiunse velocemente il taschino appartenuto al drago e ci si chiuse dentro. La ragazza lo guardò con un sopracciglio alzato e un mezzo sorriso, poi si rimise ad ascoltare il discorso di Nathaniel, o meglio, le domande di Valerie.
-Dimmi – la interruppe ad un certo punto questo – ma tu non dovresti aver superato il periodo dei "perché"?- Chiese quasi disperato dopo che Valerie gli aveva chiesto dei tatuaggi che aveva sul corpo. Decise comunque di risponderle.
-Raggiunti i 14 anni, si viene sottoposti a un rito di passaggio che indica all'elfo qual è la sua via. Si viene lasciati soli con oggetti che, a seconda dello spirito dell'iniziato, danno loro segnali. Dopodichè si viene tatuati con i simboli della tribù, che variano a seconda della categoria. Essendo cresciuto con loro, anche io ho affrontato questo rito e questi sono i tatuaggi della mia tribù.- spiegò, indicando i tatuaggi bianchi sul suo viso.
-Che cosa figa!- Esclamò Valerie. -E ci sono molti altri umani in quelle tribù, oltre a te?-
-Oh, si! Essendo una specie piuttosto aperta, non è raro incontrare membri non elfi nelle varie tribù.-
-Che bello!- Intervenne Jon questa volta.
-Eh già!- Rispose l'uomo.- Ah, una cosa.- Continuò poi.- Parlando con la gente di queste parti, ho sentito che da voi Imyr è un dio...buono?-
-Si... è il dio più importante, perchè da voi no?- Chiese perplessa Valerie.
-Hem...non proprio. Da noi la religione è un'insieme delle altre, perciò Imyr non è il più importante. Noi lo consideriamo il dio della guerra che incita al massacro, fomentando il male nel cuore altrui, condannando all'oblio gli uomini che decantano il bene.-
-Diciamo che non è un tenerone li, eh?- Commentò sarcastica Reyeha, la quale aveva finalmente deciso di introdursi nel discorso. 
-Spero che stiamo sbagliando noi a dire il vero... perché se vi sbagliate voi... bhè state nella m...nei guai...- l’uomo si porto le mani dietro la testa, appoggiandosi a una delle pareti della carovana –Beh, diciamo che spesso la verità sta nel mezzo, no?-
-Ma gli altri De...- Partì poi in quarta Valerie, che venne subito fermata da Nathaniel.
-No, Valerie... basta, mi sta finendo la voce.- le disse esasperato.
-Oh...ok...- Rispose sconsolata la ragazza.

Era ormai scesa la notte e dopo la tempesta di domande ed informazioni, Valerie decise finalmente di mettersi a dormire, seguita come al solito da Jon. Reyeha invece  rimase alzata ancora un pò, più che altro perché, non appena provò a dormire, si distese sul fianco dove era collocato il taschino, schiacciando leggermente Gwendal, il quale iniziò subito a urlare insulti contro la ragazza. Questa si mise a ridere, chiedendogli scusa. Tutto ciò fece però svegliare gli altri, tranne Valerie che quando si metteva a dormire entrava praticamente in letargo. Non appena si svegliò Ida, che con una voce simile a quella che doveva avere un demone, disse loro di abbassare la voce, questi lo fecero, abbastanza terrorizzati dalla donna.
In seguito, Reyeha si tolse la cintura dove era collocato il taschino e la mise da parte, onde evitare di schiacciare ancora Gwendal. Prima di coricarsi però, si rivolse a Nathaniel, il quale era ancora sveglio perché, da ciò che diceva, non gli piaceva molto dormire.
-Comunque si.-
-Hm?- Fece l’uomo, indicandosi con il dito.
-Sembri minaccioso. – proseguì la ragazza -Andiamo! Sei un omone vestito quasi completamente di nero, con una spalliera di metallo immensa e appuntita, che va in giro con una pseudo-alabarda...strana e con tatuaggi in faccia. In più ti sei presentato all'improvviso sulla carovana. Quindi, per rispondere alla domanda di quel giorno: si, sembri minaccioso.-
-In effetti... messa così...- concordò pensieroso l’altro - Giuro che l'idea della carovana sembrava più carina nella mia testa...-
Reyeha sospirò per poi girarsi di spalle. Dopo aver aspettato che Drayeho si accomodasse su di lei, come faceva sempre quando si mettevano a dormire, chiuse gli occhi e si addormentò.

