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Autore: theheartinthehand    17/02/2015    1 recensioni
"Puoi essere più dolce con me?"
"Mai. Io sono di ghiaccio."
"Tanto troverai il tuo sole. Prima o poi arriverà, Zayn, e ti scioglierà"
It's Ziall :3
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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~~"Non dire sciocchezze!" aveva sbottato bruscamente Josh "Perchè dovresti avere il suo numero?"

"Per contattarci, no? Come fa la gente normale" avevo stretto le spalle e avevo sorriso innocentemente.

"Ma che dici! Tanto vi vedrete, no? Non bisogna che vi scambiate i vostri numeri di telefono!" aveva sbuffato, stringendosi al braccio del moro. Quest'ultimo mi aveva guardato, impassibile. Come se non stesse provando niente. Non aveva fatto nulla nemmeno per far calmare il suo ragazzo; solo qualche minuto dopo, in cui Josh aveva iniziato a farsi paranoie dicendo che contattandoci avremmo potuto tradirlo, Zayn si era ripreso dal suo "stato di trans".

"Non preoccuparti, Josh, io non darò il mio numero a Niall e Niall non darà il suo numero a me" aveva risposto tranquillamente, interrompendo un discorso di Josh che come protagonisti aveva me e Zayn che facevamo cose sconce.

Josh aveva sospirato dal sollievo e, fulminandomi un'ultima volta, si era alzato insieme agli altri due. Noah mi aveva salutato con un bacio sulla guancia e Zayn con un cenno della mano. Josh, invece, era quasi corso all'uscita dell'autobus, solo per evitare di salutarmi.

Era incredibile.

Incredibile quanto Josh fosse geloso di Zayn, nemmeno fosse la pizza più buona al mondo - e tu, ovviamente, quella non la divideresti con qualcuno nemmeno per cento euro. Essere così gelosi a tal punto di non far scambiare i numeri di telefono tra il tuo ragazzo e un tuo amico e farsi paranoie se l'avrebbero fatto, mi sembra eccessivo.

Dopo quel che era successo, pensai che sicuramente quel Sabato non sarei uscito lo stesso. Avrei risolto il più presto possibile con Josh, odiavo litigare con qualcuno. L'ho sempre odiato. Ho odiato sempre anche quando qualcuno fa di tutto per provocarti, per farti incazzare, così per iniziare un litigio e avere una scusa per fare la vittima dicendo: "Ma io non ho fatto nulla, lui si è accanito contro di me". E, solo per questa frase, mi verrebbe da tirare i capelli a chi la direbbe. Odio chi dà la colpa a qualcun altro, anche se potrebbe essere vero, quel che dice; ma tanto nessuno ti crederà, perciò meglio restare in silenzio.

In verità, devo dire, odiavo e odio molte cose. Non inizio a farne una lista, poichè potrei non finire mai.

Iniziai a mangiare un piatto di pasta, guardando su Youtube dei video che registravano gli youtuber. La mia famiglia diceva che quei video erano stupidi; cazzi loro, a me piacciono.

Bevvi un sorso d'acqua dal bicchiere e finii quasi subito quello che era rimasto nel piatto.

Chiudendo la finestra del video ormai finito, mi alzai dalla sedia e dalle ante della cucina estrassi un pacchetto di patatine: quello era la mia seconda portata.

Cercai su Youtube il video musicale di  Outside: non riuscivo a mangiare senza qualche rumore in sottofondo. Per essere più generici, non riuscivo a fare qualcosa senza qualche rumore, con il silenzio che mi circonda. In classe, infatti, persino i professori sanno che non riuscirebbero mai a staccarmi dalle mie amate cuffiette, a portata di tasca in ogni ora; molte delle volte i professori mancano e ascolto musica, disegnando. E qualcuno qui si chiederà: perchè vai allo scientifico, se ti piace disegnare?

La risposta è molto semplice e banale: sono stato costretto a frequentarlo. Il mio sogno era quello di diventare uno giornalista, mentre mia madre voleva che diventassi un dottore; io, dottore, che non so nemmeno da dove iniziare un'operazione. Poi, non si è più motivati a fare qualcosa se quella cosa è la tua passione?

Ma mia madre ignorava i miei desideri, e mi ha iscritto allo scientifico.

Questa è la storia di come ero finito in quella situazione.

