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Autore: DaRk_EnGeL    17/02/2015    1 recensioni
My Immortal
“sono cosi stanca di stare qui,
soppressa da tutte le mie paure infantili;
e se devi andartene vorrei che te ne andassi e basta,
perché la tua presenza indugia qui e non mi lascerà da sola.
Queste ferite sembrano non guarire.
Questo dolore è troppo reale.
C'è semplicemente troppo, che il tempo non può cancellare;
Quando hai pianto ho asciugato tutte le tue lacrime,
quando hai urlato ho combattuto tutte le tue paure,
ho tenuto la tua mano durante tutti questi anni.
Ma tu hai ancora...Tutto di me.”
Ho creduto in qualcosa di distante come se fossi umana, e ho negato questo sentimento d'inutilità, in me. Tutte le promesse che ho fatto solo per tranquillizzarti, mi hai creduto, ma le ho infrante, non ho nient'altro. E tutto ciò che sento è questa crudele mancanza. Mi chiamo Martina Stoessel, sono immortale, una Valkyria , guerriera della dea Freyja.
la trama è incompleta, perciò l'ho postata insieme al primo capitolo.
Passate a leggere se volete scoprire e capirci di più. è una storia tratta dalle antiche storie Scandinave sugli dei.
Besos!
By Stefi.
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jorge Blanco, Un po' tutti, Violetta
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Capitolo 02

 

Jorge vedeva quel meraviglioso spettacolo, visto che era Vanirio poteva volare perciò stava aiutando ad una Berserker a rimanere in aria. La teneva stretta a se e guardava come tutti i vampiri e lobezni venivano elettrizzati e bruciati, era una cosa incredibile vista dall'alto. Quella ragazza era molto forte e aveva attirato la sua attenzione sin da subito. Lo aveva lasciato senza fiato quando era entrata nel salone dove si trovavano loro, il suo porte diritto ed elegante riflettevano il suo potere. Quando aveva sentito la sua voce, era rimasto incantato. La sua voce per lui era come la più bella melodia mai sentita e il suo odore aveva riempito la stanza. Profumava a fragole. Era rimasto incantato dal suo corpo, formoso nei punti giusti e le gambe slanciate. Dai suoi capelli lisci e brillanti, da quel viso perfetto e liscio, senza imperfezioni. Non era riuscito a guardarla direttamente agli occhi dato che lei portava gli occhiali da sole. E non vedeva l'ora di scoprire di che colore erano. Quando l'aveva visto piangere lacrime di sangue si era spaventato a morte, senza riuscire a spiegarsi perche si preoccupava tanto, ma il punto sta che da quando l'aveva visto entrare il suo cervello non ragionava. Ora guardandola dall'alto non faceva altro che pensare nel suo odore e che voleva assaggiare le sue labbra. Quei pensieri lo facevano arrabbiare con sé stesso, perché faceva quei tipi di pensieri se appena la conosceva? Era diventato pazzo? Tentò di controllarsi e aspettò che Martina finisse di uccidere tutti quei figli di puttana. Quando lei finì tutti i vaniri scesero insieme ai Berserker, valkyrie e einherjar, Jorge guardò come Diego e Ruggero correvano verso Martina e l'aiutavano ad alzarsi. Questa nascondeva il suo sguardo da quello di Diego. Per qualche strano motivo non lasciava che lui la guardasse negli occhi. Così calò gli occhiali scuri che aveva messo come ferma capelli.

-Martina, è già oscuro! Non ha senso mettere gli occhiali!- le disse Diego un po' divertito. - a me piace indossarli lo stesso. - rispose Martina per poi guardare il corpo bruciato di una vampira vicino a un muro, era la vampira che lei aveva ucciso, e si dirisse verso il corpo. Quando arrivò davanti, si accucciò, e prese i braccialetti che il corpo bruciato aveva. Li tolse senza nessun problema e dopo di che disse -Questi sono di Candelaria, quel disgraziato glieli ha tolti. Prima che mi attaccassero uno dei vampiri ha detto che il nuovo metodo di tortura ha dato i risultati che speravano. Ma non ho capito a cosa si riferivano con i risultati. - disse rivolgendosi a Diego e Ruggero. -Bene, vuol dire che lo scopriremmo questa sera stessa.-Rispose Diego. Martina annuì e poi andò verso Noah – mi aiuterai...mi aiuterai Noah?- chiese Martina riferendosi al fatto di andare alla festa che Khani ha organizzato. Noah annuì deciso – in qualunque cosa avrai bisogno, io ti aiuterò generala.- rispose in modo solenne, riconoscendo la potenza di Martina. - Grazie...- tutti guardarono Noah che era il capo clan e annuirono in assenso. Io annuì, non solo, perche il nostro compito è di proteggere gli umani e Khani era uno che li minacciava ma anche perche c'era qualcosa in quella ragazza che mi spingeva a volerla proteggere e aiutarla.

