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Autore: Pettyfer    16/02/2015    23 recensioni
-Sei tornata adesso?- domandò con ansia alla madre.
-Sì, Megan. È stata una notte movimentata- spiegò Kate mentre preparava della camomilla.
-Ti è successo qualcosa?- chiese allarmata avvicinandosi alla madre.
-Certo che no, ho solo dovuto portare al riformatorio un nuovo ragazzo-.
-E che hai fatto per tutta la notte?-
-Ho parlato con George, ci tiene molto a questo ragazzo e sa che tenendolo al riformatorio non servirà a nulla, quindi abbiamo trovato una soluzione adeguata- sbadigliò mentre versava la camomilla nella tazza.
-Non servirà a nulla? Che ha di tanto ‘importante’ più degli altri?- gracchiò Megan prendendo dei cereali per poi sedersi sul bracciolo del piccolo divano nella cucina.
-E’ molto irrequieto, e ha una situazione davvero brutta in famiglia, potrebbe scappare quando più gli farebbe comodo e George ha paura che possa combinare qualche sciocchezza-
-Che cattivo ragazzo- sussurrò con ironia la bionda.
Non aveva mai capito cosa ci trovasse di interessante sua madre in quel lavoro. Era pericoloso. Che ci guadagnava ad aiutare ragazzi drogati più testardi di un mulo?
-E la soluzione quale sarebbe?- chiese senza troppo interesse.
-Verrà a vivere con noi-
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Attenzione: I comportamenti di Zayn descritti in questo capitolo e nella fan fiction in generale, non sono assolutamente da imitare.

Quello che fa e che pensa è sbagliato. Se siete facilmente influenzabili, o l'argomento della droga (esplicito) vi urtasse in qualche modo vi consiglio di chiudere direttamente la pagina.

 
Nel capitolo precedente: Zayn ritorna a lavoro dopo alcuni giorni di assenza, qui incontra Liam che prende da mangiare per se e per Megan. Liam va a casa di quest'ultima e l'avverte di non affezionarsi troppo a lui, da l'impressione di aver visto Zayn farsi alla stazione, per qualche motivo che Megan ha intenzione di scoprire.
Itanto Zayn nota al pub Liz con un ragazzo e la cosa sembra dargli abbastanza fastidio; poco prima di staccare di rinchiude in bagno e prende alcune pasticche di ecstacy. Fuori dal pub incontra Liz e va a casa sua, conosce i suoi genitori scoprendo che il padre fa il poliziotto. In quella stessa sera Zayn bacia Liz ma subito dopo sviene.
Il capitolo si conclude con l'immagine di Louis completamene sconvolto da quello che Emmett gli ha fatto: riceve un messaggio da quest'ultimo che lo sconvolge.

 
 

Capitolo 14


You're like an angel

Official trailer
 
 
 
 

