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Autore: bulletinabible_    19/02/2015    0 recensioni
Anastasia Gotham ha 25 anni e vive a Chicago.
È felicemente fidanzata, con un imprenditore automobilistico, ha una bella famiglia e un buon lavoro, ma un ragazzo rovinerà tutti i suoi piani.
Lei, la tipica perfettina, lui il capo di una banda della strada: una delle tante bande.
Fra lui, - nonché - Javaad, e Kurtis chi avrà la meglio su Anastasia?
E lei, a chi terrà la mano?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Chapter4.
Ero stesa sul letto. Kurtis gira per la camera da letto. Fa avanti e indietro, sta diventando inquietante.
"Ti ha fatto del male?" mi chiese.
"No diamine!"
"Giurami che non vi vedrete più!" "Promesso." promisi io.
Si avvicinò a me prendendo il viso frale mani. Ci guardammo negli occhi. Amavo i suoi: erano di un celeste intenso, come il mare.
Le nostre labbra si pressarono l'une contro le altre. Il gusto del "Amaro Del Capo" mi si estese lungo il palato; fu così inebriante.
Sorrise baciandomi il naso.
"Tuo padremi ha ordinato di badare a te mentre loro sono fuori." Spiegò il suo ritorno Kurtis.
"Sicuro che non è un modo per infilarmi sotto le coperte?" chiesi allacciando le braccia attorno al suo collo e lui fece la stessa cosa attorno ai miei fianchi. Rise annuendo mentre la sua bocca s'impossessò della pelle del mio collo.
Le mie dita scesero alla sua vita dove una cintura teneva sollevati i suoi Levi's. 
La cintura tintinnò quando la slacciai seguita dal nottone e dalla zip che venne abbassata. I jeans caddero a terra, e subito dopo la mia maglia venne scaraventata a terra.
Mi chinai sulle ginocchia e abbassai velocemente i suoi boxer rossi e accolsi da subito il membro fra le labra succchiandone il glande con avidità mentre le dita del biondi si infilarono fra  i miei capelli.
"Anastasia.. ti prego." implorò lui.
Continuai a succhiare vogliosamente mentre il palmo della mia mano piccola ma ben curata mi aiutava nei movimenti. Sorrisi con le labbra appiccicate al suo membro e lo lasciai andare sollevandomi e in risposta venni gettata sul letto.
_
Erano le 10.00 in punto del mattino quando venni svegliata da delle labbra sulla mia spalla nuda.
"Sveglia amore" sussurrò il trentenne al mio orecchio baciandone la parte dietro. 
"Buongiorno." mormorai assonnata.
Mi voltai verso di lui per lasciare un bacio sulle sue labbra che venne interrotto dal vibrare del mio cellulare: Kurtis si accinge a prenderlo dalla scrivania e me lo porge.

[ Mi manchi già, grazie per la bella giornata.  
Jx ]
_
[Javaad?!]

Javaad p.o.v.
Insieme  a Christie, ridevo per la reazione di Anastasia al mio messaggio.
"Ti piace così tanto?" Mi chiese la rossa guardandomi attentamente negli occhi come ad esaminare qualsiasi cosa essi potessero trapelare.
"Voglio solo scoparmela, stop." Confermai ioe lei non disse altro, si limitò a continuare a giocare a Gran Turismo 5 alla mia PlayStation 3.
"Com'è Kurtis?" Chiesi curioso.
"E' il ragazzo perfetto. Occhi azzurri, biondo, buon lavoro, ricco, ottima famiglia, bella macchina." Spiegò lei, concentrata sullo schermo del televisore.

Oramai la giornata era passata.
"Ciao tesoro." baciai la guancia di Christie una volta fuori e le aprii la portiera della macchina, lasciandola salire al posto del conducente.
Sgommata via, la faccia sorpresa di Anastasia dall'altro capo della strada mi lasciò di stucco.
Cosa ci faceva qua?
"Che ci fai qui?" Domandami avvicinandomi a lei che senza dire molto iniziò a piangere, fra le mie braccia.