Dopo aver finito di mangiare, salii al piano di sopra e iniziai a fare i compiti, ovviamente dopo aver incastrato per bene le cuffiette nelle mie orecchie; partì musica di ogni tipo e potei cominciare la prima espressione di algebra.

Fortunatamente, i compiti per il giorno successivo erano pochi e potei concentrarmi su quelli per Mercoledì - e quelli, era certo, erano da suicidio.

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Dopo aver finito di fare e anticipare gli assegni più esagerati, poggiai la schiena sullo schienale della sedia e presi in mano il cellulare. Dopotutto, me lo meritavo.

5 Messaggi in 3 Conversazioni

Harry: Tutto bene? :)

Louis: 2 messaggi

Josh: 2 messaggi

Risposi  ad Harry con un "Bene, e tu?" e visualizzai i messaggi di Louis.

Louis: Va bene, Horan, ma preparati

Louis: Forse è meglio che ti racconto dopo, ora ci sono i miei e vedendomi ridere potrebbero pensare che sia pazzo

Niall: Ahahaha va bene, LouLou. Ma non te lo dimenticare, ora sono curioso!

Successivamente, aprii la chat di Josh, confuso. Mi era sembrato piuttosto incazzato, perchè avrebbe dovuto contattarmi - se non per minacciarmi di stare lontano dal suo ragazzo, come se me ne potesse importare minimamente?

Josh: Nì, sono Zayn. Ho preso il cellulare di Josh.

Josh: Verso le sei ti andrebbe di scendere con me, Josh, e una mia amica? Vorrei tanto che tu e Josh risolviate.

I messaggi erano stati mandati solo pochi minuti prima.

Niall: Come mai vuoi che io e lui risolviamo?

Josh: Nessuno dovrebbe litigare per colpa mia. In più, il suo è stato solo uno stupido attacco di gelosia.

Contrariato, mi ritrovai a difendere il mio amico.

Niall: Non è stupido. E la gelosia significa interesse.

Josh: Ora lo difendi? Sembravi un cane bastonato, mentre lo guardavi che ti uccideva con lo sguardo.

Niall: Allora non eri in stato di trans! Eri ancora con noi.

Josh: Cosa intendi dire?

Niall: Eri immobile e impassibile e...ah, lascia perdere. Alle sei, dici? Devo vedere se mia madre mi fa venire.

Niall: E devo vedere di comprare un'armatura abbastanza resistente a prova di Josh

Josh: ahah, ma che dici? Non preoccuparti, ci sono io a proteggerti da Josh.

 Niall: Appena ti distrarrai, coglierà l'occasione per commettere un omicidio

 Josh: se hai paura di questo, non preoccuparti. Non mi distrarrò un secondo da te ;)

Niall: Non ho paura di questo. E se vedresti la mia faccia contrariata adesso, non ti avvicineresti nemmeno per sbaglio.

Josh: Cosa vorresti dire con questo?

Niall: che se continui a sfottere, qualcuno si ritroverà senza palle

Josh:  oh oh, siamo aggressivi! Non ti sto sfottendo, nialluccio caro, sto dicendo soltanto che tu hai paura di Josh quando è incazzato.

Niall: So gestirlo abbastanza, ma non a sufficienza per evitare qualche botta.

Josh: uhuh. No comment. Che ne dici di chiamare tua madre e chiederle se puoi uscire?

Niall: Va bene, zaynuccio. A tra poco

Josh: A tra poco. Ah.. non mi chiamare Zaynuccio!

Risi tra me e me e composi a memoria il numero di mia madre. Uno squillo, due squilli, e la sua voce ruppe il silenzio.

"Pronto?"

"Pronto, mamma! Sono Niall, alle sei potrei uscire con Josh?"

La sentii sbuffare. Mia madre, diciamo, non aveva molta 'simpatia' per Josh, visto che lui era gay.

"Va bene, fa' come vuoi, ma fatti trovare a casa al mio ritorno!" mi rimproverò e annuii, anche se non poteva vedermi.

"Ora ritorno a lavoro, ci vediamo dopo" aggiunse e la salutai in fretta prima di staccare la chiamata.

Niall: Zaynuccio, ha detto di sì

Josh: Non mi chiamare Zaynuccio, nialluccio!

Josh: Perfetto, allora ci vediamo tra poco.

Tra poco?

Diedi un'occhiata all'orario e mi accorsi che le ore erano passate più velocemente mentre  avevo chiacchierato in chat con Zayn.

Niall: Zayn, non ti dimenticare di cancellare questa conversazione!