***

Qualche giorno dopo si fermarono in un piccolo villaggio per fare provviste. Ida rimase alla guardia della carovana, assieme a Valerie e Jon, mentre Phaerl si portò dietro Reyeha (che aveva lasciato Drayeho a Ida, poichè non aveva più modo di nasconderlo), Gwendal (nel taschino della ragazza) e Nathaniel che poteva essere, a parere di Phaerl un buon "trasporta-carichi" al piccolo mercato. Li Reyeha trovò uno zainetto che poteva, da quel momento in poi trasportare e nascondere Drayeho. Quando tornarono, con quasi tutte le provviste in mano a Nathaniel, trovarono Jon, seduto nella carovana con in braccio Drayeho, il quale era calmo e tranquillo, come se dormisse. La ragazza ne rimase sorpresa.
-Come...? Cosa stai facendo per tenerlo così calmo?-
-L-lo stavo ac-carezzando in diversi p-punti e ho n-notato che gli p-piaceva sot-to la c-coda.-
-Oh mio dio! Hai appena risolto un quarto dei miei problemi! Cioè guardalo! E' tipo il pulsante per spegnerlo! Ti adoro!- esclamò entusiasta la ragazza.
Jon la guardò, nel panico.
-G-g-g-grazie- Disse arrossendo.
Il pomeriggio si spostarono nella piazza centrale, attorno alla quale si andavano sviluppando le case. 
Mentre i cavalli si riposavano, il variopinto gruppo si mise a mangiare. 
A fine pasto, Reyeha, la quale era seduta sul bordo della fontana, si girò verso Nathaniel.
-Non ti abbiamo ancora chiesto come mai stai andando al Nord.- 
-Oh è vero!- Esclamò Valerie.-Come mai?-
- Giusto... - Osservò l'uomo - beh, dovrei incontrarmi con mia sorella Teliah al nord. -
-Oh, hai una sorella! - Disse entusiasta la minore delle ragazze.
-Si, è un mezzo folletto.- Poi, visti gli sguardi straniti di alcuni aggiunse.- Mamma l'ha trovata da piccola e l'ha cresciuta.-
-Quindi hai una sorella minore.- Dedusse questa volta Reyeha.
-No, al contrario è lei quella maggiore, ha trent'anni!-
-Perchè, tu quanti anni hai?- Domandò la castana.
L'uomo la guardò disperato.
-Ventiquattro... ho ventiquattro anni...- Disse quasi in un soffio e sull'orlo delle lacrime.- Sembro vecchio?-
-Hem... no, era per chiedere...- Reyeha lo guardò turbata.
-A chi hai dato del vecchio?- Intervenne Ida oltraggiata.- A trent'anni saresti vecchio?-
-No...non sto dicendo che sopra i trent'anni si è vecchi...- tentò di giustificarsi l’uomo, sotto lo sguardo omicida di Ida e Phaerl, mentre Reyeha assisteva divertita.- Maaaa, ve l'ho detto che sono un mago!?- Tentò di cambiare completamente discorso Nathaniel.
-Oh.- reagì pacata Valerie.
-Ok...- Commento Reyeha altrettanto calma.
-Tks!- Si sentì dal taschino della maga.
-Ma tu solo quello dici?- Esclamò questa rivolta a Gwendal. 
-Si, vabbè…ma tu ancora non hai risposto alla mia domanda di prima!- Continuò Ida.
-Mannaggia...- Sussurrò terrorizzato Nathaniel. -Hem..no... è che... non mi sento pronto come trentenne...però non vuol dire che a trent'anni si è vecchi, eh! Non sto dicendo quello, assolutamente.... voi non siete vecchie! Voi siete...mature! – spiegò, tentando di discolparsi, con poco successo -Vi prego non uccidetemi.-
-Ah, quindi stai dicendo che si vede chiaramente che stiamo sopra i tren'anni eh?!- Intervenne Phaerl, con la chiara intenzione di metterlo in difficoltà.
Nathaniel si schiarì la voce.- No! No! E' che si vede che siete donne con esperienza.-
Reyeha e Gwendal, il quale si era affacciato per vedere la scena, ridevano sotto i baffi, mentre Valerie era confusa.
-Basta, mi arrendo! Fate di me ciò che volete!- desistette infine Nathaniel, capendo che non ne sarebbe uscito.
-Buttiamolo nella fontana.- Suggerì Gwendal. 
-Ma, è la tua versione fatina?- Chiese il mago a Reyeha, indicando la fata.
-Io lo ammazzo- Sibilò quest'ultima.
-Si più o meno.- Rispose poi Reyeha.- Solo che lui ti sopporta ancora meno.-
Nel frattempo, Jon era ancora nella carovana con Drayeho, che dopo averlo preso in simpatia per i grattini, gli stava addosso.