Aprì lentamente gli occhi totalmente intontito e assonnato.
Si trovò davanti la figura Liz e Louis abbracciati e sbatté un paio di volte gli occhi prima di rendersi conto che quella era solo una foto.
Oh cazzo.
Si era addormentato da Liz.
Si alzò con fatica sentendosi pesante peggio di un sacco di patate, guardò il letto su cui era stato disteso fino a pochi istanti prima e lo fissò per qualche secondo.
Uscì dalla stanza non sapendo esattamente dove andare e cosa fare, non conosceva quella casa e non sapevo dove fosse finita Liz.
-Ehi, Zayn- sussurrò una voce.
Guardò verso le scale osservando la bruna salirle lentamente per non far rumore. Era ancora in pigiama, un pantalone largo grigio e una maglia a maniche lunghe abbastanza aderente nera.
-Ho dormito qui!?-.
Quella di Zayn non sembrava un'affermazione, ma più che altro una domanda.
-Non ti sei sentito bene- spiegò -ti senti meglio ora?-.
-Si, perché non mi hai detto di andare via?- domandò neutro.
-Non ti avrei lasciato andare via in quelle condizioni, volevo chiamare Harry, ma il tuo telefono era scarico- abbozzò ad un sorriso timido.
Era graziosa anche di mattina.
-Ah...- rispose Zayn non sapendo cosa dire.
Le fissò le labbra ricordandosi solo allora del bacio.
Non l'aveva respinto e non aveva detto nulla una volta staccati; lui aveva continuato a sparare stronzate. Tutto ciò prima di non sentirsi bene e di accasciarsi al suolo.
-I tuoi non hanno detto niente?- chiese passandosi una mano fra i capelli.
-Oh, no- rispose velocemente Liz -Ho spiegato a mamma che non ti sei sentito bene e ha capito, mi ha fatto dormine in stanza con lei visto che papà sta lavorando- aggiunse.
Si aspettava un 'grazie' o qualcosa di simile, ma nulla di ciò avvenne, annuì soltanto e le chiese dove fosse il bagno.
-Vuoi magiare qualcosa per colazione?- domandò senza però ottenere risposta.
Sospirò e scese in cucina non sapendo esattamente cosa pensare di quel ragazzo.
L'aveva baciata.
Se solo non l'avesse allontanato chissà cos'altro sarebbe successo, non sembrava intento a smettere di baciarla. Sorrise a quel pensiero.
Le era piaciuto, cavolo.
Sentì il cuore incominciare a pompare velocemente e l'ansia farsi sentire.
 
Zayn la stringeva con forza tra le proprie braccia, quasi con la paura che potesse scappare; le mani ancorate ai suoi fianchi avvicinavano i loro corpi.
Era un bacio passionale, violento, bisognoso. Liz non sapeva cosa pensare, in quel momento contavano solo le loro labbra attaccate e le loro braccia allacciate, nient'altro.
-Sei come un angelo-
 
Sei come un angelo.
Erano state queste le parole del bruno appena aveva preso a respirare normalmente.
E dopo aver sparato qualche stupidaggine aveva borbottato qualche lamento e si era accasciato a terra. Era riuscita a non urlare, nonostante la paura che aveva avuto in quel momento. Fece la prima cosa che le venne in mente: prendere la bottiglina d'acqua sulla sua scrivania e versarne un po' sul viso del ragazzo, che subito dopo lasciò qualche lamento incomprensibile cambiando posizione, e in quel momento Liz capì che la sua, forse, era solo stanchezza. Così lo fece alzare e distendere sul letto, scendendo a prendere di corsa un bicchiere d'acqua con la consapevolezza di avere Zayn Malik addormentato in camera sua dopo essersi fatto e dopo averla baciata.
Non era riuscita a chiudere occhio, il pensiero del moro la tormentò tutta la notte, con ancora quello stupido batticuore e l'esigenza di andarlo a controllare ogni ora.
 
