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Autore: Black_Cigarette    16/02/2015    0 recensioni
Are you, are you
Coming to the tree
Where dead man called out
For his love to flee.
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met at midnight
In the hanging tree.
"Ci sono cose che non si possono dimenticare, ma in due il dolore fa un po' meno male"
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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~"Normal people scare me" -AHS

. Verbale Audio n°23
. Dr. Prior
. Centro “Shaloom” per igiene mentale
. Giorno: 18 giugno 1990
. Caso: Delevigne
. Paziente n° 398

Dr:Allora Cara, cosa ne dici se ricominciamo a parlare di cosa ti è successo dopo che ti hanno portato via dai tuoi genitori biologici?
D.C.:  *sospira* Avevo quattordici anni e non capivo cosa stesse succedendo. Credevo che la realtà che avevo vissuto fino a quel giorno fosse la cosa giusta, ero convinta di meritarmi tutto ciò che mi succedeva, ogni insulto, ogni pasto saltato, ogni sguardo assente di mia madre ed ogni botta, invece troppo presente, di mio padre. Ci sono giorni in cui penso ancora che mi sono meritata tutto ciò. *sospira* Gli assistenti sociali non potevano più fare finta di niente, dopo l’ennesima volta che finivo in ospedale per motivazioni poco chiare, in seguito a un altra percossa scatenata da una pasta poco cotta, da un vestito fuori posto, un breve ritardo dopo scuola o qualsiasi altro stupido motivo che lui riteneva abbastanza per picchiarmi, fino a che, preso da pietà o compassione, si fermava e io potevo tornare a respirare. *fa una breve pausa* Se la memoria non m’inganna quel giorno pioveva.
Un uomo e una donna, vestiti elegantemente mi sono venuti a prendere sotto l’ospedale con un auto blu. Per un po’ ho vissuto in un orfanatrofio, ma la tregue è durata ben poco. Sono stata affidata ad una famiglia dove avrei potuto sentirmi accolta e finalmente avrei potuto essere felice, per quanto mi sarebbe stato permesso…bhe non fu così…
Dr: So che non è facile ma ti andrebbe di dirmi il perché?
D.C.: Mio fratello adottivo studiava legge all’università, ma a volte le apparenze ingannano, e lui non era esattamente ciò che fingeva di essere…rimanevamo spesso soli a casa io e lui, quando i miei genitori adottivi uscivano per andare a lavoro o fare la spesa. Lui veniva nella mia stanza e mi chiamava con un tono di voce melenso, si avvicinava a me, prendeva il mio viso tra le mani e mi baciava con foga…io non volevo ma lui non si fermava…
Dr: E i vostri genitori?Se ne sono mai accorti?
D.C.: No, non lo sapevano, o almeno io  non gliel’ho mai detto e loro non hanno mai fatto niente che mi facesse pensare che lo sapessero, erano così orgogliosi di lui…
Dr: *si schiarisce la gola* Cara cosa sono quei tagli sulla braccia?Era da un po’ che non li vedevo *momento di pausa* e non provare a coprirti col maglione, ormai li ho visti…
D.C.: Niente, niente *momento di pausa* mi sono graffiata con roghi in giardino…
Dr: Non sono stupido Cara…con cosa ti sei tagliata?Sai che sei qui per smetterla!
D.C.: Io ci ho provato..ma non ce la faccio…ogni volta che chiudo gli occhi rivedo sempre le stesse scene e continuo a pensare che forse sono io quella sbagliata e che in fondo tutta questa sofferenza me la sono meritata…a volte vorrei solo sparire…
Dr: Tu non sei sbagliata Cara. Sei una persona meravigliosa con un passato orribile e hai avuto un gran coraggio nel volerci provare…ma ora dobbiamo impegnarci di più okay?
D.C.: Okay… *sospira* ho usato il registratore che mi ha dato, tenga…
--Fine registrazione--

 

Audio diario n1:

*fruscio metallico* Uhmm… ecco, audio numero uno, paziente Delevigne.
Oggi è il non so quale giorno di Giugno, probabilmente . Qua dentro i giorni sembrano sempre uguali e io ne perdo il conto *sospira e rumore di passi* nel primo periodo tenevo il conto di quante volte il sole sorgesse per poi tramontare, ma così mi rendevo conto ancora di più di quanto le ore trascorressero lente e uguali e allora ho smesso, ho smesso anche di studiare, di truccarmi, di scegliere con cura i vestiti, di tenere aperta la finestra mentre dormo *breve pausa* ho smesso di essere qualcuno. Ormai sono solo un ‘caso’, una paziente e là fuori non c’è più nessuno che ricordi il mio nome *sospira* che poi fa così freddo e io sono così sola…la mia stanza ha i muri bianchi, c’è una piccola finestra che dà sul guardino spoglio…mi sento così vuota…oggi a mensa c’era la pasta, non l’ho mangiata, non ne avevo voglia…sto dicendo cose senza senso, ma non so proprio di cosa dovrei parlare, eppure il dottore dice che aiuta *breve pausa* questa notte ha piovuto… ho osservato come le goccioline scendessero freneticamente sulla superficie liscia e trasparente del vetro, mi ha aiutato a non pensare per un po’, a non cadere nel buio
. È stato un incubo a svegliarmi, non un tuono: c’ero io c’era mio padre, lui mi guardava e mi diceva che mi voleva bene, avrei preferito mi picchiasse…la mia stanza è troppo bianca, quasi mi acceca, quasi mi fa paura.