Josh: Non ti preoccupare, ora me ne occupo io. A dopo

Non capivo come Josh possa non essersi accorto del suo cellulare sparito. Lo aveva sempre vicino, in ogni istante!

Questo lo avrei chiesto a Zayn più tardi.

Mi misi le scarpe e aggiustai i capelli che sembravano un disastro, presi il cellulare e le chiavi di casa e uscii.

Camminando per le strade, il mio stomaco mi ricordò, con un gran brontolio, quanto io fossi affamato. E così mi rimasero due opzioni: andare un bar con i ragazzi oppure mangiare mentre andavo da loro.

Se fossi arrivato là avendo già mangiato non avrei fatto bella figura, perciò mi costrinsi a resistere per altri cinque o dieci minuti.

E qui non avevo considerato una cosa.

Il luogo di incontro era molto lontano di casa mia - specificatamente, il luogo dell'incontro era sotto la casa di Josh - e non sarei mai potuto arrivare senza un mezzo di trasporto.

Arreso, presi di nuovo l'autobus, sperando che mia madre non si sarebbe incazzata come non mai, e scesi dopo qualche fermata.

Il cuore mi batteva forte come se volesse uscire dal petto, risuonava nelle orecchie con un ritmo felpato. Non sapevo cosa sarebbe successo, arrivato sotto la casa di Josh. Tecnicamente, ero già lì, ma l'ansia di non essere accettato da uno dei miei pochi amici di certo non spariva.

Respirando profondamente e guardando a sinistra e poi a destra per accertarmi che non passassero macchine, attraversai la strada e giunsi ufficialmente al luogo dell'incontro. Prendendo il cellulare in mano per calmarmi, notai che erano le sei in punto, ma l'unica persona presente era una ragazza dai boccoli scuri, girata di spalle, che indossava un jeans chiaro stretto e una felpa nera che faceva contrasto con la sua pelle diafana.

 Forse era quella la ragazza di cui mi parlava Malik.

Mi incamminai verso di lei e, quando le fui abbastanza vicino, esclamai un: "Ehi!"

Lei si girò e aggrottò la fronte, non riconoscendomi. Pensando che non fosse diretto a lei, mi ignorò e si rigirò dall'altra parte, dandomi le spalle.

"Ehi, dico a te! Sono N-Niall, un amico di Josh e Zayn" e quando la frase si ripetè nella mia mente, mi resi conto di quanto fui insicuro nel dirla.

Visto che la ragazza non accingeva a girarsi, mi posizionai davanti a lei, tirando sù un sorriso. Lei mi sorrise di ricambio, guardandomi con i suoi occhi color caramello.

"Io sono Lia, la sorella di Zayn" Continuando a sorridere, la abbracciai per farle capire il mio piacere di averla conosciuta.

"Dove sono Zayn e Josh?" le chiesi, una volta che ci fummo staccati.

"Oh.." tossì per schiarirsi la voce "Hanno avuto un imprevisto" continuò, e non potei fare a meno di sorridere malizioso.

"Chissà che genere di imprevisto"

"Eh già"

"Quanti anni hai?"

"Ne ho quindici"

"Hai la mia stessa età!" la informai incredulo. Con l'innocenza del suo viso, sembrava più giovane.

"Davvero? Tu hai quindici anni?" mi derise ridendo e sbuffai.

"Io. Quindici Anni. Problemi?" assottigliai gli occhi e lei mi sorrise, guardandomi.

"Nessun problema, Nello" allargò il suo sorriso, non staccando gli occhi dai miei "Posso chiamarti Nello?"

I miei tratti si addolcirono e risi. "Certo, perchè no"