 
Entrò nel bagno chiudendosi la porta alle spalle e ci si appoggiò sopra. E adesso? Cosa cazzo doveva fare?!
Si avvicinò al lavandino osservandosi nello specchio: così come la sera prima, era uno straccio, uno schifo.
Lui che aveva sempre avuto il controllo del proprio aspetto, lui che voleva essere sempre impeccabile. Gli era sempre piaciuto mostrarsi bello agli occhi degli altri, sapeva di esserlo già di suo, ma prendersi cura del suo aspetto lo rendeva ancora più sicuro e sapeva che nessuno avrebbe mai pensato che lui potesse far uso di droghe; e ridotto in quello stato, se lui fosse stato qualcun'altro, l'avrebbe subito catalogato come un drogato di merda.
Come poteva solo sperare che Liz potesse avvicinarsi a lui conciato in quel modo? Come avrebbe potuto piacerle qualcuno con una dipendenza così orribile? Lei che era una ragazza così innocua e serena, eppure sembrava non importarle niente di quello che era, l'aveva baciato, l'aveva tenuto con sé quella notte e non si era mai allontanata ad ogni contatto che lui stesso cercava di avere. Paura? Compassione?
Sentì un improvviso aggroviglio formarsi nel suo stomaco e l'attimo dopo era accovacciato affianco al water percosso dai conati di vomito.
-Oddio, Zayn!- sentì una donna quasi urlare per poi sentirsi mantenere per le spalle.
Altro conato di vomito.
Un altro pugno doloroso nello stomaco.
Una mano gli accarezzava lentamente la schiena sottile cercando di farlo rilassare e funzionò.
Quando fu sicuro di non dover più vomitare si fece aiutare ad alzare e andò verso il lavandino sciacquandosi la bocca e bagnandosi il viso.
Quando alzò il busto poté guardare negli occhi Melissa, la mamma di Liz, guardarlo con un'espressione preoccupata.
-Stai bene, ragazzo?- domandò mutando la sua faccia in un sorriso rassicurante.
-Adesso si- accennò anche lui ad un sorrisetto forzato.
-Vuoi che chiami i tuoi genitori? Non mi sembra il caso che tu vada a scuola-.
-Oh no! Non c'è bisogno, sto okay!- affermò velocemente.
-Sicuro, Zayn?- domandò ancora la donna.
-Si-.
-Ti succede spesso di vomitare liquido, Zayn?- il ragazzo si bloccò sul posto.
-Oh si, è l'ansia per la scuola, mi succede ogni mattina quando ho qualche interrogazione e ho lo stomaco vuoto- si invento al momento.
Anche se il tutto era vero, succedeva sempre a Harry quando era piccolo.
-Vado a cercare qualcosa per lo stomaco se vuoi, nel frattempo datti una sciacquata e scendi di sotto a fare colazione- gli sorrise cordiale.
-Non ho molta fame- cercò di replicare Zayn.
-Non importa, devi mangiare, solo così ti sentirai meglio-.
Sorrise ancora una volta e lasciò il bagno.
Quando scese le scale sentì un odore dolciastro e delizioso invadergli le narici.
-Siediti dove più ti fa piacere Zayn e prendi tutto ciò che ti piace- gli disse la signora Bennett riservandogli l'ennesimo sorriso.
Zayn notò solo in quel momento la figura slanciata di Liz allungarsi sul tavolo per prendere lo sciroppo d'acero e buttarlo in abbondanza sull'ultimo pezzo di pancake nel piatto.
-Mangia anche con calma Zayn, Liz ti aspetterà, tanto c'è ancora tempo-.
-Preferisco magiare per strada, così Liz potrà interrogarmi meglio prima che lo faccia la professoressa- disse mettendo qualche biscotto in un tovagliolo -devo anche passare a casa per prendere la borsa- continuò cercando di convincerla.
Melissa lo guardò un po’ titubante ma poi sorrise, posando lo sguardo sulla figura della figlia.
-Liz, assicurati che mangi-.
Dopo cinque minuti Zayn e Liz si trovavano fuori casa Bennett entrambi con un sacchetto di carta in mano.
-Puoi anche mangiartela tu la mia roba- le disse il ragazzo togliendosi di dosso il giubbotto di jeans.
Aveva una gran voglia di arrotolare le maniche della felpa su per le braccia, ma consapevole che quest’ultime non avevano un bell’aspetto si trattenne dal farlo.
Da dove cazzo era uscito tutto quel caldo?
-Credo davvero che tu debba mangiar qualcosa- contrastò Liz alzando in aria uno dei due sacchetti –non hai mangiato nulla anche ieri sera, sei magro quanto uno stecchino e non capisco con quali forze ti stia reggendo ancora in piedi-.
Zayn con quelle parole ebbe un colpo allo stomaco; sapeva che aveva ragione, ma non aveva fame, l’idea di mangiare gli dava il volta stomaco.
-Ho detto che non ho fame, cazzo!- ringhiò scendendo le scale del porticato e avviandosi lungo il marciapiede.
Liz lo raggiunse subito, non sapendo esattamente come comportarsi.
-Va bene, scusa- mormorò quasi intimidita fissandosi le punte delle scarpe.
Il moro si sentì quasi in colpa per come aveva risposto, Liz non se lo meritava, cercava solo di aiutarlo dopotutto, così come tutto il resto della gente che aveva conosciuto ultimamente, quindi perché sentirsi in colpa per Liz solo per una reazione un po’ violenta? Non aveva nulla di diverso dalle altre persone.
Andiamo, chi cazzo voleva prendere per culo? Liz non era come tutti gli altri, non lo era per niente. Voltò il sguardo verso la ragazza incominciando ad osservarla: era bellissima. Gli occhi bassi, le lunga ciglia nere e folte messe in evidenzia dal trucco, il naso perfetto e dritto con quel luccichio alla narice sinistra, le labbra schiuse e morbide…cazzo se erano morbide. Distolse subito lo sguardo puntandolo poi sul sacchetto che la ragazza portava in mano.
-Passami un biscotto- borbottò senza incrociare il suo sguardo.
Liz si aprì in un sorriso soddisfatto allungandogli un biscotto al cioccolato.
-Non te ne pentirai, sono quelli che vengono meglio a mia madre- disse afferrandone uno anche lei.
Zayn guardò titubante il biscotto che aveva in mano, contando quante gocce di cioccolato erano presenti sulla superficie giusto per perdere tempo.
Non aveva fame, eppure con una certa voglia di rimettere, diede un piccolo morso muovendo lentamente la bocca per masticarlo.
-E' davvero molto buono- diede un altro morso e sentii la ragazza la suo fianco liberarsi in una risata.
-Te l'avevo detto-.
 
