1. Schèthon
[Sagitter no Aiolos]
Stringe
il cielo nelle mani.
Da
piccolo: abbraccia tutto il mondo. L’acqua bianca; la neve azzurra; il caldo giallo. E un
fratellino che gattona. Gli piace stringere
(tutto) con le mani. E il fratellino (che gattona) ha una mano piccola. E lui
la culla.
Vuole
stringere il vento, nelle mani. Vuole il mare. E il caldo, e
la neve e il sudore. E vicino un fratellino (che non gattona più).
Adesso stringe
la luce (sottile) di un tendine.
Stringe
una mano piccola – non è più il
fratellino.
E ha
imparato: a lasciare.
La luce
sottile; la mano (piccola) della
bambina.
Nota al titolo:
In greco antico, schèthon è il
participio nominativo maschile singolare del verbo schetho [schezho] e significa colui che trattiene. Viene impiegato per indicare sia l’azione di saper
trattenere un’arma in combattimento, sia di saperla respingere sia il saper
frenare sé stessi e la propria emotività.
De verbis
Non potevo iniziare se non da lui: Aiolos.
Il primo. Per molti aspetti, il
motore della storia come Atena è il motore della vicenda in sé.
Avevo chiara nella mente l’idea di dare di Aiolos non l’immagine stereotipata di chi da sempre è
pronto al sacrificio. Al contrario, io sono convinta che Aiolos
non sia una vittima; almeno non nel
senso comune del termine. E per questo mi rifiuto (categoricamente – quasi - ) di disegnarlo come arrendevole al suo destino.
Mi sono imbattuta in una frase di Midrash
Rabba e l’ho fusa con quest’immagine (ebbene sì:
molti di questi frammenti hanno un corrispettivo iconografico). Il risultato, è stato questo
Aiolos.
Un cavaliere che forse è più simile a un bambino che sogna.
Ho immaginato Aiolos immerso nel
suo mondo infantile, e con quei piccoli strani sogni propri di un bambino.
Voleva fare il marinaio, il mio Aiolos. E stringere
cielo, mare e vento. E avere il suo fratellino accanto.
Il vento ha imparato a stringerlo.
Così ho deciso di rappresentare il suo arco (il tendine è quello
di bue che anticamente si usava come filamento dell’arma). E la mano di Aiolia trapassa in quella di Atena infante.
Il titolo?
Deriva dalla frase cui facevo riferimento:
Quando l’uomo viene al
mondo, le sue mani sono chiuse, come per dire: il mondo intero è mio, voglio
tenerlo per me. Quando lascia il mondo, le sue mani sono aperte, come per dire:
non ho conservato niente di ciò che esiste in questo mondo.
Questo Aiolos
potrebbe trattenere quello che
desidera. Da bambino, stringe tanti sogni. Da ragazzo, stringe una declinazione
del suo sogno (l’arco e la freccia).
E in morte stringe la cosa più profonda: se stesso. E stringendo, lascia andare. E qui si ritorna al
titolo e alla frase: la mano chiusa che stringe per abbandonare.
Temo sia un po’ macchinosa, ma l’idea che volevo trasmettere
era quella di un Aiolos che alla vita è legato, e
lasciarla andare, accettare di trattenersi
dal vivere, gli costa sacrificio. Questo
credo sia il vero sacrificio di Aiolos: trattenere se
stesso.
[Remerciements]
NinfaDellaTerra: Ti ringrazio infinitamente per i complimenti che mi rivolgi. In
effetti, le drabble, ma soprattutto i cavalieri, sono
terreno fertile. E scavare dentro di
loro, analizzarli, quasi vivisezionarli, è sempre difficile (maledettamente difficile) e strano.
Sono felice che il “piano del lavoro” ti sembri sensato. Ci vorrebbe essere un
filo logico globale, ma adesso come adesso a volte sfugge anche a me XD. Scherzi a parte, un’articolazione interna è
effettivamente presente, e per questo certi frammenti, oltre a rispecchiare mie
letture dei personaggi (discutibili, per carità. Assolutamente discutibili),
vanno letti proprio nell’architettura generale (soprattutto per i titoli).
Per il frammento di
Atena, sono contenta che la descrizione sia stata soddisfacente. Rendere la
natura duplice è stata una piccola sfida; e se il risultato è piacevole ne sono davvero contenta. Spero che questa seconda
non ti deluda, invece.
Kagura92: Lusingata. Davvero. Soprattutto di esser riuscita a farti piacere Saori.
Per me, è un personaggio che, purtroppo, il manga e l’anime
hanno un po’ appiattito per (diciamo così) esigenze narrative, ma che ha un
potenziale psicologico immenso. Merci merci.
Miriel67: Speriamo davvero,
carissima, che queste drabble possano risultare piacevoli. Intanto: questa è la prima volta che mi
arrendo e adotto un titolo inglese.
Di solito, rifuggo questa lingua; nulla contro la
lingua in sé e per sé. Tutto contro il dilagare di un inglese maccheronico e rimpiazza-italiano. Ma qui. Qui ci
voleva, ecco. Per una volta sì, ci voleva. Significati in divenire? Kami! Kamikami! Mi fai
preoccupare! Spero di riuscire a non “scivolare” in modo deludente. Merci, ma cherì. Un abbraccio.
Blackvirgo: Ma io adoro i deliri, carissima. Soprattutto i
tuoi. Come vedi: persevero. Parentesi e corsivi; non così abbondanti come in Ghirlanda né come in Suite du corail blue, ma rimangono.
Qui si gioca sulle allusioni (speriamo
sensate). La speranza è che la mia
testa non si produca in elaborazioni fin troppo “irrazionali”.
E sono d’accordo: il
nostro amato italiano ha una potenzialità espressiva immensa; purtroppo,
talvolta, la parola scritta ne è minata, perché, naturalmente, perde le
inflessioni, le sfumature della voce.
Oddio! Scrivere quadri è degli ellenisti.
Diciamo che io scarabocchio con il carboncino qualche cosina-ina.
Se non ne risulta un insieme di rigacce…Grazie
per le belle parole. Di cuore.
Dialogando
Con un giorno
(poco più) di anticipo, ecco quindi la seconda drabble. La cadenza, al momento, resta
regolare sulla settimana circa. Ho anticipato per sicurezza: non volevo esser
costretta a mancare già al secondo
appuntamento.
Ho già detto quanto relativo alla drabble in nota, e quelle
due parti ormai sono persuasa che resteranno
fisse. Forse alla fine riassumerò tutto in un’unica nota conclusiva riassuntivo-illustrativa (come se ci fosse qualcosa da
illustrare), ma per il momento ho deciso: restano.
Invece (e qui chiedo la vostra
opinione), di seguito inserisco il nome del personaggio della drabble della prossima settimana. È
sotto spoiler, così che volesse la sorpresa non
resterebbe deluso. Ma vi chiedo di avvertirmi se
comunque desse fastidio e se sarebbe meglio tacere completamente.
Prossimo personaggio: Shura di Capricorn
Alla vostra gentilezza