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Autore: Hilarie Winfort    20/02/2015    2 recensioni
"Ti sei mai innamorato? Dopo la mamma intendo, quando hai capito che con lei non era amore... Sei riuscito a trovarlo?"
"Si, poi l'ho trovato"
Accarezzai il profilo della sua guancia.
"E com'è finita?"
Cominciò a ridere senza che capissi il motivo.
"Non lo so Nessie, devo ancora scoprirlo"
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Quileute, Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Capitolo Finale


~All'improvviso una voce echeggiò tra gli alberi, facendomi sobbalzare.
Non so quanto tempo fosse passato. Ore? Giorni?
Esclusi l'ultima ipotesi, anche se mi sembrava fosse passato tantissimo tempo da quando avevo iniziato a camminare.
L'oscurità non aveva ancora preso il sopravvento sul sole, rendendomi facile seguire il sentiero, anche se non avevo idea di dove mi avrebbe condotta.
Ad un tratto sentii dei passi dietro di me, rapidi e pesanti sul terreno.
Deglutii col cuore in gola, prima di accelerare il passo.
Lanciai un urlo quando sentii una mano posarsi sulla mia spalla, mi voltai preparandomi a lottare.
"Che diavolo ci fai qui fuori?", sbottò Jacob.
Respirai profondamente, chiudendo gli occhi.
"Hai idea di quanto possa essere pericoloso?", continuò lui imperterrito. "Hai una vaga idea di quanto tempo è che ti cerco? Sono tornato a casa e tu non c'eri!"
Sospirai, cercando di sostenere il passo di Jacob, che nel frattempo aveva cominciato a camminare.
"Sono uscita per cercarti e... senti chi parla!"
Si voltò, fissandomi in modo truce.
"Ero uscito a cercare qualcosa da mangiare. per te! Non dovevi allontanarti Renesmee! Ho lasciato un biglietto sul tavolino accanto al divano"
Scossi la testa, irritata.
"Non l'ho visto il biglietto! E poi... poi non ho fatto niente di sbagliato. Ho fatto solo un giro"
Mi accorsi solo in quel momento che eravamo di fronte alla casetta di legno.
Lo seguii all'interno e mi sedetti davanti al caminetto, in cerca di un po' di calore.
"Un giro? Hai fatto un giro? Hai idea di quanti succhiasangue siano in agguato in attesa di trovarti? Eh?!"
Sbuffai, posizionandomi meglio sul divano.
"Lo so, ma..."
Mi interruppe, sfregandosi le mani davanti al fuoco. "Lo sai? E quindi dimmi perché hai deciso di fare una scampagnata!"
"Non ho fatto nessuna scampagnata, cercavo te!"
Mi fissò con sguardo truce, sprofondando sul divano accanto a me.
"Non dovevi uscire! perché sei così... così... ingenua? Il mondo non è un posto sicuro, là fuori potrebbe accaderti di tutto! Io ho il compito di proteggerti, io devo proteggerti"
Mi alzai di scatto, improvvisamente furiosa.
"Non sono una stupida, Jacob Black! So com'è il mondo. E non ti ho chiesto io di proteggermi, non ti ho chiesto di stare qui con me, non ti ho chiesto nulla!"
Strinse i pugni sui fianchi, alzandosi anche lui dal divano.
"A volte sembra che... che non ti importi di nessuno", mormorò facendosi più vicino.
"Non ti preoccupi mai delle conseguenze o delle persone che tengono a te! Agisci senza pensare, senza..."
Lo interruppi, stanca. "Non è vero! Nulla di tutto questo è vero! Se sono qui... sono qui per la mia famiglia! Sarei rimasta con loro ad affrontare i Volturi! Sarei pronta a tutto.."
"Infatti! Saresti rimasta lì! E il tuo comportamento di oggi..", si interruppe improvvisamente.
Sollevai lo sguardo, trovandomelo improvvisamente davanti.
posò una mano sul mio mento, intento a sollevarmi la faccia, poi mi prese il viso tra le mani.
Continuai a sostenere il suo sguardo, confusa dal suo repentino cambiamento.
Aprii la bocca per dire qualcosa, ma lui me la richiuse con una mano.
Continuò a fissarmi con un'espressione indecifrabile, finché non sentii le sue labbra calde sulle mie.
Sgranai gli occhi, sorpresa, mentre lui si faceva strada sulla mia bocca.
Mi ritrovai improvvisamente schiacciata contro la parete, il peso del suo corpo sul mio.
"Ci sono tante cose che devo dirti", sussurrò senza scostarsi.
Deglutii, sentendomi all'improvviso accaldata.
"Non abbiamo alcuna fretta", risposi accennando un sorriso e indicando la casa a nostra disposizione.
Sorrise, cingendomi la vita con le mani.
Sospirai. Tutte le emozioni e i sentimenti che avevo sempre represso, ora mi erano improvvisamente chiare.
Ed ero pronta. Ero pronta ad affrontare qualunque cosa mi avrebbe riservato la vita, persino i Volturi.
Cullata dal dolce respiro di Jacob.
 

  
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