Erano le otto meno un quarto e Louis sentiva dalla sua stanza il rombo della moto di Harry parcheggiato fuori casa, era lì da almeno dieci minuti e lo stava aspettando con pazienza. Si sentiva davvero un idiota a farlo aspettare per così tanto tempo, ma non aveva sentito la sveglia suonare, aveva dormito poco, era nervoso, turbato, spaventato e ansioso.
 Sentiva ancora il cuore pompare velocemente ripensando al messaggio di Emmett; non era riuscito a chiudere occhio per le tre ore seguenti, solo dopo essersi messo le cuffiette all'orecchio aveva finalmente preso sonno.
 -Louis, quel povero ragazzo ti sta aspettando da un sacco di tempo, muoviti- sua madre si affacciò alla porta della sua stanza sorridendo tranquilla.
-Lo so, non ho dormito molto e non ho sentito la sveglia- spiegò velocemente Louis infilandosi la camicia a quadri.
-Louis...- provò a parlare Jo sospirando affranta.
-Non ora mamma, ti prego!- la voce di Louis uscì incrinata e raccolse la borsa da terra dandole le spalle, prese un profondo respiro e gli si avvicinò lasciandole un leggero bacio sulla guancia -a dopo, mamma-.
La sorpassò scendendo di corsa le scale e prima di aprire la porta di casa si guardò per un attimo allo specchio affianco alla panca del corridoio. Il graffio donava ancora più tristezza al suo viso, scosse la testa e uscì fuori casa.
-Scusa per il r-ritardo, non ho sentito la sveglia- si scusò immediatamente una volta che il riccio posò lo sguardo sulla sua figura.
-Buongiorno Lou- disse in risposta Harry per niente infastidito del ritardo.
-B-buongiorno- borbottò Louis avvicinandosi alla bellissima moto.
 -Non mi saluti come si deve?- la voce del riccio arrivò ancora più roca alle orecchie di Louis.
Sentì la pelle d'oca percuoterlo e tremò leggermente. Non sapeva cosa rispondere, era quasi bloccato, ma prese la decisione di avvicinarsi lentamente al riccio per lasciargli un leggero bacio sulla guancia.
La pelle di Harry era liscia e profumata, lasciando che le labbra di Louis prendessero quasi fuoco, soprattutto quando non ebbe il tempo di allontanarsi che il braccio del riccio lo circondò velocemente attirandolo a se, facendo combaciare perfettamente le sue labbra con la guancia di Harry.
- Hai un buon profumo, piccolo- sussurrò quest'ultimo nell'incavo del suo collo.
Quasi sentì le gambe cedergli.
-G-grazie- balbettò in risposta.
-Monta su dai!- lo incitò Harry ridendo leggermente.
Louis si posizionò dietro di lui con le guance infuocate.
-Ti conviene stringerti forte se non vuoi cadere, piccolo- Louis in risposta inchiodò le braccia intorno alla vita del riccio sorridendo come un ebete, ma non potava fare altrimenti.
Harry lo faceva sorridere.
Harry gli faceva dimenticare ciò che non andava nella sua vita, gli faceva dimenticate quanto fosse pensate essere Louis Tomlinson, quanto fosse pesante non poter dire nulla. Harry per Louis é quello che con un sguardo sembra capire tutto senza obbligarti a parlare, é quello che ti fa sentire leggero, quello che non ti fa pesare essere quello che sei, chi sei, Harry ti rende felice anche solo con un sorriso, un gesto. E Louis sorride, sorride mentre si stringe ad Harry, sorride mentre sente i muscoli del riccio contrarsi ad ogni curva, sorride quando lo sente cantare, sorride quando suona il clacson a Zayn e Liz lungo la strada, sorride quando accelera e sorride quando si ferma davanti all'entrata della scuola, sorride quando scende lentamente dalla moto.