Anastasia p.o.v.
Javaad mi fece entrare in casa sua che era anche bella grande.
Si apriva con un soggiorno tutto rivestito in legno, dal soffitto alle pareti, con un camino e la moquette spugnosa, nera. Il divano era marroncino chiaro, quasi caffè, come le due poltrone ai lati di esso. Poi vi erano delle scale a chiocciola che evidentemente conducevano ad una stanza e ancora sotto, dietro una piccola porta scorrevole vi era la cucina dove il moro si era appena recato per offrirmi dell'acqua.
"Allora? Cos'è  successo?" Disse il giovane porgendomi un bicchere d'acqua che afferrai.
"Eravamo al bar, dove pergiunta lavora la sua ex moglie, e li ho visti fare sesso in bagno.." 
Raccontai prima di riscoppiare nel pianto isterico dove ero affogata pochi minuti prima e Javaad dalla poltrona si sedette accanto a me sul divano, stringendomi forte fra le sue braccia grandi e possenti.
Mi lasciò sfogare senza proferire parola mentre sulla sua maglia bianca - dove la mia guancia era posata - un alone trasparente iniziò a formarsi sul petto a causa delle mie guance.
"Scusami, non volevo.." Scusai con voce tremante toccando il suo alone.
Lui sorrise dolcemente distogliendo lo sguardo dall'alone e afferrando il mio viso fra le mani portando così i pollici sotto gli occhi, tirando via le mie lacrime.
"Anastasia, sei bellissima. " Affermò. "Non preoccuparti di quello lì.. sai quante persone fai morire con un solo sorriso? Non sa che ragazza meravigliosa si perde.
Ora ti riaccompagno a casa, mh? Lo affronti, lo mandi a fanculo e alle 20 sarai pronta per me." 
Annuii solamente. Uscire con Javaad? Sì cazzo.
Che mi frega se è un pazzo stalker ma che sembra avere un cuore?
In macchina un sacco di domande da porgli mi venivano in mente e lui, come se leggesse nel pensiero, rispose.
"Se hai da chiedere, stasera sarò a tua disposizione." 
Il resto del viaggio fu silenzioso.
Girata la toppa dove fu inserita la chiave, l'immagine di Kurtis sul divano mi fece alzare gli occhi al cielo.
"Eccoti piccola." Mi salutò.
"Fai le valige e vattene." Dissi semplicemente. Lui cercò di ribattere. "Vuoi che ti butti tutto dal balcone? Hai venti minuti." 
Erano le 15:30, entro le 16 doveva essere fuori e così fu.
Non mi salutò nemmeno ed io non seppi nemmeno spiegare da dove presi tutta quella forza di mandarlo via.
In bagno mi spogliai dei miei vestiti, entrando in doccia.
Il getto d'acqua mi provocò dei brividi, mentre il mio IPod, urlava "Welcome to The Black Parade" dei My Chemical Romance, miei idoli.
Amavo da morire quella canzone, e per quanto il testo parlasse di tutt'altro, il ritmo mi metteva allegria e forza.
Feci scendere la spugna ricca di sapone contro i miei seni che al tocco morbidoso fecero rizzare i miei capezzoli.
Accarezzai il ventre piatto e insaponato anch'esso scesi verso il mio sesso che venne massaggiato e ripulito per bene, come le anche e il resto del mio corpo.
Sciacquai tutto molto velocemente, soffermandomi ancora sotto l'acqua calda che mi fece rilassare perfettamente. Mentre iniziavo a canticchiare "Blood" sempre dei MCR.
Quando uscii dal box-doccia erano oramai le 18.00 e non mi ero nemmeno accorta di essere stata per più di un'ora sotto la doccia.. parevano 10 minuti.
In camera iniziai a rovistare fra i vestiti, optando per un tubino nero, stretto dalla vita in giù e un paio di tacchi della My Cloo, di un nero intenso.
Scoprii il mio corpo e ci spalmai sopra della crema idratante alla vaniglia mischiata ai fiori di Loto e poi coprii le mie parti intime con un reggiseno in pizzo nero e delle mutandine del medesimo colore. 
Presi dal mio cassetto un borsellino da dove estrassi il primer che spalmai sulle mie palpebre, seguito da un filo sottile di eyeliner che mise in mostrai miei occhi celesti e le ciglia vennero allungate dal mio mascara.
Poi diedi un colore alle mie guance con un Blush sul rosso mischiato al marrone e ne spalmai una leggera pennellata, poi le mie labbra vennero calcate con un rosso intenso, e lasciai la mia frangetta cadermi sulla fronte. 
I miei capelli furono fonati e piastrati con cura, e finalmente alle 19:50 fui pronta.
Riposi nella mia borsetta il mio IPhone 5C, il portafoglio dove tenevo i miei documenti, e un campioncino di profumo in caso servisse.
Appena il campanello suonò mi precipitai frettolosamente alla porta e un Javaad con una camicia e degli Skinny Jeans schiuse le sue labbra in un sorriso.
"Sei una meraviglia, Miss Anastasia." 
Prese la mia mano facendomi compiere un giro su me stessa ed io istintivamente, per quanto triste fossi, sorrisi.
 
