Quando il gatto non c'è...
<< Seccatura >>
Lo stava baciando sul collo, in maniera tutt'altro che dolce.
<< Seccatura per favore >>
Erano
sdraiati sull'erba vicino una cascata, avevano appena finito di
firmare e catalogare dei documenti per l'Hokage.
Nel
periodo che era trascorso tra la fine della guerra e gli ultimi mesi
il loro rapporto era passato da “bizzarro” a “pseudonormale”
e adesso sembrava star subendo un'ennesima trasformazione.
Tutti a Konoha erano a conoscenza del fatto, ma i più fingevano di non farci caso.
A
Suna la situazione era un filino diversa: il Kazekage ed il
marionettista non approvavano Shikamaru.
Lo
“stratega”, “il 200 QI”, “il braccio destro dell'Hokage”
andava anche bene, era “lo scansafatiche” a non andare a genio. E
anche una parte di sincera gelosia che non era un fattore da
sottovalutare.
Dunque
per amor di pace i due manifestavano le loro “effusioni” solo in
posti tranquilli di Konoha.
<<
Shika parto tra un' ora, e francamente non mi accontento di guardare
le nuvole accanto a te >>
<<
Ma ho sonno... >>
Temari gli morse l'orecchio destro.
<<
Ahi! >>
<<
Crybaby >>
La ragazza si alzò, troppo orgogliosa per ammettere di essersi offesa.
<< Ma dai seccatura, vieni qui! >>
Lei non rispose andando verso il centro di Konoha, nello specifico era diretta verso una piccola locanda ed una volta raggiunta la meta ordinò degli onigiri e del sakè.
<< Ehi sei qua da sola? >>
Temari alzò gli occhi al cielo, conosceva fin troppo bene quel fastidioso tono di voce.
<< Si biondina, sono sola >>
Lei
si sedette al tavolo della padrona del vento che cinguettò un “ma
prego accomodati” con voluta finta dolcezza.
Poco
dopo arrivarono Sakura e Karin, quest'ultima si era ambientata
piuttosto bene al villaggio e, forse per somiglianza di carattere,
aveva instaurato un buon rapporto con la ninja medico.
<< Ciao ragazze >>
Sakura si sedette al tavolo con un'aria talmente nera che sembrava voler far scoppiare l'intero locale.
<< Io non lo sopporto più >>
Le altre tre si guardarono negli occhi.
<<
Ma è mai possibile che sia così scemo e cretino? >>
<<
Ma chissà a chi ti riferisci … >> disse Temari sorseggiando
del sakè e facendo ridere le altre due << … che ha combinato
stavolta? >> continuò incuriosita.
<<
Ha deciso che per oggi i documenti da firmare sono finiti. Ci sono le
missioni da consegnare, i conti da mandare ai consiglieri... troppe
cose da fare... >>
<<
Picchialo e fallo lavorare >>
Karin prese un onigiri dal piatto della Sabaku.
<< Il mio cuginetto se l'è svignata insieme a Kiba >> disse sorridendo.
Temari si alzò dal tavolo.
<<
E' irrecuperabile... beh io devo andare >>
<<
Ma non paghi il conto? >> disse Karin toccandosi gli occhiali
con disappunto.
<<
Pensaci tu, ladra di onigiri >>
Sakura e Ino scoppiarono a ridere.
*
Arrivata alle mura del villaggio venne bloccata dal Kage Mane no Jutsu.
<<
Ma vuoi rallentare? >>
Lei
roteò gli occhi al cielo bisbigliando appena a denti stretti: <<
Stupido cretino >>
Il
cervo di Konoha le circondò la vita dandole un dolce ed intenso
bacio.
<< Quando ci rivediamo? >>
Lei gli mollò un pugno sul braccio.
<<
Alla prossima missione bradipo >>
<<
Sempre delicata... >> disse lui massaggiandosi la spalla.
*
Ci vollero due giorni per arrivare a Iwa.
Quando Kankuro entrò nell'ufficio del Kage della roccia notò una gran confusione: vi era un via vai di ninja, molti di loro tenevano in mano un grosso plico di carte, altri invece entravano nell'ufficio ma vedendo l'umore del kage si affrettavano ad effettuare un velocissimo e disinvolto dietrofront.
