“Sai che quando t'innamori
Non c'è mai una scusa
Quando t'innamori
Il tuo sguardo pesa”
Non c'è mai una scusa
Quando t'innamori
Il tuo sguardo pesa”
Oggi il sole è particolarmente forte e picchia parecchio sulle nostre teste mentre iniziamo il nostro abituale allenamento. Tu non sei ancora arrivato e per me è un bene. Da un paio di giorni a questa parte non riesco più a guardarti negli occhi e se lo faccio arrossisco vistosamente. Non capisco cosa mi prende ogni volta che ti vedo, so solo che finisco inevitabilmente per sbagliare ogni passaggio come un cretino.
Comincio a riscaldarmi e a palleggiare in un angolo, apprestandomi a fare un “giro del mondo” perfetto, quando ti vedo arrivare – le mani infilate nelle tasche della divisa e la tua solita aria altezzosa – e la palla scappa via, rotolando placida fino ai tuoi piedi. La calci e vieni a riscaldarti finché il capitano non ci richiama tutti per iniziare l’allenamento. Per i primi dieci minuti la partita va a meraviglia – riesco anche a fare un goal – almeno finché non vengo marcato e quindi costretto a passare la palla. Ti vedo sbracciarti nella mia direzione, incitandomi a passarti la palla, e il cuore fa una capriola degna del miglior giocatore di calcio. Chiudo gli occhi e tiro la palla alla cieca, sbagliando il passaggio che va dritto tra i piedi di Takuto che segna una rete a nostro sfavore.
«Norihito, ma che combini? Concentrati!» Il capitano mi rimprovera ed io bofonchio delle scuse quasi incomprensibili. Sento il tuo sguardo perforarmi la schiena ma decido di ignorarti e continuare a giocare, magari evitando di doverti passare nuovamente la palla.
Finito l’allenamento rientriamo stremati negli spogliatoi. Mi fiondo dritto sotto la doccia lasciando che l’acqua calda lavi via la mia stanchezza. Poggio la fronte contro le mattonelle e mi maledico mentalmente per tutte le magre figure che sto facendo a causa di questi strani sentimenti. Che sia amore? Oh, ma certo che no! Non può, non deve essere amore.
Prima di rinsecchirmi come una prugna, esco da sotto il getto d’acqua legandomi l’asciugamano in vita. Lo spogliatoio è quasi vuoto, noto che sei rimasto solo tu per sistemare l’armadietto. Ti ignoro e mi dirigo veloce al mio per vestirmi e scappare da qui. Sono a metà nell’infilarmi la maglietta quando sento la tua presenza dietro di me e le tue braccia mi bloccano puntandosi contro l’armadietto.
«Dimmi un po’ Norihito, cosa ti prende ultimamente?»
Resto bloccato per un attimo in una posa alquanto strana ed arrossisco fino alla punta dei capelli prima di girarmi ed affrontarti.
«Non so a cosa tu ti stia riferendo, Kyosuke. Ora, se non ti dispiace, io me ne andrei.»
Provo a spostarti ma non ti muovi, anzi, ti schiacci maggiormente contro di me facendomi impazzire il cuore.
«Non è che forse… ti piaccio?»
«Che stai dicendo? Tu non mi p-»
Le tue labbra si incollano alle mie ed io resto spiazzato per un attimo prima di rispondere al contatto, contatto che ha il potere di scaldarmi.
«Sai, Norihito, non si dicono le bugie.» Soffi sulle mie labbra quando ci stacchiamo per poi baciarmi nuovamente. Non ci sono dubbi, questo è amore.
Salve gentaglia! :D
Prima che mi lanciate i pomodori o altro fatemi dire che io AMO la MinaKura e che, per quante volte io accoppi questi due fanciulli con altri personaggi, nessun’altra coppia potrà superarli.
Ma io sono una persona alla quale piace sperimentare e cimentarsi nella scrittura di diverse coppie, quindi quando mi sono trovata davanti quest’immagine
Ho aggiunto l’avvertimento “Presenza di coppie Crack Pairing” nella descrizione perché molto probabilmente ne scriverò altre C:
Detto ciò io per oggi vi saluto! Alla prossima col nuovo capitolo ;D
Fanny ♥