Una volta seduti in quel lussuoso ristorante dove il ragazzo aveva prenotato una stanza a parte, il mio questionario iniziò.
"Cognome?"
"Malik."
Deglutii.
"Lavoro?" 
"Nessuno."
"Come conosci Christie?" 
"Ex fidanzata."
Il buon vino mi andò di traverso. Stava scherzando spero. Perché Christie non me ne aveva mai parlato? Forse si stava avvicinando a me per arrivare a lei, e lui, come a sentire i miei pensieri, rispose.
"Mi sono avvicinata a lei per arrivare a te." Ma come faceva!?
Annui senza dire molto mentre la nostra cena veniva servita.
__
Passeggiavamo per il giardino del ristorante tenendomi sotto braccio al moro che intanto stava in silenzio esattamente come facevo io.
"Sto bene con te." Disse d'un tratto.
"Anch'io." Ammisi. 
Dovevo ammettere anche la serata fu meravigliosa. Sguardi, sorrisi, il cibo, era l'atmosfera giusta per il mio umore.
"Non ci sto nemmeno pensando." Continuai riferendomi al mio, oramai, ex fidanzato. 
"Ora però lo stai facendo." Mi rimproverò.
"E' vero." Sospirai. "Mi accompagni a casa? Si sta facendo tardi e domani devo lavorare." Chiesi.
"Certo." 
Mi accompagnò verso la sua Audi R8 dove aprì la portiera del passeggero e con un inchino mi fece entrare ed io risi accomodandomi. Chiuse lo sportello e fece il giro dell'auto, facendo irruzione anche egli nel lato del conducente.
Mise in moto e la voce melodica di una donna a me sconosciuta eccheggiò in auto.
Era una bella sensazione, ma io ancora non smettevo di pensare a Kurtis. 
Era lacerante il fatto che mi tradisse da quasi due anni.
Appena arrivati a casa, Javaad mi salutò con un bacio sulla guancia che venne ricambiato da un altro bacio e un sorriso.

Finalmente a casa.

[ Sto così bene. J x ]
 
[Anch'io. Sei già a casa?  Ax] 
[Sì, che fai? Jx]
[Sto a letto, tu? Ax]
[Ti penso. Jxx]
[Mi pensi? A]
[Sì, ti penso.
Penso a quanto io sia stato bene questa sera in tua compagnia. Spero ci saranno altre di queste serate.
Domani pomeriggio cosa fai? J]
[Lavoro dalle 11 alle 17.]
[Passo a prenderti, vediamo un film da me? ] 
[A domani Javaad.]
[Buonanotte Anastasia.]

#Autore.
Come proseguirà la serata seguente? 
  
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