Day 1: Cooking
Quella
sera Gajeel aveva a
che fare con un nemico inaspettatamente potente: la cucina.
In genere era Levy a
occuparsi dei pasti in casa Redfox, ma quel giorno la maga era stata
costretta a lasciare in anticipo la gilda a causa di un forte mal di
testa, e il fidanzato, ignaro del “pericolo”, si
era offerto di
mettersi lui ai fornelli.
La compagna, sofferente ma
preoccupata, aveva cercato di dissuaderlo, ma il Dragon Slayer,
testardo come sempre, non aveva voluto sentire ragioni, e alla fine
la Scripter si era messa a letto con un lieve sorriso
raccomandandogli però di chiamarla se ne avesse avuto
bisogno.
Gajeel guardò corrucciato
il ripiano disastrato e si domandò se non fosse il caso di
chiedere
aiuto alla fidanzata, ma il suo orgoglio non gliel'avrebbe mai
permesso. Non esisteva proprio che si facesse battere così
dagli
utensili che spesso divorava. E poi... la piccola Levy stava dormendo
così bene nel loro letto... No, non avrebbe nemmeno dovuto
pensare
di andare a disturbarla!
“A
noi due” disse
minaccioso, come se avesse avuto davanti un nemico vero. E pensare
che quando cucinavano gli altri sembrava tutto così facile!
Il Dragon Slayer si rimise
al lavoro e per qualche minuto si illuse di avere finalmente in pugno
l'avversario... finché un odore sospetto e un movimento
brusco non
gli fecero rovesciare la padella con le verdure.
Se non esplose in un ruggito
da far crollare la casa, fu solo perché all'ultimo secondo
si
ricordò della povera Levy che dormiva nella stanza affianco.
Preoccupato di averla già svegliata con il fastidioso rumore
del
manico sul fornello, ingoiò la rabbia e si sfogò
invece con una
muta sequela di imprecazioni che avrebbero fatto impallidire
chiunque.
Quando fu più calmo, si
mise a raccogliere da terra ciò che aveva rovesciato
tendendo le
orecchie per captare qualsiasi rumore, ma non sentì nulla.
“La
piccoletta deve stare
proprio male per non accorgersi del baccano che sto facendo”
pensò
tristemente.
“Forse
è meglio così
però” borbottò piano. Non voleva
costringerla ad alzarsi per
dargli una mano.
Lanciò un'occhiata cupa al
ricettario di Levy e si rimise all'opera.
Tagliò altre verdure, mise
su il riso e fece cuocere il pesce. Ormai ce l'aveva quasi fatta e
già pregustava il momento in cui avrebbe portato il tutto
alla
fidanzata.
Si avvicinò ai fornelli per
dare una girata al cibo perché non si attaccasse quando si
scottò
sfiorando il bordo della pentola.
Emise un lamento sconsolato
mettendo subito la mano già arrossata sotto il getto
dell'acqua
gelida e finalmente spense i fuochi con un sospiro di sollievo.
Stanco ma soddisfatto, mise
tutto nei piatti e andò a prendere il riso.
Purtroppo, non aveva notato
lo schizzo di sugo finito a terra e ci mise un piede sopra cadendo
rovinosamente con un urlo insieme alla pentola che per fortuna non si
rovesciò.
Questa volta però, il
baccano avrebbe svegliato chiunque e Levy saltò su dal letto
con il
cuore che batteva all'impazzata.
“Gajeel!
Va tutto bene?
Hai bisogno di qualcosa?” lo chiamò terrorizzata.
“No,
non preoccuparti, sto
bene. Arrivo subito” rispose sconsolato il Dragon Slayer,
maledicendo la sua goffaggine, la pentola e ogni singolo oggetto in
quella stanza. Ma possibile che non gliene andasse mai bene una? Era
forse troppo chiedere di aiutare la sua fidanzata preparandole la
cena quando stava male?
“Ne
sei sicuro? Guarda che
posso venire” gli disse lei, che aveva notato il tono.
“Ti
ho già detto che sto
bene e non ho bisogno di niente. Stai lì che arrivo
subito”
brontolò lui e Levy, sia pur controvoglia, decise di
obbedire.