Successivamente, da lontano scorsi Josh e Zayn: il primo si sistemava il ciuffo, mentre il secondo i pantaloni. Risi a quella scena, che confermò i miei sospetti.
 "Guarda chi abbiamo fra noi!" mi pentì subito di quella frase sarcastica che esclamai appena i due si furono avvicinati, perchè Josh mi fulminó con lo sguardo.
 "E lui cosa ci fa qui?" chiese tranquillamente a Zayn, cercando di mantenere la calma.
 "Non posso vedere due persone litigare per colpa mia, perció forza: fate pace e divertiamoci assieme!"
Josh sbuffó, incrociando le braccia al petto. "No. Io non faccio pace con... quello" continuó con disprezzo, come se non fossi presente.
 Guardai Zay che trovai ad osservarmi di rimando: sapeva che con Josh ogni tentativo era vano.
 Sospirai e iniziai a parlare, attirando l'attenzione su di me. "Zayn, lascia stare"
 I suoi tratti si indurirono e fece un passo, avvicinandosi a me.
 "Nì, non voglio che tu e lui siate litigati, perlodipiù per colpa mia!"
 Lo guardai negli occhi poggiandogli le mani sulle spalle, gesto che sembró calmarlo visto che i tratti del suo viso si rilassarono. Ricambió il mio sguardo e sospiró, rassegnato.
 "Ecco, e ora quale sarà la tua prossima mossa, Niall? Rubarmi definitivamente il ragazzo?" Josh interruppe il nostro discorso fatto di sguardi e mi spinse lontano da Zayn, gli occhi visibilmente lucidi.
 "Josh, ma che cazzo dici?" gli domandai avvicinandomi lentamente a lui, ma un suo ringhio a tono basso bloccó i miei passi. "Sai che non potrei mai farti questo" continuai, cercando di farlo calmare.
 "Niall, meno cazzate, per favore! Vi siete accorti di come vi guardavate, anzi, di come vi mangiavate con lo sguardo, poco prima? Mi tradite, stando insieme!" disse incessantemente, gesticolando nervosamente con le mani.
 E qui scattó Zayn. "Non dire cazzate, Josh! Non non ci mangiavamo con lo sguardo!" sputó e lo guardai.
 "Basta! Ora calmatevi!" urló improvviso Lia e tutto tacque.
 Tutti la osservammo,  fumante di rabbia.
 "Ha ragione Lia..." la assecondai, mettendo una mano sulla sua spalla. Zayn osservó il mio gesto così come Josh "Non dovremmo litigare: noi ci vogliamo bene, giusto?" continuai, sorridendo al mio amico come un bambino. Lui non ricambiò il mio sorriso.
 Il moro sospiró. "Anche Nello non ha torto! Noi ci vogliamo bene, perché litigare per problemi inesistenti?" disse Lia, sorridendo come un'ebete.
 "Forse perchè quei problemi non sono così inesistenti" brontoló Josh.
 Lia gli rivolse uno sguardo indecifrabile "Sono tutti nella tua mente, Josh. Loro non stanno insieme. Loro non ti tradiscono. Va bene?"
 Lui sbuffò, non rispondendole.
 Ruotai gli occhi e diedi un'occhiata all'orario sul cellulare.
 "Oh mio dio ragazzi, devo tornare a casa! Scusate, davvero, ma con tutta questa confusione sono diventate le sette e tra poco mia madre torna a casa!"  Mi morsi il labbro, guardando i miei amici.
 Il moro e la sorella mi sorrisero.
 "Va' pure, Nello! Ah, lasciami il tuo numero, così ti mando un messaggio!" 
 "Lia, che ne dici se ti invio il numero su Facebook?" le consigliai mentre Josh e Zayn discutevano "Ora vado un po' di fretta, mi dispiace"
 "Va bene, ma non dimenticarti!" mi raccomandó scherzosamente, sorridendo. La abbracciai. "Allora ci vediamo in chat, Lia!" risi, dopo essermi staccato.
 "Sì, in chat, Nello!" rise lei.
 Guardai Zayn e Josh ancora discutere e mi avvicinai.
 "Allora io vado..." dissi, facendoli sobbalzare.
 "Ciao Josh" salutai il biondo che non mi rivolse nemmeno uno sguardo.
 "Ciao Zay"
 "Ciao Niall" Si avvicinó per abbracciarmi ma scossi la testa, facendogli capire che avrebbe solo peggiorato la situazione.

Ritornai a casa con l'autobus, poco dopo mia madre fece il suo ingresso.
 "Bene, vedo che hai seguito la mia raccomandazione!" sorrise compiaciuta, posando la borsa sul tavolo del salotto. "Hai studiato?"
 "Sì, mamma" sbuffai divertito quando si avvicinó per baciarmi una guancia.
 "Hai mangiato?"
 "In veritá non ho fame"
 "Oh Oh! Mi devo segnare questa data, Niall Horan non ha fame? Sei veramente tu, figlio mio?" scherzó mia madre e sorrisi divertito.
 "E' ovvio, io sono unico e inimitabile. Ma ora ho sonno e vado di sopra, notte mamma" E dopo questo, scappai letteralmente al piano di sopra.

  
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