Solo una volta che Louis si accorge di star stringendo ancora il polso di Harry e nota lo sguardo degli altri ragazzi su di loro, smette di sorridere. Ritrae la mano quasi scottato e se ne pente quando vede la mandibola di Harry irrigidirsi dopo quel gesto.
-Qualcosa non va, Louis?- domanda serio.
-M-mi dispiace Harry, n-non volevo, scusa ma devo andare, grazie del passaggio- scappò via.
Harry rimane di stucco osservando la schiena curva di Louis allontanarsi da lui.
Cosa ha fatto di male?
Se lo chiede lo stesso, anche se sa che non é la causa di quel comportamento, lo sa fin troppo bene. Se l'ha accompagnato a scuola quella mattina Harry, non é stato solo perché voleva, ma aveva anche bisogno di conoscere chi aveva ridotto quel ragazzo in quello stato. Harry non era stupido, ci era passato anche lui, sapeva quando qualcosa non andava e soprattutto quando quel 'qualcosa' aveva il nome di 'bullismo'.
Osservò Louis passare affianco ad un gruppo numeroso di ragazzi e quasi correva, scomparve dietro la porta della scuola mentre poté continuare ad osservare quei ragazzi che avevano stampato sul volto un'espressione divertita e maliziosa. Li guardó meglio e dedusse subito che appartenevano a qualche squadra sportiva della scuola da come erano vestiti. Solo in quel momento si accorse di uno di loro che lo fissava serio e quasi intimidatorio e Harry ricambiò lo sguardo.
Quel ragazzo c'entrava qualcosa, lo poteva vedere dalla sua espressione e dai suoi occhi, lo guardava forse con odio, forse con rabbia, era infastidito.
-Hey Haz, tutto okay?- distolse lo sguardo posandolo sulla figura di Zayn a fianco di Liz.
-Ciao Liz- la salutò sorridendo, lanciando un'occhiata a quel tipo che continuava a fissarlo.
 Mancava poco che si alzasse e lo raggiungesse per dargli un cazzotto sul naso.
-Harry, é bello rivederti- sorrise la bruna guardando nello stesso punto in cui aveva guardato lui poco fa.
Lo stesso fece Zayn, nervoso.
Sapeva qualcosa.
-Louis non era con te?- continuò Liz.
-Si, ma é subito entrato- le rispose -e non capisco perché andava così di fretta-.
-Oh...ehm...a Louis piace essere in anticipo per prendere i posti migliori, mi sa che lo raggiungo, ci vediamo Harry- borbottò troppo velocemente la ragazzo e prima di allontanarsi si voltò verso il moro indecisa sul da farsi.
-Noi ci vediamo a letteratura, Zayn- sorrise tranquilla accarezzandogli il braccio prima di allontanarsi con lo stesso sorriso di prima.
Harry poté notare qualcosa cambiare nell'espressione del suo amico e gli venne automatico imitare Liz, allungando gli angoli delle labbra.
-Cos' hai da sorridere tu?- domandò scorbutico il moro.
-Assolutamente nulla, carissimo mio amico- Zayn lo fulminò con lo sguardo.
-Harry-.
 -Zayn-.
-Smettila!-.
 -Di fare cosa?-.
 -Quello che stai facendo, idiota-.
 -Ma io non sto facendo nulla-.
 -HARRY!-.
-Sono solo felice che finalment...- iniziò il riccio tranquillamente prima di doversi zittire bruscamente.
-Prova a terminare la frase e giuro che non vedrai più la tua moto intatta- lo interruppe Zayn puntandogli un dito contro.
 Harry rise divertito e alzò le mani in aria arrendendosi.
 Lanciò un'occhiata a quel ragazzo che prima sembrava volevo trucidare e notò, con sommo piacere, che aveva smesso di fissarlo.
-É Emmett McMann, un coglione- sentì dire dal suo amico.
-É come penso io?- chiese.
-Giá...- rispose Zayn accendendosi una sigaretta.
 -Credo proprio che sia arrivata ora di ritornare tra gli schifosi e scomodi banchi di una scuola pubblica, Zay- disse il riccio mettendo in moto. Zayn aspirò la sua sigaretta sorridendo, sentendo il rombo della moto del suo amico allontanarsi.
 
