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Autore: 8Maggio    16/02/2015    0 recensioni
Storia d'amore tra un componente della band 5 seconds of summer, Luke Hemmings, e una sua vecchia compagna del liceo.
"Tra tutte,io scelgo te!"
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Ma non erano più i vecchi tempi, me ne ero accorta. Nonostante stessimo insieme li sentivo più lontani che mai, mi correggo, lo sentivo. Si, lukey non era più il solito simpaticone, stava seduto su una sedia a bordo piscina mentre sorseggiava la sua birra preferita, e con sguardo perso fissava tutto quello che gli capitava attorno senza dire nulla. E credetemi di solito non era così. Non so cosa gli prendesse ma so che volevo saperlo. Così mi feci coraggio e mi alzai per andargli vicino, ma proprio  in quel momento una ragazza si fiondò su di lui. “Che tempismo la ragazza!” pensai tra me e me. Oppure ero stata io ad aspettare troppo? Questo non lo so, ma di certo non volevo interrompere il loro attimo di intimità, così decisi di tornare al posto. Era tardissimo ma non volevo andarmene, anche perché stavo aspettando ancora la “fantastica” sorpresa di Ash, e così sono tornata al mio posto. A poco a poco gli invitati se ne andavano e cominciavo a sentirmi ancora più stanca, fino a quando una persona non si gettò di fianco a me sul divano con la grazia ippopotamo. Era Mikey, la leggiadria non era mai stato un suo forte. « hey Ale, che hai? »  mi chiese mentre beveva birra. « Nulla, sono solamente stanca e ho notato che lukey è un po strano » risposi. « Beh si, sta passando un periodo un po complesso, non posso dirti nulla lo farà lui quando si sentirà pronto. Comunque se vuoi ti do un passaggio per tornare a casa. Tanto devo accompagnare anche Cal. » mi chiese per cambiare discorso, sapevo che c'era qualcosa sotto ma non volevo approfondire in quel momento. « No grazie, sto aspettando Ash, deve farmi una sorpresa » dissi mentre mi strofinavo le mani sulle ginocchia. Ero abbastanza ansiosa ma più che altro curiosa. Dopo quella affermazione Mike aveva cambiato espressione, qualcosa lo turbava. Ma qual era questo segreto che tutti sapevano tranne me? Nessuno voleva dirmelo. « Ah si, ne sono al corrente. Buona fortuna. Ora devo andare ci vediamo domani al bar! » mi disse per chiudere il discorso e mi salutò con un rumoroso bacio sulla guancia. Amavo i suoi baci.
Ma all'improvviso mi ricordai....IL BAR! Il giorno dopo sarei dovuta andare al lavoro ed era l'una e mezza di notte, dovevo andarmene. Ormai la festa era finita erano rimasti: Luke, due ragazze, un ragazzo, Ash e me. Cosí mi alzai e andai verso Ash per dirgli che me ne sarei andata. I miei occhi incontrarono i suoi e proprio in quel momento un brivido mi percorse la schiena, eppure non faceva freddo. Avevo lo stomaco in subbuglio e mi mancò il fiato. Cosa mi stava succedendo? Forse lo so, mi piaceva. Si non lo nego, ero sempre stata attratta da Ash. Eccolo che si avvicinava, ma cosa voleva? Ogni suo passo verso di me mi faceva mancare il fiato. Cosa mi stava succedendo? Avevo bisogno di baciarlo, ma mi serviva anche una bombola di ossigeno. « Hei, sei pronta per la sorpresa? » mi disse guardandomi negli occhi ma io più che altro ero concentrata sulla sua bocca. Era così perfetta e non riuscivo a guardare altro. Forse si accorse che mi ero ipnotizzata e mi disse « stai bene? ». Con un cenno dissi di si ma nella mia testa c’era una confusione assurda. Così mi prese la mano e mi portò in camera sua. Non ci entravo da così tanto tempo che ormai mi ero dimenticata di che colore erano le pareti. « Siediti per favore, non è semplice quello che sto per dirti. » mi disse con tono nervoso e senza pensarci due volte mi accomodai sul letto. Andava avanti e indietro, sembrava una trottola e mi stava rendendo nervosa. Fino a quando non prese coraggio e si fermò davanti a me, guardandomi dritto negli occhi « Ale, tu mi piaci e vorrei che questa amicizia si trasformasse in qualcosa di più serio. » . Improvvisamente il mio cuore si fermò. Niente ormai aveva più senso, se non lui. Inizia a mordermi il labbro inferiore. Questa cosa mi lasciò senza parole e lui se ne era accorto.