<< Che significa “scappata”? TROVATELA MALEDIZIONE >> Si massaggiò la schiena borbottando << Questi giovani d'oggi mi porteranno alla tomba... >>
Sfidando il caos generale il marionettista fece un rispettoso inchino.
<< I miei rispetti Tsukikage-sama, sono qui per conto del Kazekage >>
Vi fu un istante di silenzio seguito da un ritmo meno caotico, ma non per questo meno veloce, da parte dei ninja della roccia. Abituati com'erano alla “facciata” non si sarebbero mai perdonati di aver mostrato ad un rappresentante di un altro villaggio un momento di disorganizzazione.
<< Oh si si. Certo lo so >>
Ovviamente il marionettista aveva capito al volo la situazione, ma fece finta di nulla avvicinandosi alla scrivania del capo-villaggio e avvicinandogli un rotolo con un sigillo.
<<
Ecco di documenti >> Disse il Kage borbottando e provvedendo a
sbloccare il sigillo. Controllò velocemente i vari fogli e subito
dopo si rivolse al marionettista.
<<
C'è tutto. Porti i miei più sinceri saluti al Kazekage >>
Kankuro represse una risata.
<< Non mancherò >>
Una volta uscito dal palazzo del kage della roccia si mise immediatamente sulla strada del ritorno, non aveva motivo per intrattenersi.
*
Verso
sera raggiunse Hana no Kumi.
L'aveva
già vista con la luce del sole ed era rimasto piacevolmente sorpreso
dalla grandissima varietà di erbe e fiori. Aveva già in mente
quanti veleni avrebbe potuto creare con l'utilizzo di tutte quelle
piante, inoltre c'era una fragranza inebriante nell'aria.
Ora
con l'oscurità della notte doveva ammettere di apprezzare
maggiormente quel paesaggio, il profumo si era intensificato e i
raggi lunari sulle piante procuravano una nota di mistero.
Perso da questi pensieri non si accorse di un kunai che puntava contro di lui. Venne colpito alla gamba procurandogli una ferita piuttosto seria.
<< Accidenti >>
Un
gruppo di ninja lo stava inseguendo.
Purtroppo
con la fine della guerra alcuni ninja si erano ribellati al sistema,
non tutti si erano lasciati il passato alle spalle e di tanto in
tanto cercavano di sabotare l'armonia tra i villaggi.
Erano
un gruppo piuttosto numeroso, non aveva riposato molto in quei giorni
e con la gamba ridotta in quelle condizioni decise che era meglio
darsi alla fuga.
Corse
più che poteva su quella radura fiorita e si diresse verso una
foresta poco lontana.
<< Maledizione, sta scappando! >>
Saltò tra un albero e l'altro, e quando trovò il momento propizio liberò una nube velenosa che gli permise di far perdere le proprie tracce.
*
Gaara sentì bussare alla porta.
<< Avanti >>
La porta si aprì con un gesto veloce e da lì spuntò una ragazza con in mano un plico di fogli.
<<
Gaara-sama buona sera >>
<<
Ciao Matsuri >>
<<
Ho qui il rapporto di Kankuro, e i consiglieri vorrebbero i bilanci
di questo mese pronti per domani >>
Il
ragazzo annuì, non sembrava molto entusiasta.
Matsuri
poggiò i fogli sulla scrivania e il Kage ne approfittò per avere
notizie del fratello, prese il rapporto e lo lesse velocemente.
<<
Come sta Kankuro-san? >> Matsuri era molto legata al
marionettista, i due erano buoni amici.
<<
Tornerà domani, sembra che la missione sia riuscita >>
La ragazza sorrise contenta.
<<
Non ho missioni per oggi, vuole una mano con i documenti? >
<<
Hai. Inizia a compilare
questi >> Disse Gaara passandogli un plico di fogli.
Con
un semplice movimento delle dita la ragazza formò una nuvoletta di
sabbia sulla quale sedersi mentre prendeva una penna pronta a
compilare i documenti che le spettavano.
Il tutto sotto gli occhi di un
Kazekage stranamente allegro.
Angolo dell'autrice.
Per chi si stesse domandando a cosa si ispira il titolo, beh sappiate che ci sono così tanti fattori che ho deciso di non dare spiegazioni. Siete liberi di dare una vostra libera interpretazione.
Violetta_