 

Martina era rannicchiata contro la parete della doccia lasciando che l'acqua calda la bagnasse e si mescolasse alle sue lacrime. Si, alle sue lacrime. Non era riuscita a controllarle e appena tornata dal pub si era chiusa in bagno. Lasciando che tutto quel dolore che lei sentiva dentro si manifestasse anche fuori. Vedeva le sue lacrime di sangue, tingere l'acqua che scorreva libera sul suo corpo, di rosso. Ormai non riusciva più a controllare il pianto disperato e i singhiozzi che spezzavano il silenzio. Con la testa poggiata sulle sue ginocchia alzate e circondate con i suoi bracci, cercava di darsi conforto e calore da sola. Cercava di non crollare ancora di più anche se con scarsi risultati. Lasciò che il dolore la travolgesse e che le lacrime rosse scorressero liberamente. Lasciò che l'acqua la bagnasse nella speranza che portasse via il suo dolore. -scusami....scusami...- ripeteva con voce strozzata e bassa. Scusandosi, anche se non ne avesse nessuna colpa, con sua sorella. La quale continuava ad essere torturata. - Il dolore mia piccola disir, è inevitabile, ma la sofferenza è un optional.- ricordò le parole dette molto tempo fa' da Freyja la sua dea. A quel tempo non aveva capito il significato di quella frase. Ma un anno fa' era riuscita a capirlo finalmente. Si, aveva capito che nella vita il dolore fisico e emozionale sono inevitabili...ma uno può scegliere di lasciarsi travolgere dal dolore, cosi come, si può scegliere di ignorare la sofferenza e far finta di nulla. Ma imparò che tutte e due hanno delle conseguenze, si può scegliere di vivere nel dolore e condurre una vita limitata e perdersi molte cose, si può scegliere di nascondere la sofferenza e vivere come se nulla fosse, vivere ogni giorno come se fosse l'ultima, consapevole però, che ci sarà un momento nel quale non potrai più fingere e far finta di nulla e che potresti crollare e non rialzarti più. Ecco cosa aveva imparato. Aveva imparato anche che il miglior guerriero ha le sue debolezze. Decise che le sue lacrime aveva vagato troppo per il suo viso e che era il momento di fermarle. Così con le mani tremanti le pulì e cercò di non lasciarle scivolare più. Almeno per quel giorno. Si alzò e si fecce una doccia veloce. Quella sera dovevano andare alla festa che Khani aveva organizzato nel locale notturno, per prenderlo e ottenere informazioni su dove tengono nascosta a Candelaria. Si vestì come gli umani si vestono per andare alle feste, cosi da non destare sospetti, e indossò un paio di pantaloncini a vita alta neri lucidi e una camicia di sete nera senza maniche e con delle strisce dorate orizzontali, la camici aveva una scolatura che lasciava la pelle tatuata della schiene scoperta. Indossò la camicia messa sotto i pantaloncini, mettendo in risalto le sue forme voluminose. Prese un paio di stivaletti bassi neri appena sopra le caviglie con il tacco circondato da borchie dorate. Indossò le sue bue e lasciò la schiena scoperta, aveva deciso di non nasconderle più, cosi come si suoi occhi, contornati da un smock eyed e da rimmel e eyeliner nero. Alle labbra aveva messo un rossetto rosa pallido e agli zigomi un blush pesca. Lasciò i suoi lunghi capelli mossi sciolti che le coprirono quasi tutta la schiena. Prese il telefono e lo mise nella tasca del pantaloncini. Scese sotto e si fermò davanti ad una parete che a semplice vista sembrava come una parete comune ma schiacciando il bottone di un telecomando grigio si apriva una parte della parete mostrando un compartimento pieno di armi e utensili bellici. Martina prese un coltello con il manico ritagliato in forma di un lupo alzato sulle zampe posteriori e con la bocca aperta mostrando le sue fauci, lo mise nella protezione fatta di cuoio e lo nascose sotto nella schiena sotto i pantaloncini. Prese anche una pistola che invece di sparare pallottole comuni sparava delle pallottole contenenti sedativi, cosi potevano sedare, Khani. Prese anche quello che con l'apparenza di un semplice orologio era in realtà un ricetrasmittente cosi se lei veniva rapita avrebbe emesso i suoi spostamenti, anche se li veniva tolto lui lasciava sotto la pelle un microchip per essere localizzata. Schiacciò di nuovo il bottone e il compartimento si chiuse. Ruggero uscì dalla sua stanza, anche lui già pronto, e si fermò un attimo a guardarla sorpreso. -Hai deciso di non nascondere più i tuoi occhi e le tue ali?- le chiese guardandola dritto negli occhi. Lui era stato il primo a vedere i suoi cambiamenti e anche se all'inizio aveva cercato in tutti i modi di farsi raccontare il perche dei cambiamenti, aveva ottenuto ben poche risposte. Martina annuì e poi disse: - Non ha senso nascondere ciò che è evidente. Freyja mi ha detto una volta, che anche i più forti guerrieri hanno debolezze e che nelle guerre chiunque può risultare ferito. Io sono stata ferita nella guerra contro l'amore. E non voglio nasconderlo.- disse con il tono freddo e distaccato che ormai era abituata ad utilizzare, facendo venire la pelle d'oca a chiunque l'ascoltasse. Ruggero annuì conforme con la risposta ricevuta. -bene, allora andiamo.- disse facendosi strada verso la porta del garage. Questa volta anche lui avrebbe preso la macchina.