Così si avvicinò lentamente, sedendosi vicino a me, prendendo le mie mani nelle sue. La testa persa in mille emozioni, pensieri. Non sapevo se era la cosa giusta da fare, ma in quel momento, non riuscivo a pensare ad altro se non alle sue mani che si muovevano leggere sul mio corpo.
Girai leggermente il bacino così da averlo perfettamente di fronte. I suoi occhi nei miei, a pochi centimetri di distanza. Di sicuro avrò le guance rosse, ma non mi importa, perché lui si stava avvicinando a me. Le nostre labbra si sfiorarono e le nostre lingue iniziarono a muoversi armoniosamente, come se fossero fatte solo per questo.
Misi senza pensarci le mani sul suo petto, stringendo leggermente la maglietta mentre il bacio iniziato come uno sfioramento di labbra, si stava trasformando in tutt'altro.
Afferrai i lembi della sua maglietta, sfilandogliela con lentezza, tracciando con una mano i suoi pettorali. Sentii le sue mani sotto la maglietta che mi slacciavano il reggiseno con una mossa esperta e veloce.. Con la stessa maestria mi tolse anche la maglietta. Non sentii imbarazzo davanti a lui, il che mi sembrava strano, ma adoravo il modo in cui mi guardava. Raccolti tutto il coraggio che avevo e mi alzai da letto, allontanando le sue mani dal mio corpo. Mi misi davanti a lui e con gli occhi puntati nei suoi, portai le mani ai miei pantaloni, per poi sfilarli lentamente, gustandomi il suo sguardo nel mio. Tolti i pantaloni, lui si alzò dal letto sfilandoseli a sua volta.
Mi prese alla sprovvista quando mi prese in braccio, facendomi cacciare un urlo misto ad una risata per la sorpresa. Mi fece sdraiare sul letto per poi mettersi sopra di me, le labbra sul mio collo e le mani che si muovevano agili sui miei seni.
« Mi fai impazzire » soffiò queste parole nel mio orecchio e mi sentii pervasa dalle emozioni.
Si tolse i boxer per poi concentrarsi sulle mie mutande.
Posò dei baci leggeri che partivano dal seno e arrivavano fino all'inguine. Non disse nulla, e non potei che urlare quando mi mise dentro un dito. Lo vidi sorridere divertito per la mia reazione e gli tirai una leggera manata sulla testa, cosa che lo fece ridere ancora di più.
Mi diede un bacio per poi iniziare a muovere lentamente le dita dentro di me per prepararmi a quello che sarebbe successo poco dopo.
Cercavo in tutti i modi di non urlare, anche perché sotto c’erano gli ospiti, ma qualche ansimo mi usciva comunque dalle labbra schiuse dal piacere. Era incredibile cosa sapesse fare solo con le sue mani. Stavo per arrivare al culmine quando si fermò, lasciandomi insoddisfatta e con un tenero broncio sulle labbra.
Mi baciò delicatamente e mi prese per la vita, così da posizionarmi sopra di lui. Aprì il cassetto vicino al letto e prese un preservativo che si mise in fretta, non resistendo alla vista di me, nuda, seduta sulle sue gambe.
Appena fu pronto, mi prese per i fianchi e mi fece scendere lentamente sulla sua evidente erezione. Un gemito involontario mi uscí dalle labbra.
Mi lasciò un attimo per abituarmi fino a che non iniziai io a muovermi su di lui. Era magnifico vedere il suo viso, con le labbra leggermente aperta da cui uscivano regolarmente dei gemiti e gli occhi socchiusi. Presi le sue mani e le feci muovere sul mio corpo, facendolo venire, mentre sussurrava il mio nome spezzato dagli ansimi. Pochi attimi dopo venni anche io, pronunciando il suo nome per poi accasciarmi su di lui.

 
   
 
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