 
-Nicholas, hai fatto piú tardi del solito- disse la donna abbracciando teneramente suo marito vedendolo rientrare con alcune ore di ritardo, dopo una notte passata in servizio.
 -Lo so Melissa, mi hanno dato un altro caso e sembra che dovrò fare più turni di notte- spiegò l'uomo togliendosi il capello e la giacca delle divisa.
 Melissa aggrottò le sopracciglia contraria.
-Tesoro, sai che mi dispiace lasciare te e Liz sole a casa di notte, ma questo sembra davvero un caso importante- continuò dispiaciuto.
 -Di cosa si tratta?- domandò poi preoccupata sua moglie iniziando a preparare del thé mentre Nicholas occupava un posto a tavola.
 -Un uomo é accusato di spaccio di droga, ma non c'é solo quello, c'é qualcos'altro dietro che non riusciamo a capire e nessuno é disposto a dire nulla, sono tutti totalmente terrorizzati di aprir bocca, ma tutti ci hanno confermato che c'é qualcosa di grosso dietro, si tratta di un certo Bob Malik, sto in squadra con George-.








 

                                        

 
 

Ed eccomi con il capitolo dopo più di un anno, smetto di scusarmi oppure potreste linciarmi e buttarmi qualcosa in fronte.
Non so davvero cosa aggiungere ora che ho pubblicato, ma spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento :3
Ringrazio chiunque abbia letto l'avviso che ho pubblicato precedentemente, tra poco penso che lo cancello, e ringrazio anche chi ha recensito dicendomi belle parole e spronandomi a fare del mio meglio, grazie ragazze.
BEh, fatemi sapere cosa ne pensate, pensieri positivi negativi, quello che volete :)
Un bacione dolcezze, spero di non far passare di nuovo un anno :')



-My best friend's brother
 
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