-fine-


. Verbale Audio n°139
. Dr. Prior
. Centro “Shaloom” per igiene mentale
. Giorno: 18 giugno 1990
. Caso: Malik
. Paziente n° 380

Dr: Buon giorno Zayn, riuscito a dormire questa notte?
Z.M: E secondo lei come posso anche solo pensare di riuscire a dormire? Non ho chiuso occhio! Mi prudeva tutto,e non riuscivo ad appoggiare la testa al cuscino che mi faceva male qualcosa. Non riuscivo a smettere di pensare che se avessi avuto una siringa e qualche grammo di cocaina sarei stato sicuramente meglio.
Dr: Bene, ti farò prescrivere dei sonniferi per ora…devi riposarti, ma non puoi andare avanti così per sempre,ti abituerai all’assenza di stupefacenti, sarà un periodo lungo e difficile ma ne uscirai, devi solo aiutarti e lasciarti aiutare.
Z.M: *ride* Volete farmi guarire dalla droga con altra droga? Bel metodo,davvero, i miei più sentiti complimenti…ma in fondo non fate sempre così? Prendete la gente con dei problemi, li imbottite di farmaci, fino a rimbecillirli, li “curate” dicendogli che ciò che fanno è sbagliato e tutte quelle cazzo di cose che dite di solito. Poi non appena le medicine li fanno “migliorare”, e per migliorare intendo farli dormire tutto il giorno in modo che non tentino di suicidarsi, li mandate a casa…sono qui da settimane ormai, e ho capito come stanno le cose: nessuno dei pazienti ha la piena capacità di capire cosa stiate facendo e a voi non interessa minimamente…
Dr: Zayn cazzo devi capire che noi siamo dalla tua parte! Smettila di pensare che l’intera popolazione mondiale sia in vita solo per provocarti  dolore! Se sei qua è per guarire,guarire davvero, per riprendere in mano la tua vita ed avere un futuro migliore! Ma tutto questo non è possibile se tu per primo non capisci ciò che è meglio per te e ciò non comprende nessuna droga, caro mio.
Z.M: *ride* Dottor Prior non si dicono le parolacce,insomma...
Dr: Zayn ma hai seguito ciò che ho detto?!Sei il peggior paziente che abbia mai avuto…
Z.M.: *ride* Così mi onora…
Dr: *sbuffa* Oh Zayn, mi farai licenziare prima o poi!
Z.M: Ma dottore non dica così! Come farei io senza di lei in questo posto di m…matti…
Dr: Se ne vada Malik, se ne vada…mi faccia questo favore!
Z.M:*ridacchia* okay okay..*rumore di una sedia che si sposta* a domani, mi manca di già!...*momento di silenzio* e tenga il suo registratore, utile a un cazzo *porta che si chiude*
Dr: *sbuffa* Testardo come pochi…
--Fine registrazione--

Audio diario  n1:

*fruscio metallico* come cazzo si accende questo coso? *rumore di oggetto che sbatte* è acceso? Bhe c’è una lucina rossa che lampeggia, quindi è acceso…oppure è rotto, ma in questo caso non è colpa mia! Paziente Zayn Malik. Bene, caro dottore, voglio che lei sappia quant’è bello poter parlare liberamente senza la sua enorme faccia da culo davanti. Sa?! È proprio snervante… ha il naso storto e poi se non sbaglio è anche un po’ strabico; bhe se non lo fosse credo che non porterebbe quegli orribili occhialini da topo che la fanno assomigliare ad un pesce lesso! Ehi non si offenda, non è una questione personale.. sì, forse un po’ lo è, ma non è questo il punto! Il punto che lei pretende che io ora me ne stia qui a parlare con una stupida scatoletta di metallo di ciò che provo, come una femminuccia con problemi di cuore. Il solo motivo per il quale non l ho ancora buttata giù dalla finestra… è che effettivamente è sigillata. Come possa essere sigillata la finestra di un dormitorio non lo capisco…cioè, ha presente della puzza che c’è qua dentro la mattina? Per non parlare del caldo..no, perché scommetto che le finestre del suo appartamento non sono bloccate e lei può aprirle quando vuole e sentire i suoi amati uccellini che canticchiano mentre fa le pulizie…*momento di silenzio* bene, volete che vi parli di quello che provo? Vi accontento… sono incazzato nero. Sono così incazzato che prenderei a pugni quella sua faccia da pesce lesso. Sì, forse fate bene a tenermi chiuso qui dentro… forse sono pazzo, tanto pazzo da poter uccidere! Sapete che vi dico? *soffia* esatto, sto fumando! *ridacchia* spero proprio che un bel po’ di fumo passivo finisca nei vostri bei polmoni immacolati, tanti saluti mio caro dottore. 


 #UCCELLOOOOO
Si siamo delle maniache e ora ci andiamo a guardare american horror story, già.
Bene, speriamo di avervi depresso almeno un pochino e di avervi fatto urlare ‘SESSO VIOLENTOOO’ nel leggere la parte di Zayn perché bhe insomma, immaginatevi un Zayn Malik che fuma mentre manda a fare in culo il mondo, molto arrapante.
Okay dopo questo pace, amore e sesso gay (nel mulino che vorrei i Malec fan sesso gaaaay) recensite e vogliateci bene ics di
Tris e Emme 

   
 
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