 

Quando Martina era ormai a metà strada decise che avrebbe sentito un po' di musica per cercare di mantenere la calma, così accese la radio e subito le prime parole della canzone I'm not the only one di Sam Smith risuonò all'interno della macchina. Martina si rispecchiò nelle parole del cantante. Ricordò tutte le volte che Christian l'aveva chiamata Tesoro o piccola e lei come una idiota aveva creduto di essere l'unica per lui.

-But, when you call me baby, I know i'm not the only one.- cantò con voce spezzata Martina, lasciando che una lacrima sfuggisse al suo controllo ma quando l'asciugò si rese conto che non era una lacrima di sangue come quelle di prima, ma era lo stesso una lacrima traditrice sfuggita al suo controllo. Si fermò davanti al semaforo rosso e controllò, guardando attraverso lo specchio retrovisore, che Ruggero fosse dietro di lei. Quando vide che il suo amico la seguiva, ritornò a guardare davanti e subito il semaforo mise il verde, lasciando che le macchine passassero . Martina mise di nuovo in marcia l'auto e continuò a canticchiare la canzone ormai quasi alla fine. - You say i'm crazy cause you don't think i know you down, but when you call me baby, i know i'm not the only one,- quello era il ritornello che si ripeteva per due volte.- I Know i'm not the only one, i know i'm not the only one...and i know i'm not the only one- finì la canzone. Finì di ricordare tutte le volte che aveva creduto che andava tutto bene, che lei era solo l'unica, per poi scoprirsi tradita e ferita nel profondo. Girò a sinistra e parcheggiò davanti a un locale con la scritta neon MINISTRY OF SOUND. Era un locale molto frequentato, era un edificio a due piani e c'era anche un piano sotto terra. Dietro a lei parcheggiò Ruggero e anche lui scese dalla macchina, entrambi si avvicinarono ad un gruppo di almeno venti persone che era riunito in un angolo della strada. Erano del clan di Noah. Martina si sistemò i capelli, li raccolse tutti, e li sistemò sulla spalla desta lasciando la schiena scoperta. Quando arrivarono davanti al gruppo Noah li salutò e presento a quegli che ancora non conoscevano, c'erano altre persone a parte di alcune che aveva già conosciuto al pub. -Martina, lei è Lodovica, sorella di Jorge.- indicò una ragazza mora con gli occhi verdi elettrici, accanto al ragazzo che aveva visto al pub. Martina, che fino a quel momento aveva tenuto lo sguardo un po' basso lo alzò e guardò in faccia alla ragazza. Era molto bella, dal suo porte elegante e altezzoso, Martina capì che era una ragazza molto orgogliosa e che anche lei un tempo aveva sofferto molto e continuava a farlo. Le anime ferite si riconoscono, si cercano e guariscono insieme. Le aveva detto Freyja un tempo. E infatti Martina appena la vide capì dal suo porte che era sempre alla difensiva e quel modo altezzoso lo aveva aderito con il tempo, per cercare di non essere ferita di nuovo. Lodovica a sua volta rimase “ghiacciata” da quei due pozzi azzurri cosi freddi e privi di amore. Anche lei provò le stesse cose che Martina aveva provato e seppe subito che sarebbero andate d'accordo loro due. Si salutarono stringendosi le mani, e poi Lodovica salutò a Ruggero ma appena le strinse la mano e si salutarono, dietro di lei si posizionò Xabiani, che era uno dei migliori amici di suo fratello e che un tempo era stato il suo principe azzurro, che però aveva smesso di esserlo dopo averle spezzato il cuore. Xabi nonostante continuava a controllarla e proteggerla come se fosse un suo possessione e marcava territorio con chiunque le si avvicinasse. Lodovica sbuffò stanca che lui la trattasse cosi e lo fulminò con lo sguardo, poi tornò a guardare a Ruggero e le sorrise. Jorge che era accanto a lei fece finta di tossire e quindi i due distolsero lo sguardo l'uno dall'altra e sciolsero le loro mani. -Allora, prima di entrare mettiamo su un piano d'azione. Martina a te l'onore. - disse Noah, lasciando che Martina elaborasse un piano. Non che lui non fosse in grado di farlo, ma per telefono il suo amico capo clan di Chicago le aveva detto che Martina era una grande guerriere e stratega per organizzare dei piani. E lui voleva vederla in azione. -okay...allora, prima di tutto cerchiamo di non attirare molto l'attenzione, ci comporteremmo come semplici umani, poi dentro il locale sotterraneo ci divideremo un gruppo di tre persone si incaricherà di controllare la mente degli umani quando attaccheremmo alle scorie di Loki, l'indurranno a uscire dal locale ed andarsene, poi un altro gruppo si posiziona nel punto alto per guardare se ci sono umani sospetti e bloccare le vie di uscita in caso Khani e i suoi seguaci vogliano scappare. Gli altri attaccheranno, dobbiamo uccidere il maggior numero possibile di bestie per che non restino a scorrazzare libere per la città. Khani non lo uccidete deve restare privo di sensi cosi lo porteremmo in alcun posto per interrogarlo e sapere dove si trovano tutte le persone che lui ha sequestrato. Allora chi sono quelli che hanno il dono della telepatia?