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Autore: jellyfish    06/12/2008    1 recensioni
Islanda è una ragazza molto particolare, ha una strana capacità che la rende libera e selvaggia; ma se un giorno qualcuno di poco gentile dovesse scoprire quel segreto? Allora inizia la fuga, la scoperta dell’amore e dell’amicizia, in un mondo magico, facendo lo slalom tra inseguitori, incantesimi e tradimenti…spero di avervi incuriositi!!^_^
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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XVII

XVII

Islanda, Jìrkan e Marse decisero di partire quella sera stessa e di viaggiare al buio per non trovare in giro troppa gente; così raccolsero le poche cose che si erano portati dietro e andarono a riposare nella camera affittata nella locanda. Marse non riusciva a prendere sonno, continuava a pensare a quello che stava per fare. Doveva uccidere sua sorella e la cosa non riusciva a entrargli bene in testa. Nonostante tutto quello che gli aveva già fatto e tutto quello che avrebbe continuato a fare a lui e ai poveri sfortunati che capitavano sulla sua strada, restava sempre sua sorella; l’ultima rimasta della sua famiglia. A quel pensiero gli venne da ridere.

Guarda a che punto sono arrivato. Cerco di uccidere mia sorella, che ha per le mani a quanto pare il mago che ha sterminato la nostra famiglia. E la parte migliore è che aiuterò quei due a liberarlo! Devo proprio essere impazzito! Ma voglio proprio vedere la faccia di Irkantha quando vedrà che oso andarle contro, lei che è abituata a comandare su tutto e su tutti… si voglio proprio vedermela… sarà un piacere eliminarla tutto sommato.

Per fortuna Marse era rimasto sveglio. Un rumore attirò la sua attenzione. Il demone si alzò dal letto e si diresse verso la porta per ascoltare meglio.

*****

Irkantha e Zaphir si stavano dirigendo verso Drena, dove secondo loro i due ragazzi stavano ancora aspettando Zaphir per mettersi in viaggio. Il mago era obbligato a seguire la mezza-demone e non riusciva a sopportarlo. Dopo un percorso che entrambi affrontarono in assoluto silenzio, arrivarono in città e si diressero verso la locanda dove il mago era stato rapito. Intanto il cuore di Zaphir era stretto in una morsa d’acciaio; aveva provato a contrastare il potere del sigillo durante il viaggio, ma era sempre troppo forte per lui. Doveva essere magia troppo avanzata anche per la sua elevata preparazione e si chiedeva come fosse possibile che la demone conoscesse certi incantesimi. Sperava che il tragitto fosse più lungo, per avere più tempo per riflettere, ma con suo grande panico, erano quasi arrivati. Avrebbe dovuto fare del male a Islanda e Jìrkan. La cosa era insopportabile per lui; non riusciva nemmeno ad immaginare di fare del male ai suoi amici. Islanda era diventata una persona molto importante per lui; quella ragazza in difficoltà aveva catturato il suo cuore, che prima di allora non aveva mai provato un sentimento così forte, ed era riuscita a risvegliare in lui il suo istinto di protezione. Voleva che fosse sempre al sicuro, che non le succedesse nulla di male e invece adesso era costretto ad andare contro questo sentimento. Non riusciva ancora a formulare un pensiero ben preciso nella sua testa, ma il suo cuore se ne era già reso conto. Si era innamorato della ragazza tigre, ma ora probabilmente non poteva più farci niente, non era più libero di amarla, anzi forse le avrebbe anche fatto del male. Non voleva fare del male nemmeno a Jìrkan; certo non erano mai andati molto d’accordo, probabilmente perché erano innamorati della stessa ragazza e tra loro c’era rivalità per questo, ma di certo non provava il desiderio di fargli del male. In fondo aveva cominciato ad apprezzare quello strano ragazzo, a volte un po’ goffo e magari ingenuo, ma sicuramente con un grande cuore. Non tutti sarebbero stati capaci di mollare tutto per aiutare una ragazza in un mare di guai, che nemmeno conosceva. Certo anche Zaphir l’aveva fatto, ma inizialmente non c’era la volontà di aiutare la ragazza, ma di terminare il conto in sospeso con i due demoni. E adesso si trovava a dover aiutare quella che invece voleva eliminare. Quasi gli venne da ridere. Infondo, se avesse sentito raccontare una storia del genere da qualcun altro, gli sarebbe venuto sicuramente da ridere, pensando a come a volte il destino giochi brutti scherzi.

Non aveva più tempo per vagare con la mente e pensare ai suoi problemi. Erano arrivati alla locanda. Sperava con tutto il cuore che Islanda e Jìrkan avessero lasciato quel posto e se ne fossero andati, ma in cuor suo sapeva che non era così. Entrarono nella locanda e salirono le scale che portavano al piano delle camere; la porta della camera dove fino a poco tempo prima dormiva anche Zaphir era lì, chiusa, ma senza la chiave appesa che significava che era una stanza vuota. Dovevano essere ancora lì e magari stavano dormendo o erano usciti per cercarlo, come sperava. Il suo cuore diede un sussulto quando all’improvviso Irkantha aprì la porta con un semplice incantesimo. La serratura scattò e con un calcio la demone la spalancò.

 

Ciao Yum! Beh direi che da questo capitolo si è capito perché il maghetto tiene tanto alla tigre… povero Jìrkan, mi dispiace un po’ per lui! Marse direi proprio che non è un traditore… scusa se ci sto tanto ad aggiornare, ma la scuola proprio non mi lascia tregua!! Volevo già scrivere ieri pomeriggio, ma mi è toccato prepararmi per filosofia e non ho fatto in tempo!

Ringrazio tanto valevre per aver aggiunto la mia storiella tra i preferiti!!! ^.^

 

  
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