***

Il suo corpo inesistente era circondato da una stanza in penombra che si ricordava fin troppo bene nonostante le poche volte che l'aveva vista. 
Era ferma, immobile, senza fiato. 
La stessa ombra viscida di sempre che si dirigeva verso il lettino sfatto del bambino, che ora doveva avere più o meno sei anni, fermo di spalle accanto ad esso. 
L'ombra lo prese per mano facendolo girare di profilo. Questa volta la ragazza notò qualcosa di diverso nel bambino. Piccole squame lucenti erano apparse sulla manina, mentre sulla fronte si intravedevano delle corna che stavano spingendo per uscire da sotto la pelle.
Un urlo svegliò tutti. Reyeha era seduta con gli occhi sgranati che fissavano il vuoto. 
Il sudore impregnava la sua fronte, mentre i suoi polmoni stavano disperatamente cercando aria. Phaerl arrivò subito da lei e dopo averle fatto riprendere fiato le domandò se fosse stato l'incubo. La ragazza rispose annuendo a fatica.
Dopo essersi calmata, la maga tranquillizzò gli altri che si rimisero a dormire. 
Reyeha però aveva paura di richiudere gli occhi, perciò decise di dare il cambio a Phaerl per il turno di guardia. 
Prese con se la borraccia d'acqua e si sedette sulla parte anteriore della carovana, quando sentì che uno dei membri del gruppetto era ancora sveglio.
-Vaffanculo.- mugugnò Gwendal mezzo addormentato, per poi sedersi accanto a lei. 
-Scusa se esisto, eh!- Rispose sarcastica la ragazza. -Perché non ti rimetti a dormire?-
-Perchè non posso. Se mi svegliano poi non riesco più a riaddormentarmi.-
-Brutta cosa. Scusa, non era mia intenzione.- Disse, questa volta seriamente, Reyeha.
La fata, sorpresa dalle scuse sincere della ragazza, borbottò un:
-Vabbè, ma non è colpa tua se hai gli incubi.-
-Intanto mi hai mandato a fanculo però...- lo stuzzicò divertita la maga.
Dopo altri borbottii di Gwendal, Reyeha decise di cambiare il soggetto della conversazione, per distrarsi.
-Senti Gwen ma...-
-Gwen?-
-Hem, si così accorcio. Dire ogni volta Gwendal è troppo lungo...-
-Quanto puoi essere pigra...-
-Capita.- Disse l'altra, incurante e divertita, facendo spallucce. -Comunque, stavo dicendo: come mai ti sta tanto antipatico Nathaniel?- Un sorriso furbo le stava affiorando sulle labbra.- Voglio dire, sta con noi da ormai una luna e si è dimostrato essere affidabile. –spiegò - Poi andiamo, è divertente!-
Il colore dei capelli della fata passò verso un giallo rosato e sulle guance apparì un leggero rossore.
-Ma un par di cazzi tuoi?- Si difese quello.
-Sai? Ho notato poi, che diventi più aggressivo quando Nathaniel parla con Jon...-
Il giallo dei capelli si fece molto più acceso.
-Cosa stai insinuando!?- 
-Chi, io? Nulla!- Esclamò Reyeha, alzando le mani in segno di discolpa.
-Comunque... sai... la spalla di Jon, penso sia più comoda del mio taschino...te la sto buttando la, eh...-
-Smettila.- cercò di fermarla Gwendal
-Se magari vai da lui e gli fai ‘Hey, stupido orco! Fammi stare sulla tua spalla!’, così sei meno ambiguo.-
-Reyeha, smettila!-
-Magari togli lo ‘stupido orco’ e prova ad essere più gentile...- Continuò Reyeha imperterrita.
-Reyeha!-
-Che c'è!? Ho capito che ti piace, eh!-
-Non mi piace!- rispose nervoso l’amico.
-Si che ti piace!- insistette la ragazza.
-Oh mio dio mi piace...- realizzò poi l’altro.
Seguì un momento di silenzio nel quale Gwendal elaborò la cosa.
-Ma è un'orco...-
-E tu una fatina. Sareste strani insieme... ma fighi! Certo... ci sarebbero problemi di dimensioni però... grossi problemi....-
-Le pozioni...-
-Oh è vero! Allora è fatta! Poi è anche gay, perfetto!-
-Non è questo il punto!-
-E qual'è?-
-Non lo so... mi hai confuso...-
Seguì un altro momento di silenzio.
-Vuoi dell'acqua?- Disse Reyeha per rompere la quiete.
-Mi servirebbe qualcosa di più forte in questo momento...- Le rispose Gwendal facendola ridere.
 