Conosceva bene il suo drago, e sapeva quanto detestasse chiedere
aiuto a qualcuno, ma tutto sommato non era preoccupata. Se le aveva
risposto in quel modo, era perchè in fondo non era successo
niente
di grave. Al limite, se non l'avesse visto arrivare entro un paio di
minuti, sarebbe andata a vedere.
Non finì nemmeno il
pensiero che lo vide entrare cautamente con la loro cena su un grosso
vassoio. Aveva dimenticato che le aveva promesso di portarle il cibo
in camera...
Ancora poco avvezza a queste
sue premure, arrossì appena mentre lui appoggiava il tutto
sul letto
dandole un bacio sulla fronte prima di chiederle come stava.
“Molto
meglio, amore mio,
grazie” sussurrò la maga baciandolo a sua volta e
il ragazzo annuì
guardandola teneramente.
Si guardarono ancora per un
attimo prima di prendere i piatti.
Levy assaggiò il primo
boccone e sentì subito che qualcosa non andava, ma pensando
di avere
i sapori un po' sfalsati e non avendo il cuore di ferire
ulteriormente l'orgoglio del povero cuoco, decise di far finta di
niente.
“Com'è?”
le chiese
Gajeel esitante, guardandola con espressione preoccupata.
“Mmm...
buono” disse lei
con un sorriso preparandosi a prenderne ancora mentre il fidanzato
seguiva il suo esempio.
“Disgustoso!”
esclamò
lui appena ebbe assaggiato la sua creazione. “Come fai a
mangiare
questa roba?” chiese mestamente e la ragazza
ridacchiò.
“Dai,
non è così male”
affermò sinceramente, accorgendosi però solo in
quel momento di
cosa c'era che non andava: mancava completamente il sale! Ecco
perché
il sapore era così strano!
“Mi
dispiace, Levy. Volevo
prepararti la cena ma ho combinato solo guai” si
scusò lui mesto e
la maga, intenerita, gli si avvicinò con espressione dolce.
“Non
preoccuparti,
possiamo rimediare” sussurrò, invitandolo a
seguirla.
La ragazza spalancò gli
occhi vedendo com'era ridotta la cucina, ma fece finta di niente. In
quel momento, non aveva nessuna voglia di sgridare il suo tenero
drago.
Sempre sorridendo, la maga
aggiunse il sale e qualche spezia, e finalmente il cibo divenne per
lo meno accettabile.
Si sedettero quindi al
tavolo e chiacchierarono tranquilli per il resto del pasto, ma alla
fine Gajeel, osservando la devastazione che aveva creato, non
potè
resistere alla tentazione di scusarsi di nuovo. Chissà
quanto
avrebbe dovuto faticare la fidanzata per donare di nuovo a quella
povera cucina un aspetto più umano...
La maga però scosse la
testa sorridendo.
“Non
preoccuparti. Per
essere la prima volta, hai già fatto un buon
lavoro” gli disse
convinta.
“Mi
prendi in giro per
caso?” brontolò lui.
“Certo
che no. Da domani
però, ti insegno qualche trucchetto”
esclamò allegra, mentre il
Dragon Slayer arrossiva con un mezzo sorriso pensando che per lo meno
ci sarebbe stata lei al suo fianco a impedirgli di combinare guai.
Angolo
autrice:
Ciao a tutti e grazie per
essere arrivati fin qui! Spero di non aver danneggiato gravemente
nessuno a suon di risate con questa marea di disastri e di aver reso
bene i personaggi. E' la prima volta che scrivo su di loro e non
vorrei che mi fossero venuti un po' OOC, ma questo dovete dirmelo voi
(se volete). Mi auguro che la storia vi sia comunque piaciuta e vi
abbia fatti divertire almeno un po'. Se avete tempo e voglia,
lasciatemi una recensione per farmi sapere le vostre impressioni.
Per il momento mi sembra di
non avere altro da dire, quindi ringrazio ancora tutti quanti e vi do
appuntamento per domani con il prossimo prompt.
Buona serata e buonanotte
per dopo,
Ellygattina