- chiese in fine. Diego che per tutto il tempo, sin da quando era arrivata Martina, era rimasto in silenzio osservando quelle pozze azzurre ghiacciate che un tempo erano nocciola in grado di sciogliere i ghiacciai, parlò. -Xabiani, Facundo, Lodovica e Jorge, hanno il dono della telepatia. Uno di voi deve combattere.- tutti e quattro alzarono le mani, volevano combattere. -Lodovica non combatterà, lei rimarrà a controllare le menti insieme a Xabiani e Facundo. Voi la proteggerete in qualunque momento. Chiaro?- disse Jorge rivolgendosi a Xabiani e Facundo, che annuirono in assenso. Lodovica era importante per il clan e perciò combatteva poche volte, la maggior parte delle volte che dovevano agire lei rimaneva in disparte controllando la mente degli umani, per non essere ferita in battaglia. Anche se era un'ottima guerriera. Per di più era Xabi chi l'accompagnava sempre! - Non se ne parla! Io voglio combattere Jorge! - disse protestando. -Sorellina tu rimarrai a controllare gli umani, anche questo fa parte dei combattimenti. Gli dobbiamo proteggere. Non una parola in più tu rimani con Xabi e Facu, fine della discussione!- le disse, Lodo sbuffo e imprecò contro Jorge e Xabi. Martina sorrise comprensiva a Lodovica, anche lei quando era più piccola e vedeva quegli più grande lottare e lei non poteva si sentiva esclusa, ma sapeva che lo facevano per il suo bene. Anche lei con Cande aveva fatto lo stesso. La lasciava combattere poche volte e la teneva sott'occhio sempre, ma una volta lei non seppe proteggerla e ora Cande si trovava in mano a Khani e soffriva tutti i giorni. Il sorriso si trasformò in una smorfia di dolore che non riuscì a controllare. Si schiarì la gola e riprese a parlare. -Allora, loro tre rimarranno vicino alla porta del sotterraneo e indurranno agli umani ad abbandonare il locale, quando arrivi il momento. Jorge, Diego, Ruggero e cercheremo di prendere Khani, che sicuramente sarà protetto, dai suoi seguaci, Noah tu e gli altri potete divertirvi tagliando teste. Le due valkyrie, se non ricordo male, Alba e Lucia, si posizioneranno nella parte alta e bloccherete le vie d'uscita e brucerete e elettrizzate a chiunque dei seguaci tenti di scappare. Insieme alle valkyrie ci saranno i due Einherjar. Aspetteremmo il momento opportuno e quando ormai tutti saranno in pista noi ci mescoleremmo tra di loro e cercheremmo Khani. Appena lo troveremmo vi avvisiamo attraverso le cuffie, che non interferiscono con quelle della polizia, ma hanno una frequenza solo per noi.- disse Martina mostrando una borsa piena di cuffie, come quelle che la polizia o le guardie di sicurezza utilizzano, e che lei aveva portato per comunicare facilmente. Diede una ad ognuno e tutti le sistemarono, cercando di coprire con i capelli, per chi gli aveva lunghi, e altri con il collo della camicia. -Ora entriamo e ricordatevi attuate come persone normali, ballate, ridete insomma non chiamate l'attenzione su di voi.- si raccomandò prima di girarsi e dirigersi verso l'entrata del locale. Tutti gli uomini presenti e senza coppia ammirarono il fisico di Martina, ma solo Diego e Jorge grugnirono in disapprovazione quando videro le ali di Martina. Jorge sapeva che quando una valkyria aveva le ali blu era perche le avevano spezzato il cuore e sentì un moto di rabbia attraversarle le circolazioni insieme al sangue. Non sapeva spiegarsi perché, ma il solo pensiero che Martina fosse stata ferita da un uomo lo faceva infuriare e venire la voglia di staccarli la testa a chi l'aveva ferita. Scosse la testa per scacciare il pensiero e si concentrò in quello che dovevano fare. Prima di entrare, Martina si coprì la schiena con i suoi lunghi capelli e guardò a tutti come assicurandosi che fossero pronti. Poi entrò.