***

Due sere dopo l'incubo l'atmosfera nella carovana era serena e tranquilla. Reyeha faceva battutine implicite su Gwendal e Jon, che fortunatamente nè Valerie e nemmeno l'orco capivano. 
Tra le risate degli altri membri della carovana e gli insulti di Gwendal però, Reyeha sentì qualcos'altro. 
-Shhh!- Li zittì, per sentire meglio.
-Cosa c'è?- Chiese Valerie.
-Non lo sentite?-
-Cosa?- 
-Questa sorta di... brusio...-
Gli altri si fecero attenti ma soltanto dopo un pò riuscirono a percepire qualcosa.
-Oh diamine...- Sentirono dire a Nathaniel.
Dopo averlo guardato interrogativa, Reyeha si spostò verso il margine della carovana, provando a vedere se riusciva a capire da dove provenisse il suono. La poca luce della sera però, non facilitava la cosa. 
A un certo punto, all'orizzonte le sembrò di scorgere una striscia nera che si stava avvicinando. Stringendo gli occhi per capire cosa fosse, una brutta sensazione aveva iniziato ad invadere il suo corpo.
-Nathaniel, cosa sta succedendo?- Chiese all'uomo intuendo, dalla frase detta prima da esso, che doveva saperne qualcosa. 
Prima che il mago potesse rispondere però, Reyeha riuscì a distinguere le distanti figure, sempre più vicine.
-Oh, Imyr...- Bisbigliò la ragazza terrorizzata. -Phaerl! Sprona i cavali! Veloci! Dobbiamo scappare!-
-Che diamine sta succedendo?- Esclamò preoccupata la mezz'elfa.
-Ragni! Ragni giganti!- Urlò Reyeha.
-Oh merda!- I cavalli iniziarono a correre mentre tutti si stavano preparando a difendersi in qualche modo.
-COSA CAZZO CI FANNO DEI FOTTUTI RAGNI GIGANTI IN IMIRDYR!? Non pensavo esistessero all'interno dei confini! Nathaniel!-
-Bhè, tecnicamente vengono da fuori i confini... – disse quest’ultimo, in tono fin troppo calmo per la situazione - ma pensavo di averli seminati....-
-Mi stai dicendo che stanno inseguendo te?!- Sbottò Reyeha, girandosi verso l'uomo.
-Heeeeemmmm.....molto probabile.-
Gli animali si stavano avvicinando sempre più e sembravano essere parecchi, da quella distanza se ne contavano una trentina. Andando avanti di quel passo avrebbero dovuto affrontarli. 
La velocità della carovana ormai era divenuta pericolosa e tutti dovettero aggrapparsi per non rischiare di cadere giù e venire sommersi dalle bestie. Prima che Reyeha arrivasse a prendere Drayeho però, il draghetto rotolò giù dal veicolo a causa dell'ennesimo sasso sopra il quale passò una delle ruote della carovana.
-OH MIO DIO, DRAYEHO!- Quasi senza pensarci, Reyeha si buttò a terra, cadendo rovinosamente. Appena riuscì a rimettersi in piedi, corse a perdifiato verso Drayeho e contemporaneamente verso i ragni. Dopo essere riuscita ad afferrare l'animaletto, la ragazza fece uno sprint nella direzione opposta, cercando di raggiungere il più velocemente possibile la carovana ferma, che distava però circa un centinaio di metri. Il rumore delle immense e numerose zampe dietro la ragazza si fece sempre più potente. 
Cercando di capire quanta strada la separasse dalle bestie, Reyeha si girò. Il cuore le si fermò quando vide otto occhi grandi quanto la testa di Drayeho a un metro da lei e d'istinto si rannicchiò su se stessa stingendo gli occhi e coprendo Drayeho con il suo corpo. 
Stava aspettando il colpo finale, invece sentì il rumore di qualcosa che sfrecciava nell'aria e un forte calore la investì. Quando finalmente trovò il coraggio di aprire gli occhi un gemito le si ruppe in gola. 
I ragni erano spariti, ma al loro posto si alzavano al cielo grosse colonne di fuoco, che le riportarono alla mente la notte nella quale, sempre circondata dal fuoco vide la madre divorata per metà.





A.A. Heylà!  Siamo arrivate al trentesimo capitolo! Non pensavo saremmo arrivate tanto lontano! Cosa ne pensate della storia fino ad ora? Ci farebbe molto piacere sapere le vostre opinioni, perciò se ci lasciaste una recensioncina ci fareste molto felici <3

 
  
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