 

 

Angolo di: Dark_Engel

ciao a tutti! So che sono in ritardo, ma tra l'inferno, chiamato comunemente scuola, pallavolo, kick boxing e i compiti non trovo tempo di scrivere, solo il fine settimana, ma visto che sono una sedicenne con genitori molto severi e impegnati, devo fare da bada a mia sorella visto che loro escono per impegni il sabato, poi ogni domenica vengono da noi due dei collaboratori d'impresa di mio padre a pranzare da noi insieme alle loro famiglie e quindi io mi devo alzare presto per aiutare a pulire e sistemare la casa, e per poi aiutare a cucinare. Dopo di che il tempo che mi rimane lo passo a cercare di concentrarmi e scrivere un capitolo decente, nonostante gli schiamazzi dei bambini che vengono! Help me! Bhe' mi scuso ancora per il ritardo e perche ho scritto questa schifezza che non può essere definita capitolo. Volevo anche dirvi che ho deciso di cancellare Everytime we touch, che è quella che hanno votato di più. Poi sono ancora indecisa se lasciare Just A dream e fare invece di due, tre storie. Ma ancora non lo so. Per il momento mi applicherò ad scrivere il quarto capitolo di Warrior, che è ancora a metà. Volevo anche fare un trailer di questa storia e di Warrior ma il programma che ho io mi fa mettere solo foto, niente video e gif quindi volevo sapere se qualcuno sa come farlo e ha il programma, e se mi può aiutare a farlo o visto che io con queste cose io sono una incapace, farmelo...per favore :3. detto questo, vi chiedo anche, se qualcuno ha tempo a disposizione ed è brava e gli piace fare Bunner ( grafiche) di aiutarmi a fare una per questa storia e Warrior, io ho le immagini e tutto, ma non sono molto brava con le grafiche. Mi scuso se vi rompo sempre!. Detto questo ringrazio a tutte le ragazze che leggono/recensiscono/seguono la storia e che mi appoggiano sempre, e anche a #Cande_la mia vita. #Bea_01, #problems_no _thanks e tutte quelle che hanno recensito Just a dream e hanno dato la sua opinione scusate se non ho scritto bene i vostri “nomi” ma sono di fretta e non ho molto tempo e mi confondo con i vostri nickname.

Besos! A la proxima chicas!

-DaRk_EnGeL

-I'm not the only one.

  
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